Recensioni per
In direzione ostinata e contraria
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/07/18, ore 15:57

Ciao!
Come ti avevo annunciato, ritorno dalle tue parti. Dopo che mi hai parlato di Sigyn in uno dei messaggi che ci siano scambiati, ho messo subito tra quelle da recensire questa one-shot (scoprendo solo quando ho letto l'introduzione che partecipava allo stesso contest a cui sto partecipando, quindi due piccioni con una favaXD). E finalmente, eccomi a commentare anche!
Allora, parto con i soli due refusi che ho trovato, semplici ripetizioni che l'occhio che conosce la lettura non riesce più a trovare (ne so qualcosa):
erano stirate in una un’espressione severa, -> c'è "una" di troppo
facendogli credere di essere di essere un Ase -> ripeti due volte "di essere"
In questa storia non ho stilisticamente nessuna critica da muovere. Non sussistendo il problema "POV", seguire il filo narrativo è stato semplice. Non ci sono state pause in cui ho dovuto riflettere, solo tanta voglia di conoscere questo contesto norreno che hai ampliato utilizzando i personaggi del film.
Ho apprezzato molto il gioco di sottintesi e "colpi di scena" che, seppur un occhio attento potesse prevedere, non sono stati rovinati dalla trama, che ha saputo nasconderli tra i suoi paragrafi. Per esempio:

tenuto addosso per anni e anni, rigirato tra le dita in letti troppo freddi o non scaldati abbastanza -> Questa frase ha un'ambivalenza sessuale, se così posso dire. Un sottinteso che richiama al calore che il corpo di un amato può dare. Ecco perché dico che sei stata brava a inserire sottili riferimenti a quel che vuole Loki, definendo fin da queste battute iniziali la sua introspezione e il suo scopo, e allo stesso tempo hai comunque mantenuto il segreto sulla trama, giocando molto bene con accenni e riferimenti.

Credo che tu abbia trovato il giusto equilibrio tra sorpresa e comprensione del testo. Un testo avvincente è quello che viene disseminato di indizi, che sta al lettore cogliere, incastrando ogni più piccola frase all'interno di un gioco più grande, cosicché arrivati alla fine quelle stesse frasi avranno ancora più profondità di significato e il lettore avrà voglia di tornare a rileggere per potersi gustare di nuovo una seconda lettura; mentre chi ha intuito può ritenersi soddisfatto della qualità con cui la narrazione ha saputo tendere e allo stesso tempo rendere incerti i meccanismi, tanto da tenerlo incollato fino alla fine. Davvero brava in questo.
Avevamo parlato l'altra volta del lessico anche, se non mi sbaglio, e qui non posso che esprimerti di nuovo i miei complimenti non solo per la padronanza del registro linguistico, ma soprattutto per la varietà di lessico che hai saputo inserire. Non mi capita spesso, ma in questa shot ho trovato una parola nuova che non conoscevo (sacello) e un'altra di cui non ricordavo più il significato ("strale"... a volte perdo i fogli in cui le appunto, le memorizzo per un po' e poi volano via, di nuovo per cieli infiniti). Detto questo, ho trovato altri termini che pensavo di conoscere e utilizzare solo io (protervia, per esempio). Tutto questo per dirti che ho apprezzato tantissimo questa lettura, se non solo per la qualità e la cura con cui scrivi.
Come tono narrativo, l'ho trovato più leggero dell'altro. E non è una critica, in realtà, perché (è una mia interpretazione) credo che questa storia abbia connotati più leggeri, quasi divertenti (voglio dire, ha un che di sottilmente ironico vedere il dio degli inganni innervosirsi per un matrimonio o un Thor correre al matrimonio del fratello e benedire la sua unione) che si vanno a mischiare a una trama più ampia e complessa, sicuramente densa di incertezza, giochi pericolosi e politici, uno sfondo di guerra e la paura di un prete ignaro all'inizio del suo destino e dopo sempre più invischiato in faccende pericolose e sottili, troppo grandi per lui secondo me, ma che comunque conserva quel non so che, che esalta la visione che il lettore ha di lui (un vecchio uomo, amico di famiglia, legato ai due fratelli e sempre in ansia per loro sorti. Un uomo che, seppure sbagliando e fraintendendo, cerca di fare la cosa giusta, con difetti e debolezze incluse).
Comunque la lettura è stata scorrevole e piacevole. La parte che ho preferito è stata l'introspezione: mai troppo profonda o pesante, ma sicuramente completa e a tutto tondo, che è andata a tirare fuori aspetti di ogni personaggio un poco alla volta, partendo dalle apparenze per poi mostrare la realtà dei fatti, e con essi la vera natura (ambigua e complessa) di questi personaggi.
Sì, la caratterizzazione mi è piaciuta moltissimo. Ho trovato piacevole il nervosismo "sicuro" e "superbo" di Loki. Il dio degli inganni non ha smesso un attimo di intrecciare piani e intrighi, ma io ho una considerazione doppia da fare su questo suo matrimonio: l'asilo politico e il tornaconto che gli viene, per me, è solo una facciata che non intacca minimamente il suo desiderio di sposare Sigyn né la sua felicità, anche se io la chiamerei sorpresa e - ancor meglio - meraviglia per avere finalmente accanto a sé la dea che incarna la fedeltà. Questo, però, non toglie che anche nei momenti più sentimentali, e sicuramente il sentimento c'è da parte di entrambi, il dio degli inganni non può annientare la sua natura. E a tal proposito amo tantissimo il discorso di Sigyn, quando gli dice che non si aspetta nulla di diverso da lui e che resterà al suo fianco sempre e comunque. Questo esalta un'altra ironia del fato: Loki, per tutta la vita, è stato "tradito" e usato, fuori posto, non appartiene a niente, e da ciò deriva il suo rancore verso padre adottivo e biologico; ironico il fatto che per amare abbia "bisogno" proprio di colei che incarna la fedeltà in persona, unica ancora che poteva veramente scalfire il suo cuore, proprio perché è una specie di "certezza". Questo rapporto è quasi "facile" concettualmente, mentre quello con il fratello, seppure vincolato da una vita di legame e amore che non può essere cancellato, proprio per i meccanismi sopra citati, sarà sempre conflittuale e ambiguo, letale per certi versi.
Due parole, infine, le spendo anche per gli altri personaggi che ancora non ho commentato direttamente (Sigyn e Thor). La prima mi è piaciuta molto nel suo ruolo un po' marginale. Sembra debole e "sottomessa" a Loki - mi ha fatto sogghignare l'ordine perentorio con cui ha detto alla guardia "portatela qui", perché dietro a tanta durezza immagino quale cura ci sia dietro, magari trentamila raccomandazioni e minacce su quanta delicatezza e rispetto usare (cosa che non appare sullo "schermo") - ma nasconde tanta forza e decisione, lasciami dire che incarna la forza di una donna che sa come convincere un uomo in maniera più letale che servendosi di un coltello.
E Thor qui è semplicemente Thor: preoccupato per il fratello, sempre pronto a dar fede alla parte più istintiva di sé fidandosi di lui; e sopratutto ci sono i suoi modi "rozzi" e schietti, del guerriero tonante, forte e focoso.
Ti rinnovo i miei complimenti.
A presto!

Recensore Master
20/06/18, ore 17:32

Ciao^^
Non mi sono dimenticata di te, sono solo lentissima a ricambiare le visite. Ho scelto completamente a caso, e non ne sono rimasta affatto delusa.
Un racconto molto dolce e malinconico, a suo modo. Mi piace il tuo modo di scrivere, che sa essere scorrevole ed elegante senza essere pedante. Pensieri, emozioni, immagini risaltano in maniera molto vivida, e i personaggi risaltano nella loro tridimensionalità.
Apprezzo molto anche il tuo tentativo di unire il fandom di Thor alla filologia nordica, l'ho trovata una scelta parecchio interessante^^ purtroppo non ho visto i film, ma sappi che ho comunque colto i riferimenti alle saghe che hai disseminato qua e là, e me li sono goduti molto.
Complimenti, è stata una lettura davvero piacevole. Leggerò senz'altro qualcos'altro di tuo.
A presto, e scusa per il ritardo abissale!^^

Recensore Master
12/06/18, ore 00:13

Oh cara Autrice, che storia meravigliosa!
Ha il sapore della fiaba romantica, questa unione segreta e desiderata da tantissimo tempo. Vi è avventura, intrigo politico, ricatto , guerra, spie russe, tranelli e riappacificazioni insospettabili.
Ho apprezzato molto la descrizione della cruda vita che sia stata riservata al Fabbricante di bugie: una vita da esule volontario di ogni luogo, un apolide, un novello Dante che fece parte per se stesso. Mi ha commossa il tentativo dei due ragazzini di ribellarsi ad una decisione politica così straziante, che segna quanto coraggio animasse i loro giovani cuori, ancora uniti nel sentimento di fratellanza. Mi ha intenerita fino alle lacrime leggere di Frigga: hai reso perfettamente il concetto che non sia il ventre che partorisce a rendere madre, ma il cuore che accoglie e che nutre. Loki è imbevuto di sentimenti fortissimi, degli archetipi quasi assoluti ed ancestrali. Affetti che non muoiono con la distanza, ma covano sotto la cenere, in attesa di fiammeggiare di nuovo! Non muore l' affetto materno, tanto profondo da autoinfliggere l' esilio in patria. Non perisce la fratellanza, che risorge nella fiducia e nella benedizione ai nubendi. Non svanisce nel ricordo di Lei.
Bellissima la vendetta di Loki, il suo triplo gioco, la sua magistralis lectio di astuzia e coraggio e follia politica. Il piano è una iperbole di rischio e genialità. Un mix assolutamente riuscito, che tiene il lettore sul filo del nulla come equilibristi senza bilanciere!
Ho amato questa storia in cui Sigyn è la luce, la fonte fresca dopo la corsa, la ricompensa dopo tanta sospensione: è fiducia, lei, che non crolla!
Dolcissime ai miei orecchi ed al mio cuore le parole di Thor: lei ha scelto Loki, lui è stato sempre sua preda, probabilmente consapevole e, credo, felice di esserlo.
Il Menzognero dio ricambia quasi con ferocia l' amore di chi lo voglia a rischio di ogni pericolo: è la caratteristica di chi soffra della sindrome dell' abbandono, penso.
Tu sei abile tessitrice di trame, come novella Aracne disegni meraviglie leggere come seta e preziose come broccato. Grazie delle tue righe. Spendere il tempo leggendo il parto della tua fantasia è sempre tempo piacevolissimo che arricchisce e apre nuove finestre sull' anima. Bravissima!

Recensore Junior
10/06/18, ore 21:47

Ciao!bella storia, davvero! Un mistero che si svela agli occhi di Harold ( e a noi con lui) come con le scatole cinesi...pensi di aver capito tutto e invece no, la verità è tutta un'altra!e un'altra ancora!
Mi sono piaciute moltissimo le dichiarazioni degli sposi, che svelano in poche frasi il carattere e la consapevolezza di ognuno su se stesso e sul rapporto che li lega.
E ho apprezzato Thor e il loro cameratismo e il fatto che entrambi rimpiangano una vita che non è stata e che non sarà mai, e che abbiano deciso di agire in barba a tutti per fare ciò che era giusto.
E anche la forza di Sigyn di scegliere Loki nonostante tutto e di rischiare ogni cosa per lui. A fare da contraltare il dubbio che attanaglia Loki, che nonostante la sua innegabile arroganza e smisurata fiducia in se stesso, vacilla chiedendosi se il suo ennesimo piano rischioso e geniale stavolta non sia solo una follia.
Ancora complimenti e a presto!!

Recensore Junior
09/06/18, ore 09:50

Storia meravigliosa.
Non so molto della mitologia norrena e la sto riscoprendo grazie alle tue storie. Ho colto con gioia tutti i riferimenti (Sin City, hai la mia stima per questo) e ho apprezzato come hai reso splendidamente il carattere di Loki e il suo rapporto con Thor.
Meravigliosa.
T

Recensore Veterano
09/06/18, ore 09:05

Cioè, Loki, gioia dei nostri cuori palpitanti d'amore per te... MA CHE CAVOLO FAI? MA PERCHÉ NON SPIEGHI LE COSE? OK CHE SEI COMPLICATO MA LI MORTA.... no no no, meglio non dirlo. Allora, il nostro caro Odino ha svenduto Loki a Laufey, povero angelo, ma lui prima fa credere di essere nemico e poi si rivela la spia di turno. Per quanto il nostro Loki sia il genio indiscusso di tutto l'Yggdrasil, stavolta hanno ragione Sigyn e Thor, se dicevi tutto prima era meglio ma poi ci avresti spezzato il momento dell'pathos shaekspiriano cui ci hai abituato e ti perdono ma povero sacerdote, minacciato, quasi picchiato e strattonato... non te regoli. Sigyn: Il pegno d'amore del fazzoletto awww... piccoli semi d'amore che germogliano all'ombra di Asaeheimr. Tesoro, viene creduta la donzella da salvare quando non è assolutamente così, lei c'è l'ha già il salvatore... più o meno, perché Loki non è il principe delle fiabe ma se lo fosse non saremmo qui a parlare di lui, no? Thor: cioè, ma io lo amo a questo. Arriva in ritardo e bacchetta il fratellino, viene creduto il nemico quando si fa in quattro per aiutarlo a sposarsi. Thor, ci fai mettere in dubbio se continuare ad amare Loki o cominciare a sbavare su di te, stai attento. Harold: la vittima inconsapevole dei piani di Loki, crede che sia un mostro quando non è così, considera Sigyn da salvare quando è lei che ha scelto il bel principino consapevole di essere figo e che mette in pratica sto piano. Harold, le apparenze non sono mai tali, Loki non t'ha insegnato niente? Dai, il puzzo di presa in giro era palese già da subito. Shilyss: Ma quando ti fai assumere dalla Marvel?

Recensore Junior
09/06/18, ore 00:58

Come sempre hai il dono di tenermi attaccata allo schermo. Provo sempre a rileggere e analizzare nella speranza di eviscerare ogni segno, ogni occhiata... Ogni significato. Andrò oltre il bellissimo intreccio di un Loki conteso tra Jotunheim e Asgard, andrò oltre la profonda sofferenza che riesci a farmi vivere attraverso il destino sempre avverso di Loki. Eppure eccole, le nozze, infine.
La fedeltà si vota all'inganno. L'amore vince sull'odio e, anche se si è costretti alla fuga, e anche se potrebbe sembrare un 'unione "conveniente", ecco le spalle rigide quando lui guarda lei, ecco il volerla accontentare proprio con quella benedizione.
Ecco il suo muto ringraziamento per quella spilla che indicherà sempre la via si casa. Grazie dunque per questa perla, ti auguro di vincere 💪💪💪

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