Era da un po’ che cercavo una storia capace di affascinarmi sin dalle prime righe e beh, è inutile dire che leggendo questo prologo ho capito subito di averla finalmente trovata. |
Strano modo d'esser morto, Meldon. |
L'impiego del termine “incazzato” buttato così nella prosa continua un po' a infastidirmi ahahah. Ma, come ho detto, commenterò in maniera più generale la forma una volta giunta alla fine. |
Per un po' eviterò di soffermarmi sull'elemento formale della prosa, anche se talvolta incappo in qualche ripetizione o incertezza lessicali: probabilmente abbozzerò un discorso conclusivo alla fine di tutto. |
Certo che il nostro protagonista si abitua bene ai comfort: dagli abusi più scellerati a un approccio più amichevole, che in principio guardava con una sorpresa e un'ammirazione quasi celestiale, impiega un gran poco a metter giù il muso di fronte a un po' di rudezza lol. |
Un inizio più trollante di questo non c'è ahahah. Insomma, si intuisce in qualche modo che Indil se la prende estremamente a male senza motivo, ma il poveraccio certo non lo sa e agisce d'istinto. |
All'inizio di questo capitolo ci troviamo di fronte a una situazione relativamente traditional: un giovinetto vessato che cela in sé abilità nascoste e assiste servilmente un misterioso uomo d'aspetto arcibolicamente piacente che si trascina in qualche bettola ferito da arma nemica. |
Ebbene, eccomi di ritorno, con fin troppo ritardo. |
Non so se sia producente, su questo sito, postare come tu fai in blocco, perché i lettori si trovano improvvisamente di fronte una gran mole di capitoli completamente nuovi e con cui non hanno modo di entrare in confidenza gradualmente. Semplicemente, è un metodo che poco si confà ai meccanismi tradizionali di questo sito. |
Un infinito grazie per aver ripubblicato la prima storia di questa serie bellissima! |