“Una passione proibita, una tentazione ambigua o, nel migliore dei casi, un trastullo sessuale. “
Probabilmente le grandi ships sono quelle che restano cristallizzate in un eterno conflitto. Bada bene, non sto dicendo che i nostri non debbano avere un lieto fine.
Ma per scatenare la mia emotività quel contrasto, ciclicamente, si deve riproporre. È quello che succede anche a me in questa problematica stagione 5. E so che quella lotta interiore mi ispira storie, e l’eterno lieto fine mi fa sentire bene.
È un eterno rincorrersi d queste situazioni, è il motivo per cui sono qui.
E così provo sempre un brivido quando ripenso ai primi tempi della stagione 3, e quella tua frase mi ha ricordato i tuoi primi racconti. I dubbi di Elijah, la sua vergogna e i suoi sensi di colpa. L’insicurezza che lo corrode, che allora era solo sua e adesso è instillata da Inadu. Trovo molto sottile e interessante questa tua scelta, è come se il personaggio di Inadu acquisisse quello spessore che non ha mai avuto. Un cattivo banale che nel tuo racconto diventa invece la voce della (cattiva) coscienza e della nevrosi.
“Non sei un giocattolo, non ti butterei mai via, non potrei farlo…, aveva detto Elijah.
Ma non era vero.
L’aveva già buttato via una volta, condannandolo a un supplizio atroce nel container senza sporcarsi le mani del suo sangue perché non poteva ucciderlo, ma non poteva nemmeno abbandonarsi al desiderio che aveva di lui.”
Ecco, questo riassume così bene la tragedia di Elijah, la cui eco arriva fino a noi, alle soglie della stagione 5. L’ho detto e lo ripeto ancora: l’Elijah che ha condannato Tristan non sarà mai più lo stesso. Non ha più avuto un momento felice, né in famiglia né con le sue partners. E quelli che ha creduto momenti di tregua sono stati in realtà solo illusioni. All’epoca di Hayley, perché il male incombeva sulla sua famiglia.
Ora, con Antoinette, poiché è privo di memoria e perciò incompleto, cieco e sordo a ciò che accade.
Un altro racconto emozionante e profondo, un nuovo tassello del tuo mosaico Trilijah. E i pezzi combaciano perfettamente.
Bravissima, come sempre gareggi con gli sceneggiatori per la varietà delle trame. Ma li superi in sensibilità.
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