Recensioni per
Prometheus
di Bael

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/02/12, ore 17:32
Cap. 14:

sono davvero tanto felice di aver trovato questa storia. il tuo modo di scrivere semplice e curato, ma molto introspettivo, mi ha catturata fin dalle prime righe, tanto che non potuto fare a meno di leggerla tutta d'un fiato. E' la prima storia con protagonisti che non mi interessano affatto che leggo. Di solito ricerco solo i personaggi che mi piacciono, e io Sayu non l'ho mai nemmeno presa in considerazione, ma tu hai fatto un lavoro meraviglioso con lei. Per non parlare poi di Lene e Kuraji...hanno entrambi una profondità psicologica davvero impressionante. Ora, io ho raramente odiato un personaggio tanto quanto Lene. Avevo l'irrefrenabile voglia di colpirla e farle provare qualcosa all'infuori di tutta quell'apatia calcolata e di rancore. E' un personaggio marcio, cattivo, e la vita non ha certo aiutato in questo caso. Ma è davvero ben fatto, non c'è che dire. Quasi mi sembra più umano suo figlio di lei ( vabbè sono di parte Near è il mio preferito). Mi è piaciuto molto Jim, e anche quel pazzo di Kuraji....da brivido eppure l'ho trovato parecchio realistico. Ryuk e Matzuda sono perfettamente IC: l'uno nel suo voler sconvolgere l'ordine e fregarsi delle regole a solo scopo di divertirsi, e l'altro nella sua dolcezza e nell'ingenuità da bambino. Ma il migliore di tutti è ovviamente Light. Io non lo amo, per me lui sia da kira che non è solamente un pazzo esaltato, che se non fosse stato creato con questa vena di follia sarebbe un perfetto Mary stue per la sua aurea dorata. che noia. poi ci aggiungi la misoginia, le manie di protagonismo, il divismo incessante e la follia omicida...e ti viene fuori un cattivo perfettamente odioso. eppure qui mi è piaciuto: ti giuro mi sono ritrovata a sperare che alla fine vincesse lui!!!(forse perchè mostra un pò di umanità salvando la sorella). Mi sputtanerò ma ti dico anche che ho molto apprezzato anche l'accenno incest che ci hai messo. Ad ogni modo, hai creato un'ottima storia, ti faccio i miei complimenti su tutto.

Recensore Veterano
06/08/09, ore 21:07
Cap. 14:

Una sola parola: meraviglia. È solo con questa parola che riesco a riassumere una storia eccitante e dal ritmo frenetico come quella che hai scritto: meraviglia nel senso di “bellissima”, meraviglia come “stupore” (il mio). E magistrale. Le narrazioni in prima persona, lo stile asciutto senza troppi fronzoli che avrebbero appesantito inutilmente lo scorrere degli eventi, i continui colpi di scena.
Mi complimento soprattutto per l’ottima caratterizzazione di Sayu, specialmente perché sei un maschio, e Matsuda che mi ha fatto veramente tenerezza. Ho adorato il personaggio del tutto UMANO di Lene, così cinica, così attenta, così madre, così donna. E il colpo di scena di Ryuzaki sul finale? Stupendo. Ha parlato pochissimo ma è stato completamente IC.
Ed ora la perla: Light. La frase di Ryuk (caratterizzato benissimo anche lui) “Ti rifiuti di crederlo, Light? Credevi di essere un Dio? Tu sei un figlio delle coincidenze, come tutti gli umani, e pertanto, come essi, privo di senso. Ma la morte è regolare, programmata, sensata e ciclica. Ha uno scopo e ha un senso. Questo è essere Dei” mi ha lasciata inebetita per qualche secondo: fa riflettere e soprattutto riflette la natura infima, meschina, egoista e infantile di Light. Un Light che non pensa a godere del suo chiamiamolo “soggiorno” nel mondo che un tempo credeva sarebbe diventato suo, ma che invece continua imperterrito a cadere in basso, sacrificando la morale della sorella (anche se bisogna dargli il merito della maturazione di lei), un Light che è Light al 100 %, descritto benissimo anche dalla frase “Torna ad arrancare, come per tua natura. E chissà che non diventerai anche tu, un giorno, un Dio”.
Bravissimo, non ho davvero parole per la genialità profusa in quest’opera che fatico a definire fan fiction e visto che mi piacciono molto le citazioni ecco quella che preferisco in assolto: “Il motivo per cui l’uomo è suddito e la morte è Dea è che il Dio ritorna, il Dio ha uno scopo ulteriore, il Dio si ripete, il Dio è essenziale. Mentre l’uomo è utile e tuttavia finito.”.
Complimenti complimenti complimenti!

Recensore Junior
05/07/09, ore 18:31
Cap. 14:

Il nulla non riesce a cancellare le ultime parole che hai scritto, benché ne facciano parte. Anzi, forse proprio per questo. Il nulla segue la morte, inevitabile, consolatore, soporifero, devastante, eppure aspira ogni emozione dei personaggi rigettando angoscia, paura, disperazione, morbosità PRIMA della loro scomparsa, violenta e macerante: umana. Sì, è questo il sottofondo che emerge in questi ultimi due capitoli, sebbene impregni l’intera storia; ogni figura mostra una speciale sfumatura del concetto di umanità: Jim, pazzo e tormentato, Lene, impetuosa e istintiva, Kuraji, estatico e terrorizzato, Matsuda, ingenuo e bonario, gli Shinigami, perfino, beffardi e calcolatori, Sayu, intensa e realista, e, infine, Light, insaziabile assetato di vita e astuto. Sembra quasi che l’unica figura “pacata”, come tu stesso hai scritto, non distaccata, ma delusa, inquieta, lacerata, ma, al contempo, di una tranquillità insorreggibile, sia L, umano e divino, o forse è stato un po’ divino anche in vita, con i suoi asettici ragionamenti. L’incontro di L e Light nell’ultimo capitolo mostra perfettamente la complessità del loro rapporto: in fondo, si corrispondono e si ritraggono come palline che viaggiano in un contenitore oltremodo piccolo ad una velocità esorbitante. Come sai bene, quest’ultimo capitolo mi ha emozionata, scioccata, commossa al pari di quello in cui Light affronta i suoi fantasmi. Ah, a proposito di capitoli precedenti, ecco, il riferimento al secondo apre un varco temporale così deviante e contro natura che mi ha riempita di stupore e ammirazione, facendomi anche ricordare una frase che ho sentito qualche tempo fa in TV: i personaggi di un libro non muoiono mai, basta voltare una pagina indietro e si ritrovano nel loro vitale splendore. Forse è una banalità, ma una sentenza come questa rende brillantemente la bellezza della pagina scritta, che sia su carta o filtrata da cavi elettrici, server e complicati linguaggi informatici. Ciò che mi ha fatta piangere è stato l’insopportabile contrasto fra il “mu” finale e la raffica di sensazioni che mi penetrava la carne. Insostenibile, davvero. Non ce l’ho fatta, era un contrasto troppo dissonante e stonato, troppo meraviglioso e splendente. Disarmante. Ho tralasciato molto, tantissimo di ciò che avrei voluto scrivere, ma permittimi di riportare due citazioni: “La bellezza, la vera bellezza, termina quando un’espressione intellettuale inizia” (Wilde). Questa è la storia migliore che sia mai uscita dalla tua tastiera “e tutto il resto è silenzio” (Shakespeare).

Recensore Junior
05/07/09, ore 13:11
Cap. 14:

Che dire? Il pathos abita a casa tua per caso? Ci terrei a saperlo, così magari ti vengo a trovare e ne respiro un po' anche io, che averne una scorta non basta mai. Sconvolgente. Fantastico. Crudo. E vero. Vero come poche altre cose io abbia letto. Fin dall'inizio, fin dai primi capitoli, prometteva di essere una vera e propria tragedia sulla scia dell'Amleto. Non mi viene paragone migliore di questo. Ne vincitori, ne vinti. Un nuovo circolo che riinizia senza che il precedente abbia portato a qualcosa di nuovo. Come se il destino si divertisse a giocare,come nell'Amleto, con i personaggi, rendendo la loro vita un ammasso informe e intricato di azioni che collidono tra loro. Di vite che si scontrano quando è il momento sbagliato. Gli uomini non possono essere come gli Shinigami, la loro stessa natura impedisce loro di essere simili a Dei. Come Ryuk si diverte a dire nel 13esimo volume di death note: Light era semplicemente un ragazzo solo. Bhè credo di averti già fornito il mio personale modo di vedere sul suo personaggio, da cui io sono comunque sempre stata attratta, proprio perché in lui, nonostante tutto, si racchiude molto di quello che un essere umano è e può divenire. Alla fine la scelta di salvare Sayu non è amore fraterno ma logica pura. E i suoi ultimi istanti...bhè credimi, i suoi ultimi istanti questa volta mi hanno davvero angosciata. Quando Light è morto nel manga devo ammettere che mi ci sono trovata d'accordo e non ho provato tutta questa pena, ma non per le ragioni che puoi immaginare. Semplicemente per me dalla morte di L lui ha smesso di essere Light/Kira ed è divenuto solo Kira. Ma non il Kira vero. Quasi una copia mal riuscita dell'originale. Morto L si è adagiato per tre anni sugli allori, il suo ego è cresciuto a dismisura e lo ha fatto diventare troppo superbo. Per fare un altro paragone chiaro, hai presente la storia romana? L'impero? Ecco all'inizio per me Light era Cesare o Augusto. Figure carismatiche, che avevano raggiunto il potere con la loro astuzia e le loro capacità. Poi, dopo la morte di L, Light si è trasformato in una specie di Caracalla o di Nerone, personaggi con lo spirito ammollato dal potere. Che poi c'è da dire che al di là di questo, se non si fosse affidato a Mikami, sarebbe stato comunque difficilmente incastrabile. Comunque dicevo che ho apprezzato la morte di Light solo per il fatto che, alla fine non era più il Light delle origini ed era decisamente arrivato il suo turno. Questa morte da te rappresentata invece...bhé, partiamo dal presupposto che avendo visto dappertutto il Light delle origini ( che poi combatteva anche per qualcosa di diverso, ossia se stesso, non Kira e la giustizia nel mondo che sono cose differenti) mi è davvero dispiaciuta la sua morte. O meglio, questa volta ho davvero provato pena ( pena vera), per lui e per la sua condizione mortale ( perché diciamocelo, tale era). Poi il fatto che tutta la fic è pervasa da questo incredibile alone fatalistico la rende davvero degna dell'originale Death Note. Una storia perfetta e una conclusione ( seppure molto nichilista) ancora più apprezzabile, nonché assolutamente appropriata. Potrei spendere altri miliardi di parole, ma per il momento me le tengo come ricatto. Eh sì, adesso non credere che finita questa prenderai un periodo sabbatico...no no! Aspetto la nuova e non vedo davvero l'ora di leggerla. Ancora complimenti, sei riuscito a raggiungere il mio cuore ( che è la cosa più difficile al mondo dopo il sedersi nella stessa posizione di L o Near) e a farmi davvero emozionare. VOGLIO IL BIS! A presto e un bacio. Darseey.