…Scommetto che questa non te l’aspettavi, eh? :P
Però questa storia mi ha fatto tanta compagnia durante l’ultima sessione d’esame, quindi ci tenevo a passare di qua con un piccolo pensiero prima di venire a recensire il grande ritorno – ecco, facciamo che per quella ti terrò ancora un po’ sulle spine… 👼
Di One-Punch Man ho seguito solamente l’anime, ancora non ho visto la seconda stagione uscita pochi mesi fa, ma conto di recuperarla al più presto. Ho sempre adorato questa serie, sia per i toni irriverenti da parodia del genere supereroistico, sia per le gag geniali, sia per i personaggi assurdi – se per caso te lo stessi chiedendo, il mio eroe preferito è ovviamente Pri-Pri-Prisoner –, insomma ad essere sinceri ho apprezzato un po’ tutto. Tra l’altro me la sono divorata una settimana in cui ero a casa con l’influenza, potrei azzardare che si sia trattato del periodo di malattia più piacevole della mia vita!
Dopo queste considerazioni un po’ inutili, passiamo finalmente alla storia vera e propria. Anche stavolta ti sei cimentata in una slice of life, e sebbene sia un genere che ultimamente hai trattato spesso non manca mai di strappare un sorriso. Trovo inoltre che la vena comica che pian piano sta trovando spazio nelle tue storie più recenti calzi in maniera perfetta in questi due personaggi in particolare, sia per quanto riguarda i loro caratteri presi individualmente, ma anche nella dinamica che si viene a creare nel rapporto fra Saitama e Genos: ogni gesto che si scambiano, da Saitama che mentre cerca di convincere Genos a giocare sdrammatizza dicendo che è soltanto perché ha bisogno di farsi scambiare il Pokémon che manca nella sua versione, a Genos stesso che si applica con una concentrazione ammirevole per non deludere il suo veneratissimo maestro, mi è sembrato tutto assolutamente IC e non mi avrebbe sorpreso ritrovare qualcosa del genere in un episodio/capitolo canon della serie.
Oltre al lato umoristico però mi piacerebbe anche spendere qualche parola sull’aspetto più tenero della vicenda, più che altro perché essendo abituata a vedere Genos e Saitama come figure fondamentalmente comiche (come poi è l’universo di One-Punch Man in generale, in realtà), mi ha sorpreso la maniera in cui pur rimanendo dentro la loro caratterizzazione sei riuscita con gesto molto delicato a tessere sullo sfondo un’atmosfera di amorevolezza così discreta e gradevole. La si percepisce ovviamente nella decisione passata in rassegna innumerevoli volte di Saitama di prendere un Nintendo 3DS apposta per Genos e nell’emozione che lui prova al pensiero di poter condividere presto con lui un gioco per bambini come Pokémon a cui è tanto affezionato. Scusami questa riflessione un po’ personale, ma mi ha fatto ricordare quando il mio ex mi regalò un videogioco che gli piaceva e mi spiegò tutti i trucchi che aveva scoperto da solo in modo che potessimo giocarci insieme. Forse perché anche stavolta ho vissuto una cosa simile, mi è venuto spontaneo immedesimarmi nella loro intimità. (E comunque diciamolo, passare la notte a giocare a Pokémon con la persona amata perdendo di vista l’ora è un po’ uno dei sogni della vita, almeno per me).
Credo di aver detto più o meno tutto, stavolta la recensione è venuta più breve, ma volevo davvero lasciare un commento lo stesso. È stata una sessione un po’ stancante e siccome nella nostra sezione non avevo trovato nulla che mi ispirasse per distrarmi, ho pensato di venire a rispolverare qualche tuo vecchio aggiornamento.
Come sempre ti faccio i miei complimenti e ti mando un abbraccio forte forte ❤️
Buonanotte,
Persej
P.S. Comunque mi dispiace, ma ormai Alcremie ha preso il posto di Swirlix nel mio cuore e non mi farai cambiare idea...
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