Hai usato pochissime parole per esprimere la grandezza e l'unicità della Johnlock, in tutta la sua tridimensionalità di sentimenti e situazioni che non possono essere ricondotti solamente ad un'attrazione particolare o ad un'amicizia esclusiva.
È sufficiente una sola, brevissima e lapidaria domanda ("...mi ami?..) a creare il clima particolare di quel sentimento che lega Sh e John. Quella richiesta diventa quasi un mantra che esprime l’assoluta necessità di Sh di trovare conferma che valga proprio la pena di perdersi in John ed il suo bisogno vitale di sentirsi al sicuro, amato e protetto.
E quest’ultimo glielo conferma, gli rinnova la sua assoluta dedizione anche se ha ben presente le caratteristiche che, comunque, fanno di Holmes un individuo assolutamente originale ed irripetibile (tendente all’incoscienza ed all’irresponsabilità in situazioni estremamente pericolose, sociopatico, arrogante, chiuso nel suo mondo…). Lo ama davvero, John, e glielo fa capire, con semplicità, con immediatezza, e tu gli fai usare un termine chiaro ed inequivocabile (“…certo…”).
Sh gli risponde con un avverbio, “follemente”, che racchiude tutta quella che è la sua essenza, la sua particolarissima umanità che non ammette concessioni alla normalità ed all’omologazione.
Proprio una bella fic, apparentemente troppo semplice nella sua essenzialità, ma che racchiude, invece, tutto quello che avrebbero potuto diventare John e Sh quando il caos pazzesco della S4 si fosse depositato e fosse sfumato.

Ciao, mi è piaciuta molto anche questa piccola drabble o meglio questo breve dialogo. Di nuovo sei riuscita nell'intento di rendere IC due personaggi che non è semplice riuscire a tirare fuori correttamente da un testo così corto. Eppure tu ce l'hai fatta, riuscendoci alla grande. Lo si capisce da tanti piccoli dettagli inseriti lungo il botta e risposta di Sherlock e John. Il pretesto è semplice, un maglione di un colore che ricorda gli orribili maglioni natalizi di John e che diventa l'occasione per mostrare le differenze che ci sono tra i due. Mi è piaciuto come esce l'Holmes più razionale, quello che sostiene che il colore di un maglione non influenza sul calore. La concezione di John della cosa è molto sentimentale, quasi romantica. Sherlock non la vede così, per lui è il tessuto che scalda non un semplice colore. Le differenze tra i due sono nette, qui molto semplificate per via della lunghezza del componimento. Ma molto nitide. Da una parte c'è John, sentimentale e romantico, tiene in considerazione anche cose che con la logica non c'entrano niente e lo fa perché gli piace pensarla così. Mentre dall'altra c'è Sherlock per il quale un discorso è sensato solo quando non ci sono elementi irrazionali di mezzo. Il tutto si conclude con quella frase finale che quasi ribalta la situazione, e che tira fuori un'ironia molto particolare. Perché Sherlock non crede alla questione dei colori, però gli viene caldo lo stesso. Frase che lascia intendere molte più cose di quante non ne dica. Al solito c'è tanto non-detto tra le frasi e tu riesci a giostrarlo benissimo.

Complimenti.
Koa

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Ciao, ammetto che questa raccolta mi era proprio sfuggita ma ho notato che l'hai pubblicata alla fine di giugno e io in quel periodo non ero tanto presente a me stessa. Meglio tardi che mai comunque.

Mi piace molto l'idea di brevissime storie composte di solo dialoghi. Non le chiamerei drabble, perché pur avendone la lunghezza non ne ha la struttura. Direi più che altro che è una brevissima storia. Mi è piaciuto molto come sei riuscita a tenere entrambi IC, pur essendo uno scambio di battute incentrato unicamente sulla parola "Ti amo" che è sempre rischiosa da mettere in bocca a uno come Sherlock Holmes. Qui però è tutto molto leggero e divertente, il fatto che tu sia riuscita a far esprimere i personaggi in poche parole lo si vede dai dettagli, come il fatto che John tema che Sherlock abbia qualcosa da farsi perdonare. Quella semplice battuta apre a tutto un modo di altre cose non dette e che si può soltanto immaginare, che restano un po' sullo sfondo e fanno da cornice a qualcosa di stupendo.

Come sempre sei davvero brava a comporre scritti tanto brevi e non è una qualità che hanno tutti a mio avviso.
Koa

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Una storia breve, questa tua, ma "calda" come quel maglione che indossa John.
Lo scambio di battute tra i nostri due avviene all'insegna dell'IC più rassicurante, perché c'è l'ennesimo scontro tra l’acida saccenteria di Sh ed il suo spietato argomentare su qualsiasi argomento, nell’esibizione di un’intelligenza decisamente superiore ma, come in questo caso, noiosa; dall’altra parte c’è John, rassicurante e tranquillo nel suo maglione, che immagino raccapricciante, e la lettura consueta del giornale. Scena che mi richiama piacevolmente il clima dei bei tempi del 221b. A lui non occorrono parole per convincere il suo coinquilino della bontà della sua scelta di quel capo d’abbigliamento: è lo sguardo che scannerizza tutto di Sh ma è, in realtà, il suo cuore che gli trasmette il messaggio chiaro del maglione.
John ed il maglione. Ma, soprattutto, John.
Una brevissima storia che concentra, in maniera efficace, il significato di quella particolarissima “amicizia”. Molto piacevole, brava.

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Più leggo le tue fiction più mi chiedo come fai. Il tuo è qualcosa di più del dono della sintesi: è un tocco di magia.
Bravissima ❤️

Ciao!
Questa piccola OS è davvero molto dolce, fa sempre molta tenerezza come Sherlock possa essere terribilmente sicuro di se stesso per quanto riguarda le sue capacità, ma quando si parla di sentimenti diventa a dir poco insicuro e fragile... ha un disperato bisogno d’affetto e di sentirselo dire, che è amato da John.
Spero davvero che continuerai la Raccolta :)
Signorina Granger

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No dico, vuoi farmi piangere? Perché questo dialogo è tenerissimo e io Sherly lo vedo così, un ammasso di ricci che chiede continuamente conferme. Bello e dolcissimo tanto da non averne abbastanza. Scrivine altri, sei bravissima.
Un abbraccio,
Johanna

Ma che meraviglia 😍😍😍😍ma che dolce il mio piccolo Sherlock ❤️❤️è davvero adorabile❤️❤️e che tenero John quando lo rassicura😍😍è bellissima 😘😘😘