Recensioni per
Di attimi perduti, mai avuti
di EsterElle

Questa storia ha ottenuto 30 recensioni.
Positive : 30
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
15/05/18, ore 20:52
Cap. 4:

Quinta classificata all'"All together contest — Freya Special Edition"



Grammatica: 9.2/10 
Ho trovato un paio di errori, uno in particolare che non mi convince. 
- Il suo sguardo azzurro strideva con il rosso violento del giorno morente, stonava il suo volto sereno con la tempesta del vento: credo tu abbia usato il verbo "stonare" col significato di "non essere in armonia con una data tonalità", quindi il suddetto verbo dovrebbe reggere la preposizione "con" o "su", ma tu scrivi "stonava il suo volto" e il "con" lo metti dopo legato a "tempesta". La frase è confusa, non capisco cosa vuoi dire esattamente; all'inizio avevo pensato alla semplice correzione "stonava sul suo volto sereno", ma "stonava sul suo volto sereno con la tempesta del vento" non vuol dire niente. Dopo ho pensato che per mantenere l'impostazione stilistica "suo x + verbo di contrasto + con x" della prima frase sarebbe meglio scrivere: 
"Il suo sguardo azzurro strideva con il rosso violento del giorno morente, il suo volto sereno stonava con la tempesta del vento", ma devo dire che anche così non suona benissimo. In ogni caso ho tolto 0.50 per mancanza di chiarezza, "stonava il suo volto" non si può sentire, ti suggerisco di rivedere la frase. 
- Il rombo di un’onda s’infranse ai suoi orecchi: “È il compleanno di Vic, ricordi?”.: "infrangere" non regge la preposizione "a", è seguito da "su" o da "contro" (- 0.20); hai messo il punto dopo il discorso diretto, quando avevi già inserito al suo interno il punto di domanda - in presenza di puntini di "...", "?" e "!" non bisogna inserire altri segni di punteggiatura fuori dal discorso diretto (- 0.10). Aggiungo inoltre che "ai suoi orecchi" è una scelta che non mi piace, la trovo cacofonica, preferisco "orecchie" e proprio l'immagine che descrivi con l'onda "che s'infrange sulle orecchie" non mi sembra una scelta felice - ma questo riguarda lo stile. 




Stile: 8/10 
Questo è uno stile ricco ed evocativo che va per immagini. Mi è piaciuto abbastanza e mi sarebbe potuto piacere di più se non l'avessi trovato confusionario in alcuni punti. Spesso non sono riuscita a capire se ciò che stavi descrivendo fosse un riferimento letterale o metaforico, chi parlava a chi, cosa succedeva: ho dovuto rileggere il testo per togliermi ogni dubbio, per capire che le "serpi cremisi" erano scie di sangue, che la "patina di sale e veleno" era la pelle di Dominique, che il punto di vista cambia nel testo. Andiamo con ordine: 
"Lo specchio rifletteva l’immagine esatta, netta e crudele, di lei: bianca, pelata, coperta di serpi cremisi che correvano giù, lungo il collo, il petto, le spalle. Striature di sangue tracciate da unghie ferine [...]": qui non ho capito subito che le "serpi cremisi" erano le "striature di sangue" a causa dell'impostazione delle pause. Il punto dopo "spalle" presuppone un cambio di tema nella frase seguente, capisco che l'hai inserito per spingere il lettore a soffermarsi più a lungo su quanto scritto, eppure credo che un inciso non solo avrebbe dato lo stesso effetto, ma che avrebbe anche tolto ogni dubbio sul significato del testo. Per questo motivo penso sia meglio mettere un trattino tra "spalle" e "striature", magari con "striature [...]" in corsivo per mettere la descrizione ulteriormente in risalto. 
"Dominique trascorse molte ore alla spiaggia, lasciando che l’aria salmastra le asciugasse la pelle, le labbra, le guance. Di tanto in tanto, affondava i denti in quella patina di sale e veleno, succhiandone il sangue dolciastro": "quella patina di sale e veleno" è la pelle di Dominique, lo capiamo perché prima scrivi "l'aria salmastra le asciugasse la pelle, le labbra, le guance". È facile immaginare qualcuno in grado di mordersi le labbra e la pelle, ma non si può dire la stessa cosa delle guance, quindi in un primo momento il dubbio sulla reale entità di "patina di sale e veleno" si genera; ti suggerisco o di sostituire "guance" con (esempio) "mani" o di chiarire con un'apposizione cosa indica "patina di sale e veleno". 
"Si svegliò al primo morso. 
Annaspò, cercando l’origine del dolore improvviso: trovò solo lei [...]. "Se mi nutro di te" gli bisbigliò [...]": il punto di vista nel primo paragrafo era di Dominique, nel secondo di cui sto citando le frasi è di Teddy, ma non esplichi questo cambiamento. "Teddy si svegliò" renderebbe il testo più chiaro. Dopo parla Dominique, ma non lo dici, scrivi "gli bisbigliò": all'inizio avevo pensato che con quel "gli" avessi fatto confusione col pronome e che essendo cambiato il punto di vista fosse Teddy a parlare, invece il testo dice questo: il punto di vista diventa quello di Teddy, è lui che si sveglia, la lei che lui trova e viene descritta è Dominique, a bisbigliare è lei. Forse non ho letto la prima volta con attenzione, ma sono sicura che se avessi gestito meglio il cambio del punto di vista non avrei comunque avuto bisogno di rileggere tutto per capire chi diceva o faceva cosa. 
"Quando la furia omicida cessò, non rimasero che sparuti sbuffi di lanugine bianca sul suo capo": ho pensato a una pecora, non reputo "lanugine" una scelta efficace, crea un involontario effetto comico immaginare prima una ragazza con la testa insaguinata che pratica autolesionismo e poi una pecora che viene tosata; "ciocche argentee" secondo me suona meglio e scongiura involontari effetti indesiderati. Peccato per questi aspetti confusionari perché per il resto il tuo stile mi è piaciuto parecchio. Forse non avrei usato così spesso i due punti, non li amo particolarmente in un testo narrativo, ma ci sono alcune immagini che hai creato davvero evocative. Le mie preferite sono senz'altro "si strappava la pelle di dosso, desiderandone un'altra" e "trovò solo lei, bianca, folle, traslucida al tocco della luna morente, lanuginosa, insanguinata, ridente." 
La prima frase è dotata di quella carica graffiante che merita una flash sviluppata seguendo le indicazioni di questo pacchetto, è molto incisiva ed esprime al meglio il profondo e inalienabile dolore di Dominique. Della seconda frase invece amo alla follia l'inserimento finale di "ridente", perché accostato all'immagine di una ragazza insanguinata alla luce della luna che ha appena morso qualcuno crea un vivido contrasto, un bell'effetto cupo. In sintesi trovo le immagini che hai scelto per descrivere l'istintività e la bestialità dei personaggi giuste, specie quelle di Dominique che si taglia i capelli e si morde la pelle, rinnegando quel corpo femminile che non vuole. Se avessi curato meglio la forma, calibrato diversamente pause, punteggiatura e cambi del punto di vista l'avrei apprezzato ancora di più. 


Titolo: 2.5/5 
Ho dato 2.5/5 perché se mi fossi imbattuta in questa storia per caso non avrei cliccato sul link per leggerla. Il titolo è diretto, però fin troppo spoglio, inespressivo. L'ho già visto tante volte e non penso possa incuriosire i lettori. Pertinente è pertinente, visto che la condizione di Lupo Mannaro cercata e voluta da Dominique è distruttiva come una malattia. A fine lettura sorprende scoprire che la cura di Teddy e Dominique sia in realtà la condivisione di una vita saporosa di sangue - una definizione di "cura" decisamente non convenzionale - ma all'inizio il titolo non è stato in grado di comunicarmi niente d'altrettanto inaspettato. Avrei preferito una scelta più diretta e graffiante. 



Caratterizzazione personaggi: 13/15 
Dominique mi è piaciuta molto, è caratterizzata a tutto tondo, dà di sé un'immagine vivida che persiste nella memoria. Sei stata realistica e convincente - lo saresti potuta essere ancora di più con uno stile meno confusionario, ma già così la sua personalità riesce a emergere, quindi tanto di cappello! Teddy invece rimane più in ombra, sembra un arto secondario della stessa Dominique, quello che ho visto di lui è paura iniziale, seguita poi da uno stato di sottomissione e accettazione felice di una nuova vita da Lupo. La svolta è anche abbastanza inaspettata, devo dire, quindi mi è piaciuta. Il punto è che di Teddy più che altro capiamo cosa fa, non com'è fatto.
Approfondendo il discorso: capiamo chiaramente che Dominique è uno spirito libero, lei si comporta come un lupo, rifiuta la sua stessa natura d'essere umano, si rasa i capelli a zero e si strappa la pelle di dosso, ci fa capire quindi che desidera avere un altro corpo, che fa scempio di se stessa, del suo lato femminile, perché sogna un corpo animale. Insomma, di lei emergono il desiderio di carne e di sangue, di boschi e di libertà, e ho trovato molto vivida questa rappresentazione. Di solito la Licantropia è vissuta dai personaggi colpiti come una maledizione da evitare, invece la tua Dominique è tratteggiata sui contorni del lupo istintivo, aggressivo e feroce che al contrario brama questa vita, sei stata anche originale! Di lei emerge pure la fragilità, il suo sentirsi sola e incompresa nel momento in cui chiede insistentemente aiuto. Lei s'impone con forza al lettore dall'inizio alla fine della flash. Teddy invece non è che un pallido riflesso di questa caratterizzazione così vivida. Alla fine scopriamo che abbraccia la vita da Lupo Mannaro come Dominique, che è felice di vivere con lei in quelle condizioni, che la ama e la odia per lo stesso motivo, che l'"azzurro pulito" che indossava era solo una bugia, che lui voleva essere a sua volta libero di manifestare la sua bestialità. Insomma, capiamo tanto anche di lui, ma Teddy brilla meno di Dominique, spicca prevalentemente solo nel finale, mentre lei si staglia in scena con contorni definiti dall'inizio alla fine. 
Capisco la difficoltà di far stare tutto in un testo di sole 500 parole, ma purtroppo questa disparità tra i personaggi si sente e per me è stata negativamente determinante. 



Sviluppo della coppia: 15/15 
Sicuramente questa resa è sia originale che adatta al pacchetto che hai scelto. Era più prevedibile un finale tragico per tutti, protagonisti compresi, invece tu hai scelto di dare alla coppia un risvolto relativamente felice, dove abbracciare sangue, morte e istinti feroci diventa qualcosa di positivo e liberatorio: interessante. Nel testo non viene spiegato cosa spinge Dominique a cercare Teddy, è implicito che il legame sia il Lupo Mannaro - dormiente in lui e in agguato in lei. In virtù di questo cercarsi istintivo - animale, appunto - più per bisogno che per altro, non credo siano necessarie spiegazioni. È proprio questo bisogno a permettere ai personaggi d'instaurare un legame unico, unico perché non potrebbero averne uno altrettanto intenso con persone comuni, ed proprio l'unicità di questo legame che paradossalmente trasforma il suddetto bisogno in amore: tutto fila liscia come l'olio, non servono giri di parole inutili per chiarirlo. Dominique e Teddy sanno che non troverebbero facilmente qualcuno in grado di capirli, accettarli e condividere il loro stile di vita, s'aggrappano l'una all'altro e cementano un legame solido. La dichiarazione d'amore crea un contrasto con l'atmosfera dark e cupa della flash. Personalmente apprezzo tanto il suo inserimento nel finale, dove quella che è una dichiarazione pura e devota a tutti gli effetti si ritrova incorniciata da un'atmosfera nettamente opposta, fatta di sangue e di morte. È una scelta d'effetto che rimane in armonia col genere portante della flash. Per queste ragioni mi hai convinta in pieno! 



Attinenza ai contenuti del pacchetto: 2.5/5 
"Dominique ha 17 anni quando sente qualcosa risvegliarsi dentro di sè, qualcosa che graffia e scalpita dal profondo, la rabbia che sale e il sapore del sangue che la fa fremere. Nonostante in suo padre il gene del lupo mannaro sia dormiente, in lei sembra si sta pian piano scatenando. Le notti trascorrono insonni, la sua situazione peggiora, e l'unico appiglio cui riesce a pensare è il ragazzo di sua sorella Victoire: figlio di lupo mannaro e Metaformagus, ai suoi occhi Teddy è l'unico che può capirla, l'unico che può aiutarla, l'unico che può comprendere la sua condizione di "diversa". Teddy è l'unico. 
OBBLIGHI: rating arancione o rosso: devono essere presenti almeno due dei seguenti generi/avvertimenti: erotico, horror, lemon, lime, contenuti forti, tematiche delicate)." 
Hai segnato negli avvertimenti tematiche delicate - qui ci siamo - e horror - e qui non ci siamo. Le immagini che descrivi in questa flash sono inquietanti, ma non suscitano terrore; sono dark, non horror; turbano, non fanno paura. Al posto dell'horror quindi avrei segnalato il dark. Non ti ho comunque penalizzata su questo perché anche il dark rientrava nelle richieste del pacchetto. Diciamo che più che altro, visti gli obblighi e gli avvertimenti dati, la tua flash risulta decisamente soft rispetto alle aspettative. Credo che il rating giallo sia sufficiente, le immagini descritte sono sì forti, ma non si soffermano sui dettagli - persino il rating arancione risulta soltanto sfiorato! Per una storia da rating arancione o rosso che richiede minimo (non massimo, che è molto diverso) due elementi tra dark/horror/erotico/lime/lemon/contenuti forti/tematiche delicate serve qualcosa di più forte e sconvolgente. 
La parte mancante, oltre al rating, è il background su Teddy. Sappiamo soltanto che è figlio di un Lupo Mannaro e che alla fine abbraccia lo stile di vita di Dominique, ma non sappiamo cosa pensasse dell'essere Lupo prima di trovare in Dominique una compagna, né tanto meno perché condivida la scelta della ragazza o perché prima stesse con Victoire. Il discorso si riallaccia a quello sulla caratterizzazione, probabilmente l'autrice del pacchetto non pretendeva un approfondimento in tal senso, ma io credo che questa parte meritasse d'essere sviluppata di più. 



Gradimento personale: 8/10 
Ti avrei dato 10/10 a occhi chiusi se lo stile e l'attinenza ai contenuti del pacchetto mi avessero soddisfatta di più, non mi avrebbe fermata nemmeno il fatto Teddy che rimane più in ombra. Mi aspettavo una storia dai risvolti più estremi, il pacchetto mi piaceva molto, quindi ci tenevo. Una storia non deve necessariamente essere inquietante per incontrare il mio gusto, però quando qualcuno si lancia su tematiche più spinte vorrei che lo facesse senza sconti. Si può comunque scrivere un testo horror o dark mantenendo uno stile evocativo ed elegante, non credo quindi che tu avessi paura di strafare calcando la mano, semmai penso ci sia stata un'incomprensione di fondo della traccia del pacchetto o un'interpretazione diversa o una semplice volontà di scrivere qualcosa di più velato. Non so, in ogni caso la tua storia mi è comunque piaciuta tanto, non ho mai letto di Dominique e Teddy in queste vesti e posso dire che non hai fatto uno scempio del pacchetto: d'immagini inquietanti ce ne sono, non ti soffermi più di tanto sui particolari, certo, ma riesci comunque a essere incisiva e a creare un'atmosfera sufficientemente cupa e malata. Bello il finale ambivalente: è terribile per noi lettori, salvifico e meraviglioso per questi protagonisti dannati, mi piace il contrasto. 



Giudizio di JulyChan 
24/30 
Tra i tre pacchetti proposti, questo era proprio quello che desideravo tanto veder sviluppato. Purtroppo, non posso dire di essere rimasta soddisfatta. Non perché la storia non sia di mio gradimento, anzi, bensì perché non credo che il contenuto sia stato espresso a dovere, non tanto per la parte narrativa (Dominique scopre il gene della licantropia risvegliarsi, chiede aiuto a Teddy), quanto per le tinte più oscure e violente che mi aspettavo di trovare. La scelta di inserire un rating dall'arancio in su e di "obbligare" lo scrittore a utilizzare almeno uno dei generi/avvertimenti elencati nel pacchetto (immagino tu abbia scelto l'horror?), avrebbe dovuto fungere un po' da linea guida, anche per esplicitare maggiormente il tipo di storia che mi aspettavo venisse sviluppata. 
Un'altra cosa che non mi ha fatto impazzire è stato il cambio di punto di vista: si passa dal POV di Dominique, a quello di Teddy, per poi passare addirittura a una prima persona nell'epilogo. Troppi "movimenti" per una storia così breve. Io forse non sono la persona più sveglia del mondo, lo so, ma credo che possano confondere 
Passando ai lati positivi: come dicevo più su, al di là dell'attinenza al pacchetto, la storia mi è piaciuta e ho apprezzato molto l'andamento degli eventi e il tipo di finale che hai scelto: decisamente non lieto, eppure quant'è sottile la linea tra happy e bad ending quando lei ha trovato la sua "cura" e lui ha accettato il corso degli eventi, legandosi addirittura a lei, seppur in una sorta di rapporto malato, alla stregua di una Sindrome di Stoccolma? Ho gradito abbastanza anche lo stile, anche se l'ho trovato un po' dismogeneo: molte immagini mi sono piaciute tanto (ad esempio il contrasto fra lo sguardo azzurro di Teddy e il rosso del tramonto, o le ciocche argentee che cadono come pioggia d'estate; la mia preferita, però, resta la frase "si strappava la pelle di dosso, desiderandone un’altra".), mentre altre le ho trovate non tanto immediate (dopo tre letture ho capito che le "serpi cremisi" che coprono Dominique sono le successive striature di sangue; stessa cosa per "QUELLA patina di sale e veleno"... immagino si riferisca alle sue labbra? Ma poco prima citi "pelle, labbra, guance", quindi potrebbe riferirsi anche solo alla pelle. Visto che l'ultimo termine è, però, "guance", mi verrebbe automatiche che "QUELLA" si riferisca a quest'ultimo termine, ma non è possibile che riesca a mordersi da sola le guance xD 
Per quanto riguarda il titolo, trovo che ci sia attinenza con la storia e mi è piaciuto molto il significato ambiguo che esso assume una volta che si è arrivati alla fine; se con il significato del titolo hai fatto centro, purtroppo non ci siamo molto dal punto di vista formale: è molto banale e mi ha fatto pensare a connotati più di tipo sentimentale (forse perché mi ha ricordato la canzone di Battiato), e quindi a prima vista non è un titolo che si associa a una storia del genere e, di conseguenza, se non si legge la storia non se ne carpisce la vera essenza. 




Totale: 58.2/70

Recensore Master
11/04/18, ore 00:28
Cap. 4:

Ciao, cara!
Dato che partecipo anche io al contest a cui è iscritta questa storia, sono passata volentieri a leggere la tua storia e a lasciarti un piccolo parere!
Devo dire che questa storia è molto particolare e un po' strana! Non vado matta per questa coppia - per la verità, prima d'ora non mi ero nemmeno trovata a considerarla xD -, ma non mi è dispiaciuta.
Ci sono alcune immagini molto forti: Dominique, così ferina, che si rasa a zero - l'adoratrice dei capelli lunghi che abita dentro di me si è messa quasi a piangere, te lo dico - mi ha scioccata, è veramente d'impatto, significa privarsi contemporaneamente della femminilità e di una certa dose di umanità, abbracciare il proprio lato animale; i sintomi anche in Teddy, il modo in cui loro due si pretendono e si sbranano, come Dominique senta di avere il diritto di portare via il fidanzato alla propria sorella. Tutti questi aspetti mi sono piaciuti tanto!
Ho trovato, però, la trama un po' intricata, alcuni passaggi oscuri: non sono certa di cosa sia successo nel dettaglio e di certe allusioni, anche per i vari cambi di punti di vista. A parte questo, la storia non mi è dispiaciuta.
In bocca al lupo per il contest e a presto!

Un bacio,
Mary