Buongiorno (o buonasera, dipende). Era da un pezzo che non entravo nel fandom di Free, ma un istinto nostalgico mi ha fatto aprire questa storia, con la speranza sottintesa di trovarci della sana reigisa. Il resto di me invece se ne fregava delle ship, basta che ci fosse una buona trama.
Sin dalla presentazione si capiva che il pov sarebbe stato quello di Rei ed è stato mantenuto bene anche nella sua narrazione in prima persona. Una persona equilibrata fino all'estremo come lui non poteva non notare ad un certo punto quell'essere discordante che è Nagisa, fino a farne un'ossessione. Che sia l'inizio di una cotta? pensavo. Certo che sì, cos'altro vuoi che sia. Rei non è mica un entomologo e Nagisa un particolarissimo scarabeo giallo/arancio capace di nuotare. Ѐ semplicemente il rapporto tra due liceali poco etero.
Quando i ragazzini chiedevano di Nagisa ero convinta fosse per via del club di nuoto, ma era strano perché erano loro ad andare da lui (?! che diavolo succede? Li ha incantati come il pifferaio magico?) (no, il doppio senso non era voluto, non ancora). Pensavo "oh che carina, un ficcyna dolciosa e romantica su Rei che s'innamora sui banchi di scuola del nostro pinguino preferito".
Poi è arrivata la scena del pompino nei bagni ed ero tipo "Oh boy. Mi ero sbagliata. Un errore davvero gradito, nevvero". Adoro Hazuki nella parte dello shota libidinoso, in generale e nelle storie ancor di più. Mi concentrerò però nella reazione di Rei.
*rivolta a Ryuugazaki* Per l'amor di Buddha, quanti anni hai? Quindici-sedici, giusto? Non sei un bambino! E quei due mica stavano facendolo con te. D'altro canto... *torna a parlare con l’autrice* comprendo bene la sua reazione, e non solo nel senso "li ho beccati a scopare, so' mezzo sconvolto e mezzo morto di vergogna e un pizzico eccitato". Ha paura del sesso, è normale come avere già una sessualità già attiva. Quando cerchi di tenere lontano da te un argomento così scabroso, spostandolo nel futuro remoto e nel frattempo creandoti un mondo tuo, perfetto e BELLISSIMO nel suo ordine delle cose, e tutto d'un tratto ti viene spiaccicata in faccia (o all'orecchio) una nuova realtà che preferivi ignorare ancora per un po'... beh, in fondo posso capirlo. Anzi, forse più di "in fondo".
Così come posso capire che questa sorta di rivelazione accaduta per caso, rapida come staccarsi un cerotto d'un colpo, gli abbia insinuato delle domande scomode. Eccitarsi (perchè ammettilo, quello che provi è una reazione fisica, a dispetto del tuo intellettualismo e il tuo amore per la teoria) per due ragazzI e non per delle donzelle comporta qualcosa? Un conto è dire che la bellezza non ha genere o sesso: se hai una forma armoniosa poco importa se sei maschio o femmina. La bellezza e l'Arte sono superiori a mere reazioni corporee. Ma anche lui è un essere umano e come tale deve rendersi conto di avere un corpo, malgrado egli sia il figlio misconosciuto di Sheldon Cooper e Oscar Wilde.

Bel primo capitolo! Se la connessione me lo permette adesso leggo anche il secondo :)
A presto
L.B. Shadow
P.s. del giorno dopo: la connessione non mi ha permesso neppure di inviare questa recensione ieri sera, ma ho rimediato il prima possibile. C’ho l’ansia da secondo capitolo ^_^’’