Recensioni per
La vita quotidiana di Aldo Gorini
di yonoi

Questa storia ha ottenuto 51 recensioni.
Positive : 51
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/10/19, ore 21:27

Ciao, yonoi!
Nell'ultima settimana ho potuto riprendere in mano questa storia, ci tenevo davvero a finire la lettura perché ricordo la grande impressione che mi lasciò il primo capitolo.

Riconfermo tutte le belle parole: è stupefacente come riesci a dar vita a un luogo altrimenti inanimato, letteralmente un'isola dei morti.
Ed ecco quindi la natura diventare spettatrice delle vicende al pari del lettore.
In realtà sono molte le storie del cimitero, seppur quella di Aldo rappresenti un po' il perno centrale attorno al quale ruotano le altre. E così, poco per volta si vengono a conoscere Ruhe e il Suicida per la vergogna, la cui vita passata li tormenta ancora.
Entrambi hanno sofferto molto, le cicatrici gli lacerano ancora l'anima, ma loro sono lì adesso, in un mondo totalmente scisso da quello dei vivi. Ed è proprio in questa terra fuori dal tempo che i due riescono a trovare un supporto, un appoggio l'uno nell'altro, dopo un sofferto approccio iniziale.
I loro personaggi li vedo come una contrapposizione a quelli di Aldo e la moglie: mentre i primi rappresentano i taboo, la violenza e la vergogna, i secondi si prestano più a figure auree, con vite normali, dal vissuto relativamente sereno e pacifico.
È stato molto interessante leggere di queste storie così distanti fra loro e il finale è di una dolcezza unica, in grado di portare una vera atmosfera di felicità a tutta l'isola.
Inoltre, è proprio il finale in cui ho sperato dal primo capitolo, perché romanticamente esalta il valore dell'amore fedele e duraturo.
Come sempre complimenti per la delicatezza e l'eleganza dello stile.
A presto~♥

Recensore Master
27/03/19, ore 18:38

4° posto al contest "La guerra del Raiting" indetto da missredlights sul forum di EFP


La vita quotidiana di Aldo Gorini – Yonoi - 38,8/40



Grammatica e stile di scrittura: 9.8/10
Lo stile è scorrevole, lineare e conciso. Non utilizzi parole troppo ricercate o troppo auliche, ma le sai utilizzare nel loro pieno significato e soprattutto al momento giusto e nel modo giusto. La punteggiatura è utilizzata in modo corretto, mentre per la grammatica non ho nulla da dire se non due errori trovati nel testo che ti riporto qui di seguito:

barbagli (barbaglii);
Fuhrer (Führer).

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Partiamo dal presupposto che il tipo di amore di Aldo nei confronti di Emily e viceversa è stupendo e già solo per questo fatto ti meriti il massimo, ma anche il fatto che tu abbia raccontato anche dell'amore per la musica di Aldo e di Emily, del loro incontro, di tutti i personaggi della Rupe che hanno una loro storia e del motivo per la quale si trovano lì, della tristezza che provano alla morte di Aldo o per il fatto che i vivi li vadano a trovare solo una volta l'anno e proprio nei giorni dei morti. Ogni personaggio non solo ha una propria storia, strutturata a regola d'arte, ma anche un proprio carattere, ben distinguibile da tutti gli altri. Da come li hai caratterizzati, non c'è mai stato un momento in cui abbia avuto dei dubbi sulle parole o sui gesti di ognuno di loro. I miei complimenti!

Ambientazione/metodi di approccio/situazione: 10/10
Punteggio pieno meritatissimo. Il fatto che tu abbia ambientato la storia in un cimitero, spiegandone le dinamiche e anche del perché ci troviamo in quel luogo, di come hai fatto incontrare tutti personaggi presenti nella storia grazie alla musica di Aldo, di come, in questo modo, si siano creati legami è stato qualcosa di bello, di unico visto che non ho mai letto niente del genere. Anche l'amicizia creatasi fra il Suicida per la vergogna e il soldato Ruhe è stato qualcosa che è nato col tempo, dalla costanza di non lasciare nessuno da solo. Cosa apprezzatissima, inoltre, è stato come sei stata in grado di far aderire epoche e luoghi diversi fra loro, amalgamandoli in modo tale da incastrarsi perfettamente fra loro.

Gradimento personale: 5/5
Ho apprezzato questa storia dall'inizio alla fine fine, sia per le tematiche della quale hai trattato, sia per come le hai trattate. Di una delicatezza estrema, visto che ci sono degli argomenti della quale bisogna avere molto tatto. Sei stata talmente brava che non ho potuto far altro che immedesimarmi nella storia e apprezzarne ogni più piccola parola.

Titolo e impaginazione: 4/5
Sull'impaginazione non ho nulla da dire se non farti i miei più sinceri complimenti. Tutto perfetto, dalla spaziatura, al font per finire anche sulla grandezza del carattere. Punteggio pieno in questo punto. Peccato non possa dire lo stesso del titolo. Non che mi sia piaciuto, ma per quello che hai scritto nella storia, non avrei solo messo “La vita quotidiana di Aldo Gorini”, perché la storia non è incentrata solo su di lui ma anche su altri personaggi della quale racconti la storia. Capisco che Aldo sia il motore di tutto, ma in questo caso il titolo mi sembra uno sminuire gli altri personaggi del cimitero.

Recensore Master
29/06/18, ore 22:33

Eccomi arrivato alla fine, yonoi.
Ho tantissime cose da dire come nessuna, sei riuscito a rendere questo finale come una sorta di pace dove la scoperta degli eventi di tutti gli abitanti della Rupe. E l'hai detto anche tu: c'erano solo gli impiegati del comune e un cane randagio, ma non si era mai visto un funerale più bello, nonostante la definitiva chiusura di quel luogo per la buona pace del custode. Il Suicida, invece... come avevo provato pena per Ruhe, per lui mi viene spontaneo il disprezzo, per un secondo ammetto di aver pensato "ha fatto anche bene a suicidarsi": e invece no, è quello ciò che conduce le persone alla rovina. Non serve la comprensione, e non è nemmeno giusta da dare ad azioni del genere, quello che serve è il perdono, nonostante sia estremamente difficile. É giusto che sconti no le proprie colpe, ma non concedere nulla equivale a gettare le loro vite nella morte; Ruhe, vittima di qualcosa di simile ma non comparabile per mezzi e fini (a proposito, ma come ha fatto a capire il significato della parola computer?), è proprio l'unico che ha capito ciò che serve, nonostante il sangue che gli sgorga da tutti i suoi punti dolenti.
E niente, ribadisco che questa è la migliore storia che abbia mai letto, aspetto la prossima e... Ancora, ancora grazie per questo racconto. Spero davvero che tu riesca a farcela per il mio contest, sappi che ci tengo davvero (mi bastano 501 parole, ciò che conta è il fatto che tu ci sia ♡).
E, infine, il canon di Pachelbel, la mia canzone classica preferita (sono "pianista") che mi stringe il cuore ogni volta che la sento... hai ragione, per questa storia non è altro che perfetta.

A presto, mystery_koopa
(Recensione modificata il 29/06/2018 - 10:37 pm)

Recensore Master
20/06/18, ore 22:11

Mamma mia che bella storia mi hai raccontato in soli 5 capitoli. Splendida! Scritta in maniera magistrale, non vorrei sembrarti ridondante, ma un racconto ben scritto (secondo me) fa diventare bellissima anche una trama semplice. Ovviamente non è il tuo caso, dove maestria e originalità si fondono alla perfezione.
La fine della vita di Aldo Gorini è la fine che ci auguriamo tutti! Magari dopo la morte ci fosse il nostro grande amore ad attenderci, che sia un marito, una moglie, una mamma o un figlio (purtroppo). L'immagine di Emily che "risorge" per suonare il violino mi ha fatto venire le lacrime agli occhi, è stata una visione dolcissima, bellissima, ricca di amore e di affetto. Potente in maniera delicata. Davvero commovente! E infine, saperli insieme a suonare di nuovo, mi ha trasmesso una sensazione di sollievo, di pace interiore. Nonostante la tua storia parli di morte, come ti ho già scritto, non mi ha angosciato neanche per un attimo, tutt'altro, questo perché i tuoi personaggi hanno trovato la pace proprio grazie all'aldilà. La famosa pace eterna.
La stessa pace che sembri abbiano trovato il Suicida e Ruhe, sebbene con maggiori sofferenze. Così scopro che in fondo le voci sull'attore non erano del tutto infondate, ma ha trovato un valido contrappasso ai suoi peccati mortali (in tutti i sensi!): l'attore ha trovato una specie di figlio da proteggere, e dal canto suo Ruhe ha trovato un genitore che non ha mai avuto a causa della guerra.
E' curioso come abbia letto questa storia proprio durante i mondiali - stasera poi proprio mentre stavo guardando la partita in TV - ai quali la nostra nazionale non si è qualificata, mentre nel tuo racconto addirittura lo vince. 2006? 1982? Quale anno?
Ho solo un'altra curiosità che ho dimenticato di chiederti nella recensione precedente: ho notato che anche qui, come ne "La Signora della montagna", compare il fiore calicantus, è il tuo preferito o è un caso? Sono un'impicciona, lo so ^^
Adesso ho davvero finito. Complimenti e complimenti ancora, questa mini long finisce diritta tra le mie preferite ^^
Nina

Recensore Master
08/06/18, ore 17:37

Credo che questa qui sia la storia più triste che abbia mai letto su questo sito. Non che non sia bella, intendiamoci. Anzi, è magnifica. Però è pervasa da un'atmosfera malinconica, anzi decisamente cupa. Mi sa tanto che più tardi dovrò andare a guardarmi un pò di video divertenti su Youtube per tirarmi su il morale.

Ma torniamo a noi. Dunque, dicevo che questa storia è intrisa di malinconia. Tanto per cominciare, l'ambientazione: un bel cimitero di quelli antichi, con tanto di allegri fantasmi che passeggiano di qua e di la. Poi, il personaggio principale, il buon Aldo Gorini, che ha perso l'amata moglie Emily anni prima e che ormai vive praticamente accanto alla sua tomba. Poi, il Suicida per la vergogna, ex attore che si è tolto la vita appunto per la vergogna di quello che aveva fatto (anzi, secondo me la vergogna derivava più dal fatto di essere stato scoperto). E infine, il giovane soldato tedesco della seconda guerra mondiale, Ruhe detto Husky, partito per la guerra con le migliori intenzioni e che alla fine l'ha preso in quel posto (nel vero senso della parola). Tutte storie individuali apparentemente slegate tra di loro, che però finiscono per intrecciarsi grazie al cimitero, che più che un luogo di riposo per i defunti diventa un luogo di incontro per questi ultimi e per i vivi. Ogni storia si porta appresso il suo carico di angoscia, eppure alla fine ognuno dei personaggi riesce a trovare un pò di pace. Aldo la trova nella morte, perchè finalmente potrà ricongiungersi alla sua Emily. E anche il Suicida e Husky in un certo senso, perchè se non fossero morti in quel modo probabilmente non sarebbero stati seppelliti lì, e quindi non si sarebbero mai incontrati e non sarebbero mai diventati amici (o almeno così io ho interpretato la scena finale). Tutto sommato un lieto fine, azzeccatissimo all'atmosfera generale della storia.

La storia, nel suo complesso, è stata molto piacevole da leggere. Anche perchè è contornata da una scrittura molto elegante e soprattutto senza errori. Non posso fare altro che ringraziarti per averla scritta.

Alla prossima!

Recensore Master
31/05/18, ore 04:00

Ho appena finito di leggere, e di nuovo mi inchino di fronte alla tua maestria. Una storia meravigliosa, struggente e ricca di suggestioni poetiche... Potrei stare ore a commentare questo ultimo capitolo, ma non credo di essere in grado, a quest'ora di notte, di dire qualcosa che gli renda sufficientemente giustizia^^
Sappi soltanto che sono commossa. È stato bellissimo vedere Emily che con le sue note struggenti richiamava l'amato, stuzzicando l'ingenuità del giovane Ruhe e la disillusione quasi cinica del Suicida per la vergogna... è stato forse questo a spingerli a confidarsi, ed è emblematico il fatto che le loro ferite abbiano ripreso a sanguinare proprio in quel momento, come testimoni della colpa dell'uno e della disgrazia dell'altro.
Aldo arriva finalmente al cimitero: salutato da un corteo dimesso ma a suo modo solenne, una tomba negletta che ai nostri occhi diventa un mausoleo.
E il capitolo si conclude come una splendida sinfonia orchestrale, con Aldo ed Emily finalmente riuniti che suonano insieme, come quella prima volta al Conservatorio... finalmente riuniti in quell'eternità fatta di luce. Un primo passo verso l'immortalità.
Io non so davvero che dire... davvero, tanto di cappello!
Adesso ti saluto, che si è fatto tardi, ma spero di tornare presto. Gute Nacht!^^

Recensore Master
13/05/18, ore 18:59

Ciao^^
Eccomi giunta alla fine di questo meraviglioso racconto. Un finale stupendo, dolce e malinconico, ma anche pieno d'amore e speranza.
Così Aldo Gorini alla fine ha potuto ricongiungersi con la sua amata. Finalmente incontriamo anche noi Emily alla Rupe, in effetti mi ero chiesta perché non fosse comparsa tra gli abitanti. E' molto bella l'immagine di lei che suona attendendo il marito, e ho amato particolarmente la scena del piccolo Ruhe che ascoltando la sua musica riesce a comprendere i suoi sentimenti. E' davvero adorabile, e le sue considerazioni sull'amore eterno mostrano la sua sensibilità, ma anche la sua ingenua fragilità. Ho apprezzato anche il riferimento al fatto che nonostante sia passato così tanto tempo egli sia ancora attaccato alla realtà del suo tempo, con il riferimento ai concetti ariani che aveva imparato a scuola.
Molto significativo anche il fatto che il dolore provato in vita debba essere superato anche nella morte, cosa che per il povero Ruhe è stata particolarmente difficile, e ancora soffre per il suo orribile passato.
Qui scopriamo anche i peccati del Suicida, che sono davvero pesanti e ci fanno comprendere le ragioni della profonda vergogna che l'ha spinto a compiere l'estremo gesto. Così egli ha trovato il coraggio di confidarsi con il soldato Ruhe. I due hanno trovato conforto e sostegno l'uno nell'altro, ma temo che per entrambi il percorso verso l'accettazione e la redenzione sia ancora lungo e faticoso, anche dopo la morte.
Complimenti, è stato un piacere immenso leggere la tua storia, che oltre ad essere bellissima tratta temi forti e profondi. Una favola sull'eternità e sull'umanità veramente ben costruita, scritta con uno stile ricercato e una prosa che scorre come musica (tanto per restare in tema^^).
Mi sono davvero commossa, ancora tantissimi complimenti e alla prossima! :)

Recensore Master
10/05/18, ore 09:41

Che bello, ho finito di leggere questa storia e mi sento come se mi fossi appena risvegliata dopo un bel sogno. E, devo ammetterlo con tutta onestà, è il capitolo più bello. La parte che più ho apprezzato è quando lo spirito di lei comincia a suonare il violino e il giovane soldato Ruhe dice che in quel modo sta chiamando il suo amato. Poi mi è piaciuto il fatto che i due suicidi siano sinceri l'uno con l'altro: tra di loro poteva rovinarsi tutto e sarebbero tornati a sentirsi soli anche in quel luogo di pace , invece la sincerità premia entrambi (conoscendo il punto di vista dell'altro comprendono cose che prima avrebbero inteso e giudicato diversamente). Loro due possono finalmente perdonare la vita.

Però sappi che tutti questi sanguinamenti e l'idea orrorifica del braccio che sanguina "in fondo i morti più vecchi è normale che inizino a perdere pezzi"... insomma ha fatto venire l'ansia anche al Suicida per la vergogna. :P Ti sembra strano che possa piacermi Linder che almeno si è sempre dato alla pazza gioia, tu però quanto hai maltrattato il povero Ruhe! Anche se - nonostante tutto - l'idea che i morti sanguinano quando soffrono l'ho trovata "romantica" di quel romanticismo decadente.

Ma dopo aver letto del braccio del ragazzo, quando hai scritto che all'altro sanguinavano i segni attorno al collo, ho seriamente temuto che gli si potesse staccare la testa.
*Per fortuna* nessuno ha perso pezzi, né gli affetti trovati e quelli recuperati, e l'amore di Aldo e della sua Emily è talmente raggiante e puro da ringiovanirli. ^^

La burocrazia anche qui ha fatto il suo dovere di complicare le cose, e i loro corpi non staranno insieme fisicamente ma le loro anime saranno insieme per sempre!

Recensore Master
07/05/18, ore 16:55

Buonasera carissimo!
Che storia meravigliosa! La vita di Aldo Gorini non poteva avere finale migliore!
Tra l'altro, mentre iniziavo a leggere il capitolo, mi sono appunto chiesta come mai Emily non fosse mai apparsa tra le anime della rupe mentre il suo amato suonava il violoncello, e ho pensato che fosse andata oltre, che non fosse rimasta aggrappata a quella parvenza di vita che hanno gli altri. Poi, invece, eccola apparire col suo violino, come a richiamare a sé lo spirito del suo amato Aldo.
L'immagine dei morti che escono dai loro loculi, mi ha fatto pensare al cimitero dove riposa mia nonna. Sai, vicino a dove si trova lei ci sono due suoi vicini di casa, e mentre leggevo ho immaginato lei e gli altri due - che sono marito e moglie, per inciso - che ogni tanto si ritrovano a chiacchierare sulla massicciata. E poi, chissà, magari ogni tanto scende anche le scale e va a trovare mio nonno, che riposa dall'altra parte del vialetto :-). Inutile dire che questa storia mi ha commosso e fatto riflettere molto.
Venendo alla parte dei due suicidi, mi è piaciuta molto l'immagine delle ferite che riprendono a sanguinare quando i morti sono particolarmente turbati. Un po' meno quella dei morti più "vecchi" che perdono pezzi: scusami, ma mi ha fatto venire in mente gli zombie :-).
Comunque, alla fine i due si sono trovati molto affini, e ho trovato che il suicida per la vergogna si sia ben riscattato dal suo passato.
E ora che i due musicisti innamorati sono di nuovo insieme, gli abitanti della rupe possono godere dei loro concerti.
Bella, bella e ancora bella. Una storia che mi ha commosso e segnato tantissimo! Grazie per averla scritta e condivisa!

Recensore Master
06/05/18, ore 21:29

Ero preparata, per fortuna. Perché se avessi letto tutto oggi mi sarei sentita male.
Vedere così da vicino la morte di Aldo - la parte medica, diciamo così - è stato molto difficile per me, che ho fobia di queste cose, mentre non ce l'ho dell'idea generale che tutti finiamo.
Il bello è che sono i morti quelli che si animano! è come una festa, è un comitato di accoglienza, per ringraziare del bene che la bellezza della musica ha portato in quel cimitero
Emily che gli va incontro, bella come sempre, eterna, trasparente e leggera è una visione meravigliosa, e mi rasserena, devo dire. Capisco e partecipo a questa parte, mentre il triste funerale mostra la reazione della maggior parte delle persone quando un capitolo si è chiuso
Però quando sei arrivato al cane magro e affamato mi ha dato una coltellata nel cuore, giuro. Ho pianto calde lacrime - e ci sta - ma anche alla seconda lettura!
quella è la manifestazione di un affetto sconfinato che solo quelle creature degli anmaletti che dividono la vita con noi offrono in modo così puro e assoluto. seguiva la bara, piccino : (
Il soldato Rhue si prende cura del Suicida? perchè no?
che vale più la convenzione sociale dell'adulto che cura il piccolo?
anzi, si sente perdonare, e qui torno a dire che il fondo di tutto deve essere una tua grande (meglio immensa) generosità d'animo. Io non sarei riuscita a scrivere la stessa cosa, per niente
Così resto a rimugunare, ringraziarti di aver scritto, e prometterti pubblicità per questo capolavoro
ora dimmi ti prego, però:
1) che qualcuno porterà da mangiare al cane
2) Game of Thrones, eh? non è che ....^____^
baci, baci,
tua, Setsy


Recensore Master
06/05/18, ore 20:08

Ed eccomi qui a commentarti puntuale.
Innanzitutto, complimenti per questa bellissima storia malinconica, struggente, ricca al tempo stesso di morte e di vita, al punto che non si sa più dove cominci l'una e dove finisca l'altra.
Perchè questa è una storia di morti, di emozioni eterne, cristallizzate per sempre nella gabbia angusta dell'isola dei morti, unico rifugio delle anime, confinate dal mondo dei vivi, costrette ad assistere alla vita da lontano, fantasticando di vittorie calcistiche cje possono solo immaginare e fumando mozziconi fantasma che non si consumano mai.
Nella tua storia coesistono i due aspetti della morte: la non-vita orrenda, la perdita di tutto, il confino in un non-luogo popolato solo da morti, e il suo aspetto di pace, di calma, di appianamento di qualsiasi cosa. Un luogo dove anche un pedofilo può trovare uan sua dimensione. Non parliamo di un "perdono", qui non siamo preti, ma un suo modo d'essere al di là della condanna sociale.
La morte come grande consolatrice, che alla fine in un certo senso livera dagli affanni terreni e regala una grande calma, una grande capacità di comprensione per tutte le cose.

Però avrei voluto rivedere Linder!^^

Ancora complimenti, una storia stupenda!