Ciao! Questa è la recensione che sto scrivendo per il gioco OIOI del gruppo Facebook!
Innanzitutto mi preme sottolineare che ho scelto di partire da questo racconto solo perché è il primo che hai pubblicato, dato che mi sembrano tutti davvero interessanti e meritevoli di essere letti! Ora come ora non ho molto tempo a mia disposizione, ma di sicuro più avanti tornerò ancora per leggere anche gli altri.
Complimenti per come sei riuscito a rendere perfettamente l’atmosfera claustrofobica che si respira all’interno dell’astronave distrutta, un’atmosfera che, però, non grava minimamente addosso all’astronauta, il quale non si lascia scoraggiare e rimane del tutto impassibile anche di fronte alla prospettiva di una morte imminente e solitaria, nel freddo e nel buio dello spazio siderale. E, anzi, questo eroe dello spazio non solo non si lascia impaurire da questo vicino e tetro futuro, ma addirittura, dopo essersi accertato di quanto ancora potrà vivere prima di esalare l’ultimo respiro, si ritrova a fantasticare sulle infinite distanze che il suo corpo privo di vita potrà percorrere prima di giungere ad una qualsiasi meta. Un vero pioniere senza paura, un uomo tutto d’un pezzo forgiato da un durissimo addestramento che, di sicuro, lo avrà preparato a prendersi in carico anche l’evenienza più estrema della morte. Bella, inoltre, la decisione di lasciarlo in un momento di lucidità, mentre osserva le stelle, con ancora di fronte a sé un giorno di vita: in questo modo, noi che leggiamo non possiamo sapere se la sua impassibilità resisterà costante o se, alla fine, lo vincerà il terrore.
Ottimo anche il tuo stile narrativo, diretto e senza troppi fronzoli, vai dritto al punto senza stare a pensarci troppo, la storia mi è piaciuta parecchio anche per questo.
È stato un vero piacere leggere questa storia e, come ho detto poco fa, spero proprio di poter continuare quanto prima a leggere anche le altre.
Un saluto! |