(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Segnalo questa storia per eleggerla tra le scelte, entrare in questa onorevole categoria lo merita da tutti quanti i punti di vista letterari. Allego a tal proposito, per motivazione e spiegazione, due mie recensioni complessive per, rispettivamente, il 1' e l'8' ed ultimo capitolo della serie; nessuno dei quali supera una lunghezza rettamente misurata né cade mai, in nessun rigo, nel banale o nella noia.
Recensione Primo capitolo
Ed ecco l’inizio di un ritorno.
Un ritorno obbligato, normalmente fugato e mai voluto, ma qui incosciamente accettato e ricercato: poiché mosso da sentimento di affetto, e non solo probabilmente…
Se davvero volesse egoisticamente lasciare allo squalo il suo bocconcino, Daisuke troverebbe certo un modo per evadere da quella situazione, per fuggire senza farsi più ritrovare: anzitutto non presentandosi il mezzogiorno seguente o uccidendo freddamente i malavitosi sbarrantegli la strada. Ma i pensieri del pistolero vertono con forza verso ben altro, anche se controvoglia.
E questa è la contrapposizione che cristallinamente traspare dalle righe soprastanti, una lotta tra l’Io e l’Es, che non lascia spazio ad una scelta univoca e chiara.
Abilmente delineato, il dialogo mostra due identità tanto respingentesi a vicenda quanto avvicinate da reciproca attrazione, alimentata da bisogno utilitaristico da un lato e da bisogno cordiale(del cuore) dall’altro.
La pluringannatrice e ammaliante donna fatta di bramosia non dà via di scampo alla sua preda, intrappolandola e imbrigliandola per servirsene a suo piacimento, e chissà, forsanche per cavalcarla. Mossa da cieca e spasmodica avidità, Fujiko Mine mai ha avuto coscienza delle circostanze di pericolo nelle quali si immerge da capo a piedi, trascinando inoltre insieme a sé le sue marionette predilette. E questa volta è riuscita ad aggiungere alla sua collezione un pezzo veramente raro; che inizia fin da ora a cuocersi per bene attraverso la finale malizia farcita di parole sensuali ed un gesto provocante.
Rispettando con precisa profondità analitica e onnicomprensiva la personalità della bella criminale, lo scrittore traccia un ritratto perfetto di essa con pochi ma decisi ed essenziali tratti intensamente colorati, bastanti a far trapelare tutta la sua semplice mentalità.
Seppure esprimendo con altrettanta coerente introspezione la più complessa interiorità dell’ex-bodyguard di mafia, l’autore posiziona alla base dei suoi pensieri un singolare sentimento di affetto, che presumibilmente sfocerà in e scaturisce da un interesse amoroso nei confronti di lei.
Questa concetto dato per scontato, come una radicata scintilla nel suo animo, cozza con la vera identità di Jigen, e con essa infatti si confronta; l’ardua e azzardata idea di un’attrazione verso Fujiko non viene qui banalizzata, alienata dalla vera indole del nero tiratore e posta ingenuamente a sua caratteristica preponderante (come mi è capitato di leggere in sempliciotte ff scolorite spacciate per romanzi), ma viene cautamente introdotta nella mente del soggetto, causando remore e conflitti morali, lasciando che il lettore osservi cosa essa realisticamente possa provocare al suo interno.
In un’ambientazione noir ed erotica, dove la scelleratezza, gli intrighi e la lussuria sono di casa, si profila pertanto un introspettivo e avvincente romanzo a capitoli, che (spero) non sarà scevro di veemente intensità e d’imprevedibili colpi di scena.
Recensione Ottavo capitolo
Questo rocambolesco colpo di scena finale, il più sbalorditivo, termina in gran stile questa odisseica storia della quale il capitolo ne è lo stendardo rappresentativo, aggiungendosi in cima ai precedenti; tali colpi di scena sono i suoi veri protagonisti, fari rivelatori di questo racconto e delle personalità dei suoi personaggi, avendo armoniosamente scandito con ritmata cadenza le note di quest’avventura, colorata di azione noir e macchiettata da gocce d’erotismo.
Se sembrava difficile rispettare e superare l’avvincente trascorso letterario, ciò è stato eccelsamente realizzato, capovolgendo coerentemente idee preconcette nel lettore all’inizio della storia stessa, attuando un’evoluzione non solo di trama ma anche dei personaggi, rimettendo in discussione identità che sembravano destinate a rimanere incancrenite per sempre.
E l’irruento scuotimento è ciò che fa da padrone in questo piccolo romanzo, smuovendo persone, mutando gli animi, e colpendo senza pietà, anche chi lo pone in essere da artefice.
Viene investita in modo sublime e intensissimo l’interiorità dei protagonisti, la quale viene messa a dura prova, subendo perdite ma raggiungendo anche conquiste, salde e vere poiché ottenute con il patimento.
Quanto è accaduto tra Daisuke e Fujiko nel capitolo terzo “Scelta” era stata la rappresentazione dell’esasperazione psicologica reciproca, esplodendo nella violenza, passionale e poi fisica, dei due personaggi. Ma ciò che realmente provano l’uno per l’altro ha potuto farsi strada attraverso la loro mente e i loro pensieri grazie alle numerose quanto drammatiche e ferenti vicissitudini che hanno dovuto e saputo sopportare.
Nelle avversità e sofferenze più ardue si mostrano davvero i nostri io.
Non a caso si sono sinceramente trovati per la prima volta e saputi apprezzare come non mai al termine di tutto questo, ognuno con i suoi punti neri nel proprio animo, che resteranno, ma che sono già divenuti nobilitanti cicatrici della vita futura.
Uno stile che commistiona più generi e più livelli esistenziali, giungendo dall’azione più cruda al generare e visualizzare profonde onde nell’incoscio dei partecipanti, facendole risuonare negli osservatori.
La multitonale vivacità letteraria è la scintillante linfa che fa vivere questa opera, attraversante le sue scene ed i suoi tre protagonisti che non perderanno mai il posto nella nostra memoria.
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Se anche Voi, come penso, apprezzerete questa serie, non potrete che rimanere a fauci spalancate di fronte alla one shot della stessa autrice "Sublime Dannazione". Vi invito a leggerla cordialmente e vivamente, potrà solo procurarvi dolce ed intenso piacere letterario.
(Non segnalo tale storia poiché non serve, è sufficiente soltanto guardarla). (Recensione modificata il 26/06/2018 - 02:31 pm) |