Ho apprezzato molto questa storia, nonostante la sua brevità, l’ho trovata interessante. È molto originale l’idea di questo amore fatale che il cacciatore prova per le sue vittime, una passione che simboleggia anche quella per uccidere: è un amore che uccide alla fine. C’è qualche dettaglio molto curato nelle descrizioni e il finale lascia la storia in sospeso, la domanda che Xavier si pone  è quella che si pongono anche i lettori che si interrogano su questi personaggi. Forse avrei speso qualche parola in più per accrescere l’ambientazione all’inizio, ma la storia è comunque scorrevole e molto carina. Ti segnalo solo qualche errore:
- La strada era illuminata da lampioni, e di tanto in tanto capitava che qualcuno lampeggiasse, o si spegnesse del tutto. \ La virgola qui non serve.
 - “ucciderla o portarla con me?“ Questo era il pensiero del demone, ma un assassino, rimane pur sempre un assassino. \ Hai dimenticato la lettera maiuscola all’inizio e forse intendevi scrivere di un assassino.
- Amava anche uccidere, portare con se quell’ultimo briciolo di vita dai loro corpi, e bere fino all’ultima goccia di sangue. \ sé.
- Non aveva bisogno di una compagna, ne di amici, ad ogni luna nuova, mieteva la sua nuova vittima, e per quel breve tempo in cui le strappava la vita a forza dal corpo, la amava, amava profondamente e gli bastava. \ né
endoftheknownworld

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