Recensioni per
Some nights.
di PathosforaBeast

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/06/20, ore 20:39
Cap. 1:

Ciao, ho quasi finito di recuperare le tue storie che mi ero persa per strada. Ne mancano soltanto un paio, questa era la terza in questione e la leggo stasera nella speranza di riuscire a leggere subito le altre due che mi restano. Devo dire che è stata una boccata d'aria fresca. Bellissima, intensa, sentimentale nell'accezione più bella e giusta del termine, molto romantica pur non essendolo affatto e con questa seconda persona, usata davvero bene ma questo non mi stupisce, che dà ancora più profondità.

Mi è piaciuta davvero tanto. Per quanto io fatichi a leggere Mystrade (li amo ancora, ma non riesco più a trovare la magia di una volta) quando una storia è scritta bene e mi scatena delle emozioni, sento come un po' di nostalgia del passato. E questa mi ha suscitato proprio certe sensazioni che solo le Mystrade ben fatte mi hanno scatenato. Davvero bella. Con questo mistero all'inizio, la lenta scoperta di sia il protagonista. Se Mycroft o Greg, su chi dei due avevi incentrato la narrazione. Mi era sembrato Mycroft in un primo momento, ma più proseguivo e più l'immagine di Greg Lestrade mi si parava davanti agli occhi. Non poteva essere nient'altri che lui e infatti era così. L'altro "enigma" da risolvere era legato al motivo di questa sofferenza, di questa mancanza di respiro. Poteva essere solo il caldo? L'insonnia magari? E invece no, c'entra con la lontananza. Per un attimo ho temuto per il peggio, che ci fosse una separazione di mezzo, che fosse un proseguo dell'altra tua Mystrade che ho letto di recente, quella dove si separavano (e di cui ora mi sfugge il titolo, domando scusa) e invece era tutt'altro e la separazione soltanto momentanea. E infatti Mycroft è là che aspetta. Chissà dove perché Greg neppure sa dov'è o cosa sta facendo. Però c'è, è al telefono e gli manda messaggi d'amore. Molto carini quando sono in queste condizioni. La sofferenza di Greg per questa lontananza che è di due settimane, ma che è solo temporanea, pare quasi fisica. Di certo difficile da portare avanti ancora per qualche tempo. Mi piace il modo in cui interagiscono, i pensieri di Greg che si susseguono impazziti, ognuno riguarda l'uomo che ama e che ora non c'è. Mi piace, e la seconda persona aiuta a entrare ancora di più dentro di lui a vedere quello che prova e pensa da vicino.

Come al solito hai fatto un lavoro spettacolare.
Alla prossima.
Koa

Recensore Master
22/06/18, ore 09:29
Cap. 1:



Hai creato sapientemente un'atmosfera "sfatta" per allestire una cornice adeguata al contrasto che accenderà, alla fine della ff, ciò che hai raccontato di una luce calda e rassicurante.
Infatti, mediante l'aria "davvero irrespirabile", la malinconica pila di asciugamani che aumenta tristemente, le lenzuola "sfatte", i vestiti che, in una visione desolante, giacciono abbandonati sul pavimento ma, soprattutto il vuoto che soffoca Greg, ci hai fornito un ritratto preciso della desolazione concreta che riflette, con lucidità, l'angoscia per l'assenza di Mycroft.
Ed, in tutto questo malinconico scenario di solitudine, ecco farsi nitido il contrasto di cui parlavo all'inizio: la tristezza del vuoto annientata dalla certezza di un legame profondo e vivo più che mai.
Basta infatti un tenero riscontro, tramite cellulare, e Greg recupera la rassicurante realtà dell'amore di Mycroft nei suoi confronti.
La tua capacità di analizzare i personaggi attraverso i loro comportamenti si rivela anche attraverso particolari apparentemente insignificanti. Per esempio, mi è piaciuto molto quel riferimento alla sotterranea incertezza di Holmes verso il suo aspetto fisico, evidente retaggio di un passato familiare opprimente e non connotato dall'affetto e dalla comprensione ("...quella giacca che deve nascondere i suoi difetti inesistenti...").
Proprio un pezzo, il tuo, ben costruito e ricco di echi sentimentali privi di banalità. Brava.