Recensioni per
It’s all about appearance.
di PathosforaBeast

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
05/06/18, ore 14:08

Ciao Cate, 

Questa è meravigliosa.
Mi aveva straziata alla prima lettura, lo ricordo molto bene. Dalle parole traspare un Mycroft giovane, intelligente, completamente ignaro dei grandi mali del mondo. Era ingenuo, come solo un ragazzo giovane può essere. Lo presenti alle prese con le cose più nornali del mondo: gli esami, la difficoltà relazionale con i genitori, un legame speciale con un adulto che è suo zio, visto come un porto sicuro e calmo.
Appare come un ragazzo come tanti, con una vita che scorre normalmente e secondo le solite regole. 
In un secondo crolla tutto. I dialoghi sono pochi e brevi, perchè l'intelligenza di Mycroft silenzia tutte le domande che potrebbero sorge in una situazione del genere. Lui capisce al volo, ma spera.
Continua a sperare che sia un modo, un altro modo. Ecco, questo dettaglio mi ha spezzato il cuore, perchè è il momento in cui la giovinezza di Mycroft volge al termine. Da quel giovedì capirà che no, non c'è altro modo e che spetta a lui mantenere il più doloroso dei segreti per salvare chi vuole bene da questo orrore.
Adoro zio Rudy, come sai. Mi spiace che sia usato così poco e quindi sono felice di trovarlo qui perchè come ci siamo dette ha un sacco di potenziale e un sacco di possibili utilizzi.
Bravissima, adoro questa storia e adoro Mycroft giovane e naive.
Alla prossima, 

Blue HG

Recensore Master
15/03/18, ore 14:10

Ciao, mi fa sempre un gran piacere ritrovarti. Ormai mi sto abituando alle tue storie meravigliose, tanto quanto dolorose. Sto notando una costante tra tutte quelle che hai pubblicato, ovvero che trattano tutte quante di Mycroft, preso in questo particolare periodo storico. Devo pensare che tu abbia una predilezione per Mycroft come personaggio? O per il periodo in sé e per l'argomento "Eurus" e tutto ciò che porta? Lo chiedo per curiosità mia personale e perché non è un argomento che il fandom ama trattare, è ancora una rarità anche a un anno dalla quarta stagione. Sono contenta che qualcuno lo faccia. Tu, tra l'altro, stupendamente.

Come al solito resto impressionata anche dalle piccole raffinatezze estetiche, come l'impaginazione, il carattere e questa immagine che campeggia al centro della pagina e che ritrae un Mycroft più anziano di quello che ci proponi qui nella tua storia, ma sicuramente non con posture e maniere dissimili. Non ho faticato a immaginarlo, seduto a una scrivania mentre tenta di svolgere i propri doveri, e poi perdendosi nei meandri dei propri pensieri. Sembra quasi che non riesca a restare concentrato, prima pensa ai genitori a casa e poi a Sherlock o a se stesso. In un primo momento non sapevo bene dove volessi andare a parare, poi ho notato l'accenno allo zio Rudy e mi si è aperto un mondo. Guarda, ho letto una sola storia con lui come protagonista e più in generale viene poco considerato, ed è un peccato. Mi fa piacere vederlo qui, ho trovato la sua presenza e il ruolo nella storia coerente e sensato. Anche perché è più o meno così che è andata. Questo zio Rudy che pare come una sorta di mentore per Mycroft, colui che l'ha introdotto nel mondo in cui vive ora, fatto di spie, eccetera... questo zio Rudy che carica forse di eccessiva responsabilità un ragazzo molto giovane, mettendogli un peso sulle spalle che credo non meritasse di portare. Gli dice che non è solo, ma è un'illusione. Non lo è adesso. Di fatto, Mycroft ha portato addosso il peso della riabilitazione psicologica di Sherlock e la tutela di Eurus. Sbagliando ad approfittarsi dell'intelligenza della sorella, e nel non dire niente a nessuno prima di The final problem, questo è ovvio. Però non riesco a immaginarmi cosa abbia significato vivere la sua vita. Ce l'ho un po' su con Rudy in questo momento.

Come sempre, è stata una bellissima lettura. Sei attenta e precisa, coinvolgente nello stile che usi. Ti ringrazio per aver pubblicato questa storia e spero di ritrovarti presto.
Koa

Recensore Master
15/03/18, ore 10:25

Hai allestito uno scenario inquietante, teso, in cui campeggia un Mycroft tormentato ed oppresso dal peso del terribile segreto di famiglia. L'ombra di Eurus oscura i suoi cari, lasciando un'atmosfera di equilibri spezzati, di morte. Il ritratto che fai del maggiore degli Holmes è, secondo me, coerente con quanto abbiamo visto nella tremenda quarta Stagione e cioè un Mycroft il cui algido autocontrollo nasconde schiaccianti responsabilità riguardo alla sua famiglia. "..Eurus è ancora viva...": la rivelazione che lo zio gli fa è agghiacciante come i ricordi di quella sventurata sorella che ha fatto esplodere, letteralmente e non, la sua famiglia, creando squilibrio nel fratello minore e nel rapporto tra padre e madre. Apparentemente, su di lui il dramma di Musgrave è passato lasciando solo il desiderio di allontanarsi dal nucleo familiare per poter concludere tranquillamente i suoi studi, ma in realtà il fantasma di Eurus lo perseguita sempre. Lo zio lo mette di fronte alla terribile scelta di assumersi in silenzio le sue responsabilità o di coinvolgere la sua famiglia nella gestione dell'immane problema.
La tua ff, dallo stile secco ed adeguato al contenuto, è valida anche perché emerge il tuo impegno nel tentare di scendere in profondità nell'interiorità di un personaggio complesso come Mycroft. Oltretutto l'argomento, e cioè Eurus e la sua follia omicida, è davvero arduo da scandagliare senza scadere nel superficiale o nell'ovvio. Tu sei riuscita a scrivere un buon pezzo, brava.
(Recensione modificata il 15/03/2018 - 10:27 am)
(Recensione modificata il 15/03/2018 - 10:28 am)