mi sto preparando ahah, 
prima della ot3 mi serve familiarizzare con il pairing.
a parte gli scherzi, scorrere nel tuo profilo è stato uno strano reminder di quante mi sono persa, ho rimandato, pensavo addirittura di aver recensito e non ho fatto (?!). Ci sono storie precluse per me, tipo quelle su Voltron, di cui sento tanto parlare ma non ho la più pallida idea di cosa sia (magari un giorno me lo spieghi, alla fine mi state incuriosendo). Comunque, oggi ho preso un po' di tempo per stare a casa a scrivere e leggere -tendono a coincidere- ed eccomi qui. 
questa storia è davvero particolare, non avevo mai letto una os scritta in sentences. 
Non ho seguito la challenge per cui è stata scritta, quindi ho l'impressione di essermi persa qualcosa. 
E sono rimasta un po' stranita nell'immergermi in tutte queste frasi spezzate, è davvero come entrare piano piano in una piscina, ed essere abbagliati dai riflessi che provengono da tutte le direzioni. 
A me fa impazzire questo Suigetsu un po' più dark. viene spesso dipinto come uno zuzzurellone, invece nell'anime mi aveva colpito prprio il suo essere ricco di contrasti. 
Hai accentuato, anche in una au, in modo bellissimo il suo collegamento con l'elemento dell'acqua, che non può mancare di renderlo una vera e propria creatura marina -anche se travestita da giocatore di pallanuoto xD-. 
Ed è bellissimo il ruolo salvifico che hai dato a Karin, spensierata e non per forza sempre solenne, ma con una profondità ed una potenziale intensita di caratterizzazione che spesso viene sottovalutata. 
Hai creato delle immagini potenti, concrete: le sue catene a fondopiscina, il cappuccio a fare da schermo, i vestiti che non servono più, nè a coprirsi il corpo nè a coprirsi l'anima. 
Mi è rimasta una certa insoddisfazione, perchè, tra una frase e l'altra, avrei bramato di più, il contorno, il dettaglio, quello che ci lasciavi solo intuire...
È la dolce crudeltà di questa tipologie di storie: aprirti uno scorcio e spingerti a voler sapere di più, immergerti più a fondo. 
basta, sto delirando...
un bacio carissima <3

 

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Aw, Ali. Che colpo dritto allo stomaco, questo Suigetsu, il suo passato e il suo riemergere poco a poco grazie alla progressiva liberazione dalle catene che lo trascinavano a fondo.
Splendido come giocatore di pallanuoto, con il suo amore per l'acqua, la squadra, i traumi e quel cappuccio da sollevare quando il mondo lo sta facendo soffocare anche all'aria aperta.
Poi c'è Karin e la possibilità finalmente di tornare, appunto, a respirare e mettere su quelle ali, dopo aver conosciuto solo il mare in tempesta che schiaccia la testa fino in fondo. Ritrovare le 'acque chete' con lei è finalmente possibile. Bravissima, cara Alice, è un racconto che forse va riletto - cosa che ingordamente ho fatto - per assorbire e fare propria ogni sfumatura d'ombra, ma anche di luce.

Ciao, che bello leggere questa storia dedicata a Suigetsu e Karin.
Mi è piaciuta la tua idea di rendere Suigestu un giocatore di pallanuoto.
Delle storie, in particolare mi hanno colpito Condanna e Narcotizzare che è come se racchiudessero in se stesse l’essere di Suigetsu, il suo affrontare una vita che gentile con lui non è stata a testa bassa anche se con il cuore infranto e il suo poi non aver più bisogno di nascondersi avendo trovato un posto nel mondo grazie a Karin.
Ti segnalo una mancanza nella frase: “Karin va vedere tutte le sue partite, facendo il tifo, sostenendolo.”.
A presto, kiss

Ali, che meraviglia! A parte che amo profondamente Suigestu e Karin, come già sai XD, la raccolta di sentence le da spazio e respiro in un modo particolarmente bello. Sui qui è nudo e crudo, con tutte le sue riflessioni ed il suo rinascere. Bellissima, grazie per questa perla!

Che bella questa raccolta, mi è piaciuta un sacco! <3
Ho adorato Suigetsu qui, con tutti i suoi fantasmi, i suoi drammi, ma anche le sue speranze con Karin e la fiducia, che riacquista a poco a poco, per andare avanti.
Bellissima, davvero, ti faccio i miei complimenti. ^^