Recensioni per
La maschera.
di PathosforaBeast

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
05/06/18, ore 13:57
Cap. 1:

Ciao Cate, 

Ho promesso che avrei iniziato a recensirti quando avrei avuto un attimo di respiro, ed eccomi qui. Ti ho già scritto le mie reaction a questa storia, senza badare troppo alla grammatica, all'abuso del caps lock e lasciando parlare per me le emozioni. Ora qui cercherò di restituirti un parere più decoroso, degno di una recensione.
Questa è più o meno la sesta volta che rileggo questa stroria, perchè la amo. Usi Sherlock per raccontarla, anche se non pensi di saperlo destreggiare bene secondo me lo fai. Riesci a cogliere il suo lato sensibile, umano.
Lo usi comunque per raccontare di Mycroft, il tuo personaggio prediletto. Ho adorato questa scelta perchè in quella scena Sherlock è stato l'unico ad empatizzare per Mycroft, in balia della furia di una madre ferita e raggirata.
Il maggiore degli Holmes lo ha fatto in buona fede, sentendosi quasi costretto a portare tutto il peso della famiglia sulle sue spalle e senza aver mai potuto scegliere davvero.
Mycroft è distrutto, straziato e tutto ciò di cui avrebbe bisogno è della comprensione da parte della famiglia, che però non arriva. Sherlock, però, capisce. Il fratello minore finalmente cresce, si sforza di capire, riesce a vedere il mondo con gli occhi di Mycrof e lo ringrazia, usando quella parte emotiva che tanto entrambi avrebbero voluto uccidere.

Grazie per averla scritta, ben fatto <3

Blue HG

Recensore Master
17/03/18, ore 15:54
Cap. 1:

Scusa se parto dalle ultime due frasi ma non volevo dimenticare di trasmetterti l'emozione che mi hanno provocato. In quella lacrima, inattesa e sorprendente in un uomo come Mycroft, c'è tutto ciò che è stato tenuto segreto per anni lunghi come l'eternità . E nelle parole di Sh (“…Lasciatemi un momento con lui...”) c'è una luce abbagliante, come quella del sole che inonda e riporta la vita in una stanza tenuta chiusa troppo a lungo.
Quello spazio è quella parte nascosta dell'animo di Mycroft, in cui, dall'incendio di Musgrave, è stata occultata una verità troppo devastante per essere condivisa. Lui se n'é assunta la responsabilità, per allontanare la sua famiglia da un fuoco distruttore.
Nella sua presunzione di superiorità ha, comunque, imboccato una strada di silenzio e di muta angoscia che l'hanno sicuramente riscattato dall’aspetto desolato del suo gelido rifugio di "iceman".
Mycroft è, come ho più volte osservato, un personaggio difficile da “leggere”; anche Sh lo è ma, in lui, c’è una teatrale espressività in cui, a volte, si possono fugacemente leggere indizi o segnali di qualche emozione, di certi sentimenti difficili da mascherare. Il fratello maggiore, invece, è molto più enigmatico ed i suoi atteggiamenti, difficilmente, sfuggono allo spietato controllo della ragione.
Pertanto ho trovato preziosa e bene ideata quella lacrima solitaria in cui tu hai racchiuso tutto il suo dolore, tutta l’angoscia di convivere con un terribile segreto.
Si ripresenta anche in questa ff una tua caratteristica, riguardante il registro stilistico, per cui riesci a mantenere un sorprendente equilibrio, pur trattando di dolore, di vite spezzate, di terribili segreti: sono ben lontani da te la retorica, la banalità, lo strillare emozioni forti. È tutto mantenuto in armonia, perché ciò che si esprime, per quanto carico di tensione, non necessariamente deve perdere l’armonia nello stile e la dignità dell’espressione.
Il POV che hai scelto, quello di Sh, è davvero adeguato a quello che, probabilmente, se raccontato impersonalmente da una terza persona, sarebbe stato impoverito della tensione emotiva che si accende tra i due fratelli.
Ho già osservato, nella precedente recensione, la cura con cui scegli le foto con le quali corredare il testo: per questo pezzo hai individuato un’immagine che parla già di ciò che racconterai. Sarebbe stato banale riprodurre una vera e propria maschera. Invece, quel completo grigio, perfetto, e le mani curate di Mycroft sono il suo reale travestimento che simula e nasconde il vero “se stesso”, in cui si agitano sentimenti e passioni, rinunce e dolorose scelte.

Recensore Master
24/02/18, ore 20:23
Cap. 1:

Come tutte le ff molto corte lasciano spazio alla fantasia del lettore. È una caratteristica che apprezzo e in genere cerco di inserire anche nelle mie storie. Forse qui avrei approfondito un pochino di più. Penso che sul rapporto tra Sherlock e suo fratello si potrebbero scrivere libri interi. Comunque complimenti x il coraggio ad affrontare questo tema un po' ostico

Recensore Master
21/02/18, ore 13:32
Cap. 1:

Ciao, mi sono approcciata alla lettura di questa flash fic con, nella memoria, il ricordo fresco dell'altra tua flash pubblicata non molto tempo fa. Anche questa, come la precedente, ha per tema principale il rapporto tra fratelli ma questa si concentra in maniera più specifica su una delle scene che vediamo passare velocemente nella parte finale di "The Final Problem". Cose che possiamo solo intuire come possano essere andate, da quelle poche immagini che abbiamo, e sulle quali tu ci hai ricamato un breve focus. Il protagonista indiscusso è Mycroft, anche se il pov è di suo fratello Sherlock, c'è lui al centro assoluto della scena. Lui e il suo senso di colpa, ma soprattutto la sua maschera che crolla indiscutibilmente. In un primo momento credevo che il punto di vista fosse proprio il suo, poi ci si rende conto che invece è di Sherlock, il quale assiste come impotente al crollo delle impalcature che per anni Mycroft si è portato addosso. Questo inizio volutamente non specificato e che non chiarisce immediatamente le cose, so che non tutti lo apprezzano. Personalmente invece adoro queste cose perché la lettura diventa una ricerca alla finezza e all'indizio, una caccia al particolare che ti può svelare di chi si tratta. C'è il chiedersi chi sarà il personaggio a "parlare", di chi i pensieri e così via. Quindi c'è all'inizio un'aura di mistero davvero piacevole e che va verso la scoperta di ambientazione e protagonisti. Ti prendi il tuo tempo per introdurre tutti quanti i personaggi. Non ti perdi in tante descrizioni, basta solo un rifermento a mamma e papà Holmes e un accenno alla situazione mentale di Mycroft, perché sia tutto chiaro.

Sherlock è perfetto. Collocandolo nel finale di stagione è assolutamente credibile, il suo ringraziare Mycroft alla fine è il sintomo che non porterà mai rancore (io nemmeno ce lo vedo in effetti). Capisce che suo fratello ha agito per il loro bene, forse sbagliano (anzi, certamente) ma con le migliori intenzioni. Anche se mamma e papà sono arrabbiati, ma passerà. Ne sono convinta.

Queste piccole storie che ci regali offrono un punto di vista sui fratelli Holmes che sto apprezzando in maniera particolare. Spero ne scriverai altre in futuro. Nel frattempo, grazie d'averle pubblicate.
Koa