Buon giorno carissima ragazza e dopo tanto tempo eccomi qua a dirti giusto due cose riguardo alla storia. La prima è quella che si avverte tutto il patema d'animo che ha Lucifer riguardo a lui, i sentimenti e quella situazione che lo fa star male. È in cerca di risposte, le quali al momento non arrivano. Secondo deve cercare di essere un po'più ottimista, vedrai che troverà le risposte, magari attraverso un angelo o arcangelo di cui non pensava e non credeva che le potesse dare!

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Ciao! Questa storia mi è stata consigliata da un'amica e sono contenta di averla letta, perché a me di Supernatural sono sempre piaciuti i personaggi secondari piuttosto che i protagonisti e gli Angeli in particolare. Non avevo mai pensato a una coppia Lucifer/Michael (ai tempi in cui guardavo SPN io shippavo Lucifer con Gabriel!), però devo ammettere che il personaggio di Michael mi è sempre piaciuto e non lo consideravo solo il perfettino primo della classe, secondo me lui per primo non era felice di essere il soldato perfetto. E in questa tua storia si comprende benissimo la stanchezza di Michael, la sua consapevolezza del fatto che obbedire sempre agli ordini e seguire la via che è stata prestabilita per lui senza che lui potesse mai dire la sua opinione lo ha portato, nel corso di anni e secoli, a perdere parti di se stesso fino a sentirsi un corpo senz'anima, senza emozioni, solo il vuoto e il freddo.
Ed è bello che sia proprio Michael a dire di non amare la vita militare, ma di non aver avuto mai il coraggio di dirlo apertamente: è proprio l'idea che io mi ero fatta di lui, che non fosse affatto il soldato perfetto che voleva apparire, ma che fosse stato più facile obbedire che ribellarsi. Negli occhi di Michael io ho sempre visto una richiesta di aiuto...
E ora chissà, forse sta per incontrare la sua occasione di cambiare vita, di sentirsi veramente "vivo"!
Bellissima storia e splendida rappresentazione di Michael!
Abby

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Mi approccio a questa storia titubante poiché non sono abituata a leggere di Supernatural senza i due protagonisti, però "on the screen" è stupenda e così mi decido a fare il passo.
Leggo il primo capitolo e rimango frastornata dalla metafora del treno e della guerra, è tutto così cupo e doloroso e si un'altra volta mi sento trascinare giù nei pensieri del protagonista.
Tutti i dubbi svaniti, questa volta leggerò di Lucifer e Michael e non posso trattenermi dal leggere il capitolo successivo.

Ciao, mi ha incuriosito molto il pairing della tua storia (ammetterai che di michifer non ce ne sono molti) e poi questa Torre che si staglia all'improviso nella mente del protagonista (che immagino essere Lucifer). Mi sono piaciute molte le considerazioni sulla funzione del treno che mi hanno ricordato Pirandello (ovviamente è un complimento). Aspetto con ansia il prossimo capitolo.

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