Recensioni per
Coffee time.
di PathosforaBeast

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/06/20, ore 21:05
Cap. 1:

Ciao di nuovo, e con questa storia ho terminato la lista di storie tue da leggere e recensire che avevo da parte già da un po'. Sono felice di averlo fatto, l'ho già detto e qui lo ribadisco. Specificando oltretutto che ogni tuo breve racconto è un viaggio meraviglioso dentro personaggi che ritrai con estrema delicatezza e che sai scorporare riga dopo riga. In questo caso abbiamo Molly Hooper, che ti confesso non è tra i miei personaggi preferiti. Al di là della Sherlolly in quanto coppia, ho proprio dei problemi a farmi piacere lei e di conseguenza credo sia stato questo il motivo per cui, quando pubblicasti la storia, io non la lessi. Da allora non è cambiato molto, continuo a sopportare poco questo personaggio, ma di tanto in tanto uno strappo alla regola posso anche farlo. E poi è stata comunque una lettura piacevole, anche se lei continua a irritarmi profondamente (non posso farci nulla, è più forte di me!).

Non avendo letto mai Sherlolly (se non forse in uno o due casi) non posso dire quanto o se sia originale come tipo di ambientazione che hai scelto. Ma posso invece dire che ho apprezzato il fatto che fosse collocata all'inizio della seconda stagione e in un momento anche particolare. Fai menzione della serata della viglia a cui Molly si presenta in gran tiro, con tanto di rossetto e bel vestito. La volta in cui Sherlock non la nota nemmeno, come al solito, ferendola sin dentro nel profondo. Sappiamo che poi l'evoluzione di Sherlock lo porterà a capire, in The Abominable Bride, il modo ingiusto con cui ha sempre trattato le donne, come le ha non considerate o ignorate, come le ha sfruttate (sfruttando il suo amore per lui, come nel caso di Molly), ma per ora Sherlock non vede o forse finge di non vedere e lei ci sta male. E lo credo, dato che l'ha trattata malissimo. Capisco il suo volersi allontanare, il volersi prendere una pausa caffè. Pausa che non è solo un momento per andare a un bar, ma una pausa proprio per allontanarsi da lui, dai pensieri che lo riguardano e forse anche dai sentimenti che prova. In questo avrei un universo di cose da dire, ma mi concentrerò soltanto sulla tua storia altrimenti scriverei un trattato. Credo tu abbia fatto un ottimo lavoro di caratterizzazione, ho ritrovato la Molly che conosco dalla serie, e che poco apprezzo ma questo è un altro discorso. La Molly che vorrebbe mettere un punto fermo e dire basta, ma che in realtà non ci riesce mai se non alla fine della quarta stagione, quando finalmente riesce a essere solo sua amica e perdona Sherlock per il male che, volente o meno, le ha fatto. Qui però siamo lontani, il sentimento e l'intenzione ci sono. Se li attuerà più o meno presto... ci sta tutto anche il confronto con "La donna" e una certa gelosia mista a curiosità che scatena in lei. Nota l'interesse acceso di Sherlock e si domanda come sia possibile che in pochissimo tempo, quando lei invece lo conosce da anni, questa persona sia riuscita a entrare così a fondo nella mente di Sherlock Holmes. Come ha fatto quella donna? Perché lei invece non c'è riuscita? Sono pensieri direi naturali per una persona nel suo stato emotivo, posso dire anche di capirla in un certo senso. Non traspare la gelosia, ma forse sarebbe stata inopportuna dato che Irene, o almeno Molly e tutti quanti lo credono, è morta e sarebbe poco sensato essere gelosa di una persona morta. Ma non mi sarei stupita se ne avesse provata, i sentimenti sono anche del tutto irrazionali.

Anche questa è stata una lettura piacevole e interessante, spero di trovare presto dell'altro di tuo, intanto complimenti per tutto ciò che di tuo ho letto e per quello che scriverai in futuro (te li faccio preventivi, i complimenti!).

Alla prossima...
Koa

Recensore Junior
17/07/18, ore 09:12
Cap. 1:

Cara Cate, 

Questa è inassoluto una delle mie preferite, perchè il personaggio di Molly merita molto di più. Lei non è solo la ragazza con la cotta per Sherlock, anche se è lei la prima ad incanalare tutta se stessa nell'apparire in questo modo, almeno all'inizio.
Poi il peronaggio si sviluppa, diventa indipendente e capisce che l'amore è un'altra cosa, e che lei non è una ragazza come tante altre: è intelligente, può imparare ad essere forte, è coraggiosa e non c'è nulla che non vada in lei. 
Merita di essere amata, merita molto più di Sherlock Holmes. E se uno come lui è riuscito a trovarsi un John Watson nulla vieterà al mondo di regalarle un amore come si deve.
Deve solo mettersi in testa di valere, di essere come le altre e anzi molto di più.
Molte persone odiano Molly per il suo amore per Sherlock, ma io sono genuinamente convinta che sia lui a non meritarsi una come lei, e che Molly si meriti di meglio. Per questo non li ho mai shippati questi due.
Trovo molto semplice empatizzare con questo personaggio perchè tutti, volenti o nolenti, siamo state lei almeno una volta nella vita.
Grazie per averci regalato una Molly che riflette su di sè, che sceglie finalmente di fare qualcosa di buono per se stessa.

Blue HG

Recensore Master
17/04/18, ore 16:31
Cap. 1:

Simpaticamente suggestiva la foto che hai scelto per introdurre la tua ff. Infatti “another” potrebbe essere la scelta per un altro caffè o, per come la intendo io, sperando di non sbagliarmi, per un altro obiettivo verso cui riversare il proprio bisogno d’amore.
Di solito navigo distante dalle Sherlolly, ma mi sono avvicinata a questa per tre motivi.
Primo, perché sei tra i miei Autori preferiti, secondo per la caratteristica di questa OS che non mi pare proprio orientata al tipo di pairing che nominavo prima, dunque Sherlolly non è.
Infatti, leggendo lo schema introduttivo, in un primo momento, mi è saltato agli occhi il nome di Molly, quindi mi sono allontanata. Poi, riflettendo sulla tua capacità di Autrice, sono ritornata sui miei passi per superare i miei pregiudizi in fatto di Sherlolly. Per finire, dopo aver letto attentamente, mi apre di aver avuto la conferma che tu prosegui per un’altra strada. Il terzo motivo che mi ha definitivamente convinto a lasciarti qualche osservazione è che tu hai richiamato agli occhi della mente un momento particolarmente forte delle mie Stagioni preferite, quelle che ritengo le migliori, e cioè, in ASIB, la festa di Natale al 221b. Indimenticabile lo stridente contrasto tra la calda atmosfera natalizia e l’arrogante comportamento di Sh che trova la sua espressione più antipatica nelle deduzioni che, a raffica, lancia contro il regalo di Molly ed il suo abbigliamento. Come efficacemente dici tu, servendoti del POV della povera malcapitata, “…aveva vivisezionato i tuoi sentimenti…”, questo dopo l’“attacco” senza freni contro la disgraziata ragazza di turno di John.
Mi è piaciuto molto quel punto in cui Molly la ritrai all’obitorio del Bart’s, tornata nel suo camice, senza più l’aspetto sensuale e sfavillante che Sh ha prontamente “destrutturato” con acidità e cattiveria. La divisa professionale la fa sentire protetta, al sicuro nell’anonimato e perfetta nel clima asettico dell’ospedale. Troppa sofferenza ad uscire da quei panni per lui, per chi l’ha ricacciata senza speranze nella sua penosa attesa di un qualcosa che non potrà avvenire.
Il colpo di scena che rompe le penose divagazioni di Molly, nel silenzio del suo luogo di lavoro, durante le feste, poi, quando la solitudine urla di più, è inaspettato. Quello che lei farà di quell’invito, forse, lo sappiamo già. Lo affiderà all’attesa ed all’incertezza in cui, lo sfortunato sentimento che la lega a Sh, l’ha condannata.
Mi verrebbe anche il dubbio che il messaggio sul cell sia di Sh, ma non mi sembra il suo stile.
Sei stata in gamba a condensare, in una OS di dimensioni limitate, delle tematiche “corpose” come, appunto l’amore non corrisposto che Molly ha per Sh, il comportamento duro di quest’ultimo, il posto reale, e difficilmente interpretabile, che Irene ha avuto ed ha ancora nel cuore del consulting.
Ritrovo il tuo stile pulito che descrive, senza sbavature, i vari colori dell’animo umano.