Recensioni per
The only exception
di evilqueen82

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/12/21, ore 21:13
Cap. 6:

Ciao il nome del bambino, da che libro l'hai scelto? Sinceramente non mi piace

Recensore Junior
05/12/21, ore 16:19
Cap. 18:

Buona Domenica tesoro ed eccoci qua.
Quasi fatico a credere che sarà l'ultima recensione che ti lascio e, come puoi immaginare, sono divisa tra un senso di orgoglio e di dispiacere. Ma è una tristezza "positiva" perché hai la sensazione di aver accompagnato questi personaggi nelle varie circostanze, come se fossero state persone in carne e ossa. Ma giunge il momento di lasciarle andare.
Spero che tu sappia quanto sono orgogliosa di te e d questo progetto che ha finalmente visto la fine, dopo taaaaanta tribolazione, tante ipotesi, scenari vagliati, tanto sudore e tanta testardaggine.

Ma veniamo a questo ultimo capitolo che ho letto tutto di un fiato, in modo fluido, appassionato e che ha saputo perfettamente chiudere il cerchio. Non solo per i due protagonisti ma anche per le comparse e quei personaggi secondari a cui abbiamo saputo affezionarci o abbiamo imparato, in questo contesto, a guardare con diffidenza. 

La scena iniziale all'aeroporto richiama perfettamente la primissima situazione descritta, ma sono passati ben undici anni. Decisamente abbiamo di fronte Tom e Ginny che si sono evoluti e che, malgrado TUTTI gli eventi più o meno lieti, sono rimasti uniti in virtù di quel meraviglioso bambino che più di una volta ha incarnato l'innocenza e la speranza per entrambi i genitori. E' commovente vedere da un lato Narcissa che ha perso ogni compostezza e si getta tra le braccia del figlio con quella commozione che forse gli ha negato troppe volte, fomentata dal marito e dalla sorella. Il bambino che era rimasto l'unico a credere fino in fondo che il padre fosse salvo e che sembra inerme e bloccato dalla sua stessa felicità e ha il terrore di scoprire che è tutto troppo bello per essere vero. E poi il momento TANTO atteso in cui FINALMENTE i due capiscono che è il momento di mettere da parte tutto e ricominciare insieme. Il loro è uno scambio molto semplice, ma delicato, fatto di parole sottintese, come è tipico di due che si conoscono veramente a fondo. Semplicemente perfetto.

Ancora rido se penso ai "dietro le quinte" che mi hai rivelato sulla scena successiva, ma è stato assai curioso lo spiazzamento a cui ci poni di fronte. Ginny che sta per festeggiare il Nuovo Anno coi migliori presupposti, ma che è in lite con la madre. E il motivo risiede proprio in quel "fantasma" del passato che cerca prepotentemente di tornare alla luce. Come sai, ho molto apprezzato questa caratterizzazione di Daniel. Senza nulla togliere all'attore, gli hai saputo dare una connotazione molto interessante, complessa e affatto scontata. E sono felice che tu non abbia optato per una "perbenista" remissione del villain che resta tale proprio perché si rifiuta di accettare il proprio marciume per potersene liberare.
Se non altro questo momentaneo dissidio tra madre e figlia diventa un'occasione splendida affinché le due possano giungere a una reale conversazione tra donne. Molto onesta e profonda che sicuramente ha reso ancora più saldo il loro legame. E riesce ad aiutare Ginny a comprendere come nella relazione di coppia sia fondamentale che i sottintesi non siano speranze rimaste infrante, silenzi pesanti e recriminazioni. Ed ecco che la nuova famiglia è pronta a una nuova avventura e finalmente presa di comune accordo tra marito e moglie. 

Un nuovo stacco temporale di ben otto anni e nuovamente l'aeroporto ci conduce a un nuovo capitolo di questa famiglia. E' un capitolo dolce-amaro come è normale che sia perché noi lettori stiamo salutando non solo il giovane Peagreen pronto alla conquista del mondo, ma anche tutti i personaggi. Come ti ho detto più volte, Narcissa è il personaggio secondario a cui mi sono più affezionata e di cui ho amato il riscatto successivo allo scandalo familiare. Già in passato si riusciva a intravedere che, dietro le apparenze, vi fosse un cuore molto più tenero di quanto volesse dare a vedere, ma è stata straordinaria la sua capacità di amare. Non solo la propria famiglia, ma anche la comunità verso la quale si è aperta per fare davvero del bene. Ed è triste pensare che una persona tanto splendida ci lasci in triste circostanze, ma purtroppo anche nella vita reale succedono di queste tragedie. E' comunque consolante vedere che le sue buone opere saranno mantenute e che la sua dimora diventerà scenario di un nuovo sogno per il figlio.
Ma la malinconia è attenuata dal vedere come la famiglia sia cresciuta nel frattempo e, soprattutto, nel contemplare con orgoglio la crescita di Peagreen - PJ che è ulteriore dimostrazione di come il tempo sia passato.
Non dimentichiamo, tuttavia, l'avanzamento di carriera anche di Luna e della nostra protagonista, dedite alla salvaguardia dell'ambiente e al desiderio di un mondo più sano e più pulito. 

Ultimissima ciliegina sulla torta: non poteva mancare la donna per la quale Ginny aveva dato inizio a quel lungo processo di emancipazione e di ricerca della propria strada. Nient'altri che Emma. Non ci è dato sapere (e neanche ci importa :P) chi sia la persona con la quale è andata avanti, ma è un momento di intensa e irrinunciabile soddisfazione osservare quest'ultimissimo confronto tra lei e Tom. E la rivendicazione di quest'ultimo che ribadisce di essere da sempre stato "l'unica eccezione" per Ginny. A dispetto di quanto lei stessa ha pensato a lungo. Ma d'altronde, neppure la verità più palese può sortire effetto, fin quando i destinatari della stessa non sono disposti ad accettarla.

Mi sono dilungata più del solito, ma quest'ultimo capitolo meritava un degno commiato. Ancora complimenti tesoro, sono felice e orgogliosa di aver preso parte a questo progetto di revisione/scrittura che è stata un'ulteriore tappa, anche se di un mondo immaginario, per la nostra reale amicizia. 
Un grande abbraccio. 

Recensore Junior
03/11/21, ore 16:39
Cap. 17:


Eccoci qua con il penultimo capitolo di questa fanfiction. Condivido assolutamente la tua decisione di spezzare in due gli eventi, così da permetterci di assimilarli. Questo è stato senz'altro denso di avvenimenti e di emozioni. Ma si prova anche un certo orgoglio nel notare come i personaggi si siano evoluti nel tempo. Partiamo da Tom: dall'amore possesivo ed egoista giunge finalmente alla comprensione che se davvero nutre un sentimento sincero, deve essere disposto a lasciarla libera. Persino di costruirsi una vita senza di lui. Non si può che ammirare come finalmente decida di prendere in mano la sua vita, di concedersi del tempo per se stesso, per capire quale sarà la sua strada. Che alla fine troverà, "spogliandosi" letteralmente dello splendore per diventare questa versione più pittoresca in un'isola delle Antille. Molto bella anche la storyline di Narcissa: non più solo una "moglie copertina" che si agghinda per gli eventi mondani, carichi di sfarzo e d'ipocrisia, ma una donna che non ha paura di mettersi in gioco. Emancipata dal marito e dalla sorella dimostra la sua tenacia e determinazione, diventa capo dell'azienda e si apre veramente ai bisogni del prossimo, oltre ad adempiere in modo perfetto al suo ruolo di nonna. Non possiamo non notare anche l'evoluzione di Ginny che sarebbe finalmente pronta ad ammettere i suoi sentimenti per Tom, ma preferisce prendersi cura di sé e del figlio. Riprende in mano la propria vita, il precedente lavoro e si gusta anche un po' di sana solitudine, dopo anni di storie d'amore più o meno travagliate. E trova anche un'ulteriore dimensione nell'attivismo per la salvaguardia dell'ambiente.
Ma, come purtroppo accade nelle realtà, la vita sembra di nuovo metterli tutti alla prova con un altro evento tragico: un tornado che miete vittime, distruzione e dispersi. Tra questi proprio Tom. Sembra tutto così ingiusto che non possiamo che confidare che il piccolo Peagreen abbia ragione di continuare a sperare nel suo ritorno. E... ci lasci con un bel cliffhanger :) Non vedo l'ora di scoprire che cosa accadrà nell'ultimo atto, ma sono doverosi i complimenti. Non solo per questo capitolo di per sé ma per la tua stessa tenacia e determinazione nel riprendere in mano la narrazione, malgrado i molteplici ostacoli. Alla prossima!

Recensore Junior
09/10/21, ore 17:15
Cap. 16:

Buon Sabato tesoro!

Ho letto questo capitolo tutto di un fiato: innanzitutto mi è piaciuto molto il modo in cui hai esordito con la scena in tribunale che mi ha spiazzato notevolmente, considerando come si era concluso il precedente. Poi riviviamo gli eventi traumatici e devo dire che sei stata bravissima a trarre la giusta ispirazione anche dalle fonti citate per imbastire una scena d'azione che non è assolutamente nelle nostre corde. Ho adorato, poi, la caratterizzazione di Bellatrix: il desiderio di vendetta, il modo in cui si prende gioco delle persone, la sua follia e anche quella pura malvagità nel prendersela anche con un bambino solo per le sue origini. Tenace fino alla fine, seppur senza scampo, non esita a provare a portare a termine il desiderio di uccidere la protagonista. Molto bella anche la riconciliazione con Narcissa che riconosce i propri errori, si scusa e promette a Ginny che lei e il figlio saranno sempre parte della sua vita e che ormai si è assicurata il suo rispetto. La scena finale ci lascia un bell'interrogativo su cosa dovrà dire Georgina e, soprattutto, cosa è successo a Tom? 
Non vedo l'ora di assaporare la fine di questo lungo progetto, ma già da ora posso dirti che sono molto fiera di te e di quanto impegno hai messo per giungere a questo obiettivo ormai vicinissimo. Alla prossima!

Recensore Junior
21/08/21, ore 15:23
Cap. 15:

Buon Sabato! 
Un capitolo meno dinamico rispetto al precedente e decisamente più "riflessivo", ma non per questo meno importante. Anzi. E' stato un punto di svolta fondamentale e non solo per l'ultima scena che ci lascia un bel cliffhanger. Assistiamo a uno dei dialoghi più "veri" e "intensi" tra i due protagonisti: non mancano il tipico sarcasmo, l'ironia e quelle frecciatine che si lanciano contro. Finalmente, tuttavia, Tom si toglie per qualche istante quella maschera di compostezza e di flemma e rivela a Ginny il proprio amore. Un sentimento ancora non del tutto maturo, sicuramente, ancora pregno di eccessivo "possesso" e "gelosia", ma intenso e che ha resistito al tempo, malgrado le varie vicende che hanno coinvolto entrambi. Sia come singoli che come "coppia". Ginny ne è visibilmente sconvolta, ma non riesce a lasciarsi andare. E' comprensibile che non possa fidarsi di lui, non dopo tutte le volte in cui ha visto un suo voltafaccia, un suo scendere a compromessi. Persino il modo subdolo con cui ha gestito la vicenda con Lucius. E' lei intenzionalmente a ferire, ma i sogni, come sempre, rivelano più di quanto non sia disposta a fare a parole. Tom è molto più dell'uomo con cui ha concepito loro figlio. Ma ancora una volta non possiamo che chiederci se non sia troppo tardi per loro. 
Cliffhanger sul finale degno delle serie tv d'azione, con il sorprendente ritorno di Bellatrix, smaniosa di vendetta. Non vedo l'ora di leggere il seguito, ma meriti un po' di pausa, quindi per il momento ti auguro solo buon lavoro ;) A presto!

Recensore Junior
25/07/21, ore 09:23
Cap. 14:

In questo capitolo ti sei davvero superata: hai saputo sorprendermi in una maniera del tutto inaspettata, ma per questo ancora più piacevole. Mi aspettavo che il "colloquio" tra Tom e Ginny sortisse un effetto del tutto diverso, ma approvo assolutamente la decisione che hai preso in corso d'opera che è decisamente più coerente al personaggio di Ginny. Inoltre valeva la pena intraprendere questa alternativa anche solo per introdurre una guest star di simile fascino e carisma: Christian. E' divertente rendersi conto del suo approccio: appare più maturo dei due coniugi, ma dimostra di non essere poi un osservatore così acuto e di poter, a sua volta, essere immolato nel loro continuo ed esilarante conflitto :D

Sono proprio curiosa di scoprire cosa ti inventerai per il prossimo capitolo :) Ancora complimenti!

Recensore Junior
15/07/21, ore 15:36
Cap. 13:

Buon pomeriggio :) 
Un capitolo molto intenso e davvero ben scritto: si esordisce con una rassegna di Ginny sul matrimonio tra lei e Tom. Come prevedibile, non è affatto una situazione idilliaca. Ma ho trovato veramente interessante tutte le riflessioni di lei e il suo dilemma sullo "sdoppiamento" di Tom tra il ragazzo ribelle dell'aeroporto e quel "damerino" fin troppo adattata allo stile di vita dei Felton.
Eppure un aspetto positivo c'è: la consapevolezza che farla uscire di prigione è stato un gesto d'amore verso il bambino che ha bisogno anche della madre. 
Abbiamo poi un bel salto temporale e veniamo proiettati in una situazione di alta tensione con il misterioso e inquietante rapimento di Tom. Come se non bastasse, le condizioni del riscatto e le vessazioni che diventano pubbliche, mettendo alla gogna Lucius. Ancora una volta si rivede lo spirito di Ginny che prende l'iniziativa, a dispetto del pericolo. Non vedo l'ora di vederla alle prese contro i membri della setta.
Ottimo lavoro, aspetto ansiosamente il seguito :) 

Recensore Junior
05/07/21, ore 20:38
Cap. 12:

Buonasera ma soprattutto ben tornata su queste pagine!
Ed è un gran bel ritorno: nonostante si tratti di un capitolo di transizione, ho potuto denotare fin dalla prima scena la passione e la cura con cui era stato scritto. Le scene tra Ginny e Peagreen/Julian (che dir si voglia) sono di una dolcezza veramente commovente. Tutto si può dire dei suoi genitori e dei loro difetti, ma è innegabile che sia un bambino molto amato. E ciò lo si vede nella sua dolcezza e nell'innocenza che lo anima e del modo in cui non serbi alcun rancore. Ma solo un amore incondizionato.
Lo sa bene anche Tom che si presenta con quell'aria spavalda e tronfia. E così scopriamo che è stato proprio lui a farsi avanti e per presentarle una "proposta d'affari". E' stato molto interessante questo dialogo e il fatto che, al di là dei torti e delle ragioni, i due si conoscono a fondo. Riescono a intuire quando l'altro sta volutamente nascondendo qualcosa dietro le apparenze. Tom sembra completamente "assuefatto" allo stile di famiglia: accordo (che sembra quasi ricatto), soldi e corruzione per risolvere tutti i problemi. Eppure a tratti sembra celare altro. Ma in questo caso è lui ad avere l'arma vincente e a far leva sull'amore per il figlio.
Dalle ultime righe si intuisce che questo "matrimonio combinato" sarà tutt'altro che privo di nuovi eventi e circostanze tutt'altro che banali e ordinarie. 
Spero di poter leggere presto il seguito, ma ti faccio ancora i complimenti per questa ondata di energia e di passione di cui erano intrise queste pagine! Un gran bel ritorno. 
Alla prossima :* 

Recensore Junior
23/07/19, ore 16:33
Cap. 11:

Quando mi hai mandato il capitolo hai commentato dicendo che ti era costato molto sangue, sudore e lacrime. E la prima cosa che ribadisco in questa recensione è che si vede. C'è stata moltissima cura in questo capitolo: a partire dallo stile e dall'abilità nell'alternare la narrazione presente coi flashback molto accattivanti dell'arresto di Ginny e delle vicende dei due processi; fino alla tua capacità di inserire altre comparse del mondo di Harry Potter, prendendo spunto dalle vicende originali fino a reinserirle in un contesto completamente diverso ma mantenendone l'impronta. Mi riferisco in modo particolare alle vicende giudiziare di Lavanda (e la sua gelosia e l'ossessione per un ragazzo), Romilda Vane (e il suo cosidetto filtro d'amore) e Mirtilla (la natura frignona e l'usare il bagno come un rifugio e per attività di voyeurismo). 
Non ci sono davvero paragoni con la versione del 2010 anche nella scelta dei dettagli di scena, come il fermacarte a forma di mano con il quale Ginny infierisce su Minus che ha fatto di tutto per provocarla in modo gratuito e viscido, confermandosi - pur essendo qui il capo di Tom Riddle - un vero e proprio topo di fogna. Nonostante i toni drammatici sei riuscita a smussare la tensione con situazioni più leggere e battute come quella da premio Oscar sul nome “Tom” :D Ma credo che ciò che resterà impresso nella memoria di tutti è proprio il comportamento vile e infido di Daniel e di Tom. E' semplicemente disarmante l'idea che il primo abbia approfittato della detenzione per raccontare all'altro di quel maledetto giorno. Come se ciò non bastasse, i due schifosi esseri, in modo implicito, hanno stretto alleanza per screditare la povera Ginny. Fortunatamente Daniel ha avuto la fine che meritava, ma Tom è riuscito a ottenere la custodia condivisa grazie al denaro e ad avvocati abili e crudeli quanto le sue parole finali.
Resta però da capire perché Ginny si trovi nel carcere di Beauxbatons e chi sia la persona che è venuta a trovarla…
Spero con tutto il cuore che riuscirai a prendere serenamente una decisione circa il futuro di questa fanfiction. Credo in tutta onestà che tu abbia dimostrato di poter portare la narrazione a livelli più alti rispetto alla storia originale e che la protagonista lo meriterebbe. In ogni caso farò del mio meglio per sostenerti e incoraggiarti. 
Al prossimo capitolo ;*

Recensore Junior
26/05/19, ore 10:08
Cap. 10:

Ciao tesoro, eccomi finalmente pronta a una recensione ex novo =D
Apparentemente si tratta di un capitolo "filler", ma leggendo oltre le righe si vede come nel sogno ci sia una sintesi delle persone che hanno maggiormente influenzato la vita di Ginny. E di conseguenza anche i rimorsi e gli errori che la sua mente sembra volerle riproporre. Con la straordinaria partecipazione di Riddle nei panni di questo dottore non ha molto da invidiare al mitico Gregory House, la prima persona che appare è indubbiamente Emma. Non è sorprendente poiché una parte di Ginny non riuscirà mai a perdonarsi per le circostanze che hanno portato a quella divisione e probabilmente una parte di sé si domanda se, dopotutto, non sarebbe possibile riprendere la loro storia e superare tutti i problemi. 
Abbiamo anche la partecipazione di Fleur che diventa a sua volta complice dell'ennesima umiliazione ai danni della fidanzata storica. Assistiamo allo sfogo di Emma che non è altro che un mea culpa della nostra protagonista.
Se fino a quel momento il sogno e i particolari facevano sorridere, l'atmosfera diventa decisamente più tesa e persino cruenta con il ritorno di Psyco Daniel. Se già è inquietante vederlo tenere Peagreen in braccio che sembra ribadire la sua umiliazione nell'essersi visto preferire Tom, vederlo accanirsi contro di lui, seppur in sogno, è stato terrificante. Si comprende che Ginny ancora si senta in colpa per averlo messo in pericolo poco prima della nascita e il suo stesso inconscio la punisce nei panni di Tom che le rinfaccia di essere una madre tutt'altro che premurosa e responsabile. Fino all'umiliazione di scoprire che non è più una semplice visitatrice ma lei stessa una detenuta. 
L'incubo finisce ma la nostra eroina si trova davvero in carcere e non ci resta che attendere per scoprire cos'altro le accadrà. Ti auguro buon lavoro per il prossimo capitolo e, come sempre, ti rinnovo i miei complimenti per la tua determinazione a non lasciarti sopraffare dal blocco dello scrittore e riuscire ad avere la meglio su questa fanfiction ;) Lo devi a te stessa più che a Ginny! Alla prossima ;* 

Recensore Junior
17/05/19, ore 15:07
Cap. 9:

Buon pomeriggio e buon Venerdì :D
Ancora ricordo quando ho letto per la prima volta questo capitolo e mi sono sentita letteralmente travolgere dalla narrazione. E' stato indubbiamente uno dei più divertenti, nonostante si tratti di un capitolo di transizione che deve aiutarci a ricostruire gli eventi di quella dannata notte e, al contempo, condurci alle nuove e rocambolesche avventure di Ginny. Ho adorato l'alternarsi della narrazione tra passato e presente che ci tiene letteralmente incollati allo schermo e l'introduzione dei nuovi personaggi che, anche in questo contesto, assumo dei tratti molto caratteristici e particolari. E un altro elemento che ho adorato è il fatto che non sempre hai rispecchiato la versione "canon" mi li hai inseriti in ruoli completamente rovesciati rispetto all'assegnazione originale.
Ma procediamo con ordine.
La prima scena vede la narrazione al presente e Ginny che sembra di nuovo giunta a un vicolo cieco della sua vita, tanto da cercare consolazione in qualche boccale di troppo in un pub di Nocturn Alley il cui nome sembra già un programma sul suo stato d'animo. Ancora una volta sembra essere oggetto di scherno e pettegolezzo, seppur sia cambiata la città di riferimento. Assistiamo subito a due delle new entry: Tonks che trovo semplicemente perfetta, per la sua natura dinamica e anche per l'interpretazione dell'attrice, nelle vesti di una barista giovane, discreta ma gentile e comprensiva. Ben più sorprendente è stato trovare il personaggio odiatissimo di Peter Minus che nessuno si sarebbe mai immaginato nei panni di un avventore del pub che si prende la briga di osservare i clienti e ammonire Ginny che accusa di bere troppo, persino facendo il conteggio delle birre bevute nelle serate precedenti. Comprensibilmente la ragazza lo rimette al suo posto e a quest'ultimo non resta che andarsene. Si potrebbe pensare che si sia trattato di un espediente comico per smorzare la tensione, ma scopriremo ben presto che non è così. 
Eccoci adesso al primo flashback. Ginny fortunatamente è riuscita a sfuggire dalle grinfie di un inquietantissimo Daniel che, dopo i terribili eventi del precedente incontro, non si è certo fatto problemi a tentare un nuovo approccio, accusandola persino di non attendere altro. Quello che però destabilizza di questo paragrafo è stato rendersi conto che Fleur è completamente all'oscuro di quanto accaduto. Non si può biasimare del tutto Ginny: non si tratta di una conversazione facile ed è estremamente doloroso dover richiamare alla memoria eventi così traumatici, senza contare che nella giovane persiste il senso di colpa perché rea di essersi quasi lasciata sedurre, prima di rendersi conto di quanto Daniel fosse pericoloso. Ma è anche comprensibile che quello non sia il luogo e il momento più opportuno. 
La festa sembra procedere nel migliore dei modi con tanto di torta spettacolare (e mi è venuta l'acquolina in bocca a pensarci) e nessuno potrebbe immaginare cosa sta per accadere e guastare quella bella atmosfera. Ginny è in preda ai sensi di colpa, ma ecco che Daniel torna a imporci la sua presenza e lo fa con gesti così osceni e lascivi che non ho potuto che concordare con il giudizio di Fleur il cui accento mi è sempre piaciuto, non lo nego ;) 
Quello che veramente rende questo personaggio tanto subdolo e odioso è il modo spregiudicato e vile con cui continua a tormentarla e si viene a scoprire un altro dettaglio parecchio inquietante, vale a dire il rapporto con Sirius Black, il miglior amico di Lupin nonché uno dei principali azionisti del giornale. E' come se, in modo subdolo e invisibile, Daniel si sia assicurato di continuare a essere una presenza nella vita di Ginny e, soprattutto, nella sua logica contorta sembra esservi la presunzione che ciò gli sia persino dovuto. La reazione impulsiva di Ginny è comprensibile ma ecco che quell'insulto sembra risvegliare l'antico dolore e l'umiliazione di Daniel che reagisce in modo spaventoso. E' veramente un sollievo che vediamo giungere Tom in suo soccorso, seppur - considerando i loro trascorsi e il rapporto che hanno entrambi con Ginny - fosse l'opzione peggiore. Tom ancora una volta dà il meglio del suo peggio, non perdendo l'occasione per sfottere Daniel, premunendosi di infierire sull'argomento assai scomodo e delicato della sua famiglia disgregata. Seppur non possa ovviamente stare dalla parte di Daniel, un po' non posso che pensare che quel cretino se lo sia meritato quel pugno.  Ma la situazione ovviamente precipita come accade solo in queste situazioni. Ed ecco che l'atmosfera così tesa ed esplosiva ben presto assume una connotazione molto più folle e comica. Per quanto io abbia sempre provato simpatia per Lupin non ho potuto che ridere ancora una volta a immaginarlo con la testa spalmata sulla sua stessa torta, nonché lanci di bottiglie, schiaffoni tra i colleghi di Lupin e quelli di Fleur. 
La parte successiva è la più terribile per Ginny, nel dover affrontare proprio la sua fidanzata e doverle confidare gli avvenimenti di quel giorno terribile, così da farle comprendere perché Daniel sia così ossessionato da lei. Seppur sia stato terapeutico per Ginny, questo ha significato perdere un'altra persona importante e ritrovarsi, ancora una volta, in condizioni precarie.
La narrazione torna al presente e scopriamo che per giunta la povera Ginny si ritrova persino senza patente e costretta a tornare a casa con una traffic bike e con la prospettiva di terminare l'ennesima e terribile giornata consolandosi con una bottiglia di vodka. Ma ovviamente i guai non giungono mai da soli e persino in una strada apparentemente vuota che permetterebbe di ignorare lo stop, ci si ritrova catapultati nell'ennesimo guaio. Che assume le sembianze della mia new entry preferita, senza ombra di dubbio. Nonostante ne abbiamo già parlato, non ho idea di come tu abbia potuto pensare di collocare Riddle in un simile contesto, dandogli la parte di un difensore del codice stradale tanto puntiglioso quanto esasperante. Ma è semplicemente geniale. Chi di foto ferisce di foto perisce: Ginny che era entrata nello stanzino per fare foto compromettenti a Tom, è arrestata perché la sua foto è stata riconosciuta come quella della sospettata. E lì parte il totoscommesse su chi l'abbia denunciata: i compaesani o i Felton?  
Mi sembra quasi di sentire la sua voce autoritaria e da sapientino (ma che ne sa Alberto Angela?!) mentre sciorina tutti gli articoli, parola per parola, tirando fuori mille motivi per una contravvenzione, a partire dalla mancanza del casco, agli abiti catarifrangenti, ai fanali della bicicletta. Senza contare la sua espressione quasi disgustata nel sottoporla al test per rilevare il livello di alcool e nel ricordarle che sia un reato guidare da ubriachi, anche se si tratta di una semplice bici. Senza ombra di dubbio la scena di Lupin con la faccia nella torta e questa di Riddle resteranno tra le mie preferite. Sto ancora ridendo a quel commento finale: "Come se non bastasse, ha anche ignorato lo stop ecc ecc", per non parlare del fatto che, l'attimo dopo, la sistema in auto come una qualsiasi criminale e, dopo aver comunicato con la centrale, si mette a cantare dei classici pezzi rock. A coronare questa scena fantastica è l'arrivo di Ginny alla centrale e la scoperta che il nuovo vicesceriffo non è altri che l'uomo apparentemente insignificante con cui ha litigato un paio d'ore prima.
Superfluo dire, tesoro, che non vedo l'ora di leggere che cosa ti inventerai nei prossimi capitoli, ma già sto pregustando da qualche anticipazione che mi hai dato in via ufficiosa e dalle idee che arriveranno quando meno te lo aspetti!
Al prossimo capitolo ;) 

Recensore Junior
16/05/19, ore 11:53
Cap. 8:

Buongiorno tesoro, eccoci qua nuovamente :)
Innanzitutto ci tengo a farti dei complimenti "in generale" sull'intero capitolo. Fin dalla prima lettura mi sono resa conto di quanto impegno gli hai dedicato e i risultati si notano nella cura delle descrizioni, nell'introduzione di nuove comparse e anche nella stesura dei dialoghi più significativi per la trama orizzontale. Persino l'accento di Fleur è stato accuratamente studiato nel rileggere i passaggi del quarto libro. La serata non è ancora finita, ma questa prima parte è già stata ricca di eventi, di volti e di situazioni in cui la nostra protagonista si è trovata a interrogarsi in più di un'occasione e rimproverarsi per i suoi comportamenti passati. 
Cominciamo con l'espediente che hai usato per orchestrare questo gioco di incontri/scontri. Devo dire che ho apprezzato moltissimo la scelta di questa location e di questa situazione perché, rispetto all'idea originale della discoteca, si respira un'atmosfera più adulta, soprattutto considerando che ti sei premunita, dopo il parto, di descrivere il modo in cui Ginny, a poco a poco, si è riappropriata della sua vita. Quindi la svolta fondamentale nel lavoro, l'arrivo di Fleur e questa occasione è ulteriore simbolo di questa rinascita interiore. E poi non si può che provare un po' di simpatia per Lupin, a prescindere da quale contesto lo veda protagonista per la serie #DateUnaGioiaALupin. Se poi si pensa alla fine che gli ha fatto fare la Rowling...  Molto gradita anche la presenza di Sirius per questo legame di amicizia di vecchia data e anche il nome della rivista che gli hai attribuito che Alfonso Signorini può solo accompagnare :D 
Ma ecco che giunge la prima coppia a sorpresa: Tom e Pansy. Devo dire che già dalle prime righe si ha l'impressione che Dio li abbia fatti e accoppiati a giudicare da quell'insopportabile aria snob con cui si guardano attorno. Non so chi sia stato più odioso tra Pansy che neppure finge di improvvisare un sorriso nel salutare Ginny e Fleur o Tom che usa quel tono annoiato nel parlare della madre di suo figlio e che poi si pulisce la mano, dopo averla stretta a Lupin. Avrei voluto che qualcuno lo prendesse a schiaffi, in particolare quando sbeffeggia sia lui che Ginny, ma quest'ultima ha fatto la cosa migliore nell'ignorarlo per il resto della serata e non dargli altra soddisfazione.
Ti faccio anche i complimenti per i dettagli che danno ancora più credibilità alla storia, compreso il blasone del giornale con tanto di lupo che è semplicemente perfetto e rimanda alla versione magica del personaggio di Lupin.
Ma è l'arrivo di un'altra coppia quella che lascia un po' tutti senza parole, perché Tom si sa che con i soldi di famiglia può infiltrarsi ovunque, ma chi si sarebbe mai immaginato di veder tornare Daniel? Ma si denota tuttavia come, nonostante il fastidio, l'attrazione di Ginny per lui sembra risvegliarsi (nonostante anche i commenti dell'autrice che si dossocia più volte =D), tanto da non riuscire a concentrarsi su altro e dovergli sempre rivolgere lo sguardo, nonostante sia lei stessa impegnata con la sua bellissima ragazza. Ho riso più volte nel capitolo per la goffaggine con cui Ginny, più volte, esprime il suo pensiero ad alta voce, creandosi attorno non poco imbarazzo. Quando è sola con se stessa non può che interrogarsi sul motivo del suo continuo cercare Daniel tra le persone. E' la semplice paura che possa nuovamente metterla in qualche guaio e metterla in imbarazzo di fronte a Fleur o il timore che perda il controllo e si comporti in modo instabile come al loro ultimo incontro?
L'atmosfera si alleggerisce nella scena successiva e devo dire di aver adorato la presenza di queste comparse: Hagrid che sembra nato per stare dietro al balcone di un bar, persino il poveraccio che beve il suo terzo drink e la stella della serata: Gilderoy Allock. So che la Rowling lo aveva inserito esclusivamente come personaggio "comico" e spesso ironizzando su di lui in modo anche accentuato, ma penso sia stato uno degli aspetti più piacevoli del secondo libro e, soprattutto, una delle trasposizioni migliori nei personaggi di Harry Potter dal cartaceo al film. Seppur anche qui sia una piccolissima comparsa e caratterizzata in modo da dare un tocco più comico e allegro, non potevi davvero trovare una guest star migliore: un uomo fascinoso, vanitoso e con quel savoir faire sicuro di sé e fin troppo narcisista. E’ evidente che solo lui conosca i dettagli della sua “sfolgorante” carriera e che si nasconda dietro la falsa modestia ma non si può che perdonarlo. Io almeno. Forse la punizione della Rowling è stata troppo severa e mi auguro che con il tempo il personaggio del mondo magico abbia riacquistato la memoria ma abbia cambiato carriera magari :D
Si giunge infine al povero e adorabile Neville. Sarei volentieri entrata nella fanfiction per dare uno schiaffo a Pansy in questa versione Drama Queen che farebbe impallidire persino Rachel Berry. Basterebbe guardare in viso Neville per pochi secondi per rendersi conto che un ragazzo del genere non sarebbe mai capace di fare intenzionalmente male a qualcuno. Davvero una sfortuna terribile che quell'incidente sia avvenuto proprio con una simile isterica viziata. Non solo quest'ultima lo insulta personalmente, ma con la sua aria snob ha da ridire anche sul locale e su tutto lo staff tanto da attirare, giustamente!!!, l'arrivo di Madame Maxime che non perde tempo a ridimensionarla e invitarla ad andarsene. Ho applaudito pure io, anche se mi trovavo di fronte allo schermo del pc :D 
Ma ecco che sulle note finali del capitolo, la situazione si movimenta. Ginny torna alla festa o meglio sarebbe tornata da Fleur se quest'ultima non fosse stata impegnata in una discussione con una sua collega. La sua gelosia attira, in questo aneddoto simpaticissimo, una persona che non può che commentare in modo sarcastico. Peccato (forse!) che non si tratti di Tom ma proprio di Daniel che ha tratto quell'occasione per avvicinarsi. Fin dal primo scambio di battute si denota che Daniel non sembra "rinsavito" rispetto all'ultima volta, tanto da avvicinarsi in modo troppo confidenziale e rivolgerle quelle parole più suadenti e degli sguardi ben difficili da equivocare. Non sembra neppure voler fingere di non essere giunto lì per un motivo diverso dall'importunarla e ho trovato particolarmente suggestivo (nel senso negativo) il dettaglio degli articoli di giornale ritagliati. Molto inquietante, ma è evidente che per entrambi la loro situazione sia tutt'altro che risolta. La situazione sembra degenerare quanto Daniel, incurante del fatto che siano in pubblico, tenta ulteriori approcci e sembrerebbe persino che Ginny sia quasi sul punto di cedere, ma per fortuna riesce a respingerlo in modo energico e deciso, fino allo schiaffo finale. Una volta tanto non possiamo che essere lieti che Cho abbia fatto la sua apparizione per allontanarlo, ma il rigo finale lascia intendere che questo sia soltanto l'inizio e che la nostra Ginny si ritroverà invischiata in situazioni persino più turbolente. 
Non mi resta che attendere ansiosamente il prossimo capitolo per sapere come questa folle serata continuerà e quali altri cambiamenti hai apportato rispetto al progetto iniziale, tanto più che i miei ricordi si fanno sempre più sfocati a questo punto. Ancora complimenti tesoro, di tutto cuore :) Non solo per tutto l’impegno che ci stai mettendo ma anche per come riesci a riadattare la situazione e il contesto nel modo che ti è più funzionale.
Sono sicura che in futuro mia figlia direbbe lo stesso alla tua :P
Alla prossima :*


 
(Recensione modificata il 16/05/2019 - 11:54 am)

Recensore Junior
15/05/19, ore 11:15
Cap. 7:

Buongiorno tesoro ed eccoci finalmente qui.
Come premessa alla recensione vera e propria ci tengo a dirti che non posso che apprezzare, ancora una volta, la solerzia e la pazienza con cui ti prodighi per ognuno di questi capitoli. Se anche rispetto all'ultima recensione non erano molte le ammende e le cose da aggiungere, riesci sempre a trovare quei piccoli dettagli che danno ancora più spessore alla storia e che sembrano confermare che, a dispetto di tutte le possibili revisioni, dovevi arrivare a questo intrigo e a questi personaggi :) In questi ultimi capitoli stiamo assistendo a un significativo aumento di intensità. Mi riferisco soprattutto alla questione di Tom e del ricatto dei genitori e a questo dialogo in carcere. Inoltre ho molto apprezzato entrambe le new entry. (Comunque il selfie a Emma ci stava tutto, con tanto di messaggio indiretto sui social :D) (E ho riso come una cretina a vedere il riferimento a Mago Merlino e alla fata Morgana).
All'inizio della conversazione sembra quasi di "respirare" la tensione che Ginny sente su di sé. E' persino più nervosa del giorno in cui ha dovuto rivelargli la gravidanza in quanto, in quel caso, sarebbe già stata pronta a farsi carico da sola del mantenimento e della crescita del bambino. Nel presente, invece, l'unica certezza è che quell'accordo sarà tutt'altro che gradito. Ho trovato molto interessante che la descrizione fisica di Tom sembri essere una perfetta anteprima di ciò che vedremo nel corso della conversazione. Seppur la sua espressione e i lineamenti si addolciscono alla fotografia del figlio, il suo comportamento durante la discussione è a dir poco vergognoso, disgustoso, sessista e rivoltante.
Ma procediamo per ordine.
Le cose per Ginny non iniziano affatto bene perché Tom sembra arrogarsi il diritto di mettere parola su tutto, a partire dal nome scelto per il loro bambino. Non sembra neppure prendere in considerazione l'ipotesi che la ragazza sia seria e quel nome particolare non sia un semplice vezzeggiativo, ma abbia un significato più profondo e che non riguardi necessariamente il parente inventato :D Seppur non sia il primo in famiglia, come ricordiamo, ad aver espresso perplessità (propongo di far santi subito Bill e Arthur), è il modo spocchioso con cui le si rivolge a renderlo inviso fin da subito. Sembra che tutta la dolcezza e la tenerezza che la ragazza ha scorto in lui e anche quella sintonia e comprensione che si erano creati, siano completamente dissolte, a vantaggio dello snobismo e della tipica baldanza dei Felton. Tanto che i due cominciano a discutere ed è necessario fin da subito l'intervento delle guardie per placare i loro toni.  Ho provato io stessa il desiderio di poter entrare nel capitolo soltanto per prenderlo a sberle e dargli una bella ridimensionata. Si può anche capire che non sia stato facile per lui crescere in un contesto in cui è stato fin da ragazzino abituato ad avere tutto ciò che voleva e al contempo a guadagnarsi il rispetto e l'amore dei genitori. Ma comunque di certo non è giustificato. E' giusto che paghi per i suoi errori (anche se ha scontato veramente poco e forse a livello di maturità gli faceva bene la pena intera!!) ed è giusto che si assuma le sue responsabilità, soprattutto adesso che è diventato padre. Non si può fare a meno di biasimarlo all'idea non sia in grado di mettere a tacere l'orgoglio neppure di fronte all'eventualità di non poter stare accanto a suo figlio e cercare di essere una persona migliore e, come giustamente gli fa notare la ragazza, neppure è disposto a crescere. Il fatto che lui stesso abbia sofferto da ragazzo, non sentendo l'amore sincero dei genitori, è un’ulteriore aggravante: ciò che ha patito avrebbe dovuto essere un ulteriore sprono a voler essere un padre presente e qualcuno da prendere come esempio. Ma si dimostra proprio figlio di Lucius nell’accezione negativa: l'orgoglio viene persino prima del loro tanto decantato sangue nobile (per non dire purosangue XD).
Ho trovato Ginny perfetta. Al di là di quella che è stata la cinica osservazione su come si sia lasciata sedurre, il modo in cui difende se stessa e il figlio e fa capire a Tom che è il momento di crescere sono encomiabili. Mi sarei messa pure io ad applaudire. Soprattutto quando GIUSTAMENTE gli ha fatto notare che ha perso tutto quanto per quell'episodio all'aeroporto, dalla fidanzata storica (anche se ripensandoci questo non è stato così male :D) al suo lavoro e, come vedremo dopo, la sua reputazione con conseguente difficoltà a trovare qualcuno disposto ad assumerla nuovamente. Non credevo che Tom potesse scendere più in basso, ma veramente mi sono cascate le braccia quando l'ha accusata di aver tenuto il bambino per "incastrarlo" e di essere un'arrampicatrice sociale. Senza contare quanto sia stato infantile, immaturo e sciocco nel reagire con quelle risate a dir poco fuori luogo e rivoltanti vista la serietà dell'argomento della loro discussione. Non si può fare a meno di pensare, a dispetto di tutto, che il bambino avrebbe meritato di meglio. Seppur non si voglia mettere in dubbio che Tom si sia davvero commosso all'idea di diventare padre e che, a modo suo, avrebbe voluto prendersi cura di Ginny e del piccolo, è davvero triste constatare come le sue decisioni e i suoi passi in avanti siano vanificati dall'orgoglio.
Non si può che ammirare Ginny e sperare che riesca a riprendere in mano la sua vita e ricominciare per l'unica persona che conta davvero, quel bambino innocente.
La narrazione ricomincia sei mesi dopo, quando, dopo tante traversie e difficoltà, la nostra eroina riesce finalmente a trovare un nuovo lavoro che le consente di avere un po' più di stabilità e di riacquisire fiducia in se stessa, come donna e come madre. Mi ha fatto molto piacere vedere che ha trovato un impiego nel quale ha potuto tornare alle origini nell'ambito del giornalismo e ho trovato a dir poco perfette le scelte del luogo di lavoro e del suo principale. Avevo già indovinato dalla descrizione che si trattava di Lupin e penso che non potessi trovare persona migliore considerando che lui stesso viene descritto dalla Rowling come una persona un po' lasciata ai margini della società vista la sua natura di licantropo. Sicuramente una delle poche persone disposte ad andare oltre alle apparenze e ai pregiudizi nei confronti di Ginny per darle finalmente la seconda occasione che tutti attendevamo. Anche se lui stesso sottolinea che il suo c.v. le avrebbe permesso qualcosa di più prestigioso, ma penso che anche simbolicamente sia importante vedere Ginny risalire la china anche da una posizione umile. E' molto bello anche vedere come sta riconquistando la sua indipendenza, a partire dalla nuova routine da pendolare e i sacrifici per poter lavorare a distanza e guadagnarsi lo stipendio. Tutti i suoi sforzi vengono premiati e finalmente può tornare a vivere da sola.
Si viene a scoprire che, nel frattempo, Tom ha rimuginato sul loro colloquio in carcere e alla fine ha ceduto all'accordo proposto dai genitori, ma non è così scontato che questo significhi che sia maturato nel frattempo. Non si può certo biasimare la nostra protagonista se è ben lungi dall'essere rassicurata all'idea e se, al contrario, si stia già preparando all'eventualità di una battaglia legale per l'affidamento esclusivo del bambino. Se non altro a smorzare questi toni più seri vi è l'immagine di questo bellissimo bambino, del suo sguardo lucente e della sua risata spensierata e felice.
Un'altra nota molto bella di questo capitolo è stato vedere che Ginny finalmente torna a essere felice anche dopo aver incontrato un'altra donna. Ho trovato perfetta l'introduzione di Fleur che è probabilmente la ragazza più affascinante mai descritta dalla Rowling ma che soprattutto è più che adeguata a questo contesto. Devo anche dire che riesco perfettamente a immaginarmela nei panni di futuro legale con tanto di tailleur e quell'eleganza francese. Oltretutto si dimostra una compagna molto dolce e comprensiva nel voler agire con discrezione per non rischiare di compromettere Ginny in vista di una disputa legale per la custodia.  Ho trovato molto bello anche quel commento su come anche i genitori della protagonista siano nuovamente sereni e non soffrano più per il giudizio malevolo dei compaesani. E' meraviglioso come, nonostante tutti i guai con Tom, Peagreen sia riuscito letteralmente a riportare la luce e la speranza in questa famiglia. Ad eccezione di Percy che deve sempre distinguersi in negativo nelle nostre storie.
E sul finale del capitolo arriva la nota amara con il ritorno di Tom che, non si è fatto attendere dopo la scarcerazione, si è presentato con la sua tipica baldanza e arroganza nel tentativo di riaprire la disputa legale sull'affidamento del bambino.  Si dà il via a una serie di udienze in tribunale e devo dire che ho trovato spassoso e al contempo esasperante il pensiero che sia così arrogante da voler persino darle battaglia per il nome di battesimo. Si può facilmente intuire che, dietro quel pretesto, ci sia la pretesa di voler definire lui stesso la vita di suo figlio. Ironico, dal momento che lui stesso è fuggito da una trappola simile creata dai suoi genitori a suo tempo. Fortunatamente i giudici sono schierati dalla parte di Ginny e Tom ha comunque il diritto di fargli visita ma non si può che restare inebetiti nel realizzare che l'arroganza del ragazzo è tale da permettersi persino di giudicare la vita privata di lei, tanto da commentare persino che il suo amore per Fleur non sarebbe autentico o insinuare che la sua presenza a quelle cene sia dovuta al timore di Ginny di restare sola con lui. E' davvero incredibile quanto l'orgoglio dei Felton li porti a soprassedere sui sentimenti e a elevare in modo irrealistico il loro ego. Fortunatamente Ginny lo conosce fin troppo bene ed è in grado di ridimensionarlo quando è necessario, ma non possiamo illuderci che, a prescindere da Peagreen, le loro strade non torneranno a incrociarsi e che lui abbia smesso di riservarle delle brutte sorprese.
Il finale di capitolo lascia un bel cliffhanger e non posso che attendere la pubblicazione del seguito e sorridere tra me e me al ricordo delle scene più salienti :)
Alla prossima ;* 

Recensore Junior
30/04/19, ore 22:14
Cap. 6:

Buonasera tesoro, eccoci nuovamente qui.
Prima di cominciare l'esamina delle parti di questo capitolo, ci tengo a ringraziarti della dedica finale e anche a farti i miei più sentiti complimenti per la tua testardaggine, determinazione e infinita pazienza con cui stai affrontando questa ulteriore revisione. Credimi, non faccio fatica a confermare quello che avevo già scritto: questo è uno dei capitoli più intensi di sempre. Lo è sempre stato. Ma le scene che hai aggiunto, in seguito al cambiamento della protagonista, sono state a dir poco perfette, seppur siano state inserite per smorzare l'atmosfera e strappare al lettore un sorriso, dopo una serie di vicende "shondiane" ;) Senza contare che, come dicevamo ieri sera, sembra davvero, con il senno di poi, che tu avessi posto le basi del racconto che sta diventando attualmente. Ed è stupefacente ed emozionante insieme. E una conferma che tutte le fatiche valgano la pena.
Ma veniamo al capitolo.
Come se il parto di per sé non fosse un evento complesso e potenzialmente traumatico, per quale motivo non farlo con una simile scenografia, dopo esser scappata da uno psicopatico pretendente del passato e costretta a fermarsi nel bel mezzo del nulla, pronta persino a far nascere il bambino da sola. Mi sono venuti alla mente due parti traumatici che ho visto di recente in Grey's Anatomy (uno dei quali della protagonista mai-una-gioia) ma almeno le due sventurate avevano a loro disposizione un ospedale durante un black-out e il marito del Primario dell'ospedale che ha praticato un cesario senza anestesia e con un coltello da cucina. E qui mi fermo un attimo a contemplare come Ginny sarebbe stata un personaggio stra-adorato da Shonda, quindi vittima di ulteriori e continue vessazioni fisiche e psicologiche. Senza contare lo stato d'animo della ragazza che ha passato l'ultima ora a rimproverarsi della propria imprudenza e con un lancinante senso di colpa all'idea di aver messo a rischio la vita del bambino.
Grazie al cielo, o alla magia, è giunta in soccorso della sventurata mamma una coppia ormai anziana ma dai modi premurosi che sono riusciti a prestarle assistenza, fino all'arrivo dell'ambulanza. Certamente hanno preso entrambi un 110 e lode all'Università della vita, mi sembra giusto sottolinearlo, visto il ruolo fondamentale che hanno avuto nel momento drammatico. (Comunque sono sposati anche nel mio immaginario, alla faccia di J. K. Rowling).
Dopo tutte le traversie affrontate da Ginny, questi fantasmi del passato e tutte le difficoltà ed incertezze, è un attimo delicatissimo quello in cui guardiamo il suo bambino attraverso i suoi occhi.
E qui giungiamo ai primi due cambiamenti rispetto alla versione originale. L'aspetto del bambino e, inevitabilmente, il nome che hai scelto. Non so se mi abbia più fatto ridere fare il collegamento da sola, oppure guardare i meme che hai allegato nella nota, con tanto di fotografia del piccolo Tom Felton nei panni dell'omonimo personaggio. Credo sia stato il primissimo film che tu mi abbia mandato per ovvie ragioni e anche questo sembra un segno del destino ;)
Un piccolo Weasley non poteva che avere il tipico colore di capelli, ma il fatto che ad esso si associ dei lineamenti simili a quelli di Tom è semplicemente meraviglioso. Ancora prima di leggere le parti successive stavo pregustando il momento in cui Lucius lo avrebbe visto per la prima volta (e ho quasi sputato un polmone nel vedere il meme di Lucius e di Draco che si auto-denuncia come un Weasley XDDD).
La scena in ospedale, alla rivelazione del nome scelto, è stata a dir poco esilarante. Vedere come Ginny fosse da un lato intestardita e determinata, tanto da fregarsene dei commenti espliciti o meno della famiglia e dei compaesani e dall'altra come si sia offesa in modo quasi puerile, tanto da scacciare i genitori e rispondere in malo modo al fratello. Come accennavo prima, mi è sembrato un colpo di genio inserire una scena più leggera e divertente dopo l'esordio di capitolo tutt'altro che allegro. Senza contare che, al di là delle allusioni per le quali hai scelto quel nome, ho trovato dolcissima l'idea che si sia ispirata al suo film preferito che ha visto infinite volte con il fratello a cui è più legata. Lo stesso, infatti, che la supporta anche in questo caso.
Ho trovato molto dolce e più che comprensibile la decisione di Ginny che proprio quella coppia di soccorritori fossero madrina e padrino del bambino.
Mentre la neo mamma osserva il piccolo Peagreen la gioia e la tenerezza lasciano spazio a un po' di malinconia. Fa davvero effetto l'idea che quel bambino sia nato mentre il padre si trova in carcere e, soprattutto, che quando finalmente potranno incontrarsi, il figlio sarà ormai un adolescente. Trovo molto coraggioso e lodevole l'intento di Ginny di voler assicurare a suo figlio una famiglia unita. Tanto persino da dover ricorrere a misure estreme e dover invocare l'intervento dei nonni paterni. L'atmosfera natalizia sembrerebbe degna di un romanzo di Dickens nella speranza che gli antichi rancori e l'orgoglio vengano messi da parte, ma sappiamo che la vita spesso va in un'altra direzione, soprattutto se è coinvolta una ragazza come la nostra protagonista. La decisione viene ponderata e maturata a lungo, prima di essere messa in pratica, ancora una volta con il sostegno della famiglia, nella fattispecie Arthur.
Ed eccoci giunti all'estate del 2014 e al fatidico incontro coi genitori di Tom. La villa dei Felton sembra rispecchiare perfettamente la personalità del padrone: all'apparenza perfetta ed elegante, di uno splendore che lascia senza fiato, ma quella grazia è anche accompagnata dalla freddezza. Sembra una bellezza fine a se stessa, quasi austera. L'esordio effettivamente non sembra preannunciare nulla di buono, tanto che Ginny per ben due volte, a pochi minuti dal suo arrivo, viene invitata ad andarsene. E meno male che in questo background le due famiglie non hanno un rapporto conflittuale come si evince dai libri di Harry Potter.
I genitori di Tom non sembrano neppure volerle dare adito a una spiegazione che già rinnegano quel figlio che li ha messi in estremo imbarazzo di fronte a tutto il paese e verso il quale sembrano del tutto indifferenti. La stessa indifferenza meschina quando si tratta del bambino, tanto da pensare che l'unico intento di Ginny sia quello di estorcere loro del denaro. Ho adorato il fatto che in questa versione tu abbia voluto dare un ruolo più attivo al padre della protagonista che, giustamente, si risente del giudizio del Signor Felton e si affretta a difendere la dignità e l'indipendenza di sua figlia. Nonostante tutti i guai della sua vita, non ha mai mancato di assumersi le proprie responsabilità e ciò è divenuto ancora più vitale con la maternità. Ammetto che quasi speravo in una trasposizione simile a quella della Rowling con tanto di zuffa finale, ma dopotutto è stato decisamente meglio non cadere in simile melodramma :D
Ancora una volta Lucius dà prova della sua natura meschina e snob, tanto da squadrare l'uomo con presunta superiorità, semplicemente per il fatto che non rientra nella sua cerchia sociale. Ciò sembrerebbe per lui implicito segno che non sia degno della propria considerazione. Arthur non si lascia intimidire e non si nasconde dietro la propria posizione sociale che sembrerebbe tanto inferiore a quella del suo interlocutore.
Ho apprezzato che tu abbia caratterizzato la madre in modo simile a Narcissa: il personaggio può piacere o non piacere ma ciò che è innegabile è che il suo sincero amore per suo figlio sia stato determinante per la vittoria di Harry su Voldemort. Ed è stato bello rivedere questo amore in questa versione, nel modo quasi tremulo con cui si avvicina al bambino e ne resta commossa nel vedere l'evidente somiglianza a Tom.
Anche Lucius è emozionato seppur sia più restio a darlo a vedere.
E anche in questo contesto ho adorato le modifiche che hai apportato: l'intervento di Arthur che, con una comprensibile dose di orgoglio personale, ci tiene a precisare che il nipote, benché somigliante a Tom, abbia caratterialmente più tratti Weasley. I suoi e della figlia.
Si giunge alla svolta del capitolo e probabilmente anche della vita di Ginny e di Tom. Di fronte al breve racconto di Lucius e ciò che si coglie nella descrizione di questa scena, non si può che provare un po' di empatia per il ragazzo. Certamente non deve essere stato facile crescere ed essere sottoposto a simili pressioni perché lavorasse per l'impresa di famiglia. Viziato e pieno di soldi ma sembrava quasi doversi guadagnare l'amore dei genitori, accontentando ed esaurendo tutte le loro aspettative e le loro necessità. Questo rende anche più comprensibile la sua fuga e la vita sregolata. Ed ecco che l'unica possibilità che ha Tom affinché possa crescere Peagreen insieme a Ginny: accettare di lavorare per suo padre e ritrattare la propria posizione.
Tra l'altro ho trovato molto interessante il fatto che tu abbia sottolineato quanto Lucius si sentisse a disagio a dover svelare gli scheletri di famiglia, soprattutto di fronte ad Arthur. Sembra che quella cortina di eleganza e di perfezione si sgretoli e Lucius debba ammettere che, benché meno abbienti di loro, i Weasley abbiano una famiglia più unita e in cui si percepisce l'amore che a Tom sembra mancato.
L'accordo sembra stretto, ma ecco che il confronto termina con una nota dolce e una comica. La prima è dovuta, ancora una volta, a Narcissa che sembra disperare affinché, a prescindere dalla decisione di Tom, possa costruire un rapporto con suo nipote. Forse spera che così facendo possa rimediare agli errori compiuti nell'educazione di Tom e fare pace con i propri sensi di colpa. E' emozionante vedere che, dietro quelle apparenze perfette e austere, si cela una donna con le proprie debolezze, fragilità e l'immenso amore per la sua famiglia.
Ed ecco che giunge la "sottotrama comica", quando, in tono quasi casuale, le chiede il nome del bambino e Ginny è non poco sgomenta a rivelarlo, avendo quasi il timore che possa compromettere tutto. Oltre al meme di per sé, non ho potuto fare a meno di ridere al pensiero della faccia schifata di Lucius e della sua voce scandalizzata nel ripetere quel nome a voce alta. Narcissa se non altro si risparmia commenti ma appare evidente quanto la decisione la imbarazzi. Credo che la standing ovation di questo capitolo debba essere solo per Arthur che interviene ancora una volta e stempera i toni con una bugia da Premio Oscar, tanto da associare il nome del bambino a un ricordo di famiglia. Di fronte all'idea di un eroe nazionale persino lo snobismo di Lucius sembra dover capitolare, tanto da congedarsi in maniera frettolosa.
Il capitolo ci lascia un bel cliffhanger con camera su vista sulla prigione di Azkaban. Effettivamente non poteva esserci luogo diverso per la detenzione e sono sicura che la Rowling in persona ti ringrazierebbe. Probabilmente tuttoggi rimpiange che Draco non ci sia finito davvero, ma non resta che attendere per scoprire l'esito del colloquio tra lui e Ginny.
Ancora una volta complimenti, tesoro, per il tuo impegno! Mantenendo l'impronta del progetto originale, stai dando nuova vita e spessore a questa storia e ai suoi protagonisti e non vedo l'ora di leggere che cosa ci riserverai in futuro, di inedito e di revisionato.
Un abbraccione e al prossimo capitolo.
(Recensione modificata il 01/05/2019 - 02:57 pm)

Recensore Junior
03/06/18, ore 10:13
Cap. 5:

Buonasera tesoro :D
Come concludere degnamente la settimana se non con uno dei più capitoli più intensi di questa storia? Poco conta quante volte sia già stata revisionata, penso che questa versione di Daniel valga sempre la pena e non sto scherzando!
Credo che uno delle immagini simbolo di questa fanfiction sia proprio la rappresentazione della casa di Daniel, che è già stata anticipata dalla descrizione di un quartiere cupo, grigio e di un'atmosfera che sembra già presagire che accadranno cose poco piacevoli. Anche il fatto che ovviamente inizi a piovere, così da rendere tutto persino più tetro.
Le premesse per la povera Ginny non sembrano essere affatto incoraggianti, tanto più che Daniel, non solo reo di averla costretta a uscire di casa e raggiungerlo nelle sue condizioni, ne ignora persino il messaggio in cui gli fa presente che è appena arrivata. Ma si fa persino attendere! E con quale baldanza le si presenta di fronte.
Mi ha fatto sorridere non poco questa descrizione di lui perché sembra il tipico abbigliamento di chi sta in sella a una motocicletta. Mancava giusto il tatuaggio e gli occhiali da sole, soprattutto se accompagnato dalle note in cui fai commenti sarcastici sul ragazzo in questione.
Il comportamento di Daniel è fin da subito piuttosto "bonderline". La saluta con finta cordialità e tranquillità, ma si riesce comunque a percepire una certa acredine nello sguardo e nel timbro della voce. Impressione che viene confermata quando sembra alterarsi nell'attesa di sapere per quale motivo Ginny si trovi lì, ma alla fine giunge l'invito a farla entrare in casa propria. Ed ecco che si nota anche il particolare del batacchio arrugginito e della vernice scrostata che danno ulteriore idea di come quel posto sia stato letteralmente abbandonato. Mi ha fatto sorridere anche il dettaglio con cui Dan dà la spallata finale per entrare in casa, mettendo in risalto questo aspetto più rude che tanto ti piaceva all'epoca :D
L'arredamento interno conferma l'impressione della casa che si ha dall'esterno. Si viene così a conoscenza che la casa è del padrino e che Daniel sta cercando di risistemarla, in vista delle festività natalizie. Ma si direbbe che finora non si sia impegnato particolarmente :D
Se non altro l'atmosfera viene stemperata dai pensieri di Ginny: dapprima il riferimento alla saga della Rice (effettivamente le tombe lì ci sarebbero state d'incanto :D), e poi beh... i deliri ormonali nell'osservare il giovane in quei gesti quotidiani e proiettarsi un film mentale tale che Brooke Logan potrebbe solo fare da regista. Il vassoio con le portate che le offre Daniel fanno riemergere un parallelo rispetto all'amico d'infanzia, ma appare evidente nel successivo dialogo che non sia più lo stesso ragazzino ingenuo e spensierato. C'è impazienza nei suoi modi, c'è esasperazione di fronte alle incertezze di Ginny e c'è persino una derisione meschina di fronte ai tentativi della ragazza di cusarsi e parole che sono intrise di rimpianto, di senso di colpa e di amarezza. Non vacilla in lei la speranza che potranno superare i dissidi del passato e tornare ad essere amici: sembra non chiedere altro che poterlo considerare nuovamente parte della propria famiglia. Ma Daniel deride in modo villano sarcastico i suoi sentimenti. E' evidente che è ben lungi dall'aver perdonato e dal riuscire a passare sopra i loro trascorsi. Sembra che Dan senta ancora il peso dell'umiliazione per il rifiuto e la successiva fuga delle sue migliori amiche. Questo spiegherebbe anche quell'atteggiamento infantile e vendicativo nel far presente che stava attendendo "le parole magiche" per aprirle la porta. Per fortuna il buon senso (o quel che ne è rimasto :D) di entrambi ha la meglio e lui la invita a tornare all'interno.
O almeno è quello che si pensa per circa dieci secondi. Fino a quando non ritroviamo Daniel a pochissimi centimetri da Ginny, intento a fissarla. Sembrerebbe che finalmente i due possano giungere a una discussione costruttiva su ciò che è accaduto in passato, ma è evidente che le intenzioni di Dan sono altre. Mi è piaciuto il modo in cui nelle revisioni hai cambiato l'atteggiamento del ragazzo: laddove in passato si sottolineava che "a modo suo" era ancora innamorato di Ginny, adesso è evidente che il suo interesse per lei è soltanto di natura sessuale e molto probabilmente offuscato dal pensiero di rifarsi del rifiuto passato e del riuscire ad ottenere ciò che Emma e Tom hanno avuto da lei. E persino concedersi una fantasia in cui lui, uomo alfa, avrebbe "curato" la loro omosessualità. L'amore, se mai c'è stato viene da chiedersi, sembra essere del tutto dissolto e forse solo questo avrebbe potuto far cedere la ragazza, ma ancora una volta Dan rivela la sua pazzia e il suo desiderio perverso di lei. Non si può che provare dei brividi di mero disgusto e di repulsione a leggere quelle parole e devo dire che immaginarle pronunciate dal doppiatore di Bjorn sia molto suggestivo. Senza dubbio un timbro di voce più adatto e più adulto di quello del doppiatore di Harry Potter che può meglio rendere l'idea di ciò che sta provando Ginny nel sentirsi rivolgere simili "apprezzamenti" e invettive.
Ancora una volta ciò che sembra fomentare Daniel non è tanto il rifiuto di per sé, ma la consapevolezza della persona per la quale è stato rifiutato un'altra volta. In passato Emma. E adesso Tom.
Per fortuna Ginny riesce ad allontanarsi da lui, anche dopo averlo colpito più volte (quella con la borsetta è stupenda XDDDD) e fuggire da quella casa e da Daniel che resta sullo sfondo, urlandole addosso minacce e insulti terribili. In un certo senso i pensieri di Ginny sono reali: il Dan cui era tanto legata è letteralmente morto e al suo posto c'è quest'uomo che sembra abbandonato a se stesso e decadente almeno quanto la casa trascurata. Confesso di non vedere l'ora di assistere, coi capitoli successivi, alla rinascita non solo di Ginny e di quale sorte attenderà il nostro Daniel.
Un abbraccione tesoro e buona domenica :*
(Recensione modificata il 28/04/2019 - 07:55 pm)

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