Mi sono ritrovata a leggere anche questa tua one shot con la riflessione sul particolare delle mani, molto importante a quel tempo, e se ci pensi anche oggi in fondo le donne tendono a prendersi molta cura delle loro mani, perchè specialmente dopo qualche anno di matrimonio è la prima cosa che in un certo senso "cambia" e si modifica. Conosco persone talmente ossessionate da girare con la crema per le mani sempre in borsa, e comprare detersivi che magari puliscono male ma sono meno aggressivi sulla pelle, pur portanto i guanti. Devo dire che Candy è senz'altro una lavoratrice, ma ad essere sincera quando ha iniziato a fare l'infermiera l'ho sempre trovata effettivamente troppo svagata e sbadata, e comunque sembrava mettere sempre la sua vita e i suoi drammi davanti al suo lavoro, come quando si occupa di Albert, o quando se ne sta fuori tutta la notte a cercare Terence quando sa che dovrebbe tornare in ospedale, perchè ha già fatto uno strappo alla regola, o forse era il confronto con Flanny che ho sempre trovato estremamente capace e davvero votata alla professione che la faceva sfigurare. Tanto è vero che Flanny ha pochi dubbi nel partire per il fronte, e devo dire che è stato meglio così, decisamente non credo Candy sarebbe stata adatta ad un ospedale da campo, sempre con la testa tra le nuvole. |
Ciao Gatto1967,bello l'emblema delle mani che è il motore di tutto il racconto,durante i vari passaggi temporali,dai soprusi dei Legan fino alle riflessioni finali della protagonista. Mani che mostrano la dura vita di Candy,ma che fanno trapelare anche tutte le sue emozioni. |
Concordo con la recensione precedente. |
Ciao, sono di nuovo qui! |