A volte ritornano, o quasi. O in parte. Oppure si mostrano per confutare eventuali teorie di morte – doveva far ridere? bah, non lo so nemmeno io – per poi tornare a nascondersi nuovamente nell’oscurità dei loro antri.
In realtà dovrei essere nel mondo dei sogni confortata dalle amorevoli e protettive braccia di Morfeo, credo, oppure dovrei essere prossima a cedere al sonno accompagnata dalla sua meravigliosa voce – no, non intendo quella del figlio di Ipno –, invece mi ritrovo a rotolarmi, insalamarmi (esiste?) nella coperta peggio di una bambina che sogna di correre e scalcia ovunque o di qualcuno che cerca di proteggersi dai brividi di freddo. Semplicemente penso (come se non pensassi già abbastanza) di non avere sonno, che novità. Sì, questa dev’essere la conclusione più probabile. E in tutta onestà quando, in preda all’esasperazione, ho preso in mano il cellulare con l’intento di distrarmi, non avrei mai e poi mai pensato di finire su questo sito, e men che meno di mettermi a scrivere una recensione. All’una e dieci del mattino. Nel cuore della notte con mia sorella che di tanto in tanto russa(cchia) a qualche metro di distanza. Okay, questo non lo dovevo dire, ma lei non lo verrà mai a sapere.
Amo la neve. Quando sono in casa, al calduccio, e non c’è la minima possibilità, neanche remota, che quei piccoli cristalli possano posarsi su di me inumidendomi. O peggio che io scivoli a terra davanti a tutti, perché è garantito che quando cadi avrai sempre il pubblico che osserva, che questo sia un dolce cagnolino o un passante pronto a ridacchiare per il meraviglioso spettacolo appena visto. D’altro canto adoro lo scricchiolio, il leggero crepitio che la neve emette quando la pianta del mio piede vi entra in contatto; dona una sensazione di leggerezza e ti fa ammirare la sofficità di quella candida coperta appena caduta. Uhm, la prossima volta che qualcuno mangerà una pannocchia farò attenzione, chissà che non mi venga in mente una piccola Fine. Shade è proprio un patatone, come si fa a non adorarlo, soprattutto quando viene preso alla sprovvista? E Rein sa come riuscirci; con una semplicità ed una genuinità senza limiti; con una frase buttata lì un po’ così, ma che racchiude un significato. Sembra quasi dire sei sempre nei miei pensieri anche quando ti ho accanto. Santa Camelot, prima o poi questi due mi faranno morire. Ma possono essere così shippabili? Anche quando camminano semplicemente sulla neve? Forse dovrei tornare a visitare la sezione con una certa regolarità, o comunque non fare passare mesi e mesi, e mesi.
Sei riuscita a strapparmi un sorriso, mentre il mio cuore ringrazia e di questo te ne sono grata; spero di vedere presto ulteriori aggiornamenti. Annyeonghaseyo, Himeko. |