Ciao, eccomi come promesso! E ancora mi scuso per averti fatto aspettare così tanto.
Di questa serie credo di aver visto saltuariamente le prime due stagioni, quindi non sono assolutamente affidabile per quanto riguarda l'IC dei personaggi. Tratterò quindi tutto come se fosse un originale, trama compresa.
A tal proposito, la prima domanda che mi viene in mente è: quanti anni ha Henry? Questa storia mi ha un po' confuso, lo devo ammettere, perché se da un lato sembrava ancora una ragazzino di diciassette/diciotto anni (e lo stesso Ivy), mi è parso di capire che non potesse essere così visto che aveva una figlia e una moglie (giusto?). Sentendolo parlare e confrontarsi con Ivy però non ho saputo collocarlo mentalmente in una linea temporale ben precisa. Non so se questo effetto era voluto o se forse dietro c'è qualche strano intreccio di cui non so niente. Quindi, non mi sbilancerò su questo punto.
Vorrei partire, invece, dai punti "deboli" della storia, così dopo posso concentrarmi su altro.
Grammaticalmente va molto bene, ho solo trovato dei refusi:
le vie bulicanti di vita -> brulicanti
Henry si avvicinò curioso, non potendo fare a meno di origliare.
Sospirò e prese un po’di cerone -> manca uno spazio
Come sempre, quando si tratta di un testo così lungo, trovo essenziale il testo giustificato per rendere l'impaginazione più curata e più visivo il punto e a capo. Perché senza, un po' si perde il senso di spartizione dei paragrafi.
Un altro problema è la punteggiatura. Il modo in cui imposti i dialoghi, con tutti quei due punti e poi l'andata a capo, è sbagliato.
Ti faccio un esempio, così mi spiego meglio (spero>.<):
«Ha ragione, sai, è stato divertente, saresti davvero dovuta venire con noi» Ivy strinse le labbra, scuotendo la testa:
«Fuori questione. Non sopporto le case stregate, mi mettono ansia, non ci entrerei nemmeno sotto tortura. Ecco perché non mi andava di portarcela». Tanto… quello sembrava il giorno delle confessioni, per lei ed Henry e quest’ultima non era stata poi così terribile… o almeno credeva… Henry la stava guardando come se avesse appena detto di venire da un altro pianeta. Sbuffò:
«Beh, che c’è? Mi è spuntata una seconda testa e non me ne sono accorta?»
- La prima cosa che mi viene da dirti è che la battuta tra caporali deve andare affianco alla narrazione di chi la pronuncia. Invece tu metti la battuta di Henry, scrivi la narrazione di Ivy e usi i due punto, e solo a capo poi inserisci la battuta di quest'ultima. La seconda cosa è che non vanno usati sempre i due punti, solo quando la narrazione introduce ed è direttamente legata alla battuta, tipo (Ivy disse: "Che brutta giornata") mentre se la frase è (Ivy scosse la testa. "Fuori questione.") in questo caso non servono i due punti, ma un punto fermo, perché l'azione di scuotere la testa non introduce la battuta: è solo un gesto che compie. In altre parole, i due punti vanno usati solo in presenza di verbi dicendi o di chi ne fa le veci.
Ho trovato un po' stordente il continuo cambio di POV. In realtà, credo che tu volessi utilizzare un narratore onnisciente e a focalizzazione zero, ma poi ti "avvicini" troppo ai personaggi e alcune espressione che usi danno l'impressione che utilizzi il focus interno. In questo modo, si crea un problema di identità della narrazione, e il POV risulta salterino.
Ho finito di rompere.
Mi dà una sensazione strana aver lasciato Henry praticamente bambino e ritrovarlo adulto. E' un AU, e quindi devo ambientarmi in questo nuovo mondo, ma questa è stata la prima sensazione. Queste prime informazioni che hai dato mi hanno rattristato: mi chiedo come siano morti sua moglie e sua figlia, tanto che mi sarebbe piaciuto vederlo all'opera come padre. Da come si comporta con Lucy, posso capire che era un padre modello, dal cuore buono e dall'animo generoso e puro, esattamente come lo ricordo che era da bambino. Almeno in questo, posso assicurarti che è IC (l'unico particolare che posso confermarti, perché come già detto non ho seguito bene la serieXD).
Se non sbaglio (e adesso dimostro la mia ignoranza) più avanti in OUAT erano spuntate anche le streghe di Oz, ed Ivy dovrebbe essere una di loro, giusto? Scusa, che confusione che faccio!>.< Comunque, ricollegando questo personaggio alla strega cattiva, direi che Ivy ha mantenuto molto bene questo suo ruolo di "guastafeste". Anche alle sue spalle si intravvede molto dolore, e mi chiedo se la madre sia così "distratta" e indaffarata da non accorgersene o se il fatto che la costringa a stare con la nipote non sia un modo per aiutarla a tornare a vivere. Comunque, a tratti l'ho trovata isterica, insostenibile e infantile. Ho avuto pietà di Lucy, però su una cosa concordo: neanche io sopporto gli attacchi alle spalle. Forse anche questo fa parte del suo passato oppure del suo background. Che qualcuno l'abbia tradita e attaccata alle spalle? Spiegherebbe i suoi problemi di fiducia e la sua paura di perdere la nipote. E' un personaggio molto ansioso e suscettibile, che però ha un'introspezione tutta da scoprire.
Credo che mi fermerò qui, perché ho davvero paura di aver detto un sacco di cavolate.
A presto! |