Recensioni per
Memories
di Marilia__88

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
02/10/18, ore 10:02
Cap. 1:

Wow, mi è piaciuta davvero tanto!
La storia è scritta bene e coinvolgente. Ho apprezzato molto i sentimenti contrastanti che ti fa provare e mi è dispiaciuto che sia stata tanto breve.
Io di solito non sono appassionata di questo genere ma devo dire che mi ha stupito.
Bella la scelta della frase che si ripete quasi uguale che spiega il pezzo successivo.
Ho apprezzato molto lo stile di scrittura, semplice e lineare, il ritorno alla realtà e le ultime parole che per me segnano se un racconto mi lascia soddisfatta o meno. Ecco, mi ha lasciato soddisfatta.

Recensore Master
21/07/18, ore 08:58
Cap. 1:

Ed eccomi qui a recensire immediatamente anche la seconda delle tue one shot. Non so se era nelle tue intenzioni, ma leggendola immediatamente dopo l'altra, me lo sono visto come un continuo della precedente. D'altra parte, l'atmosfera sembra essere più o meno la stessa. Ovvero Sherlock innamorato pazzo di John, che continua a stare da parte e che c'è stato fino adesso, il giorno del matrimonio di John. Uno Sherlock che sacrifica se stesso, per amore della persona che ama e che vuole vedere felice, nonostante tutto. Diciamo che la sfera sentimentale di Sherlock è pressoché identica alla precedente, anzi, qui forse fa un passettino in avanti e adesso ti dirò anche come.

Mi ha tanto colpita la struttura della storia. Vediamo, in alcuni brevi passaggi, diverse immagini che conosciamo già (come Mrs Hudson che fa il discorsetto a Sherlock, a Baker Street) e alcune che invece possiamo soltanto immaginare, come il momento del fatidico "sì" o l'espressione di Sherlock in quell'istante. Ed è a questo punto che arriva il colpo di scena, la cosa che cambia tutto. A un certo punto tutto si azzera, sembra di tornare all'inizio o che sia un'altra versione della stessa storia di prima (Sherlock, Mrs Hudson, Baker Street... il Sì al matrimonio), ma è immediatamente chiaro che ci sono svariati elementi differenti rispetto alla versione precedente. Non è la stessa vicenda, qui è Sherlock a sposarsi con John. In un primo momento non sapevo che pensare, poi le cose sono andate avanti da sé. E qui arriva il secondo colpo di scena. Sherlock stava immaginando tutto nella propria mente, stava cambiando i ricordi del matrimonio, per avere un proprio ricordo con John. Questo mi ha molto impressionata... non tanto per la drammaticità del gesto di Sherlock, che arriva dopo l'ennesimo suo farsi da parte, non tanto per la sofferenza palpabile che riesci a trasmettere, ma proprio per la struttura pressoché identica, usando le medesime parole. Mi sono detta, mentre leggevo, che non dev'essere stato facile. Certamente non è un qualcosa buttato là di getto, si vede che c'è un po' di lavoro dietro. Ne sono rimasta davvero colpita, anzitutto per l'idea che hai avuto e poi per come sei riuscita a realizzarla. Senza imperfezioni di sorta.

Per quel che riguarda la trama, è un po' lo stesso sentimento della precedente. Solo che qui è addirittura peggiore perché Sherlock sta ancora più male e questo matrimonio di John e Mary lo dilania letteralmente. Non so, forse è perché ho tenuto conto della storia precedente come se fosse un "Prima", ma l'idea che da una qualche parte , John possa essere ancora un po' innamorato di Sherlock, è ancora peggio...

Un altro ottimo lavoro, complimenti.
Koa

Recensore Master
18/07/18, ore 17:00
Cap. 1:



Hai riportato fedelmente, aggiungendovi il tuo tocco personale di uno stile curato ed avvincente, l'atmosfera stucchevole ed, al tempo stesso, tragica testimone della fine definitiva di un'epoca splendida, del matrimonio di John così come l'abbiamo visto/subìto in TSOT.
Hai riportato il contrasto tra la giornata festosa, anche al punto di vista meteorologico, e lo stato d'animo di Sh, in balìa della cupa consapevolezza di essere rimasto solo, per di più privato di colui che era diventato il suo insostituibile conduttore di luce.
Un momento particolarmente suggestivo e tragicamente emozionante è quello in cui, durante la cerimonia religiosa, gli sposi si scambiano le promesse di reciproca affermazione. Il "“sì, lo voglio” di Mary diventa il "“sì, lo voglio” di Sh: mi vedo lui, maschera d'impassibilità, a pronunciare di nascosto la formula, quasi a voler privare di ogni significato quella pronunciata dalla sposa.
Rileggendo una seconda volta mi è saltato agli occhi lo schema narrativo di cui ti sei servita. Ad una prima lettura ho colto, in generale, il ritmo particolare che tu hai impresso alla tua storia, poi ho avuto la conferma e l"esatto significato di quello che tu hai voluto trasmetterci.
Ti sei servita, come in un mantra quasi ipnotico, della spiegazione scientifica che riguarda i ricordi ed il loro permanere nella memoria ("...i ricordi sono immutabili...") per esprimere, in maniera struggente ed implacabile, la dimensione incontenibile del dolore di Sh di fronte al fatto compiuto di un John che non può più essere parte viva della sua vita.
E nel susseguirsi delle immagini e delle sensazioni rimaste entriamo nella dimensione onirica e rassicurante delle stanze del Mind Palace dedicate ai "due di Baker Street" ed al loro eterno elefante nella stanza. Mary scompare, sfumando nello struggimento di Sh, il suo vestito da testimone diventa l'abito da sposo e, soprattutto, il "sì, lo voglio" lega per sempre le due anime giuste, cioè quelle che, fin dal primo incontro al Bart's, si sono riconosciute come destinate l'una all'altra.
Splendido, un pezzo davvero emozionante.

Recensore Master
15/07/18, ore 18:12
Cap. 1:

Buonasera!
Di nuovo, mi appresto a recensire una OS davvero molto toccante, e che lascia una buona dose di amarezza una volta conclusa.
È sempre bello - anche se struggente - analizzare l’introspezione di Sherlock nel momento del matrimonio tra John e Mary, combattuto tra la felicità di John e la sensazione di averlo perso, in parte, che qualcosa nel loro legame si sia rotto e che le cose inevitabilmente cambieranno per loro. Io penso che Sherlock non si sia mai preoccupato minimamente delle ragazze di John, certo (a ragione) che sarebbero durate un battito di ciglia, ma immagino che una volta tornato a Londra e conosciuto Mary le cose siano cambiate... non ne hanno mai dato prova nella serie, ma credo che per la prima volta abbia visto in una donna una seria “minaccia” al suo rapporto con John. Non a caso spesso anche nella serie è stato sottolineato il fortissimo legame tra il dottore e il detective che, inevitabilmente, si riflette anche sulla relazione tra lui e Mary, come nella puntata stessa del matrimonio, dove Sherlock esita prima di spostarsi e permettere che vengano fotografati solo gli sposi, o più tardi, quando John sottolinea che “non possiamo ballare in tre”. Lo stesso titolo dell’episodio sembrava riferirsi a loro e a come in qualche modo Sherlock faccia parte della loro vita in quanto presenza fondamentale è molto ingombrante in quella di John, anche se poi si è scoperto della gravidanza, certo, ossia la pugnalata fatale al nostro Sherlock, che si sente definitivamente estromesso.
Premettendo che durante alla prima visione della puntata provavo un forte desiderio di infilare le mani nello schermo e strangolare Mary, quando ho letto del ricordo modificato di Sherlock mi sono quasi illusa che tu avessi scritto una sorta di futuro dove John si risposa con Sherlock o, in alternativa, una specie di universo parallelo dove Mary non è mai esistita. O in ogni caso, dove non si sono mai sposati.
La realtà invece giunge dolorosa ed inevitabile alla fine, quando la sofferenza di Sherlock è più che mai papabile, insieme alla sua frustrazione... chissà, magari a volte si è chiesto cosa sarebbe successo se non fosse sparito per due anni. Magari John non si sarebbe avvicinato a Mary con lui accanto, ma non potremo mai saperlo.
Complimenti di nuovo, queste OS ti riescono sempre davvero molto bene :)
Signorina Granger

Recensore Veterano
07/07/18, ore 21:15
Cap. 1:

Ciao cara, stavolta ho iniziato a mangiare cioccolatini ancora prima di iniziare 😅.
È davvero molto bella, anche l'idea di come l'hai scritta, di come quei piccoli particolari cambiati facciano così tanta differenza tra la disperazione e la perdita e felicità e l'unione.
Io mi rifugio nel ricordo modificato di Sherlock e rimarrò lì, anche io, come lui per non sentire il mio cuore frantumarsi.
Alla prossima Pri