Recensioni per
Mostro
di Senza_corona

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/10/21, ore 15:36
Cap. 1:

Piton è da sempre il mio personaggio preferito e renderlo non è sicuramente facile, vista la sua complessità, ma tu ci sei riuscita alla perfezione. Tra le righe traspare perfettamente il suo dolore, l'odio e, sì, anche il cuore spezzato lasciato da Lily, la sua frustrazione per essere sempre una sorta di 'rinnegato', di 'mostro' che anela a riavere l'unica cosa in più che aveva rispetto a tutti gli altri: Lily. Esattamente come Quasimodo, l'unica cosa che voleva era essere amato ed infatti ho trovato perfetto il paragone!
Ho trovato molto verosimile il comportamento di James e di Sirius: lo scherzo è proprio da loro (e spiega anche perché non li abbia mai apprezzati come personaggi) ed anche la 'redenzione' di James è adatta, perché, in fondo, alla fine, era cambiato e qui si intravvede questo spiraglio di mutamento.
La parte che ho apprezzato di più è stata il finale: in poche righe, sei riuscita a riassumere il perché Piton abbia preso la decisione che gli ha rovinato la vita, perché abbia deciso di entrare nei Mangiamorte, con tutto ciò che ne consegue. E, alla luce della sua vita, tutto ciò è, se non accettabile, certamente comprensibile.
La frase: 'Perché un mostro non prova nulla, non sente nulla. Da oggi ti concentrerai solo su di te, sul potere e sul modo per ottenerlo: se come mostro non puoi essere amato, quanto meno sarai temuto.' è veramente perfetta ed è, in un certo senso, il sunto perfetto della tua storia.
Infine, permettimi di dirti che scrivi davvero bene, in modo semplice, chiaro e, dunque, anche molto scorrevole.
Complimenti, spero di leggere ancora qualcosa di tuo!
E.

Recensore Master
29/07/18, ore 17:25
Cap. 1:

Terza classificata al contest "Raccontami una fiaba II edizione"


Grammatica: 8/10 
Ci sono diversi errori di distrazione, incisi non chiusi e nomi d'incantesimi scritti con la minuscola al posto della maiuscola. Non si tratta di strafalcioni gravi, ma attenzione, perché ce ne sono davvero parecchi che si susseguono per tutto il testo. 
"Li avevi notati anche tu, ma a differenza della ragazza non ti eri affatto aspettato che i tuoi compagni sarebbero intervenuti in tua difesa.": serve il congiuntivo al posto del condizionale, dovresti correggere con 'intervenissero' 
"Mio padre non poteva accettare di avere un mostro per figlio e accusava lei, il suo sangue di avermi infettato, di avermi reso una creatura orribile.": questa è l'unica frase effettivamente ambigua del testo, indica forse che Tobias sta accusando Eileen di aver infettato Severus con il suo sangue di strega? Se è così non puoi scrivere 'accusava lei, il suo sangue di avermi infettato', bensì devi mettere 'il suo sangue' tra due virgole; per rendere la frase più chiara suggerisco invece di scrivere "e accusava lei di avermi infettato col suo sangue". 
"Ora come non mai il suo bisogno, di vederla, di toccarla sembra corroderti dentro come un acido": c'è un errore di distrazione, dovresti correggere 'suo' con 'tuo'. Non si potrebbe mettere la virgola dopo 'bisogno', ma è evidente che la sua presenza sia il frutto di una scelta voluta, di una pausa mirata a sottolineare il bisogno di Severus di vedere Lily. A questo punto però avresti dovuto mettere una virgola anche dopo 'toccarla', altrimenti senza incisi la lettura non procede in maniera fluida. Inoltre (è un discorso sullo stile, te ne parlo direttamente qui per non ripetermi dopo) consiglio di mettere 'di vederla, di toccarla' tra due trattini anziché tra virgole per isolare meglio i due concetti dal resto della frase e lasciarli al tempo stesso in evidenza; in questo modo otterresti lo stesso effetto, ma manterresti anche una forma grammaticalmente corretta. 
"di Peter, sempre così pavido e accomodante, di Remus sempre pronto a fingere di non vedere e l’unica cosa che riesci a fare e ridere": hai giustamente creato un inciso nella parte di testo che si riferisce a Peter, ma non hai fatto lo stesso con quella che parla di Remus; 'sempre pronto a fingere di non vedere' va messo a sua volta tra due virgole. C'è un errore di distrazione, la 'e' del verbo essere non è accentata. 
Quindi, finalmente, riprendi il controllo ingiungi: anche qui c'è un errore di distrazione, manca una 'e'. 
"a ché": si scrive 'acché', anche se stilisticamente parlando consiglio di evitarlo (è veramente obsoleto) a meno che non siano personaggi come Sr Cadogan a parlare. 
"rimedio.” scatti": se il discorso diretto termina con un punto nella descrizione esterna che lo segue serve la maiuscola. 



Stile: 8/10 
Lo stile con cui è scritta questa storia è buono, sufficientemente chiaro e privo di periodi nebulosi. I periodi sono ricchi di incisi e le frasi prevalentemente coordinate per asindeto, il che a lungo andare può creare un effetto monotono, complice il fatto che non sempre l'uso della punteggiatura è corretto. Ad ogni modo questa "monotonia" si adatta bene al personaggio principale, a quell'implosione che lui stesso decide d'attuare nel finale, e non mi è quindi dispiaciuta del tutto. L'introspezione è curata, scende nei dettagli con un lessico piuttosto ricco che non risulta mai né ampolloso né elementare. Purtroppo la presenza di ripetuti errori di distrazione rovina un po' il risultato finale, ma nel complesso gli errori presenti non sono gravi e la scorrevolezza del testo si salva. Uno degli aspetti che mi è piaciuto di meno riguarda la gestione delle pause. 
"L’unica pecca è data dalla decisione di lei di non farsi ancora vedere: onestamente, si nasconde da te con una timidezza e una risoluzione che non ti saresti mai aspettato; ma non vuoi forzarla, anzi: pensi che potresti aspettare anche all’infinito, almeno finché potrai bearti delle sue attenzioni, della sua dolcezza, dell’allegria della sua voce." 
Qui ad esempio utilizzi nello stesso periodo i ":" per due volte, credo spezzino troppo la lettura e che al tempo stesso tolgano quel che di naturale al testo. I due punti secondo me vanno usati di rado e con estrema cautela in un testo introspettivo, altrimenti si rischia di dare alle descrizioni un'impronta meccanica, un effetto impostato da saggio tecnico più che da storia d'intrattenimento. L'uso di quell''onestamente' lo trovo fastidioso, mette in primo piano la presenza di chi scrive la storia, la sua opinione, estraniando di conseguenza il lettore dall'universo fittizio per riportarlo alla realtà. Secondo me questo va assolutamente evitato, altrimenti si spezza l'atmosfera. Stesso discorso per l'impostazione dei dialoghi in stile "disse + due punti, a capo, aperte le virgolette" che rimanda a uno stile elementare e toglie a sua volta spontaneità al testo. Attenzione anche ai dialoghi: per quanto James e Sirius possano essersi impegnati per imitare Lily al meglio dubito che due adolescenti malandrini come loro arriverebbero a parlare in modo tanto curato ed elegante. Per il resto devo dire che il modo in cui hai gestito l'introspezione mi è piaciuto. Ci sono alcune metafore, in particolare quella che citi nell'introduzione, che mi sono rimaste impresse. Ad esempio il bisogno di Severus di stare con Lily, anche solo di poterla vedere, che descrivi con "sembra corroderti dentro come un acido, ti brucia tanto da creare piaghe invisibili sul tuo corpo" mi ha colpito per la sua forza, è un'immagine di una disperata aggressività, di una fragilità affranta che ben si presta a rappresentare Severus e, al tempo stesso, a richiamare alla mente il parallelo col deforme Quasimodo. 



Titolo e introduzione: 6/10 
Al titolo ho assegnato 2, all'introduzione 4. 
Il titolo è veramente banale, se n'è abusato talmente tanto che ormai risulta inespressivo e nella mia testa l'associo alla peggiore categoria di fanfiction in circolazione. Da amante dell'inglese non storco affatto il naso quando vedo un titolo in questa lingua, però in questo caso un semplice "Mostro", per quanto scarno, sarebbe risultato più incisivo. La resa inglese del sostantivo è infatti più musicale, più "dolce" di quella italiana, mentre "mostro" ha un suono più aggressivo e diretto. Questo titolo rispecchia la condizione del protagonista, ma potrebbe rispettare quella di altri centinaia di migliaia di personaggi, è talmente generico da non comunicare e credo che stuzzichi pochi lettori. L'introduzione invece mi piace parecchio, meno la prima frase (un tantino noiosetta), decisamente molto di più la seconda. "Avresti voluto dimostrarle quanto tu possa essere forte, quanto la tua magia sia potente e la tua mente vivace, perché sai di non possedere alcuna bellezza che potrà mai incantarla, né interiore né esteriore: sei una creatura deforme sia fuori che dentro." Mi ha incantata. Avrei solo scelto un aggettivo diverso da "vivace" per descrivere la mente di Severus, magari 'abile', perché 'vivace' stride con l'immagine generalmente cupa del personaggio, ad ogni modo: invece di dirigerti verso la solita strada del "sono bello dentro, perché nessuno se ne accorge?" ci hai mostrato un personaggio che si dice consapevole di non avere alcuna bellezza, ma comunque capace di trovarne una tutta sua, non convenzionale, di cui si sente a suo modo fiero. Severus non si limita a piangersi addosso, si accetta e, in modo paradossale, trova in questo la sua vera bellezza. Mi è davvero piaciuta come descrizione e credo tu abbia fatto bene a usarla nell'introduzione. Complimenti! 



IC e Caratterizzazione: 13/15 
Sono combattuta sull'assegnazione del punteggio. Per quanto possa stranire in un primo momento l'atteggiamento maturo del tuo James, ben presto ci si rende conto che il suo altruismo è giustificabile. Il James adolescente è superficiale, ma quando vuole sa usare il cervello, sa capire quando si è spinto troppo oltre con gli scherzi meschini e quando è il momento di dire 'basta' (leggasi l'episodio dello scherzo del Lupo Mannaro che citi nelle note). James non decide di porre fino allo scherzo ai danni di Severus di punto in bianco, bensì dopo essere venuto a conoscenza del suo orribile passato. James è sgradevole, fastidioso, seccante, ma non è maligno, non è perfido: c'è una bella differenza. Alla fine ci mostri il personaggio umano che sa provare compassione, quello che non supera mai un certo limite. A non convincermi è la resa di Sirius, non tanto per il fatto che continui a tortuare psicologicamente Severus (il Sirius adolescente è decisamente più egoista e velenoso di James nei suoi confronti), ma perché il suo ruolo nella storia non è ben chiaro. Certo, è un personaggio marginale, eppure nella sua marginalità dovrebbe denotare un minimo di spessore, invece qui sembra un burattino un po' scemo che "voglio divertirmi a infastidire Severus perché mi annoio/perché, boh, mi va e basta". Da un lato penso che questo si addica al Sirius adolescente, almeno in apparenza, dall'altro lo trovo troppo semplicistico. Qual è la differenza tra lui e James? Perché James decide di smettere con gli scherzi e Sirius invece vuole continuare? Sarebbe stato bello vedere trasparire una motivazione diversa da un "non butterò questi tre mesi al vento solo perché la tua codardia ti ha spinto a fare marcia indietro.”Magari c'è e sono io che non l'ho colta, magari è volutamente sottintesa, fatto sta che avrei preferito qualcosa di più approfondito e che la sua resa nella storia non mi convince del tutto. 
Se mi hai convinta appieno con James, si può dire quasi lo stesso di Severus. Trovo che tu sia stata addirittura originale con la sua introspezione. Mostri pur sempre il Severus "sfigato", il ragazzino "unto, brutto, antipatico", scavando a fondo nel suo passato, ma nel mettere a nudo i suoi pensieri fai qualcosa di diverso dal solito. Come ho scritto parlando dell'introduzione apprezzo il fatto che Severus non appaia come una povera, penosa vittima degli eventi, ma come un ragazzo consapevole di non avere belle qualità (il fatto che si sbagli è un altro discorso). Severus è consapevole d'essere "deforme sia dentro che fuori", eppure cammina a testa alta. Severus non finge d'essere fiero di appartenere ai Serpeverde per consolare se stesso, lo è davvero. A lui non importa di piacere agli altri, né di cambiare né di dimostrare che ha qualcosa di buono: vuole solo essere accettato e amato da Lily così com'è. Per quanto possa sembrare banale come concetto in questo caso non lo è, perché tu hai saputo descriverlo in un modo diverso dal solito. Mi avresti conquistata del tutto con questo Severus se non l'avessi reso troppo loquace nelle conversazioni: va bene che Lily è l'eccezione alla regola, ma mi sembra si sia lasciato andare un po' troppo mentre riviveva alcuni tra i momenti più brutti e delicati della sua infanzia. Ha parlato troppo e troppo apertamente, cosa che non si addice a un personaggio così chiuso in se stesso come lui. Per il resto non ho altri appunti da farti, il tuo Severus quand'è venuto a sapere dell'appuntamento con Lily si è comportato esattamente come avrebbe fatto quello dei libri, almeno secondo il mio punto di vista. 



Utilizzo fiaba: 15/15 
Parto col dire che la marginalità di Lily nella storia non mi disturba affatto. La vera Lily non sarà presente fisicamente, eppure è il perno attorno al quale ruotano i passi di Severus. Ad avermi colpita particolarmente è la direzione opposta presa dai tuoi protagonisti. James (che all'inizio è uno dei cattivi, il Febo del romanzo) compie un'evoluzione positiva perché mette Severus al corrente della verità e decide di porre fine al suo scherzo meschino. Severus, al contrario, compie un'evoluzione negativa: arriva a calpestare l'amore che nutre per Lily, a pensare "Da oggi ti concentrerai solo su di te, sul potere e sul modo per ottenerlo: se come mostro non puoi essere amato, quanto meno sarai temuto." A differenza di Quasimodo, che nel finale si rassegna ad accettare l'amore tra Febo ed Esmeralda, Severus ferisce la sua Esmeralda, le si rivolta contro, dimostrando così di non aver affatto accettato quell'amore. In questo modo hai fornito una versione alternativa alla fine dell'amicizia tra Lily e Severus. Il fatto che ti sia servita dello scherzo di James e Sirius per assolvere a questo compito non solo mi piace, ma mi sembra pure una scelta verosimile e ben giustificata. Complimenti per il parallelo tra Tobias e Frollo, molto calzante!, non risulta affatto forzato ai fini della narrazione. Anche per quanto riguarda Eileen/madre di Quasimodo sei stata convincente: il passato dei Piton è piuttosto oscuro, ma innegabilmente segnato dalla violenza, e non è difficile immaginare che proprio Tobias abbia causato la morte della moglie. Non ti sei limitata a seguire la mia traccia, l'hai resa tua nel momento in cui hai posto James e Severus di fronte a una scelta. Non mi sarei mai aspettata di leggere una versione dei fatti in cui James stesso pone fine allo scherzo, scherzo che tra l'altro segna la fine dell'amicizia di Lily e Severus. Uno degli aspetti più inquietanti è poi l'ambivalenza di James. Lui è sicuramente un doppio Febo, sia quello negativo che quello positivo - e non è mai soltanto l'uno o l'altro. Nel finale, ad esempio, compie sia una buona che una cattiva azione: dice la verità a Severus, non a Lily, e provoca la fine di un'amicizia senza intervenire. James si limita a salvaguardare la sua bella immagine di fidanzato presente, ergendosi a cavaliere della sua Esmeralda sulla base di una bugia che non verrà mai svelata. Tutto questo sì che è dannatamente amaro, proprio come volevo. Nella scelta della Torre di Astronomia come luogo d'incontro per gli appuntamenti fra Severus e (la finta) Lily, inoltre, ci vedo un che di simbolico: la madre di Quasimodo è morta su una torre, la fine dei rapporti tra Severus e Lily è determinata da incontri avvenuti a loro volta su una torre. L'effetto che ne deriva è sconcertante, ma mi è piaciuto. Complimenti! 



Gradimento personale: 7.5/10 
La tua storia mi ha messo suspense. Anche se in alcuni punti non mi hanno convinta del tutto i dialoghi e la caratterizzazione sei stata capace d'incuriosirmi. Hai rispettato le indicazioni del pacchetto al meglio, integrando in modo eccellente gli elementi fiabeschi al contesto potteriano, fornendone uno sviluppo tutto tuo e originale. La tua storia non mi ha fatta innamorare, ma mi è comunque piaciuta. 



Totale: 57.5 + 3 bonus = 60.5/73 

Recensore Master
24/07/18, ore 19:14
Cap. 1:

Ciao ^^ ti avevo detto che avrei letto anche io la tua!
Ti faccio i miei complimenti per la storia; mi è piaciuto molto come hai mixato tutto e soprattutto come l'hai ricollegata con quella che era la storia originale della Rowling.

Mi riferisco a questo: “Nessuno ti ha chiesto di intrometterti, sporca Mudblood.” effettivamente ci sarebbe potuta essere per davvero una situazione del genere.

Bravissima

Recensore Master
23/06/18, ore 15:28
Cap. 1:

Ciao!
bellissima. Ci si vede, posta più spesso. No, seriamente, questa shot è splendida. Ho letto altri tuoi lavori brevi, ma tu sei capace di scrivere anche shot corpose, anzi, dedicati a scrivere shot corpose perché ti riescono bene. Bellissimo il modo in cui hai incastrato la frase, splendidi i colpi di scena (ben due) e i puntuali riferimenti creati con il magnifico libro di Hugo. Hai mantenuto per tutto il tempo un ritmo che non è mai scemato, portandomi dentro la storia e dentro la psicologia di Snape. Il passato del futuro prof è stato da te rivisto all'occorrenza in una maniera davvero interessante. Mi è molto piaciuto il flashback dell'infanzia e anche le riflessioni che spingono Severus a cedere, alla fine, e a recarsi nella torre di Astronomia. Potter e Sirius sono stati dipinti con grazia e i loro dialoghi sono potenti e, soprattutto, realistici e veri, così come quelli di Snape.
Mi auguro che questa fiction possa piacere quanto è piaciuta a me!
Complimenti davvero, sei molto brava!
A presto,
Shilyss :)