Cara Autrice, glitterosa quanto insaziabile Fatina della Ispirazione,
questa breve storia non è affatto triste: essa reca in sé il seme della speranza.
Questa volta, la protagonista assoluta è Sigyn, in un significativo parallelismo tra la ragazza spensierata dalla risata coinvolgente, che amava le battute acute e le trovate intelligenti, e la guaritrice esperta, che si prodiga con indomito coraggio nella sua difficilissima missione. Una "missio" che è da intendersi alla latina, nella doppia accezione di compito e vocazione: non solo ella si spende perché ha abbracciato i canoni che, oggi, sono propri del celeberrimo Giuramento di Ippocrate (che io ho avuto modo di udire e l' ho trovato così profondamente generoso ed umano da essere commovente) cui benissimo Sigyn si attaglierebbe, ma anche perché sente di celebrare un passato mai rinnegato fatto di stelle, sorrisi e dolci confidenze.
La scena è tutta sua, sebbene compaiano anche il Farlocco che nulla capisce (alludo a Fanfral o come si chiami davvero) una Sif stranamente intuitiva (la Fatina la ha soggiogata con un incantesimo, ne sono quasi certa) ed un emotivo Tonante, che forse si è defilato un po' troppo, ma, vi é da essere obiettivi, nulla avrebbe aggiunto alla economia del racconto.
Bella la considerazione della Vita da salvare ringraziando per ogni anelito del corpo ferito. Realistica la rappresentazione della malattia, della primissima convalescenza e della debole ripresa.
Mitologicamente esatta e matura la ricostruzione del desiderio del guerriero di una morte bellicosa, sfacciata, esibita ed ebbra di furor patriae. Morte plateale cui fa da contraltare l' amore segreto della guaritrice, il cui cuore freme per una vittoria nascosta anche agli occhi dello stesso Ingannatore.
Con quanta grazia dipingi l' aiuto che ella darà al fuggiasco assetato di libertà, come dell' unico balsamo che possa alleviarne la mente afflitta, solo farmaco che sia in grado di riaccenderne la speranza per la vita?
Loki, che ha già rimpianto quelle cure e quelle risate e le sue labbra dolci.
Non è una storia triste, se mi dici che, come già egli tornò da lei una volta, il nostro Mercante di verità corrotte tornerà, ovviamente mentendo, sui suoi passi.
Ho gradito moltissimo codesta piccola storia, piena di amore e pathos. Le righe che regali a noi Lettori sono sempre un modo piacevolissimo con cui impiegare il tempo, soprattutto negli afosi e sonnacchiosi pomeriggi di questa estate nostrana. Un grande grande bacio, a presto! (Cioè al prossimo martedì!) (Recensione modificata il 01/07/2018 - 02:48 pm) |