Recensioni per
The only exception
di evilqueen82

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
29/04/18, ore 23:35
Cap. 1:

3 Aprile 2019


Eccoci di nuovo qui: a circa sette mesi da quando hai ricominciato questa revisione. Non avrei MAI e poi MAI pensato che, tra tutte le revisioni di questa fanfiction, avrei mai potuto ritrovarmi come protagonista Bonnie. Eppure le cose più strabilianti ci accadono quando meno ci pensiamo. Dopotutto, tu stessa non mi hai suggerito l'idea di Morgana mentre chiacchieravamo come ogni sera? Sono davvero felicissima di aver potuto finalmente ricambiare con quest'idea. E devo dire che, mamma mia, al di là di quella che è stata una delle mie ship impossibili (e neppure la più folle. Oppure sì? Mhm...), la presenza di Bonnie con qualche caratteristica Weasley come il carattere pepato e l'esser cresciuta tra tanti maschi, sembra davvero funzionale alla trama. Il contrasto con Tom è perfetto e devo dire che se anche nessuno ha mai pensato ad accostare lei e Emma in una relazione amorosa, neppure mi sarebbero dispiaciute! Chissà che la Rowling non ti rubi questa idea e ci sorprenda su Twitter una sera di queste (ce la vedo benissimo XD).
Non entro nei dettagli della trama perché ne abbiamo già discusso infinite volte e la precedente recensione è ancora valida, salvo cambiare qualche nome.
Non mi resta che attendere le prossime revisioni ;)


Quando ho iniziato a leggere non ho potuto fare a meno di provare un forte senso di disorientamento, quando mi sono resa conto che avevi tolto due elementi "storici" di questo prologo: la data del 22 Settembre che, anche se scelta accidentalmente, è diventata simbolica e la scena iniziale con Bonnie nel mezzo di un girone dell'inferno, o meglio la fila dei poveri disgraziati all'ufficio di collocamento. Ma naturalmente non mi sono lasciata scoraggiare e ho cominciato la lettura, volendo lasciarmi del tutto sorprendere da ciò che avrei trovato. Ti conosco ormai da anni e so bene che la tua natura meticolosa non ti fa lasciare nulla al caso, quindi non avevo dubbi che avrei capito.
La narrazione inizia il 18 Settembre e troviamo una giovane donna in un momento di profondo sconforto, di rimpianto e, soprattutto, di rimprovero verso se stessa.
Vive con grande difficoltà, in uno squallido appartamento che, tuttavia, le costa quasi tutto quello che riesce a guadagnare da quei due lavoretti precari. E' sola al mondo. O meglio così si sente perché non può tornare a casa e accettare l'aiuto dei genitori, non dopo la dichiarazione della sua omosessualità e la fuga che ha creato non poco scandalo e sconcerto in una piccola realtà così chiusa mentalmente e poco propensa alla tolleranza verso ciò che è "diverso".
Come si evince da queste prime righe la fuga ha avuto delle conseguenze non poco problematiche, come la necessità di riuscire a cavarsela da sole: lavorando per mantenersi gli studi e riuscire faticosamente a imbastire due carriere che potranno consentire loro di realizzare tutti i loro sogni.
Le fatiche e i sacrifici sembrano essere appagati dal successo nell'ambito professionale.

Ma ancora una volta la vita di Bonnie ha avuto una drastica svolta, ma questa volta non è stata una decisione premeditata per amore, ma un susseguirsi di eventi fortuiti che la costringono, suo malgrado, a confrontarsi di nuovo con il proprio passato, per quanto sia ancora doloroso.

Inizia così la narrazione in flashback di quella che sembrava una giornata lavorativa come le altre: l'incarico di recarsi all'aeroporto (e ancora una volta mi complimento per come, anche in queste piccole cose, sei stata molto attenta a spargere qualche indizio e impronta del mondo di Harry Potter!) per assistere all'arrivo del Presidente della Repubblica Bulgara. Devo dire che, seppur marginale ai fini della trama, anche questo piccolo cambiamento mi sia risultato particolarmente gradito: se non altro si tratta del riferimento a un paese e a un personaggio che ha avuto un ruolo importante nel quarto libro della saga.
Come racconta la protagonista sembrava una giornata come qualsiasi altra, senza particolari complicazioni, ma il destino è beffardo perché proprio quel giorno, parallelamente all'arrivo del Presidente bulgaro, è in atto un blitz antidroga. Non sembrerebbe neanche questa una circostanza eccezionale, se non fosse altro che Bonnie si trova di fronte un vero e proprio fantasma del passato.
Tom Felton.
Fin dalle prime righe è descritto come un ragazzo di famiglia illustre e prestigiosa quindi abituato fin dalla giovane età ad avere tutto ciò che desidera senza conoscere la fatica, l'attesa di un premio e dando tutto per scontato, persino le relazioni con le persone che fanno parte del suo quotidiano.
La nostra protagonista è dibattuta e il buon senso deve soccombere di fronte all'eventualità di poter vendicarsi di quel ragazzo che, come apprendiamo, ha avuto un ruolo negativo nella sua vita, essendo sempre stata una delle vittime delle sue angherie e del suo atteggiamento da bullo. Bonnie agisce in modo impulsivo e, dimenticato tutto il resto, decide di seguire il giovane e assistere così all'interrogatorio.
Sembra un momento di particolare tensione quello in cui i due, dopo tanti anni, si ritrovano faccia a faccia. Tom sembra aver bisogno di qualche minuto per riconoscere la ragazza che ha di fronte, ma sembra sorpreso. Piacevolmente sorpreso. Ma Bonnie è tutt'altro che ingenua e disposta a credere che il ragazzo sia cambiato e maturato nel frattempo. Infatti neppure in quel momento, umiliato dai poliziotti e prossimo all'arresto, sembra smentirsi. Ha lo stesso viso pallido, la stessa espressione sogghignante e beffarda e lo stesso sarcasmo di cui trasuda la sua voce, tanto da non perdere l'occasione di rivolgersi a lei con tono imperativo, persino ricorrendo a quel nomignolo del passato tutt'altro che lusinghiero.
Non ho potuto che sorridere del cambiamento introdotto in questo confronto tra i due e soprattutto del modo in cui Bonnie resta presente a se stessa e decide di trarre vantaggio dalla situazione per scattare delle fotografie compromettenti. Peccato che la situazione le sfugga completamente di mano: con il suo comportamento attira lo scontento dei poliziotti che peccano di grande ingenuità e stupidità (e ancora una volta complimenti per aver scelto Tiger e Goyle, più che perfetti in queste vesti!) e finiscono per essere aggrediti da Tom. Ci si aspetterebbe che, a questo punto, Tom tentasse una fuga disperata. Ma sembra fin troppo consapevole che sarebbe un gesto estremo e inutile.
L'atmosfera sembra farsi più carica e il tempo rallentare, perché da quel momento, sembrano vivere in un piccolo mondo tutto loro nel quale si squadrano con diffidenza, con sospetto ma, come vedremo, anche con sincera curiosità nel voler capire meglio chi hanno di fronte. Chi avevano di fronte quando si sono conosciuti in passato.
Mi ha fatto molto sorridere il dettaglio di Tom che le prende di mano la macchina fotografica, quasi fosse realmente preoccupato della resa delle sue fotografie mentre Bonnie, giustamente, cerca una via di fuga, consapevole di rischiare, suo malgrado, di essere accusata di complicità e ostacolo alla giustizia. Ma Tom sembra riuscire a trattenerla. Non con la forza, ma piuttosto con quelle parole, con la sua sorpresa di fronte al suo cambiamento che va ben oltre il taglio di capelli, ma sembra piuttosto rivolto alla sua personalità, a una maggiore consapevolezza di sé.
E' molto divertente il modo in cui lei sciorina parole offensive, ma lui non sembra mai esserne scalfito, fino a quando la giovane non fa riferimento al loro paese d'origine e all'opinione pubblica. Solo a quel punto Tom stesso sembra risentire dei ricordi del loro passato. E' proprio questo che sembra unirli: non le schermaglie, ma il fatto che, seppur in modi e circostanze diverse, entrambi hanno sentito il bisogno di fuggire da una realtà che non poteva collimare coi loro sogni, le loro ambizioni e la loro natura.
Bonnie aveva bisogno di una realtà in cui vivere l'amore per Emma alla luce del sole; Tom aveva bisogno di essere se stesso, anche nella versione criminale e fraudolenta, ma sottraendosi all'immagine dei Felton e alle aspettative del suo status sociale.
Il dialogo tra loro è sferzante, ironico, ma ci sono anche momenti più dolci, come quello in cui Tom lascia scorgere quell'alone di dolcezza che sembra impossibile attribuirgli in normali circostanze. Ma non si scivola mai nello stucchevole ed entrambi restano guardinghi, soprattutto lei come comprensibile, visti i trascorsi. Sembra essere Tom quello che sente il bisogno di aggrapparsi alla ragazza, al ricordo di lei, quasi questo gli permettesse di stringere la speranza di poter realmente cambiare la propria vita, o almeno l'immagine che ha dato di se stesso per anni. L'unica cosa che sembra chiedere è che almeno la ragazza porti con sé questa consapevolezza. Forse per questo, anche di fronte all'inevitabile incarcerazione, l'unica cosa che lo preme è l'idea di un volto amico che gli faccia visita occasionalmente. Non si può che provare un po' di comprensione e di tenerezza per lui, quando Bonnie sembra voler prendere le distanze e ricordargli il vero motivo per il quale è entrata in quella stanza innanzitutto. Seppur lei prometta di non divulgare i dettagli più privati della sua vita familiare, è più che determinata a vendere lo scandalo. Il volto di Tom lascia trasparire un moto di delusione ed è proprio questo a scuotere la ragazza nel profondo, facendole rimordere la coscienza.
Credo di aver sgranato gli occhi quando Bonnie si avvicina a Tom e, malgrado tutto, gli propone quel tentativo disperato di fuga.
Ma ancora una volta Tom non considera neppure la possibilità di riuscirci, ma è un vero sorriso quello che gli appare in volto. Il sorriso di chi sembra aver raggiunto il suo obiettivo: guadagnarsi la fiducia di una delle persone che ha più tormentato in passato e alla quale, come scopriremo andando avanti, è sempre stato legato. A modo suo, ovviamente.
E' un gesto molto dolce e inaspettato, da parte di lui, quel bacio che le dona ma che sembra sconvolgerla. Così tanto da lasciarsi travolgere dalla passione scalpitante tra loro, dimenticando il suo dovere di giornalista, il suo dovere di fidanzata e facendole desiderare di prolungare quella parantesi soltanto loro.
Ma il mondo torna a travolgerli. Da cacciatrice di scandali, Bonnie diviene oggetto di scandalo e da lì ha origine la sua caduta professionale e privata.
Ma il capitolo si chiude con una nota più dolce, quasi di speranza, in quel 22 Settembre in cui Bonnie parla di un dono speciale per il nostro Tom.
Seppur io sappia di cosa si tratta, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo per vedere quali modifiche apporterai per renderlo coerente a questo progetto di revisione. Non più soltanto modifiche grammaticali o sintattiche, non più soltanto note a piè di pagina in cui ironizzi su te stessa ma una vera e propria rivisitazione della storia di Bonnie, di Tom e degli altri personaggi che si intrecceranno in questo progetto.
Ancora una volta non mi resta che farti i complimenti: mi è di stimolo e di incoraggiamento vedere come, nonostante gli alti e i bassi, i momenti del dubbio, della confusione e della difficoltà, non perdi la determinazione e la forza di volontà. Sono sicura che ti darà altre grandissime soddisfazioni.
Un forte abbraccio, al prossimo capitolo <3

(Recensione modificata il 03/04/2019 - 08:00 pm)