Recensioni per
La Linea Verticale
di Happy_Pumpkin

Questa storia ha ottenuto 32 recensioni.
Positive : 32
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
25/08/19, ore 19:06

Dio sto piangendo come una fontana!
È bellissima! Meravigliosa!
Scritta bene, con una splendida trama e meravigliosi intrecci.
Sul serio mi hai emozionata tantissimo.

Grazie! Grazie! Grazie!

Con questo capitolo la storia prende una direzione decisamente imprevista... dalle macerie fluttuanti del cuore tecnologico del Keeter alle rovine nuclearizzate di un periferico mondo coloniale (l'omaggio e il richiamo a Fallout e alla sua ambientazione sono ben riusciti) dove finalmente ecco entrare in scena il famoso supersoldato Adam (alias Naruto... questa più o meno l'avevo ipotizzata) e la sua sgangherata formazione guerriglieri rivoluzionari con la loro base-baraccopoli di "Radio Town".

Questo brusco cambio di scena disorienta sia il lettore che (soprattutto) Sakura... e comunica bene lo smarrimento di quest'ultima nel "nuovo mondo" di rovine e radiazioni in cui sembra aver trovato un nuovo scopo e una casa temporanea. Pare inoltre che lo sparuto gruppo di guerriglieri sia intenzionato a intromettersi nel flusso degli eventi tramite una rudimentale macchina del tempo... dalle premesse la cos aè molto interessante per quanto sollevi molti interrogativi.

Dopo molto tempo dal mio ultimo passaggio su EFP sono riuscito a continuare la lettura di questa storia. Che molto probabilmente entrerà nella lista delle migliori che abbia avuto la possibilità di leggere in questo sito.

Il dramma continua a svilupparsi proprio nel momento in cui a Sakura era apparsa una flebile speranza... speranza che ora sembra aver ceduto il posto alla vendetta bruciante nei confronti della "macchina Sasuke". Molto interessante come è stato reso il personaggio di Itachi e le riflessioni di Shisui sulla piccolezza dell'individuo nei confronti dell'universo. 

Recensore Veterano

Un capitolo ricco di phatos con una narrazione senz'altro ben studiata e incalzante. Molto interessante il connubio tecnologico tra nanomacchine e radioattività alla base della natura del misterioso "Adam"... e molto interessante l'intreccio che si sta sviluppando attorno alla vicenda (anche se ancora mancano tutti i tasselli per venirne a capo).

Recensore Veterano

Già nel suo incipit questa storia si mostra decisamente interessante oltre che ben scritta. Le atmosfere cyberpunk trasudano da ogni parte di questo primo capitolo creando una narrazione ricca di intensità... sono molto curioso di continuare la lettura.

Recensore Junior
09/08/18, ore 18:27

Io ti odio.
Ti amo e ti odio, perché puntualmente con ogni tua storia riesci a farmi piangere e a lasciarmi dentro un grumo di sentimenti che non ne vogliono sapere di scomparire, io non ero pronta per questo finale, l'avevo detto, no?
Non so bene che dirti perché ti sto scrivendo a caldo, quindi forse non riuscirò a essere analitica come al solito, ma tant'è, non volevo aspettare, perché voglio cercare di trasmetterti esattamente quello che sento.
Alla fine non c'è stata nessuna catastrofe che avevo immaginato: Sakura riesce a riprendersi Madara e a vivere una buona vita assieme a Radio Town, finché gli è stato concesso, ma... è davvero un lieto fine? Nì.
E' realistico, perché proprio come nella vita reale non c'è nulla di perfetto, c'è sempre qualcuno che soffrirà, qualcun'altro che invece sarà più felice e qualcosa guasterà sempre i piani perfetti che a noi esseri umani piace tanto fare, ma che poi ovviamente non possiamo realizzare; forse siamo dei fottuti masochisti, perché lo sappiamo come andrà a finire, eppure non desistiamo. Però alla fine riusciamo comunque a vivere la nostra vita, se siamo fortunati una buona vita come quella di Madara e Sakura, o di Sasuke e Naruto, che però non se la sono ritrovata magicamente tra le mani: hanno combattuto con le unghie e con i denti per strappare ogni singolo brandello di felicità che hanno vissuto e forse è questa una delle lezioni nascoste di questa storia, non arrendersi mai per realizzare i propri sogni.
Su Shisui e Itachi non mi dilungo o ricomincio a piangere, sono stati così tragicamente belli che mi sembrava che anche il mio cuore stesse per spezzarsi. Quel loro ultimo bacio, solo sulle labbra, credo sia stata una delle cose più romantiche e struggenti che abbia mai letto, così come l'addio di Itachi. Adesso finalmente ritorna ogni singolo pezzo del puzzle, vediamo la verità anche di cose a cui avevamo attribuito già un'altra spiegazione, come appunto l'addio di Itachi, l'attivazione di Sasuke, la vecchia che racconta a Madara della linea verticale.
Tesoro mio, sei stata bravissima a creare una storia del genere, non solo bella, ma perfetta e intricata, riuscendo a non perdere nessun pezzo per strada e a far coincidere ogni particolare, posso solo immaginare l'immane lavoro che c'è stato dietro questo capolavoro.
Ci sarebbe tanto altro da dire e probabilmente lo faremo di persona, per il momento la chiudo qui e vado a piangere un altro po' per una stupida scatoletta HUGHUGHUG

Recensore Junior

Ti assicuro che la lunghezza non si è avvertita affatto, il capitolo è stato scorrevole e veloce, tant'è che alla fine ci sono quasi rimasta male che non continuasse XD
Devo dire che qui c'è stata una bella svolta nella storia dal punto di vista dell'atmosfera: la situazione è sempre più ingarbugliata, ma si avverte più speranza e positività. In realtà i protagonisti non si sono mai lasciati andare senza combattere, arrendendosi passivamente, ma a volte avevano a che fare con cose più grandi di loro e ciò comportava rabbia, rassegnazione, dolore, una sorta di disperazione serpeggiante impossibile da scacciare, perché in che modo si può anteporre la propria felicità personale di fronte a un progetto ben più grande? In questo capitolo invece è accaduto l'impossibile: Sasuke e Naruto sono tornati assieme e c'è una speranza concreta per Sakura di riavere Madara, che sono certa la amerebbe pur con le rughe e non per riconoscenza.
Ho adorato tutta la parte di Sasuke e Naruto e sai cosa significa detto da me XD erano così struggenti e bellissimi, si poteva percepire il loro amore neanche fosse una cosa solida, una coperta in grado di avvolgere col suo calore. Ho trovato fantastica l'idea delle difficoltà motorie di Sasuke, perché obiettivamente quello è un corpo diverso da quello con cui è "nato" e le tecnologie non erano forse così sofisticate come quelle usate da Itachi, e a proposito di nascita ho adorato il fatto dell'ombelico.
Sakura è meravigliosa e così umana, forte e al contempo fragile mentre parlava con Naruto delle sue paure, del tempo che scorre, ma anche in come hai raccontato il suo rapporto con Shisui nei vent'anni passati dopo il suo ritorno; se ci fossero più donne determinate come lei penso che forse il genere umano mi piacerebbe un po' di più XD
Siamo arrivati alla resa dei conti, stanno per saltare nel passato e tutto sembra che debba andare bene visti gli anni spesi per prepararsi e progettare tutto, ma ho una brutta sensazione: non riesco a togliermi dalla mente una cosa che Madara ha detto a Sakura quando si sono rivisti, il modo in cui lui conosceva la storia della linea verticale.
Tra le altre cose posso dirti che sono davvero triste per Shisui? Se Sakura ha perlomeno una chance di riavere l'uomo che ama, lui si ritroverà solo con un corpo morto da seppellire, eppure per lui è sufficiente, per tutto l'amore che prova per Itachi e questa è davvero una cosa che mi ha stretto il cuore.
Non sono sicura di essere pronta a leggere l'ultimo capitolo.

Recensore Junior
08/08/18, ore 12:32

Dopo una pausa sono tornata qui per questa storia, perché anche se la mia mente era presa da altro, in un angolino c'era sempre e ogni tanto mi trovavo a pensare ai protagonisti e chiedermi cosa avrebbero fatto.
L'ipotetico dialogo tra Shisui e Itachi è bellissimo e naturalmente straziante, così tanto per dare un tocco diverso al loro rapporto XD scherzi a parte, è davvero bellissimo e malinconico perché sembra lì a portata di mano, a un niente dall'avvenire davvero invece di rimanere solo un'idea, una fantasia.
E' bello vedere la crescita di Sasuke nel tempo, come la sua AI si sia trasformata, tanto che non contraddice Itachi quando questi lo considera come il suo vero fratello, perché in fondo entrambi hanno bisogno di amore, di sentire un legame anche se sono consapevoli che lo distruggeranno con le loro stesse mani, in nome di un bene superiore. Il particolare ricorrente dello spazzolare i capelli mi piace moltissimo, un gesto intimo ma soprattutto importante perché collega tra loro diversi personaggi in realtà lontanissimi tra loro.
Mi aspettavo che Sakura non tornasse a Radio town in fondo e la lettera di Madara mi ha lasciato un pochino spiazzata, ho qualche idea su quello che succederà ma credo che come sempre saprai stupirmi ed emozionarmi, a presto HUGHUGHUG

Recensore Junior
19/07/18, ore 13:30

Questa volta è davvero difficile lasciarti un commento, non perché il capitolo non mi abbia colpito o lasciato qualcosa, esattamente il contrario. Tutte le emozioni e le riflessioni che ho provato hanno creato una specie di roba incastrata nel petto che non vuole saperne di sciogliersi.
Come ti ho già detto i tuoi Sasuke e Naruto sono bellissimi, così innamorati da poterlo sentire sulla pelle il loro amore anche solo leggendo parole su uno schermo. Vedere Sasuke ironizzare, essere triste, sorridere e infine dire quelle parole tanto cariche di speranza e amore a Naruto è commovente, e alla fine Naruto lo definisce umano, perché in fondo Sasuke lo è diventato. Al di là dello sviluppo della sua AI è riuscito a prendere i tratti distintivi dell'essere umano, con le sue luci e le ombre. Il particolare dei capelli che si annodano mi ha steso, perché mi ricordo del primo capitolo quando Itachi glieli spazzolava. Il loro addio al momento del salto è stato straziante, perché ci sarebbe stato ancora tanto da amare, da vivere, da scoprire insieme, invece è rimasta solo la speranza, l'idea di reincontrarsi in altri cicli temporali e rivivere eternamente ogni cosa.
Saltò e in quel salto divenne già ricordo. Ho amato questa frase
Tutto il discorso tra Sakura e Suigetsu è molto bello, hai saputo tratteggiare alla perfezione i sentimenti di quest'uomo e della sua compagna, il modo in cui hanno affrontato l'aborto e la sorpresa e la paura di una nuova gravidanza. Forse è vero che finché non si dà un nome a qualcosa non si riesce davvero a sentirlo proprio e capisco perché Suigetsu abbia agito così, per poi capitolare alla fine perché appunto si è reso conto che è inutile resistere all'amore, una forza che non possiamo controllare e di cui un figlio ne è la rappresentazione concreta. Mi sono davvero piaciute queste riflessioni anche poi da parte di Sakura che non aveva mai davvero riflettuto sul significato di diventare madre, perché era un'opzione che le era stata tolta, trasformando la donna in una mera macchina sforna risultati, ai fini della ricerca.
E' bello che poi tu apra la scena successiva con Hope nata, un piccolo raggio di sole in un futuro incerto, coperto dalle nubi che impediscono di vedere il futuro. Non si tratta solo di salti temporali, ma anche nel vuoto, senza paracadute. Naruto si appresta a mandare Sakura indietro, senza alcuna garanzia che tornerà a parte la fiducia e così anche ogni loro azione è un salto a occhi chiusi nel buio, perché non sanno davvero dove atterreranno, se le loro azioni verranno ricompensate da qualcosa.
La scena tra Madara e Sakura è potente, anche in loro si percepisce quell'amore disperato, il bisogno di essere vicini, di respirarsi come se fosse impossibile fare diversamente, sorprendendosi di essere riusciti a stare lontani per tutto quel tempo, anche se in realtà è vero solo per Sakura. E' una cosa da far girare la testa se ci sofferma a pensare a tutti i paradossi dei viaggi temporali.
Alla fine scopriamo anche un po' di cose: è un'idea di Sakura quella di mettere le nanomacchine nella collana, e Sasuke ha ucciso Madara perché lui lo aveva deciso, per la sua personale visione sulla vita, di come sia degno o meno viverla.
Rimane ancora il mistero della lettera, ma andrò avanti sicura che saprai svelarlo al momento giusto, rendendole giustizia, così come hai fatto finora. Sei riuscita a mantenere bene i tempi della storia, a disseminare indizi qua e a dare risposte al momento giusto, sorprendendo molte volte il lettore. Hai fatto davvero un lavoro magnifico con questa storia e non vedo l'ora di andare avanti HUGHUGHUG
(Recensione modificata il 19/07/2018 - 01:31 pm)

Recensore Junior
17/07/18, ore 00:59

Mi ero chiesta più volte il significato del titolo di questa storia, finalmente sono stata accontentata. E' un concetto molto semplice, ma al contempo complicato e potente, un semplice segno è capace di ricordarci tutto quello che possiamo ancora fare, che se riusciamo ancora a guardarlo vuol dire che in noi scorre ancora vita, non morte.
Credo che il tema principale di questo capitolo sia stato proprio la vita, cosè? Come funziona? Cosa vuol dire vivere e perché è tanto importante? Vediamo tutte queste domande in Sasuke, nel suo personale percorso di crescita e perfezionamento, nel suo approccio cauto e maldestro ai sentimenti e a questa vita che non comprende ma che vuole vivere per non avere un rimpianto nel momento in cui esploderà. Conosci bene i miei sentimenti contrastanti nei confronti di Sasuke e Naruto, eppure descritti da te sono sempre meravigliosi e non annoiano mai, poi te l'avevo già detto a suo tempo ma l'immagine iniziale è veramente bellissima, così eterea, delicata e romantica. Sì, in questo capitolo si respira tanto romanticismo, non quello scontato da cuoricini e cioccolatini, parlo dell'amore vero, viscerale che due persone riescono a nutrire l'una per l'altra, per cui tre anni non sono abbastanza, né lo sarà mai una vita intera in realtà. E' difficile continuare la lettura e sapere che Sasuke un giorno se ne andrà, che la ricerca dei componenti mancanti in realtà non è altro che la sabbia della clessidra che scende, eppure forse proprio per questa fugacità ogni loro gesto, ogni attimo sono ancora più intensi e preziosi. Si avvertiva benissimo la "fame" di amore di Naruto, il bisogno di avere qualcuno accanto che poi diventa anche di Sasuke quando inizia a capire i sentimenti, ma anche Sakura e Shisui la condividono: anche se non sono innamorati hanno bisogno di qualcuno a fianco, di una carezza e un tocco sulla pelle che ricordi che la loro linea è ancora verticale, i loro corpi non sono morti, ma non lo sono nemmeno i loro cuori.
Puoi crederci o no, ma proprio mentre iniziavo il capitolo riflettevo sulla radioattività di Naruto e mi chiedevo come facesse a stare in mezzo agli altri esseri umani e poco sotto mi hai dato la risposta, non so è stato come se mi avessi letto nel pensiero XD
Ho adorato anche Suigetsu e Karin, perché è vero che loro sono come cane e gatto e non possono fare a meno di punzecchiarsi di continuo, ma purtRoppo in molte storie questo è portato all'esasperazione, non qui dove c'è un bilanciamento perfetto di tutte le varie componenti fino a rendere il loro amore al vetriolo inossidabile e meraviglioso. Questa frase mi ha steso, sono scoppiata a ridere “Oi, Scemarin, a stare in piedi non ti si sgonfiano i cotechini che hai al posto delle caviglie.”
Per il momento ti saluto e ti faccio i miei complimenti per questo piccolo gioiello di storia che diventa sempre più prezioso e caro a ogni passo lungo la sua linea verticale HUGHUGHUG

Wow, Fra! Sapevo che le tue celluline grigie sono prodigiose, ma in questa storia si sono proprio superate! Non è solo la trama complicata che hai ideato, con i suoi salti temporali e le vicende di molteplici persone intersecate, ma è magistrale il modo in cui sei comunque riuscita a caricarle di sentimenti, riuscendo a intersecare la complessa umanità con la part più scientifica.
La laurea in ingegneria aerospaziale te la meriti tutta perché sei riuscita a creare davvero una teoria che regge, ogni cosa ha una sua precisa spiegazione logica, ogni dettaglio si incastra e non è lasciato al caso, ogni parola è davvero essenziale ai fini della narrazione. Sul serio, non so che altre parole usare per dire quanto tu sia stata straordinaria e di quanto io ne sia impressionata.
In questo capitolo i sentimenti di Itachi e Shisui la fanno da padrone, prima quando vediamo Itachi anziano con al fianco l'androide che rimane comunque innamorato di lui e lo saranno entrambi, in qualsiasi piano temporale si troveranno, l'unica cosa veramente immutabile di questa storia è il loro amore. Non importa se non possono vivere vicini, se uno dei due non è umano o se l'altro muore, i sentimenti travalicano tutto ciò, cosa sono queste difficoltà di fronte a una potenza travolgente come la loro? Sono bellissimi e tragici e le ultime righe, dove scopriamo che erano in contatto e che Itachi gli stava dicendo addio, sono state una coltellata al cuore, stavo per scoppiare a piangere.
Anche la faccenda di Sasuke è commovente, avevo intuito qualcosa, mi era venuto il sospetto che ci fosse qualcosa che non andasse nel Sasuke pre-esplosione, ma non avrei mai immaginato tutto ciò. Il suo è un destino segnato: creato per distruggersi e distruggere, infine morire. In realtà è quello che accade a ogni essere umano, nasciamo per morire, eppure in lui tutto ciò è ancora più tragico, forse perché nonostante tutto Itachi non lo trattava come una macchina, ma con un affetto nostalgico, inoltre vediamo adesso questo Sasuke androide che inizia a svilupparsi, a capire ciò che gli provoca fastidio e cosa no e il pensiero che debba morire fa male. In realtà è proprio questa storia che fa male, punto.
Ci vediamo al prossimo capitolo sadica del mio cuore HUGHUGHUG

Fra, questo capitolo è meraviglioso, credo di averne amato anche le virgole e i tuoi famosi più, quando è comparso in scena Shisui, ancora prima che si presentasse sapevo che era lui e mi veniva voglia di piangere al pensiero che lui probabilmente non sa che Itachi è morto, ma cerco di andare un po' più in ordine.
Innanzitutto le descrizioni: ottime, non annoiano, c'è il giusto numero di dettagli che ti permette di immaginare ogni cosa, dal pianeta, i suoi abitanti con le protesi e gli abiti laceri e infine quel capolavoro che è Radio Town; posso dirti che il nome mi ha conquistato fin dal titolo? Non ho potuto fare a meno di sorridere ripensando alla nostra storica radio portineria one, ma al di là di questa stupidaggine, lo trovo un nome sorprendentemente evocativo. Ho visto davanti ai miei occhi questa città arrangiata assieme a pezzi forse trovati qua e là, con la sua cisterna dell'acqua piovana e il radiotrasmettitore in lontananza, un po' mi è venuto in mente anche il mondo di Ghost in the shell e Blade runner, questa tecnologia un po' decadente mischiata alla polvere e alla ruggine, anche se qui il cielo non è coperto, ma spazia sopra le teste dei nostri protagonisti, libero.
Trovo che Sasuke sia perfetto, sei riuscita a mantenerlo perfettamente nel personaggio, quello dell'androide che ha appena iniziato a sviluppare la sua AI, eppure in lui si vede qualche traccia del Sasuke che conosciamo, nelle sue irritazioni e nelle risposte secche e nella goffaggine di fronte all'esplosione dei sentimenti e dell'umanità di Sakura, così come nella nota di affetto che gli riecheggia dentro quando pronuncia il cognome del suo creatore.
Sakura è così umana, tragica eppure bellissima e questa frase Naruto guardò gli altri, i suoi Irregolari, infine guardò Sakura e nel suo dolore, nel pianto, nella rabbia, la trovò una donna di cui innamorarsi secondo me la descrive perfettamente. Si sente tutto il suo dolore, la voglia di spaccarsi le mani pur di vendicarsi, la sua realizzazione di non essere morta quando beve l'acqua, la sua debolezza e infine la speranza nel finale, eppure non è mai patetica o "stupida" è semplicemente umana, con tutti i pregi e difetti di questa accezione.
Sono rimasta sorpresa da Naruto, non me lo aspettavo che sarebbe stato lui Adam, ma per il momento non mi dilungo molto su di lui, ti dico solo che l'ho trovato assolutamente IC e ben amalgamato con personaggio che gli hai affidato.
Karin e Suigetsu sono stati meravigliosi anche se sono comparsi per poco, ovviamente ho adorato il discorso di Suigetsu, la sua visione sul mondo e sulla gravidanza, il loro personale vaffanculo, perché nonostante la guerra e tutta la merda del mondo vogliono ancora combattere; vogliono vivere.
Un'altra sorpresa è stata la macchina del tempo e il modo d'effetto con cui hai concluso il capitolo e la mia mente è affollata di domande. Qual è esattamente il ruolo di Sasuke? Quanto sapeva Madara per spedire Sakura lì? C'è veramente la speranza per Sakura di salvare la persona che amava? Quanto piangerò da qui al finale?
In attesa di leggere il prossimo capitolo con calma come merita di essere letto, ti mando un bacione HUGHUGHUG
(Recensione modificata il 09/07/2018 - 08:56 pm)

Recensore Junior
07/07/18, ore 15:18

Ciao Francesca <3
Finalmente ho avuto tutto il tempo a disposizione per leggere ogni capitolo della tua storia in seguito all'altro, senza corse e fretta e mi sono goduta ogni parola, ogni riga, ogni vicenda.
C'è del genio creativo in te quando si tratta di questo scenario. Io non ci capisco molto e ammetto che non mi attrae nemmeno più di tanto, ma tu sei bravissima a rendere ogni cosa affascinante e si percepisce l'accuratezza che usi nelle descrizioni, negli intrecci e nel passaggio da una scena all'altra in modo da colpire direttamente il lettore, esattamente come in un film.
Ho amato Sakura in questa fic, la protagonista indiscussa, che mi ha molto ricordato quella del manga, piena di ideali, ma anche di debolezze all'inizio e una donna saggia e intraprendente alla fine, capace da sola di cambiare un destino che tutti ormai ritenevano inevitabile. Sakura incarna perfettamente il concetto che volevi trasmettere, quello di linea verticale e il discorso di Hope, sulla prospettiva è esattamente quello che volevo dire io a Madara in quel momento xD. Hai delineato benissimo il suo percorso di crescita, soffermandoti su tanti punti importanti come il dolore, il perdono e il senso di colpa. Ecco credo che queste tre componenti soprattutto abbiano reso Sakura quella che è diventata, l'abbiano aiutata al punto tale da progettare un piano che include nuovamente la perdita dell'uomo che ama e la consapevolezza di non potergli stare al fianco per il tempo che voleva, mentre forse, la Sakura del secondo o del quarto capitolo non ci avrebbe pensato due volte a scappare con Madara. È tutto quello che un protagonista, di qualsiasi storia, merita di avere, una crescita consapevole ed intelligente, ma che è vana, se non resa nel migliore dei modi, come tu invece hai fatto. Lo sai che sei brava, te lo dico in ogni fic, ma qui mi hai veramente colpita tantissimo, perché c'è tanto amore nei confronti dei tuoi personaggi, che li rende così umani e vivi, nonostante la maggior parte di essi siano macchine xD
Ammetto di essermi dovuta un attimo fermare quando hai parlato del passato (meglio del futuro) di Madara, perché ho dovuto assorbire tante informazioni di un mondo che mi incuriosisce solo in parte e qui ti dico: secondo me, se ti fossi presa più capitoli, sarebbe stato meglio. Non solo per evitare capitoli interi di rivelazioni, ma anche per soffermarti su alcuni punti, ad esempio la relazione tra Sakura e Madara, com'è cresciuta, com'è nata, oppure quella tra Naruto e Sasuke, come si è sviluppata nel corso del tempo e magari, perché no, al rapporto di Itachi e suo fratello, ai sentimenti del primo, mentre invece non ho percepito vuoti per Itachi e Shisui, loro li trovati completi, il loro legame non mi è mancato in nulla, per questo, forse, sono stati (nonostante io non li shippi nemmeno) la mia coppia preferita. Rappresentano quell'angst viscerale che io amo, soprattutto quando mischiato al lieto fine: con loro due hai fatto capire che niente si ottiene senza sacrificio e che spesso il prezzo pagato da qualcuno è più alto di quello pagato da altri; con Madara e Sakura è come se ti fossi collocata nel mezzo, hanno avuto la loro felicità, ma non completamente, mentre Naruto e Sasuke sono quelli che ce l'hanno fatta del tutto, che hanno avuto il loro spazio di serenità a lungo termine. Se lo meritavano più degli altri? No, assolutamente, ma attraverso loro due, Hope incinta e Radio Town che sopravvive, si capisce come anche un sacrificio personale possa essere il più grande gesto d'amore verso qualcosa di più grande. Ed è questo quello che ho tratto dalla Linea Verticale:è nel momento in cui andiamo oltre il nostro egoismo, quello giustificabile, quello per cui vorremmo prenderci quello che ci spetta e scappare via, che si cresce, che ci si rialza davvero e che si comprende come nulla sia vano.
Ma torniamo a Madara, ho divagato. Io lo conosco attraverso le fic di Elisa piuttosto che dal manga e quello che ho capito è che è un personaggio complicato e pieno di sfaccettature, nonostante sembri sempre rozzo e superbo. È cinico, un poco narcisista, astuto, coraggioso, concreto, pratico e custode di un amore incondizionato che attendeva solo di essere liberato dalla donna giusta. Madara Uchiha è il motore dell'intera storia, la chiave del dolore e della rinascita di Sakura, e quella speranza che, spronata dal genio di Itachi e le battute di Shisui, combatte a testa alta e con la dignità di un essere umano, di uomo. Con Sakura e Madara hai affrontato uno dei temi che la liberale che è in me ama di più in assoluto: l'eutanasia e la linea di confine tra il voler salvare qualcuno e l'accanimento terapeutico. Madara non avrebbe mai accettato di vivere una vita con un quarto di sé stesso, né avrebbe mai voluto obbligare Sakura a stargli dietro ogni secondo, finendo per odiarsi e anche per odiarla. Madara è il genere di uomo che se agisce lo fa in tutto e per tutto, rimettendoci la vita, ma consapevole di aver fatto ciò che riteneva giusto e importante per cambiare 'quel posto merdoso'. Il che non vuol dire che non ami la vita, semplicemente non ama sapere di poter fare qualcosa e non farlo, non ama vivere invano.
Sul tema generale io la penso come lui: credo fermamente che ognuno abbia il diritto di decidere almeno come morire, abbandonare l'idea che stare attaccato ad una macchina, magari senza neanche essere svegli, possa chiamarsi 'vita'. E che, per quanto sia difficile, imparare a lasciare andare chi si ama. E qui mi ricollego agli altri due, Naruto e Sasuke.
Mi è dispiaciuto molto sapere che Sasuke non fosse mai stato umano, che sia stato progettato per morire e soprattutto mi è spiaciuto vederlo così vuoto in alcuni momenti, così macchina. Ti dirò, non capisco perché Sakura se la sia presa più con lui che con Itachi (in realtà Madara) quando lo ha ucciso: se ha agito così non è perché glielo hanno comandato? Non so se sono io quella che ha capito male, ma mi è risultato molto difficile accettare tutta quella rabbia di Sakura verso Sasuke e non verso il suo creatore. Sì, è stato lui che ha colpito Madara, quindi sicuramente il desiderio di vendetta anche nei suoi confronti ci sta, ma non avrebbe dovuto prima di tutto prendersela con Itachi?
Naruto nel ruolo di Adam calza a pennello, tutto, forse è il più IC della storia. Io lo adoro, mi piace molto come lo descrivi, come ogni volta riesca a non deludermi, a rappresentare quel bagliore di luce nella oscurità, capace di farsi amare e seguire, nonostante sia pericoloso. Mi piace il fatto che nulla sia così semplice, che anche in mezzo a tanti si sente solo perché condannato ad un potere che è un bene e una maledizione, che ha paura della solitudine nonostante sia costretto a dovercisi abituare. E amo il fatto che abbia rappresentato per Sasuke quel passo verso l'umanità, che lo abbia spinto ad abbracciare i sentimenti e a godersi ogni istante di vita fino alla loro separazione. Ho detto che è il più IC perché hai tracciato anche quel tratto di egoismo irrazionale che lo condurrà sempre a scegliere Sasuke, a stare con lui, anche a costo di costringerlo in un computer, e poi in un corpo imperfetto e poi un altro migliore e ancora un altro e nemmeno Sasuke sta messo meglio. Perché sono entrambi avidi dell'altro, del loro legame, dell'amore che li unisce. Sono l'esempio di una coppia che, passo dopo passo, affronta ogni difficoltà, semplicemente perché insieme all'altro tutto è più facile. Ho ammirato molto il loro coraggio nel costruire qualcosa, nonostante sapessero che non sarebbe durata, ho percepito il dolore nella separazione e la nostalgia dei momenti successivi, così come l'entusiasmo all'idea di poter stare ancora insieme.
Inoltre, un'altra cosa su cui mi sono soffermata è stato proprio il concetto di 'lasciare andare'. Con tutta quella tecnologia credo sarà sempre più difficile farlo, lo ha dimostrato Itachi che, alla morte di Shisui, si è costruito un androide per averlo ancora vicino, lo dimostra Sakura, che sa di avere a disposizione tanti strumenti per potersi riprendere Madara e lo stesso Naruto che, dopo aver subito la perdita di Sasuke, non ha esitato un attimo a fare di tutto per riaverlo con sé. Insomma, potrebbe essere questo il futuro? Un posto pieno di seconde possibilità, che anche se non pienamente uguali alle prime, sono abbastanza soddisfacenti da conviverci? Nel mondo che hai descritto sicuramente tutte le cose che ad oggi sono difficili saranno molto più alla mano e semplici, ma si può veramente accettare di semplificare così tanto da sfidare anche tempo e morte? E a quel punto quali diventerebbero le certezze universali? E cosa ci permetterebbe davvero di maturare e crescere se lo stesso concetto di perdita potrebbe essere distrutto da una seconda possibilità?
Ho fatto un papiello, ma fondamentalmente questa è una sintesi di tutto ciò che penso del tuo racconto. L'ho adorato tanto, come al solito apprezzo tutti i tuoi spunti di riflessione, il tuo stile chiaro, accurato e selettivo, ma soprattutto gli intrecci e le trame, tessute sempre con molta attenzione.
Ah, mi stavo dimenticando. Sasuke all'inizio dice a Itachi, mentre gli pettina i capelli, 'mi manca'. Poi dopo Sakura vede qualcuno uscire dalla stanza di Madara e infine Shisui capisce che è il loro arrivo a far in modo che le cose vadano come devono andare. Ecco un altro spunto: è tutto già scritto? È veramente possibile cambiare il destino o questo troverà sempre un modo per realizzarsi?
Tantissimi complimenti per la storia, spero che continuerai a partorire queste perle, perché meritano tanto <3

Ho un magone alla gola e no, non è un mago che ha esagerato con dolcetti e snack.
Nella prima parte dove sono adolescenti, nonostante il quadro fosco che si delinea alle loro spalle a causa dei complotti contro il Keter, c'è comunque un'aria di spensieratezza, di possibilità che viene poi tragicamente smentita nella scena successiva. Ci sono loro a letto, questa situazione così intima come un risveglio e lo senti a pelle quell'amore, la frustrazione dovuta all'imminente separazione, in un crescendo ineluttabile ed emozionante. Ci si era illusi che solo i genitori di Itachi fossero morti, e invece no, anche Shisui era svanito dalla faccia della terra, un qualcosa di insostenibile tanto che Itachi lo ricrea con quell'androide che si innamora a sua volta di lui nonostante il libero arbitrio. Itachi e Shisui sono tragicamente belli in questo amore che va anche al di là del semplice concetto di vita così come siamo abituati a conoscerlo.
E' vero che nel manga Itachi ha comportamenti discutibili e penso che tu sia riuscita a trasmetterlo anche in questa storia, perché è vero che si intuiscono le ragioni di Itachi, il suo desiderio di vendetta contro il Keter, ma perché in questo modo? Perché allearsi coi ribelli, perché ricostruire l'androide di Sasuke e affidargli il compito di uccidere Madare per poi spedirlo alla ricerca di Adam. In fondo... perché non rimanere con Shisui e rinunciare a soffrire ancora?
Sono domande che sorgono spontanee mentre si legge il capitolo e ci si immerge nella sofferenza di quest'uomo consumato dalle radiazioni e dal dolore che alla fine esala l'ultimo, lasciando Sakura con più domande che risposte.
La scena in cui Sasuke si attiva la trovo magistrale, perché sei riuscita a mantenere alla perfezione il punto di vista dell'androide che si destreggia nell'ambiente circostante solo in base alle informazioni e agli ordini basilari ricevuti, esattamente come la macchina che è prima che una propria coscienza abbia il tempo di svilupparsi. La disperazione di Sakura nel vedersi strappare la speranza colpisce al cuore, non parlo nemmeno di Madara o di uomo che amava, bensì di speranza, perché in fondo era tutto ciò che le era rimasto, assieme al simulacro che un tempo era davvero stato un uomo in grado di provare sentimenti e di farli provare.
Il finale poi è da coltelli nel cuore, con Itachi che dice addio a Shisui che in quel momento solo lui è in grado di vedere, con quel riecheggio alla scena iniziale con quel per sempre.
Che dirti zucchetta del mio cuore? Me l'hai proprio spappolato.
In tutto ciò però non mi è chiara: perché Sasuke si è attivato proprio in quel momento mentre era solo, casualità dovuta a uno sbalzo di corrente? Una cosa programmata?
Appena mi riprendo attacco il prossimo capitolo, per il momento HUGHUGHUG

Recensore Master
25/06/18, ore 18:40

Ciao, mi capita raramente di fermarmi a pensare dopo una storia, di solito sono un fiume in piena, ma qui ne ho sentito veramente il bisogno perché é come se dovessi lasciar andare un pezzettino di me con essa.
Mi ha completamente assorbito, emozionato e coinvolto. Ho adorato i ragionamenti dei personaggi, il loro decidere di essere altruisti, ma anche un pochino egoisti. Il loro amarsi, sperare fino alla fine, ingegnarsi, cambiare prospettiva, gioire, spaventarsi, piangere, amare e odiare.
La scelta finale di questo dialogo tra Hope e Madara é stata super azzeccata e davvero non potevi trovare persona migliore di lei, saggia come una mamma, ma con una mentalità fresca da nuova generazione, per fare un discorso del genere a Madara.
Alla fine Sakura ce l’ha fatta a salvare il suo Madara e a vivere i giorni che le rimanevano insieme. É stata una piacevole sorpresa leggere di lei travestita da vecchia che gli racconta la storia della linea verticale.
É stato bello anche leggere di come tutti i pezzi del puzzle si assemblassero prendendo il loro posto.
Itachi non poteva essere salvato, questo mi rattrista molto, ma é stato comunque bello vedere l’incontro tra lui e Shisui e il fatto che almeno quest’ultimo abbia potuto portarselo con se, anche se da morto.
In un ultimo momento abbiamo visto anche Sasuke e Naruto ancora insieme dopo tanti anni, cambiati, ma allo stesso tempo sempre loro.
Grazie davvero per aver scritto questa storia. Per le emozioni che mi hai regalato e per avermi permesso di vivere questa avventura insieme a loro.
Ti segnalo un errore trovato nel testo: “Poi, lentamente, in quei pochi giorni l’idea della libertà si era insedita lui”.
Alla prossima, kiss

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