Ciao!
Non mi aspettavo questo capitolo, mi hai colto di sorpresa.
Mi avevi detto che questo capitolo sarebbe stato molto importante per Sherlock, e in effetti hai mantenuto la promessa; e io aggiungerei sotto diversi punti di vista. Perché se da un lato arriva finalmente la piena consapevolezza di ciò che prova per John, dall'altro lato il primo passo che Sherlock fa verso i sentimenti è proprio quello che compie verso i suoi genitori. In un certo senso, ha sovvertito tutte le sue regole per andare da loro.
Ma procediamo con ordine, partendo dalla musica scelta!
Sai quanto mi piace fare strambi collegamenti e dire la mia sullo sfondo musicale che ogni volta assegni ai capitoli: penso che la musica sia molto soggettiva e che si presta a più interpretazioni, tra l'altro che si piegano al momento in cui vengono sentite. Quindi, ecco cosa ho provato io ascoltandola.
Innanzitutto ho avuto una specie di deja vu, perché mi pare di averla già sentita questa canzone. C'è un senso di fatalismo che ho provato nell'ascoltarla, una colonna sonora adatta a uno di quei momenti in cui il personaggio acquista, in maniera travagliata e quasi dolorosa, sempre più consapevolezza sui suoi dubbi e domande, fino alla sconvolgente verità. E ho percepito anche impossibilità di fuga, che è un po' anche la condizione in cui si trova Sherlock. Non so se ascoltarla dopo aver letto il capitolo influenzi un po' il mio modo di percepirla, ma mi piace condividere le mie impressione con teXD
Inoltre, se non ho capito male, anche questo è un componimento barocco, proprio come quello di Vivaldi, e quindi non posso non notare che hai scelto musica barocca già in due punti dove i sentimenti di Sherlock per John sono protagonisti. E ancora una volta ti dico che questa associazione ricca e particolareggiata è perfetta, perché esprime, secondo me, molto bene il modo contorto e pieno di ostacoli con cui Sherlock si approccia alla sua parte emotiva.
Grammaticalmente ho trovato questi refusi nella seconda parte:
poi lei si addolcita dopo il matrimonio. -> era addolcita
In quel momento comprese di trovarsi un bivio. -> ad un bivio
è ciò che lo convincere di essere una brava persona -> convince
Io credo che invece che tu lo sappia -> c'è una ripetizione di "che"
Ritornando alla questione iniziale dei genitori, chiarisco un punto: suona strano che un adulto torni dai genitori per farsi consigliare, soprattutto se pensiamo a un uomo indipendente e risoluto a non chiedere aiuto come Sherlock. Ma Sherlock, come spesso ti dico, ha anche un lato più infantile e fragile, ai sentimenti e a tutto ciò che concerne la sfera sentimentale si approccia con l'insicurezza e la meraviglia della prima volta; e il fatto che vada dai genitori (gli unici a cui in effetti può rivolgersi, perché non ha altri a disposizione) fa emergere ancora di più quel lato sensibile e delicato, da maneggiare con cura. Quindi, se da un lato mi hai sorpreso, dall'altro ho trovato la loro conversazione e il loro atteggiamento molto amorevole e paziente.
Mi sono stati simpatici i suoi genitori. Sto faticando a ritagliarmi del tempo per guardare la serie (mi sento fuori dal mondo, visto che ultimamente non ho mai tempo per niente, vediamo la prossima settimana se riesco a prendermi un po' dei miei spazi) quindi non li ho ancora incontrati (credo>.< sono a metà dell'ultima puntata della seconda stagione), però mi piace come hai delineato il rapporto con la madre soprattutto. Una donna che sembra essere iperattiva come il figlio, si è tenuta occupata per tutto il tempo fino al suo arrivo, e una volta con lui si è immobilizzata, nel senso che ha ritrovato quella calma apparente con cui poter dare spazio a Sherlock di trovare le parole giuste. Mi è piaciuto il discorso sul fatto che lei lo capisce sì, ma fino a un certo punto e non davvero. Credo che sia il modo più adatto di definire l'empatia di una madre: una madre capisce sempre il figlio, lo capisce perché lo ama, e quindi fa di tutto per avvicinarsi a lui; ma allo stesso tempo non può capire tutto, perché non è dentro la tua testa. Credo che tu abbia spiegato molto bene il rapporto che c'è tra madre e figlio e di come questo sia qualcosa di troppo profondo per essere incanalato in un semplice termine come la "comprensione". Un genitore c'è sempre per il figlio, e il fatto di esserci è già parte del lavoro che si deve fare in tal senso.
Le affinità come le differenze tra marito e moglie, e madre e figlio, mi sono piaciute, perché hai creato in questo capitolo anche un'ambiente famigliare in cui poter immaginare la vita di Sherlock da giovane, un'ambiente pieno, sentito, ricco di vita e di arte, ma allo stesso tempo di menti diverse e di approcci alla vita diversi. Basta guarda marito e moglie: entrambi affettuosi ed entrambi premurosi e aperti, ma che lo dimostrano in maniera differente.
Un bel capitolo che credo segnerà la svolta da questo punto in poi. Da vedere quale decisione Sherlock prenderà.
A presto! |