Recensioni per
Scorre la Senna, scorre lenta.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 353 recensioni.
Positive : 352
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
28/04/18, ore 07:51

Perdona il ritardo ma... eccomi qui! E finalmente è comparso il personaggio che cercavo qualche tempo fa, quell'Eco di Parigi che tante volte nell'anime ha dato voce ai tormenti dei Parigini e che arriva a incrociare André nel suo periodo più difficile. La tua scelta di farne il cantore finale è quindi azzecatissima, ne è venuta fuori un'ultima, struggente ballata che costituisce il tuo commiato. Bella l'idea di intercalare il titolo come una sorta di cupo ritornello, riesce a conferire al tutto una certa musicalità. Splendide le parole, un'amara riflessione su quel pezzo di Storia che si eleva a diventare riflessione sull'umanità. Non mi dilungo più di tanto perché ho già espresso recentemente cosa penso di questa storia nella sua globalità; mi sento di aggiungere, ad ogni modo, che se finalmente si decidessero ad aggiornare la sezione delle Scelte, questa tua opera ci dovrebbe andare di diritto. Un saluto e a presto... su altri lidi!

Nuovo recensore
19/04/18, ore 14:59

Questa storia mi mancherà moltissimo, l’hai scritta così bene che non appena ho visto l’Aggiornamento sono corsa a leggere tutto. Non vedo l’ora di leggere la tua storia e alla prossima!!

Recensore Veterano
19/04/18, ore 12:15

Ciao, non ho mai recensito la storia ma l'ho seguita con attenzione. Molto particolare e ben scritta. Tutti i personaggi, anche minori, sono stati trattati con cura. Complimenti e a presto!

Recensore Master
19/04/18, ore 00:20

Cara Agrifoglio,
Sono uscita dall' ombra per venire a complimentarmi sinceramente con te. Non posso affermare di con-
dividere tutto ciò che hai scritto durante questi lunghi mesi, ma non posso che ammirare la grande pas-
sione e il costante impegno da te profusi nel portare a termine questa interessante opera.
Questa conclusione, poi, è decisamente stupenda. Anche se conta quel che conta, permettimi di affer-
mare che, da amante della Storia, ne condivido ogni parola e ogni concetto. Speravo tanto, sai, che a
salutarci fosse la voce del saggio Eco di Parigi. Temevo però, sapendolo premorto ad Oscar e forse per-
sino ad Andrè, di non incontrarlo. Hai preferito un piccolo tocco di romanticismo al tuo "inesorabile"
dovere di precisione. Che si tratti di un caso o di una sapiente scelta narrativa, a me ha fatto un sacco
di piacere comunque! Ancora complimenti e buona fortuna per la tua nuova fatica amatorial/letteraria.
Un affettuoso saluto

Recensore Master
18/04/18, ore 23:50

Che dirti cara Agrifoglio?
Qui scivolare nel banale oppure esprimere con enfasi il proprio compiacimento e il proprio apprezzamento è tutt'uno
Ha ragione chi ti ha scritto che questo pezzo è un masterpiece,ero interdetta addirittura all' inizio se lo avevi composto tu interamente
A volte succede che gli autori anonimi superino di bravura i poeti/scrittori conosciuti.
Un' opera la tua davvero eccellente, riguarda i nostri e la Rivoluzione ma racchiude in sé le tragedie e gli orrori che tutta l'umanità ha attraversato e attraversa tutt'oggi.
La Senna,muta testimone di quei giorni in cui giusti e malvagi furono cancellati di colpo sotto il vessillo di un motto, quanto mai strumentalizzato (Libertà, uguaglianza e fraternità) ritorna magicamente a scorrere di nuovo pulita limpida e trasparente,incurante di quei drammi, tragedie grandi e piccole,cadute ,macerie e rovine di una parte di umanità che con la propria voce ha fatto la cronaca della sua epoca. I miei più fervidi complimenti.
P.S. io credevo l'ultimo personaggio fosse il menestrello di Parigi,la sua vita,la sua storia, invece, sorpresa!
È stata solo la sua Eco a risuonare ad ammaliarci e incantarci,come se fossimo stati lì presenti a sentir suonare la sua mesta canzone degli addii Grazie e a presto!
(Recensione modificata il 18/04/2018 - 11:55 pm)

Recensore Veterano
18/04/18, ore 22:59

Complimenti! Hai concluso in maniera egregia la tua storia!
A presto!

Recensore Junior
18/04/18, ore 21:13

Bellissimo finale, anche se un po' (tanto) amaro. Non ricordo se ci fosse qualcosa di analogo alla fine di Spoon River, per cucire un po' tutti gli epitaffi insieme. Comunque una chiusura coi fiocchi!!

Davvero tantissimi complimenti; unire Spoon River e Lady Oscar è stata di sicuro un'idea molto originale, e l'esecuzione è stata fantastica. A volte mi sono trovata d'accordo con le tue interpretazioni, a volte no, ma comunque erano sempre un vero piacere da leggere! Ne sentirò la mancanza, anche se è bello avere finalmente il quadro completo.

Aspetterò con impazienza mercoledì prossimo :D

Recensore Master
18/04/18, ore 20:51

L'epilogo è coerente con tutta la raccolta: in bocca al cantore dell'intera storia anche nell'originale; non potevi scegliere personaggio migliore per i titoli di coda. Bellissima raccolta, complimenti!

Recensore Veterano
18/04/18, ore 20:29

Ed ecco che ritorna la protagonista di questa bellissima raccolta. Scorre, come la vita, fa da testimone ad amori, delusioni, guerre e vittorie. Ha visto molto e chissà quant'altro ne vedrà. Chiudi con una poesia nella poesia. Nell'insieme un lavoro intenso e ben fatto.

Recensore Veterano
18/04/18, ore 19:20

Era quasi d'obbligo menzionare il famoso capolavoro di Kubrick ambientato nel '700.

La parte centrale della poesia che riporto qui davanti credo sia inevitabilmente dedicata ad Oscar e André:
"Scorre la Senna, scorre lenta,
accompagnando il cammino di un’umanità in perenne agitazione,
che sempre è in affanno e mai si placa, nelle bufere del suo cuore,
figlia di rimaneggiate mode e di perfezionate tecnologie,
seguace e propugnatrice di ideali all’apparenza nuovi,
ammaliata da condottieri sventolanti stendardi riadattati e ricuciti,
ma che, alla fine di un eterno carosello, è sempre uguale...."

L'eco di Parigi aveva incontrato André e Oscar nel loro periodo di maggiore sconforto: il primo, quando barcollava tra i postumi di sbornia e i rimorsi di uno sbaglio, e la seconda, quando barcollava moribonda tra gli spasmi della malattia e l'amarezza dell'improvvisa solitudine.

Era sicuramente il più impotente e anonimo spettatore di tutta la storia.