Recensioni per
Tormenti di una notte d'estate
di reesejordan
Finalmente la può amare, il desiderio di una vita appagato, ma... André sta perdendo la vista, tutto lo stupore, lo stordimento del loro amore è sconvolto da questa consapevolezza. E poi c'è la domanda che lo perseguita, perché lei si è concessa a lui proprio in quel momento, e con quella foga, con quella passione? Che cosa gli nasconde? Questa tua prima FF è triste, introspettiva, sensuale e verosimile, molto brava come sempre 😍 |
Scusa, inizio dall'inizio. A marzo non ero ancora in grado di recensire (!). Qui sono sopravvissuti al 14 luglio, sono tornati a palazzo Jarjayes, non c'è nessuno, solo il loro amore. Ma lui non sa che è malata. Brava, continuo. |
Amarla alla luce del sole…..mentre il sole per te si sta spegnendo, André. Ecco l’altra faccia della stessa sofferenza di prima. Ora è arrivato il turno di quella di André. |
Approfitto della brevità di questo periodo tranquillo per leggere un po’ dei tuoi racconti arretrati. Trovo la lunghezza dei tuoi capitoli – siano essi one shot o, appunto, capitoli di una storia più lunga – perfetta, anche per una pausa pranzo veloce o per un breve viaggio in metropolitana. |
Bellissimi ma pregni di profonda tristezza questi due capitoli, e passione, e amore. Davvero che ne sarebbe stato di loro, dopo il 14 luglio? Purtroppo è realistico pensare che non avrebbero avuto un futuro, Oscar malata e lui cieco. Qui, soprattutto Oscar sente l'ineluttabilità del destino che incombe, su loro e non solo. |
Eh, mia cara amica!la classe non è acqua come si suol dire!e tu sei riuscita ad esprimere benissimo il punto di vista di André senza dimostrarti ripetitiva anche se ci stanno raccontando entrambi la stesso stesso episodio, il ritorno a Palazzo Jarjayes subito dopo gli storici avvenimenti del 14 luglio 89'. |
Queste riflessioni sono veramente drammatiche, ma veritiere. In effetti, questa sarebbe stata la sorte più plausibile, se fossero sopravvissuti. E,tuttavia, se così fosse andata la storia, avrebbero lottato insieme e avrebbero vissuto qualche altro giorno o mese o anno. sperimentando l'amore vero. Brava! |
La stessa unione disperata e vicina al precipizio vista dalla parte di André, ma la conclusione è la stessa. |
Decisamente tenebroso è anche il capitolo dedicato ad André. |
Sono lieta di ritrovarti, davvero. E anche un poco felice che tu abbia proseguito esattamente come avrei fatto io: raccontando i pensieri di André, i suoi tormenti e le sue inquietudini, perché non sarebbe lui se non percepisse in quel donarsi disperato qualcosa di oscuro e sconosciuto. E, malgrado un proseguo sia già ben delineato nella mia mente, (e spero tanto anche nella tua) non posso che ammettere che se tu scegliessi di terminare qui saresti davvero coraggiosa. Hai regalato loro qualche ora di vita in più rispetto all'originale ma scegli comunque per loro un finale tragico... Brava comunque, quale che sarà la tua decisione. |
Scusami, meriti molto di più di quanto riesco a scriverti. Avrei voluto recensirti già subito dopo aver letto il primo capitolo ma non era il momento giusto per me come non lo è ora. Ma ci tengo comunque a farti sapere che la tua scrittura mi ha colpita: non amo in genere i racconti introspettivi ma questi due tuoi capitoli sono davvero notevoli. Hai toccato temi, paure, sensazioni e ragionamenti non banali. |
Già il titolo di questo capitolo è tutto un programma... struggente ed intensissima questa ridda di riflessioni di André che, sensibile come sempre, anche privo ormai quasi del tutto delle sue facoltà visive, non si lascia sfuggirre gli sprazzi di turbamento che offuscano gli occhi di lei sebbene rapita dall'estasi dei sensi. |
E concludi, con la stessa accorata invocazione a Dio, i pensieri di André, l'altra faccia della medaglia della medesima notte. Un flusso di coscienza altrettanto disperato, perché incombe la cecità, perché si sente inadeguato e incapace di proteggere la donna che ama, anche se ho avuto la sensazione, rispetto ai pensieri di Oscar, che ci sia il tentativo di arginare la paura, di stringere i denti e andare avanti.Vale tutto ciò che ho già detto sul pezzo precedente, con la differenza che se lì mi hai fatto "essere" Oscar, trascinandomi nel suo dolore,qui mi hai affondato definitivamente. Bravissima anche nella descrizione dei momenti più erotici, un rosso davvero raffinato e struggente. |
È la prima volta che ho il piacere di leggerti, cara Autrice. |
Arrivo molto in ritardo a commentare per due motivi: il primo è che questa os merita davvero un commento sentito, per la potenza delle sensazioni che trasmette e per l'accuratezza e l'eleganza del tuo stile che, davvero, mi è piaciuto molto. Questa Oscar così donna e così disperata è meravigliosa e malgrado i suoi pensieri siano negativi e le sue speranze annullate dalla malattia, le regali comunque la consapevolezza di un amore smisurato e indomito, che la redime almeno in parte dai tanti errori commessi. Il secondo motivo è che sono molto combattuta sul dirti o meno che mi piacerebbe leggere un seguito. Provo a spiegarmi: trovo questo racconto perfetto, così come è, intenso e dolente al punto giusto, ben sviluppato e molto ben chiuso (quell'invocazione a Dio, nel finale, è davvero da brividi) ma al tempo stesso proprio il finale potrebbe aprire una serie di possibili nuovi scenari (a me ne sono venuti in mente almeno un paio...) Naturalmente lascio a te la decisione ma mi permetto di chiederti di pensarci. Nel frattempo ancora complimenti per il tuo lavoro e a presto...spero! |