Recensioni per
La donna senza nome
di Freya Crystal

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/09/19, ore 10:20

Ciao ^.^
Allora ho scelto questa storia perchè i personaggi di cui parli mi hanno sempre interessata un sacco! (Poi dimmi se sto andando a pescare storie troppo in là che correggo il tiro XD).
Ho capito che la storia ha partecipato ad un contest con delle richieste specifiche che la vanno a far distanziare dal canon. Però devo dire che ho trovato la trama molto originale. Corinna che è quasi ossessionata dal barone sanguinario, che cerca una disperata vendetta e che trova un modo per sfuggire alla morte e che in qualche modo si reincarna in altri personaggi... ho compreso bene? :-)
Il tuo stile narrativo mi piace sempre. È lento e ricco e riesce a trasmettere delle immagini molto forti e molto vivide. L'atmosfera che hai creato è molto particolare, è cupa e carica di sensazioni.
Mi piace anche il fatto che la storia sia divisa in tanti pezzetti, ogni frammento ha un suo peso, un suo valore e insieme creano questo quadro dei fatti.
Complimenti
^.^

Recensore Master
22/03/18, ore 00:47

1 - “La donna senza nome” di _ Freya Crescent _
Totale: 48.8/60. 

1) Grammatica e ortografia: 9.8/10. 

La grammatica va bene, c'è solo una piccola svista. 
“Foglie di cedro per incantenarti al mondo.”: “incatenarti” (- 0.20). 

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 10/10. 
Come ben sai, amo particolarmente il tuo stile. Lo trovo sempre molto evocativo e perfetto in tutte le sue forme: è molto visivo, hai un modo schietto di descrivere le azioni dei personaggi che permette al lettore di “vederle” letteralmente mentre legge. 
Anche il lessico che utilizzi mi sembra sempre calzante. Non eccedi con un linguaggio aulico, ma la scelta che fai è sempre particolare e mai banale. 
Ho avuto l'impressione che, in questo testo, tu abbia voluto essere più lineare, forse per rendere più semplice al lettore immergersi nella storia, che già di per sé ha una trama intricata. 
L'unica pecca, se vogliamo chiamarla così, che ho trovato nella storia è l'inizio “Corinna sa che la perfezione non esiste”: è un bellissimo concetto, che però non viene spiegato e non viene nemmeno ripreso nel resto della storia, quindi a mio parere è superfluo e potevi scegliere un'altra immagine che si legasse meglio alle altre della storia, ma questo è ovviamente solo una questione di mio gusto personale. 

Titolo: 5/5. 
Hai scelto un titolo davvero molto bello. Mi piace molto questo rimando al finale della storia, a Corinna che diventerà di fatto una “donna senza nome”. È estremamente intrigante e incisivo e penso che incuriosirà non pochi lettori. Brava! 

4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 11/15. 
La storia è ben scritta, però ci sono diversi aspetti che sono rimasti oscuri, proprio a livello di trama. 
Ho trovato la prima parte molto ben fatta e più lineare, mentre sulla seconda devo ammettere che mi sono un po' persa, nonostante abbia letto tutta la storia diverse volte. Per esempio, non ho capito in cosa consistesse la vendetta di Corinna. Quando scrivi “Foglie di cedro per incantenarti al mondo.” non capisco se ti riferisci a Corinna stessa o al Barone. All'inizio pensavo Corinna, visto come va avanti la flash, ma ora mi è venuto il dubbio che ti riferissi al Barone e che la maledizione generata dalla madre di Helena fosse appunto quella di costringerlo a restare ancorato alla terra – come in effetti succede anche in canon. Un altro particolare che non mi chiaro è perché Corinna decida di restare, per vendicarsi... ma di chi? E come? Insomma, la storia presenta tanti spunti interessanti ma non li sviluppa al meglio – probabilmente per questione di spazio. 
Anche questo periodo (“In tanti la ricordano come Enrico VIII, ma è nel covo delle serpi di Caesar che lei ha preferito agire.”) mi ha incuriosito molto, ma non ne ho capito il senso. Corinna è tornata e si è appropriata del corpo di Enrico VIII? E in che senso preferisce agire “nel covo delle serpi di Caesar”, che immagino essere Serpeverde? 
Devo dire che anche le note non aiutano, quando scrivi che ha “sviluppato un'ossessione per i figli maschi” che cosa significa? Che non ha più voluto femmine? Sei stata proprio un po' criptica stavolta! 
Per quanto riguarda la caratterizzazione, invece, mi è piaciuta molto. 
Questa relazione tra Corinna e il Barone, Caesar, è molto interessante e originale, e devo dire che mi è piaciuta e mi ha anche convinto. Ho trovato molto particolare associare questi due personaggi, soprattutto visto che nel canon il Barone è innamorato pazzo di Helena ed arriva addirittura ad assassinarla. Mi è piaciuto come hai collegato il canon alla storia che hai scritto: l'ossessione del Barone per Helena si legge già dalle prime righe, si intuisce fin da subito – persino Corinna subodora la questione -, il fatto che sia Corinna stessa a mandarlo a cercare Helena, sicura che l'avrebbe protetta, il feroce tradimento che distrugge entrambe – anzi, tutti e tre. In questo sei stata davvero abile e devo dire che mi è piaciuto molto. 
L'unico peccato è che la coppia non si senta molto, perché è stata eclissata da altre parti della storia: la vendetta, la storia di Corinna durante i secoli. Ecco, diciamo che più che una flash di coppia, la protagonista di questa storia è Corinna, che viene presentata in tutti i dettagli della sua grandezza, fino ad oscurare gli altri personaggi. 

5) Sviluppo del genere dark e/o horror e attinenza alla tematica scelta: 5/10. 
Per quanto riguarda questo parametro sono rimasta soddisfatta soltanto in parte. 
Per quanto riguarda il genere dark, ti ho assegnato 3/5. 
Ci sono delle parti della storia, soprattutto quella del rituale (“La Mandragola strilla come un infante disperato. Corinna non la guarda nemmeno quando le conficca un pugnale d'argento nel cuore. Il sangue le sporca il volto, sboccia avido sul suo ventre e le cola sulle labbra frementi./Corinna fa a pezzi la Mandragola con una furia bestiale, mentre canta una maledizione senza fine e avvolge il suo pugnale in un fascio d'acacia./Foglie di cedro per incantenarti al mondo./Continua a ripetere la sua formula in una stanza chiusa. Strappa zampe d'Acromantula a mani nude, resa folle, getta ossa di Thestral nel calderone e piega rami di cipresso con la bacchetta per creare una corda./Sente solo l'aroma dell'Artemisia e il proprio dolore.”), che sono veramente macabre. Se l'avessi approfondita anche di più avrei amato questa storia, perché è proprio il genere di dark che mi cattura – ma capisco che la questione degli spazi abbia influito anche in questa scelta. 
Per il resto, la storia non è particolarmente dark o inquietante. È molto macabro lo spunto di “perdere se stessi nella vendetta”, ma purtroppo è rimasto soltanto uno spunto espresso nel finale. 
Per quanto riguarda il tema che hai scelto, e cioè il tradimento, ti ho assegnato 2/5. 
Mi dispiace dirlo, ma, sebbene tutta la storia si regga sul tradimento di Caesar, nella storia si percepisce poco. Probabilmente perché la trama risulta confusionaria il tema non emerge al meglio, ma comunque è condensato soltanto nella prima parte della storia. 
Mi sarei aspettata qualcosa di più saliente e di più presente. 

6) Gradimento personale: 8/10. 
La storia mi è piaciuta molto. 
Lo stile sempre perfetto e una trama intrigante me l'hanno resa gradita fin da subito, e poi ho letteralmente adorato questa accoppiata di personaggi, con questo triangolo male assortito e una coppia così inusuale come Corinna e il Barone. 
Peccato per quei punti in cui la chiarezza si perde, magari qualche nota in più avrebbe potuto essere utile, perché si perde un po' il bello della storia. Mi sarebbe piaciuto saperne di più del passaggio di Corinna nei secoli o della vendetta studiata contro il Barone – che comunque mi sembra si sia punito già abbastanza da solo restando come fantasma e portando le catene in segno di contrizione, sempre ammesso che non sia lei ad averlo “trattenuto”, ma in questo caso non capisco perché sia rimasta anche lei dopo averlo dannato -, ma mi rendo conto che in una flash era impossibile dare spazio a tutto. 
Comunque, bravissima!