Ciao, eccomi qui ^^
Alla fine ho deciso di proseguire questa storia perché non solo ero curiosa di sapere come sarebbe proseguita, ma anche perché se inizio a recensire una storia ci tengo a passare da tutti i capitoli, quindi mi sa che per un po' non ti libererai di me – sto scherzando, non prenderla come una minaccia xD
Una cosa che in questo capitolo è emersa maggiormente è… come posso spiegarmi? La sua universalità, ecco, ho trovato il termine.
Questo perché ognuno nella propria vita fa viaggi diversi rispetto agli altri e questo è anche il bello dell'umanità intera, in cui ognuno di noi vive esperienze diverse e si arricchisce il bagaglio culturale alla propria maniera.
Al contempo, però, ci sono appunto delle costanti che ognuno più o meno vive, indipendentemente dal viaggio che fa. Costanti che possono essere le cuffiette alle orecchie, le riflessioni sulla musica (i Tokio Hotel, mamma mia cosa hai risvegliato nella mia mente, mi hai sbloccato i ricordi legati alle scuole medie), i ricordi che affiorano quando una determinata canzone sbuca fuori con la riproduzione casuale, IL DOMANDARSI COME MAI SI TENDA A SCRIVERE SUI PANNELLI DI PRESTARE ATTENZIONE ALLA GUIDA SE PER LEGGERE QUEL MESSAGGIO BISOGNA DISTRARSI DALLA GUIDA, no ti giuro, quella parte mi ha fatta ridere tantissimo perché è fin troppo vera e me lo sono chiesta anche io come, immagino, chissà quante altre persone!
Quindi, diciamo che nonostante non abbia partecipato attivamente a questo viaggio, ho iniziato comunque a ritrovare delle piccole parti di me: queste costanti, appunto, che ho vissuto anche io in altri viaggi.
Tornando un attimo alla musica, alle medie (e anche per tutte le superiori) ero stra in love coi Linkin Park. Ecco, quando hai scritto della quinta elementare, di quel momento in cui col telefono in mano si voleva a tutti i costi far sentire una canzone che si ha particolarmente amato a tutti quelli che ti capitavano davanti, ero letteralmente io con “In The End” xD
A ogni modo, il viaggio procede, si fa una sosta e poi si riparte. Una cosa che ho particolarmente apprezzato di questo capitolo è il finale: perché nonostante la storia, almeno per il momento, sia quasi sempre ambientata in un posto chiuso e in posizione seduta – tralasciando Francesca che è miracolosamente riuscita a stendersi, lol –, nella parte finale, per il modo in cui hai descritto della vicinanza di Angelo, della musica che ascolta e della sensazione di protezione che infonde il sedile, mi sono sentita a mia volta molto tranquilla e rilassata. È stato sicuramente un ottimo modo per concludere il capitolo anche se, a essere onesta, ho la sensazione che possa trattarsi di una quiete prima della tempesta – e infatti non vedo l'ora di sapere cosa succederà nel prossimo.
Ti ringrazio per la piacevole lettura ^^
M a k o |