Recensioni per
La tua mano nella notte
di PerseoeAndromeda

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/11/18, ore 16:15
Cap. 2:

Cielo quanto capisco la madre, anche se io là ci sono stata solo tre anni. Alla descrizione della nonna mi è venuta in mente Mitsue san, la moglie del gestore del Kaoru dove andavo a cantare, che nonostante tutto mi ha presa sotto lìaletta protettiva e via, contro tutti (aletta... è piccina, non so se arrivi al metro e sessanta XD)

Argh, Ai-kun... ç___ç Diamogli altri gatti! Tanti gatti! Le fusa sono terapeutiche!

Recensore Master
08/08/18, ore 09:41
Cap. 2:

Ciao! Eccomi qui per lo scambio di recensioni del gruppo del Giardino. Sono così contenta di avere la possibilità di continuare la lettura di questa tua long, visto quanto mi ha colpita la prima parte che ho letto poco tempo fa. Una storia alternativa al solito, dove l'angst e il sovrannaturale regnano sovrani. Come potrei non adorarla già dall'inizio?
I protagonisti sono amici di infanzia, una cosa che adoro perché la loro conoscenza reciproca darà luogo a situazioni molto particolari, immagino. Noto che però non si tratta soltanto di un rapporto di amicizia, sembra quasi ossessivo data la dipendenza che hanno creato l'uno per l'altro: come esistessero soltanto loro al mondo.
Così plateale lo stato d'animo del protagonista, che mi sembra quasi assurdo che l'amico non si sia reso conto quando tutto è cominciato. Depresso? Può darsi, è la prima cosa che ho pensato, come non avesse una ragione per vivere e per potersi svegliare la mattina. Non solo, quasi volesse esternarsi dal mondo intero. L'amara tristezza che Aito prova nei confronti di ogni singolo evento della giornata è destabilizzante per me, che sono lettrice, figuriamoci per Daisuke: Aito a malapena mangia, non sorride più, si turba troppo per qualsiasi cosa e non è in grado di provare entusiasmo per niente ormai. All'età che ha dovrebbe essere pieno di vita, svolgere mille attività, innamorarsi e lavorare duro e sodo: invece sprofonda ogni giorno di più in un vero e proprio baratro. Neppure in famiglia si sente più a suo agio, complice il fatto di essere figlio di una "straniera", che gli ha donato caratteristiche fisiche anomale rispetto al luogo dove vive.
Penso che tu abbia utilizzato molto bene le parole per descrivere le emozioni in questo capitolo: frustrazione, alienazione, depressione e mancata voglia di vivere. Ogni singola sensazione negativa è palpabile, quasi viva. Voglio continuare la lettura per capire il motivo che si cela dietro a tutto questo; voglio procedere per sapere come la pensi Daisuke e come ha intenzione di comportarsi rispetto a questa situazione, che sembra arrivata al punto di non ritorno.
Volevi far venire il magone al lettore? Con me ci sei riuscita benissimo. :) Non ho trovato refusi da farti notare, la scrittura è lineare, scorre bene e non appesantisce la trama. Sono molto soddisfatta d'aver avuto la possibilità di continuare la lettura, alla prossima e buon lavoro! :3

Recensore Master
02/06/18, ore 14:04
Cap. 2:

Rieccomi.
Con questo capitolo mi sono immerso completamente nell'atmosfera malinconica e grigia della storia di Aito: è stato sempre emarginato, solamente perché ha qualche lineamento straniero, ma ormai non sembra quasi più importargli nulla; seduto su una panchina del parco vede la vita, ma si sente fin troppo distante da essa, come se i suoi pensieri non contemplassero più la felicità, vedendo solo un "andare avanti per l'infinito".
Mi sono piaciute molto anche le descrizioni del paesaggio e della cultura giapponese, sono cose che conosco fin troppo poco e mi hanno fatto piacere.
Un piccolo consiglio: potresti separare le note dal testo con un segno grafico, così sono più chiare anche per chi le cerca sempre^^
Alla prossima, mi stai emozionando tantissimo!

Recensore Master
16/04/18, ore 08:16
Cap. 2:

Ciao^^
Questo capitolo descrive molto bene tutti gli aspetti della depressione, compresi quelli che finiscono per infastidire e allontanare fli altri, come la lamentela, il piagnisteo, l'apatia e il continuo colpevolizzarsi. L'atmosfera stessa della storia è languida, malinconica, imprime alla narrazione un ritmo lento che porta alla contemplazione e al rimpianto di cose passate viste come felici, mentre il presente è fonte di angoscia e sentimenti di inadeguatezza.
Molto bello, molto ben descritto, complimenti!

Recensore Master
14/04/18, ore 23:38
Cap. 2:

Rieccomi ^^

Già la depressione è pericolosa di per sé, se poi si aggiunge la vergogna nell'ammettere il proprio stato, come Aito dimostra, è come ritrovarsi in un labirinto senza via di fuga. L'autocommiserazione eccessiva che viene percepita come vittimismo, totale inettitudine nei confronti della vita. Ogni pensiero deve essere celato, controllando il tono di voce e impedendo di farsi vedere triste, ma solamente apatico. Un personaggio che continua a concedersi sempre più ai suoi demoni.
D'altro canto, Daisuke fa fatica a trovare il giusto approccio, si sente frustrato nel non capirlo e nell'atteggiamento di Aito che evita di confidarsi. Quel sottile distacco che è davvero pericolo date le circostanze. Hai delineato questi aspetti molto bene.

Complimenti per l'accuratezza dei termini nipponici *-*
A presto ~ ♥