Recensioni per
L'Estasi dell'Ebbro
di Melian

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/03/16, ore 13:03

Premetto che normalente non leggo storie slash, perché non sono il mio genere, ma vedendo il tema e conoscendo la perizia con cui scrivi le tue storie di ambientazione storica (ne ho lette qualcun'altra) mi sono voluta buttare.
Per una volta, ho preso una decisione sensata: hai descritto uno dei più grandi sentimenti che ci siano - l'amicizia- mischiandoli all'amore, alla fedeltà, fondendoli.
Non si riconsoice la fine di uno e l'inizio di un'altro dandoun qualcosa in più alle classcihe storie d'amore.
Il fatto, poi, che tu abbia reso i perosnaggi così umani ha reso il tutto più scorrevole, come Alessandro che più che un abile condottiero, è un figlio che odia il padre e ciò che gli ha fatto, che vuole essere diverso.
Tutto questo traspare anche dal tuo stile, ricco di dialoghi, resi in modo semplice, anche quando usi un lessico più elevato non si ha l'effetto di pesantezza che spesso si ha quando si usa.
Anche qui hai amalgamato molto bene.

Recensore Master
06/10/15, ore 21:52

Sesta classificata al contest “Quasi inedite – III edizione”: L’estasi dell’Ebbro, .:Melian:.
 
Grammatica e stile: 12/15.
“Quella che in realtà era solo una sparuta compagnia, avanzava come un drappello...”
Questa è una specie di virgola tra soggetto e predicato. C’è di mezzo un complemento ma, se vuoi mantenere la punteggiatura così, devi racchiuderlo tutto nell’inciso – altrimenti puoi togliere direttamente. Però, se vuoi mantenerlo, va inserita un’altra virgola dopo “Quella”. (-0,1)
“Gli dèi solo sanno quanto...”
Meglio “soli”, visto che si riferisce agli dèi. (-0,2)
E’ stato sempre così...”
Questo... ho pensato di considerarlo come un errore di battitura. (-0,2)
“...diventavano rossi per un’ istantanea affluenza...”
Anche qui c’è un errore di battitura, perché hai inserito uno spazio di troppo dopo l’apostrofo. (-0,2)
“Quattro donne presero [...] la musica in modo...”
Ripeti “musica” due volte, più una volta “musicali”. È effettivamente difficile trovare sinonimi adatti, visto che hai utilizzato anche “melodia”, per cui non saprei come indirizzarti per le sostituzioni. Però la ripetizione c’è e si sente abbastanza. (-0,25)
“... noncurante di chi è perso in altri pensieri e lasciò che le donne...”
Dopo “pensieri” manca la virgola per chiudere l’inciso. (-0,1)
Inoltre, mi pare che in questa frase (in tutto il periodo, ovviamente, non solo nel pezzo che ti ho riportato) siano presenti troppe congiunzioni “e”. Personalmente, metterei un punto dove ti ho appena detto che andrebbe la virgola. La virgola effettivamente ci va, però se dovessi spezzare sarebbe l’ideale farlo lì. (-0,25)
“Quello che era certo, era che...”
Questa virgola è scomoda, divide il soggetto dal suo verbo. (-0,1)
“... stringendo i denti e col muso schiacciato contro...”
Questa “e” non mi convince. La frase suona bene – forse meglio – anche senza. (-0,25)
“... imprimendoci i polpastrelli...”
È una piccolezza, ma “imprimendovi” sarebbe più elegante e coerente con lo stile. (-0,2)
“...come a voler lasciare orma indelebile...”
Credo che prima di “orma” manchi un articolo. (-0,2)
“... a sangue, come una belva inferocita e lavò via...”
Anche in questo caso hai aperto l’inciso ma non lo hai chiuso. Dovresti aggiungere una virgola dopo “inferocita”. (-0,1)
Poi, altra cosa che probabilmente detesterete sentirmi dire: come ho già detto alcune volte in questo contest (compreso il discorsetto pre-risultati), il territorio dei dialoghi è molto incerto. Per mio conto, hai fatto quasi tutto giusto, nel senso che “dentro” il testo usi i trattini quasi sempre bene, distanziandoli dalle parole e generalmente non eccedendo con la punteggiatura (sebbene in alcuni casi sia stata indecisa se segnalartela o meno). Ma, all’inizio del dialogo, quindi della riga, mantieni il trattino attaccato alla parola e non è corretto. Un’altra cosa, sempre correlata a questo, è che ti consiglio di fare attenzione alla formattazione automatica: anziché il trattino breve (-) è più corretto quello medio (–). (-0,1)
Passo ora a un discorso un po’ più generale per lo stile. Non ricordo quale fosse il tuo neo stilistico nel mio precedente contest. Forse si trattava sempre delle frasi interminabili senza punteggiatura? Me lo chiedo perché non vorrei risultare pedante anche da questo punto di vista, ma stiamo anche parlando di due diverse storie per cui penso di poter procedere. Ti riporto un esempio qui sotto, intanto:
“Una risata più sentita e profonda sovrastò le altre e tutti si sporsero per osservare Alessandro, coi capelli biondo miele agitati dal vento e la clamide gettata sulle spalle ampie in molte e scomposte pieghe che spiccava per il suo rosso cupo.”
C’è una virgola, effettivamente, ma è giusto una, e il resto della frase è un ammasso di complementi che danno una spiacevole sensazione di apnea. È come se non riuscissi mai ad arrivare alla fine del periodo, e, considerando che la storia è interessante e il tuo stile molto corposo e affascinante, è un peccato guastarlo con questo piccolo handicap, perché purtroppo la cosa si ripete più volte, specialmente nella prima parte della frase. (-0,5)
A quest’altro piccolo difetto invece ti toglierò meno, perché in parte si ricollega alla cosa che ti ho appena detto: molte volte ho trovato una sovrabbondanza di congiunzioni “e”, credo di avertelo anche già detto prima. Dà l’impressione di un elenco in certi punti, ed è rischioso perché la storia è già di suo molto descrittiva, quindi tende un po’ a venire percepita come un ammasso di informazioni. Variando con la punteggiatura e con le congiunzioni, potresti sfumare questa percezione e rendere la narrazione più morbida. (-0,25)
A parte questi appunti – che sono davvero poca cosa – non ho niente da eccepire sul tuo stile: come già ti avevo detto, lo trovo formidabilmente adatto a ciò che racconti (stavolta si tratta di Storia e non di vampiri, ma comunque il discorso vale benissimo) ed è un piacere leggerti perché aiuti moltissimo il lettore ad arrivare dove sei tu. È difficile quando si scrivono storie di questo genere, ma è forse ciò che chi legge vorrebbe disperatamente in caso di ambientazioni “difficili”, o quantomeno molto ricche di dettagli.
 
Caratterizzazione scena e/o personaggi: 10/10.
Ti ho dato il punteggio pieno sebbene non ne sia sicura al cento per cento, però a conti fatti credo che le mie remore siano giusto per... non lo so, per la molteplicità di opere che cercano di afferrare l’essenza di Alessandro ed Efestione. Ognuno dà la sua versione del loro rapporto ed è molto difficile scindere fiction da realtà storica.
Quel che so è che la tua ambientazione è perfetta, e anche solamente in nome del tuo forsennato documentarti non potresti proprio essere andata OOC. Temo gli autori che mi fanno calare nel personaggio al punto da chiedermi se ciò che viene raccontato sia un episodio realmente citato o solamente un frutto della fantasia. Credo, quindi, che questo dubbio sia ciò che mi ha spinta a darti il punteggio massimo: se mi sono fatta questa domanda, significa che sei stata così realistica da indurmi in confusione.
Perciò, pur conoscendo pochissimi dettagli di Alessando, non posso che ammirare i tuoi riferimenti e complimentarmi con te per come, di nuovo, sei riuscita a incastrare la realtà, l’attendibilità e il costume con tutto ciò che volevi dire. Direi che il punteggio massimo è meritato.
 
Gradimento personale: 4,5/5.
Sai che ho un debole per la Grecia e i dintorni – sì che lo sai, secondo me ci hai anche pensato quando mi hai proposto questa one shot, e hai fatto benissimo. Per cui non posso non aver apprezzato questo regalo di immersione gratuita in un mondo che, purtroppo, non vivremo mai.
Sai anche che amo follemente i dettagli maniacali, ma questo non l’hai fatto di proposito perché in ogni tua storia c’è un immenso lavoro di ricerca che dovrebbe farti valere un premio speciale, se solo li assegnassi. Mi piace chi alla fine scrive note chilometriche con ogni riferimento, mi dà fiducia. In un certo senso è come se svelassi una parte della tua strategia, del puzzle che hai creato nella tua testa prima e durante la stesura della storia. Per me è fondamentale.
L’unica cosa che ti ha fatta incespicare un pochino nel punteggio è lo slash. Non fraintendermi: non è scritto per niente male (soprattutto perché hai detto che è stato il primo, accidenti, io non lo scriverei così bene nemmeno dopo mille tentativi) e non mi dà fastidio in quanto slash. Riconosco anche che una scena del genere sia necessaria nella trama e che la quantità e qualità di particolari siano calibrate molto bene. Però non mi fa impazzire a prescindere; se devo scegliere una storia sicuramente la scelgo het per una questione di puro comfort, credo. Non lo so, non ho nemmeno mai pensato al motivo, sempre che ce ne sia uno, però non è il mio genere preferito... tutto qua. E per quanto la storia sia stata molto intrigante dalla prima all’ultima parola, slash compreso (perché è molto ben amalgamato, non c’è uno stacco brusco, la successione degli eventi è perfettamente ragionata e quant’altro), non me la sono sentita di darti proprio il massimo.
 
Eventuale bonus per le recensioni: 0,2/1.
 
Totale: 26,7/31.

Recensore Master
01/04/15, ore 19:53

Grammatica
Voglio assolutamente complimentarmi per la forma con cui hai steso questa storia. Non ci sono errori, non ci sono ricorrenti imprecisioni, non c’è ninete che non sia esattamente dove dovrebbe essere. Hai la fantastica capacità di adattare il tuo stile al contenuto ed è una dote che reputo rara (io non la posseggo, per esempio). Tutto è perfettamente equilibrato: non ci sono descrizioni eccessive (quelle che hai scritto riescono a ricreare le immagini con poche parole), c’è una certa poesia, una perfettta descrizione dei gesti (in grado di rendere i personaggi vivi, reali e concreti), un sapiente uso dei dialoghi. A questa storia non manca nulla. 
Ti segnalo giusto due frasi che riguarderei, ma solo per scrupolo, perché sono meno convincenti del resto ai miei occhi. 
- I cavalli furono lasciati alle cure dei palafrenieri che li condussero alle stalle e serviti di avena e fieno. 
Questa frase l’ho dovuta rileggere, perché “e serviti” è decisamente staccato dal soggetto… Forse, ma è un suggerimento, farei un inciso di “che li condussero alle stalle”. 
- ..col cibo che veniva voluttuosamente passato da una bocca all’altra e pelle che sfregava contro altra pelle. 
Secondo me puoi scegliere di utilizzare l’articolo o meno, ma la scelta dovrebbe valere per entrambi i casi. Forse sostituirei “da una bocca all’altra” con “di bocca in bocca”. O (come preferisco) se vuoi mantenere l’effetto diretto della seconda parte di frase, la staccherei con un punto isolando “Pelle che sfregava con altra pelle.” 

Originalità 
Io ho già letto di Alessandro, è un tema trattato e ritrattato perché la fascinazione che questo personaggio esercita è tanta, lo sappiamo. Qui, però, ho riscontrato un approccio davvero interessante. Si nota la tua conoscenza dell’argomento, prima di tutto. Parrebbe scontato, ma pochi comprendono l’importanza di una buona preparazione nello scrivere un racconto di questo tipo. 
Hai reso un rapporto realistico fra lui e i suoi compagni di esilio, poi, evitando di soffermarti su due singoli personaggi, preferendovi un quadro più completo e – proprio per questo – più realistico. 
Hai inoltre dipinto una relazione profonda fra lui ed Efestione, un legame che in poche altre storie ho trovato tanto accuratamente riportato. C’è un rapporto carnale, ma – più di questo - c’è un amore profondo, un affetto che è parte dei personaggi, della loro interiorità. Il tutto contornato da uno stile che non lascia spazio alla mediocrità. 
La scena erotica in sé, poi, non ha nulla di scontato. C’è poesia, passione, ma dipingi una scena carnale, a tratti violenta, così intensa e sconvolgente. Non vi ho riscontrato alcuna volgarità e di questo sono felice, perché è l’insidia più pericolosa in queste scene. 
Insomma la tua storia è tanto accurata, tanto concreta, da essere in tutto e per tutto originale, nonostante si riferisca a personaggi storici. Avrei tolto un punto, perché – come detto – su di lui hanno scritto di tutto. Poi ho pensato al prompt che avevi e alle miliardi di banalità che avresti potuto scriverci… e ho deciso che andavi premiata con il massimo. 

Rispetto prompt:
Che dire. Il tuo prompt poteva essere scontato, poteva farti scrivere una storiella semplice, senza pretese. Invece hai scritto questo… meglio di così non si poteva fare. 

Gradimento Personale
Si sente che mi è piaciuta, per caso? Boh, forse eh… 
Cioè, scanso ad equivoci, nelle altre voci ho cercato di essere più oggettiva possibile e non credo si possa dire il contrario. Nel senso che la storia è oggettivamente bella, punto. 
In più mi è proprio piaciuta. 
Sono rimasta incollata allo schermo dalla prima all’ultima riga e, alla fine, sono rimasta sconvolta dalle emozioni che ho provato. Avrei pianto… il che è assurdo visto il tema della storia. Solo che hai ritratto i personaggi in modo così vivo che è stato come salutare degli amici, dover dire loro addio. La scena fra i due è stata l’apice di una serie di sensazioni che la storia fa provare, il culmine perfetto. Come ogni bella storia ne parlerei per ore, sviscerando ogni dettaglio che mi ha colpito, citando frasi, riportando i punti più interessanti. Ma starei qui ore e non è il caso. 
Non ho più parole per dire quanto mi sia piaciuta. Giuro, non ne ho più. 

Recensore Veterano
02/09/14, ore 20:54

- Recensione premio -
Finalmente ce l'ho fatta a passare anche qui, ancora scusa per il ritardo!
Ok, tu sai che adoro le fic storiche, che adoro l'epoca dei Greci e dei Romani, che adoro Alessandro Magno... ma sapevi che ancor di più adoro il suo rapporto on Efestione? Il motivo è che è una delle coppie omosessualidell'antichità, tra quelle confermate ovviamente. Cerco senza tregua come una malata fic su di loro, e incappare nella tua non può che farmi felicissima!
Non ho notato errori grammaticali di sorta, nemmeno per quel che riguarda la punteggiatura; il lessico è curato e lo stile fantastico, simile a quello che hai utilizzato nelle due storie che hai fatto partecipare al mio contest! Tu sei fatta per le storiche, te lo dico io xD
Bene, devo dire che non ero a conoscenza dell'episodio che hai deciso di narrare, cioè, sapevo che andava in esilio, ma non conoscevo la "seconda versione" della storia he diceva che con lui si auto-esiliarono anche Efestione e i suoi compagni. Non c'è bisogno che ti dica quanto ho apprezzato la prima parte del racconto: mi ha fatto sorridere, con i loro scherzi e l'amicizia nei confronti del loro principe.
Passando invece alla parte che ho preferito (indovina un po' quale?), ovvero la penultima e la conclusione (maddai?), devo dirmi soddisfattissima di come hai descritto il rapporto tra i due; non parlo solo dell'amore che, certamente, vi è, ma anche della sincerità di Efestione nei confronti di Alessandro: non si può dire che un principe macedone si faccia dire tutto quello che si vuole, eppure con lui abbassa un poco la guardia, accetta - anche se con rabbia - ciò che il suo Patroclo vuole dirgli. Non so se mi sono spiegata, ma in succo è che tra i due c'è quasi un rapporto paritario - per quanto possa essercene uno tra principe e suddito, ovviamente -, cosa non comune anche solo nei racconti ambientati ai giorni nostri.
Boh, niente, ho adorato questa fic, dico sul serio! Ah, se posso farti un appuntino (nemmeno una critica, solo un consiglio completamente personale e sogettivo), magari prova a cambiare font e dimensione: in alcuni punti mi sono ritrovata alla riga successiva a quella che stavo leggendo perché tutto troppo appiccicato! Ma questa sono io che ho il deficit dell'attenzione xD
Comunque ti saluto e ancora taaanti clap clap per questa storia stupenda!
A presto (spero).
 

Recensore Veterano
19/08/14, ore 17:47

Valutazione del contest "I miei gusti, le vostre storie" di Fefy_07

Melian


La parte grammaticale della storia è molto ben curata, non mi sembra di aver trovato niente fuori posto, nemmeno una piccola virgola. Complimenti, perché il testo è piuttosto lungo e non è una cosa semplice.

Lo stile mi ha catturata fin dalle prime righe. Insieme al lessico hai creato una storia perfettamente in linea col periodo storico trattato, non solo a livello di personaggi e descrizioni, ma soprattutto a livello di scrittura. Mi sembrava di leggere una versione, tanto sono state scelte con attenzione le parole ed è stato curato ogni dettaglio a livello stilistico.

Il ritmo della storia è rilassato e gioviale nei primi paragrafi, e si accende di rabbia e passione più avanti, quando Efestione confronta Alessandro. È un intreccio che si basa sul contrasto tra serenità e forza, e dona alla storia un tocco in più.

La caratterizzazione l’ho trovata molto adeguata. Mi è piaciuto molto l’utilizzo di termini specifici e tutti quei piccoli dettagli che hai inserito riguardo alla vita di quel tempo, mi è sembrato veramente di poter visualizzare nella mia mente il banchetto, con i suoi mille sapori, e l’aria impregnata di vino speziato al miele e di eccitazione. Hai saputo descrivere in modo quasi delicato l’escalation che ha portato poi a un’orgia.

Per quanto riguarda i personaggi singoli, Alessandro è sicuramente il miglior descritto e il più complesso. Ha un’amicizia profonda con i suoi compagni, disposti anche a seguirlo in esilio per lui, e ha un carattere gioviale ma introverso, infatti tende a tenere dentro di sé tutta la rabbia verso il padre che l’ha disconosciuto invece di proteggerlo, tutta la frustrazione che prova per essere stato costretto a lasciare non solo la sua patria ma anche la sua casa e per aver, in un certo senso, costretto altri a fare lo stesso. Trovo che il tuo Alessandro sia un personaggio molto tormentato: da un lato, è grato di avere i suoi compagni vicino; dall’altro, vorrebbe che quella situazione non fosse mai venuta a crearsi, perché non sente di meritarlo. Mi è piaciuto molto il rapporto con Efestione: già dalla sua comparsa, si poteva dire che il legame tra i due era più saldo e profondo rispetto a quello con gli altri compagni e la cosa non ha fatto altro che aumentare dopo il loro “confronto”, quando Efestione bacia Alessandro invece di lasciarlo solo, senza il conforto che così ardentemente brama.

Efestione è l’altro protagonista della vicenda e anche lui, seppure meno di Alessandro, mi sembra un personaggio molto interessante. Da parte sua, ho visto affetto ma anche il coraggio di far notare ad Alessandro di essere andato troppo oltre, e la forza di affrontarlo e dargli quello che voleva, un avversario da combattere per sfogare tutti i sentimenti bui che gli si affollavano nel cuore. Ho trovato in Efestione parte del migliore amico e parte dell’amante – anche il momento in cui segue Alessandro invece che restare al banchetto con le ragazze è simbolo di questo “doppio ruolo” dell’uomo. È stato sicuramente un personaggio intrigante da leggere e anche lui ha mostrato una certa complessità, che però è stata purtroppo solo accennata, a causa della lunghezza della storia.

Come penso si sia capito, il mio gradimento personale è alto. La storia mi ha catturata e mi ha fatto riscoprire, tra le righe, il mondo dell’antica Grecia; mi ha mostrato, tramite descrizioni affrontate con una certa consapevolezza e intelligenza, le abitudini di allora e allo stesso tempo mi ha dato un punto di vista differente su Efestione e Alessandro. Insomma, è stata una lettura sicuramente piacevole e tutto quello che cerco in un’Originale Storica, quindi grazie per averla iscritta perché l’ho apprezzata tantissimo!

Nuovo recensore
15/07/09, ore 12:21

Premetto che il genere slash non è decisamente nelle mie corde, né come scrittrice, né come lettrice.
Detto questo, non potevo resistere alla prospettiva di un nuovo assaggio della tua bella prosa arcaicizzante. E ovviamente, quale scelta d'ambientazione poteva essere più azzeccata per una storia con questo tema, se non la languida, amorale ambiguità del mondo greco antico? Come sempre, rimango deliziata dalla quantità di particolari e dettagli che riesci ad intessere nella trama del testo, creando un quadro così vivido e accurato di tempi e luoghi tanto lontani. La parte iniziale, nel descrivere la marcia di Alessandro e della sua scorta, le schermaglie verbali fra i giovani soldati, l'umorismo da caserma tanto simile nei contenuti, quanto dissimile nella forma da quello che si potrebbe sentire ai giorni nostri, è talmente perfetta da sembrare uscita da una versione.
Ovviamente certi particolari li avrebbero censurati, in una versione. XD
In ogni caso, questa lettura mi ha offerto un'affascinante visione di quel mondo crudo e contraddittorio che risulta così spiazzante per noialtri 'moderni', e che mi lascia ogni volta intrigata ed ammirata. M'inchino alla tua bravura.