Recensioni per
Cari poeti
di Fanta Gaia

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
04/04/18, ore 20:54
Cap. 1:

Ciao Fanta Gaia, mi perdonerai, ma purtroppo secondo me questo non è un testo riuscito. Tralascio per un momento l'aspetto dei contenuti su cui poi mi soffermo.
Prima di tutto, l'opera non è una poesia ma una riflessione metapoetica, dunque la sezione non è adatta (o almeno occorrerebbe specificare nell'introduzione o subito prima di che testo si tratta, perché io inizialmente ero convinto si trattasse di versi).
Ci sono sviste grammaticali piuttosto gravi: "ebbure" per "eppure", fossete per "foste", il nesso "come si fa?, A scrivere poesie" con una punteggiatura ambigua, "a mala pena" per il più comune "a malapena" tutto unito, ricorrere per "rincorrere"... e altre forse meno gravi, legate a errori di battitura ("scivere" per "scrivere").
La sintassi è veramente faticosa: ti consiglio di rivedere la punteggiatura e di riorganizzare i periodi. La sensazione è quella di uno "stream of consciousness" non voluto più che di una riflessione pacata o di una lettera ai poeti.

Veniamo ai contenuti. (Queste non sono critiche perché è la mia personale posizione e dunque non la verità).
Non mi definisco "poeta", sono dell'idea che sono sempre gli altri a dire se ciò che scrivo è qualitativamente alto oppure se non lo è. E le mie "poesie" saranno dette tali solo dopo la mia morte, se qualcuno se ne interesserà. Detto questo, scrivo versi e ho studiato a lungo la letteratura. Secondo la mia personale idea è che l'io poetico e l'io di tutti i giorni non sempre coincidono. Prendiamo Petrarca. Credo sia ingenuo pensare che Petrarca amasse veramente Laura: studiando il Canzoniere ci poniamo almeno dei dubbi sulla sincerità dei suoi sentimenti. Petrarca voleva essere il più grande poeta mai esistito, voleva la gloria, eppure ha creato uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale. Dante Alighieri scrisse la Divina Commedia non perché amava Beatrice -ad ogni modo era sicuro che non sarebbe mai stato ricambiato-, ma perché voleva denunciare uno per uno chi a Firenze gli aveva fatto del male.
I poeti sono spesso e volentieri esseri meschini, non combattono per amore ma descrivono le loro ossessioni, le loro fobie, descrivono la realtà che vivono e la sublimano in arte ragionando sul linguaggio.
Poi magari mi sbaglio.

Buona serata,

V.
(Recensione modificata il 04/04/2018 - 09:01 pm)

Nuovo recensore
01/04/18, ore 14:02
Cap. 1:

Acuta, profonda ed apprezzabile riflessione.
Mi trovi in sintonia su alcune esposizioni.
Sarebbe interessante e meritevole approfondir dal vivo la discussione.
Non esiste scuola, né materia, né alcuno che insegna la poesia o qualche formula magica per "certificare" un poeta.
Tutto quel che ci circonda può essere poesia.
Nel tutto, vi sono le persone e quel che si trova nel profondo di esse.
Nel poco che mi è concesso sapere: per un'abile scrittura, necessaria è la passione per la lettura.
Saluti ed Auguri pasquali.

Recensore Master
01/04/18, ore 10:05
Cap. 1:

Buongiorno.
Uno scritto molto sensato.
Però... non lo so. Io scrivo con passione, lo faccio per passione, scusa il giro di parole, quindi ci metto sempre il cuore.
Noi poeti proviamo a squarciare il velo del quotidiano, per renderlo fantastico grazie alle parole scritte ^^
Buona Pasqua :)