Recensioni per
Darkness
di Moonlight Waltz

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/03/18, ore 00:46
Cap. 1:

3 - “Darkness” di Skyfall16
Totale: 11/60. 

1) Grammatica e ortografia: 3/10.
 
Devo essere sincera: la grammatica va molto, molto male. L'intera flash è scritta senza coerenza, saltando da un tempo verbale all'altro senza logica, con strutture sgraziate e scorrette. Ci sono molti errori gravi e anche la punteggiatura lascia a desiderare. Mi sembra che tu abbia un problema molto grave con la lingua italiana, a cui ti consiglio di porre rimedio prima di cimentarti nella scrittura. 
“Prima dei fatti Lily avrebbe detto che la luce aveva fiammanti capelli rossi e pelle nivea”: “prima dei fatti,” (- 0.20). 
“ al buio, invece, ricadevano i ciuffi sul viso”: messa così sembra che siano al “buio” che ricadono i capelli sul viso. Correggerei in “le ricadevano”, se parli di Lily, o “gli ricadevano” se parli di Sirius – il che, per inciso, non si capisce (- 0.20). 
“ Nonostante, gli occhi di lei si socchiusero, segno che si stava indebolendo; abbandonandosi alla rassegnazione, gettò il capo all’indietro”: questa frase è completamente priva di coerenza sintattica e di senso (- 1). La aggiusterei, alla meglio, così: “Gli occhi di lei si socchiusero, segno che si stava indebolendo; gettò il capo all'indietro, abbandonandosi alla rassegnazione”. Non è un granché nemmeno così, ma almeno è corretta. 
“Le sue gambe si aprirono nuevamente, affondando subito il principe le dita in profonditá sulle sue cosce”: anche questa frase è sbagliata per vari motivi (- 1). Si scrive “nuovamente”, “profondità” e inoltre non si può “affondare sulle” ma “nelle”. Anche la costruzione lascia a desiderare, è meglio così: “Le sue gambe si aprirono nuovamente e il principe affondò subito le dita in profondità nelle sue cosce”. 
“Mai aveva rifiutato offrirsi a lui”: “rifiutato di offrirsi” (- 0.20). 
“In quel momento Lily capí: buio erano dita fredde che marcavano ferite che non avevano più sangue da offrire; buio era un membro caldo che entrava in ciò che restava di quello che un tempo l’aveva definita come donna. Buio era il dissolversi di un incantesimo che ti lasciava spiazzata per terra in posizione scomposta. 
Buio era una porta che si apriva, mostrandoti al mondo come la ragazza facile che eri.”: “capì”. La struttura, poi, non va bene, se metti soltanto “buio” senza l'articolo determinativo davanti sembra un aggettivo, mentre tu lo intendi come sostantivo. Devi quindi scrivere: “In quel momento Lily capì: il buio erano dita fredde che marcavano ferite che non avevano più sangue da offrire; il buio era un membro caldo che entrava in ciò che restava di quello che un tempo l’aveva definita come donna. Il buio era il dissolversi di un incantesimo che ti lasciava spiazzata per terra in posizione scomposta. 
Il buio era una porta che si apriva, mostrandoti al mondo come la ragazza facile che eri.” (- 1). 
“E con gli ultimi aliti di vita si rese conto che non era la decisione corretta: avrebbe meglio trascinato all’inferno quel macabro ricordo della sua prima volta.”: “meglio trascinato all'inferno” non ha senso (- 0.20). 
“Le tenebre non avevano accolto la luce; e questa, era stata avvolta tra le braccia di un’altro tipo d’oscurità, eternamente più calma.”: la virgola tra “questa” e “era” non ci va (- 0.20), inoltre è “un altro”, con i nomi maschili non ci va l'apostrofo (- 0.20). 
Non so che problemi tu abbia con gli accenti, ma sono le basi della lingua sapere dove vanno gli accenti gravi e quelli acuti. 
“peró, quando ebbe l’opportunitá di farci l’amore insieme, timori fino a quel momento inesistenti affiorarono violenti.”: “però” ha l'accento grave, come “opportunità” (- 0.40). 
Stessa cosa qua: “L’oscuritá allora era lui…”, è “oscurità” (- 0.20). 
Stessa cosa qua: “Non riuscí ad ascoltare questa volta quale incantesimo s’impadroní di lei.”, “riuscì” e “impadronì” (- 0.40). 
Stessa cosa qua: “Serró inmediatamente le gambe”, “serrò” e anche “immediatamente” (- 0.40). 
Stessa cosa qua: “che stava già per essere profanato da quel mostro d’oscuritá che si strusciava impietoso, quasi supplicando entrare in lei.”, è “oscurità” e inoltre è “supplicando di entrare in lei” (- 0.40). 
Stessa cosa qua: “Nuovamente non potè carpire l’incantesimo.” (- 0.20). 
Stessa cosa qua: “E la sua vita inizió a perdersi con la recisione del suo organo piú sacro”, è “iniziò” e “più” (- 0.40). 
Stessa cosa qua: “Con un movimento del capo, potè guardarsi: da un fiore reciso sgorgava liquido bianco.”, “poté” (- 0.20). 
Stessa cosa qua: “Forse, pensó. Potrei dargli un figlio.”, “pensò” (- 0.20). 

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 3/10. 
Francamente non so bene come valutare questo stile, dato che la storia è talmente piena zeppa di errori da condizionare pesantemente tutta la lettura. 
Non c'è niente che si salvi: la sintassi è disastrosa, le frasi sono slegate, il lessico non è appropriato. Lo stile della storia è talmente intricato e a tratti oscuro che non si capisce nemmeno quello che sta succedendo. 
Fossi in te, mi accerterei prima di conoscere la grammatica di base e poi mi addentrerei in uno stile piuttosto semplice e lineare, dando più importanza alla logica interna della storia e della trama che a guizzi stilistici – comunque non riusciti. Frasi “poetiche” tipo “Con un movimento del capo, potè guardarsi: da un fiore reciso sgorgava liquido bianco.” mi dispiace dirlo ma mi hanno dato la nausea. Va bene tentare di ammorbidire un argomento brutale con lo stile, ma certi periodi sono terrificanti, al limite dell'osceno. 
Ci sono molte descrizioni unite a lunghe parti di introspezione, ma il tutto non è coeso e non risulta armonioso. 
Un ultimo consiglio che voglio darti è quello di stare attenta al lessico, perché non necessariamente una scelta più “aulica” può essere la scelta migliore. Ad esempio, nella frase “Degno di un principe del tenebrore.” la scelta di “tenebrore” non è vincente, essendo un vocabolo in disuso – sono abbastanza sicura che non si senta più dagli anni '50 – sarebbe stato meglio un più classico “tenebre” o “oscurità”, almeno il lettore non ha il dubbio che il termine sia inesistente o scorretto. 

3) Titolo: 3/5. 
Il titolo è forse la parte migliore dell'intera storia. È carino, corto e incisivo, ma è infinitamente banale e fin troppo utilizzato. Forse sarebbe stata più interessante una scelta lapidaria come “Il buio”, che non è particolarmente originale ma ha già un tocco di ricercatezza in più rispetto al suo corrispettivo inglese. 

4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 0/15. 
Mi dispiace, ma non ho potuto darti un punteggio più alto e per due motivi ben precisi: una trama confusionaria di cui non si capisce nulla e una caratterizzazione dei personaggi praticamente inesistente. 
Parto dalla trama. Non si capisce ciò che succede, quel poco che ho intuito l'ho avuto dagli avvertimenti. Da quel che ho compreso, Lily, all'inizio consenziente, si ritrova ad essere aggredita e violentata da Sirius che, come un sadico, prima la tortura con dei non meglio specificati incantesimi e poi le usa violenza, umiliandola nel finale mostrando a tutti che è “una sgualdrina”. Ora, francamente la storia non reggerebbe nemmeno se fosse scritta decentemente, con una trama del genere, ma con questi personaggi sfiora il grottesco. 
Addirittura, quando scrivi cose come “E la sua vita inizió a perdersi con la recisione del suo organo piú sacro, mescolandosi il sangue della sua innocenza con quello della mutilazione che l’avevano costretta a subire.” o “ E con gli ultimi aliti di vita si rese conto che non era la decisione corretta”, la storia diventa ancora più surreale. A parte che uno stupro subito una volta da una persona sola non ti lascia moribonda, ma poi con la prima frase sembra addirittura che lui le mutili i genitali con degli incantesimi. Mi viene ribrezzo a scrivere di queste possibilità, francamente la trama è ridicola e scritta in una maniera barbara che la rende ancora più rivoltante da leggere. 
Ci sono tantissimi spunti che non ho capito. Le ombre che escono dalla pelle di Lily cosa sono? E la finestra da dove spunta? Dove sono, in quale tempo? La storia rimane senza risposte, e quelle che dà sarebbe meglio poterle dimenticare. 
Anche questo periodo: “Lievitò fino all’altezza dell’erezione ormai libera del suo principe maledetto, di cui solo distingueva le palpitazioni, che le provocarono una contrazione involontaria.”, che cosa vorrebbe mai dire? Come fa una ragazza che sta per fare sesso con un ragazzo “lievitare fino all'altezza dell'erezione”? A meno che lui non sia un gigante o stia in piedi – e perché mai dovrebbe stare in piedi?! - anatomicamente è un bel casino. 
Per quanto riguarda i personaggi, non hanno una caratterizzazione, né canon né di nessun tipo. Poteva essere chiunque al loro posto – tant'è che per un bel pezzo sono stata convinta che la storia parlasse di Scorpius e Rose, che almeno sono personaggi della Nuova Generazione senza un IC. 
I tuoi non sono Lily e Sirius. Non hanno niente dei personaggi originali, la trama è surreale e l'intera vicenda è descritta in maniera grottesca, ridicola e piuttosto fastidiosa – soprattutto per considerazioni come “Forse potrei dargli un figlio”, che sono agghiaccianti da leggere in un contesto del genere. 

5) Sviluppo del genere dark e/o horror e attinenza alla tematica scelta: 0/10. 
Ti ho dato 0 perché non basta descrivere una mutilazione genitale e uno stupro per rendere una storia dark, e francamente sono proprio storie come questa a rovinare la reputazione del genere. 
La storia non è dark: è grottesca, surreale, inverosimile, oscena – e non in senso buono – e anche estremamente disturbante. Mi dispiace dirlo, ma da leggere fa ribrezzo. 
Per quanto riguarda il tema che hai scelto, cioè quello della prima volta, non mi esprimo. Sembra la descrizione di un'aggressione animale più che di un rapporto sessuale, carica di violenza gratuita, brutalità non richiesta. Sirius – anche se mi viene male a chiamarlo Sirius perché il tuo personaggio non ha nulla di Sirius! - sembra un sadico con problemi di gestione della rabbia, e lei una vittima arrendevole che così rassegnata non si vedeva dai tempi delle invasioni barbariche nella Roma imperiale. 
Insomma, va bene cimentarsi in generi nuovi, ma c'è sempre da tenere presente la verosimiglianza e la credibilità quando si scrivono storie con temi così complessi.

6) Gradimento personale: 2/10. 
La storia non mi è piaciuta. L'ho trovata disturbante sotto diversi punti di vista: dalla grammatica che non conteneva una frase senza un errore, dalla trama intricata e contorta piena di sottintesi inquietanti ed osceni, per finire con una caratterizzazione inesistente che ha letteralmente brutalizzato i personaggi di una delle mie opere preferite. 
Senza contare che la leggerezza con cui è trattato lo stupro potrebbe disturbare parecchi lettori, me compresa. 
Mi dispiace, non riesco davvero a salvare niente di questa storia. 
Francamente, mi chiedo perché qualcuno potrebbe mai desiderare di scrivere una cosa simile. 
 

Recensore Veterano
03/03/18, ore 02:09
Cap. 1:

Fa battere il cuore, drammatico nella sua semplicità, senza giri di parole inutili, una introspezione candida e vivida!

Nuovo recensore
02/03/18, ore 14:10
Cap. 1:

Molto ben scritta e strutturata.
Il clima drammatico è trattato alla perfezione