Recensioni per
Cap. 17: Would you call that love
di Abby_da_Edoras

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/07/18, ore 15:48

Non so bene come commentare il capitolo xd alla fine elijah si è ripreso, tristan no!! Xd Neanche il sesso è servito!! Alla prossima!! Vediamo cosa succederà xd

Recensore Junior
20/06/18, ore 14:57

Che dire? Come ogni volta mi stupisce la tua eleganza nel creare trame, così tanto che io devo aspettare, elaborare ecco, prima di poter commentare. Devo metabolizzare il tutto, perchè la tua sensibilità è fonte di ispirazione e ricerca, è profonda ammirazione per come riesci a gestire la trama e legarla, storia dopo storia, con delicatezza, con passione.
Sai quanto ami Elijah e quanto mi faccia male vederlo così, ma so che nella via per la felicità ci sarà da soffrire, ma sono pronta a farlo.
Grazie per la dedica :)

Recensore Veterano
09/06/18, ore 22:12

“Una passione proibita, una tentazione ambigua o, nel migliore dei casi, un trastullo sessuale. “
Probabilmente le grandi ships sono quelle che restano cristallizzate in un eterno conflitto. Bada bene, non sto dicendo che i nostri non debbano avere un lieto fine.
Ma per scatenare la mia emotività quel contrasto, ciclicamente, si deve riproporre. È quello che succede anche a me in questa problematica stagione 5. E so che quella lotta interiore mi ispira storie, e l’eterno lieto fine mi fa sentire bene.
È un eterno rincorrersi d queste situazioni, è il motivo per cui sono qui.
E così provo sempre un brivido quando ripenso ai primi tempi della stagione 3, e quella tua frase mi ha ricordato i tuoi primi racconti. I dubbi di Elijah, la sua vergogna e i suoi sensi di colpa. L’insicurezza che lo corrode, che allora era solo sua e adesso è instillata da Inadu. Trovo molto sottile e interessante questa tua scelta, è come se il personaggio di Inadu acquisisse quello spessore che non ha mai avuto. Un cattivo banale che nel tuo racconto diventa invece la voce della (cattiva) coscienza e della nevrosi.
“Non sei un giocattolo, non ti butterei mai via, non potrei farlo…, aveva detto Elijah.
Ma non era vero.
L’aveva già buttato via una volta, condannandolo a un supplizio atroce nel container senza sporcarsi le mani del suo sangue perché non poteva ucciderlo, ma non poteva nemmeno abbandonarsi al desiderio che aveva di lui.”
Ecco, questo riassume così bene la tragedia di Elijah, la cui eco arriva fino a noi, alle soglie della stagione 5. L’ho detto e lo ripeto ancora: l’Elijah che ha condannato Tristan non sarà mai più lo stesso. Non ha più avuto un momento felice, né in famiglia né con le sue partners. E quelli che ha creduto momenti di tregua sono stati in realtà solo illusioni. All’epoca di Hayley, perché il male incombeva sulla sua famiglia.
Ora, con Antoinette, poiché è privo di memoria e perciò incompleto, cieco e sordo a ciò che accade.

Un altro racconto emozionante e profondo, un nuovo tassello del tuo mosaico Trilijah. E i pezzi combaciano perfettamente.
Bravissima, come sempre gareggi con gli sceneggiatori per la varietà delle trame. Ma li superi in sensibilità.