Ciao :)
Nello sfogliare le tue storie, ho deciso di partire da questa proprio per il collegamento con la canzone Amsterdam, una delle mie preferite degli Imagine Dragons.
Ammetto di essere una "neofita" per quanto riguarda Bucky, ma mi sono trovata molto coinvolta nella lettura, che mi ha permesso di esplorare le mille sfaccettature di questo personaggio che, mi rendo conto, è estremamente complesso da gestire.
Il suo aggrapparsi ad ogni frammento di memoria è struggente, così come la paura di poter dimenticare persino il suo nome e il modo in cui riversi tutto se stesso in una semplice agenda mentre continua a spostarsi senza requie, accompagnato solo dal suo bagaglio di appunti e ricordi – un'immagine per altro bellissima ed efficace. Splendide anche le riflessioni di Bucky su Natasha e sul loro rapporto e la rievocazione della loro visita al Palazzo d'Inverno.
La ripresa della scena di Civil War a Bucharest è gestita ottimamente dal punto di vista di Bucky, incluso il dettaglio dell'agenda e le sue reazioni al dialogo con Steve. Il resto degli eventi si sussegue con la giusta freneticità, ma la lettura non risulta mai ostica da seguire, sostenuta dal giusto concentrato di adrenalina, fino all'arrivo in Siberia.
La conclusione è perfetta, con Bucky che decide consapevolmente di sacrificare altro tempo prezioso della sua vita già dimezzata per non arrecare ulteriore dolore a nessuno. È un atto disinteressato e in un certo senso eroico, per una persona che ha già sofferto così tanto ed è appena riuscita a scorgere uno sprazzo di normalità proprio in quei muri che, finalmente, stanno crollando.
In ultimo, sei riuscita a intersecare in modo fluido e coerente il testo della canzone con gli avvenimenti, soprattutto il parallelismo coi muri, senza appesantire la lettura e, anzi, accompagnandola passo passo con la musica.
Brava, questa song-fic mi ha permesso di esplorare meglio la mente e il punto di vista di Bucky, un personaggio che finora mi sono limitata a compatire senza mai approfondire la reale tragicità della tua vita, arricchita nel tuo scritto anche dagli eventi del fumetto.
Un caro saluto e alla prossima,
-Light-
P.S. Credo ci sia un errore nell'html, in quanto circa a metà testo le righe strabordano dalla pagina bianca continuando sul blu dello sfondo di EFP, costringendo a scorrere il testo lateralmente per un bel pezzo. Nulla di grave, per fortuna sono solo un paio di righe, ma ho pensato di segnalartelo :)
P.P.S. Piccola nota: Howard conosce Maria negli anni '60, molto dopo la sparizione di Bucky, ma mi ha colpita l'immagine spensierata che hai creato del loro gruppetto mentre respira una boccata di normalità durante la guerra, quindi è una licenza poetica d'effetto che ho apprezzato molto (e che rende ancor più drammatici gli eventi del ftidico 16 dicembre). |