Ciao Evelyn :*
eccomi all'epilogo di questa vicenda, e devo dire che di nuovo mi hai stupito: all'inizio del capitolo pensavo a una conclusione tradizionale, a un lieto fine in realtà un po' scontato, con spiegazioni e riappacificazioni, e vissero tutti felici e contenti. E invece no: questo capitolo ci riserva altri colpi di scena, oltre a una bellissima lezione di vita da parte di Anthea, che prima di morire parla con serenità e saggezza alla gente del villaggio e a Nyvgue, che si acciambella accanto a lei come un grosso gattone triste. Tenerissima Nyvgue, nel suo modo di muoversi e ricevere le grattatine sotto il mento, nel dare piccole testate affettuose, nell'emettere un ronfo molto simile alle fusa... un personaggio meravigliosamente costruito. alla fine del racconto la vediamo scomparire dalla vista degli uomini e diventare leggenda... e affiorare sulla superficie del lago solo nei giorni di nebbia, dando luogo alla leggenda di Loch Ness. Un'interpretazione alternativa e molto originale, una storia che, nel suo finale, mi ha fatto commuovere. Complimenti davvero, alla prossima!

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Ed eccoci giunti alla fine. Una storia ben fatta, direi, piacevole alla lettura, con poche, davvero poche imprecisioni -innocenti errori di battitura o qualche ripetizione qua e là-.
Fino alla fine, dobbiamo fare i conti col germe del sospetto e con la minaccia costante che il precario equilibrio costruitosi venga spezzato da prese di posizione sconsiderate... e una di queste ha infine la meglio. Insomma, parliamoci apertamente: in una storia che si rispetti, non sopravvivono mai tutti lol. E la morte di Anthea è una sorta di atto a chiusura d'un circolo: è un evento che ritorna e che, tuttavia, porta a conseguenze ben diverse rispetto a quanto l'ha preceduto.
Ammetto, ad ogni modo, d'aver temuto un finale ben più tetro di questo, quindi mi definisco più che soddisfatta ahahah.

Ebbene... the end!! :D

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Eccomi alla fine.
Carissima Evelyn, ho solamente una cosa da dirti: mi hai commosso. Questa storia è stata veramente bella (e, dato il mio rapporto con il genere fantasy, è veramente una gran cosa, anche se le leggende mi hanno sempre affascinato), anche speciale: mi sono saliti dei brividi lungo la schiena quando il fratello di Lucylle ha afferrato l'arpione e il discorso finale di Anthea è stato veramente "magico"... anche l'ultima frase, che indica la malinconia di Nyvgue (a proposito, che bel nome!) è stata molto rappresentativa. Non dovrei avere più nulla da dire, se non che questa storia va dritta nelle mie preferite senza nemmeno passare per il via :-)
Un saluto alla prossima,
mystery_koopa

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Sono imperdonabile 😔
Non mi dilungo tropo ma ti giuro che questo finale misto tra bello e triste mi ha lasciata spiazzata!
Brava ragazzuola e perdonami se ho recensito tardi

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Sarà anche comune, ma leggere che il cuore (io preferisco dire l'anima, intesa come uno dei sistemi energetici dei mammiferi) ha ragione in contrapposizione alla mente (che io chiamo ingegno, perché chiamo mente uno strumento del pensiero non relativo alla materialità) mi piace sempre. Hai avuto una bella idea riprendendo le scene già narrate con un nuovo punto di vista.
Matwes è decisamente troppo idiota anche per quel villaggio.
Hai usato un finale agrodolce piuttosto comune ma efficace. Anthea è stata il mio personaggio preferito e avrei voluto conoscerla meglio.
In "per fargli intendere" è giusto scrivere "per far intendere loro". Usare "gli" per il plurale era corretto nei secoli scorsi, ma la regola è stata modificata.
Auguri per la competizione.
(Recensione modificata il 09/03/2018 - 07:05 pm)

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Buon pomeriggio.
Anche se c'è stato un mezzo lieto fine, mi sono commosso molto, perché... in realtà non so se ha vinto il bene o il male. Diciamo che ha vinto la costanza delle idee.
Ad avere ragione sul tempo che scorre, solo una creatura condannata per sempre a vivere da sola.
E' stata una mezza tragedia, eppure educativa. Ok, ripeto, per me starebbe anche bene come favola.
Complimenti, il racconto mi è piaciuto davvero tantissimo! Ti faccio tanti in bocca al lupo per il contest ^^
Devo dire che ritrovare Luca anche qui(seppur in vesti diverse dalle solite) mi ha colpito molto piacevolmente, perché la sua figura ormai è diventata per noi come una sorta di mascotte ^^
Bene, a presto ^^
Buon proseguimento di giornata :)

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Ciao^^
che storia bellissima e triste, complimenti!
Una storia di amore, di sacrificio e di nobili sentimenti, ce ti lascia con uno struggimento pieno di malinconia per la fine della draga, della sua custode e alla fine anche di un'epoca. Un tempo di miti e di leggende, che inesorabilmente cede alla realtà contingente e deve fuggire e nascondersi.
Gli abitanti del villaggio sono gretti e meschini, attaccati alle loro superstizioni. La dragonessa e la sua custode, al contrario, danno prova di nobiltà d'animo e spirito di sacrificio, che peraltro vengono anche ripagate con violenza e ignoranza.
Una tristezza, ma al tempo stesso una metafora di questa epoca senza più miti, sciatta e prosaica.
Grazie per questa bellissima storia, l'ho letta davvero con grande piacere. In bocca al lupo per il contest!^^

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