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Alcuni addì sono necessari, altri sono imprevisti e altri sono obbligatori (Come ad esempio la morte di un parente, un amico o anche del nostro animale domestico che alla fine viene considerato un membro della famiglia) Gli addì possono essere poi vari, alcuni sono soltanto degli arrivederci temporanei ma altri non si sa, a volte diciamo addio convinti di aver fatto la cosa giusta ma ce ne pentiamo dopo un pò. Perchè ci accorgiamo molto spesso il vero valore di una persona solo quando l'abbiamo persa. Gli addì più dolorosi sono sempre stati per me la morte di alcuni miei familiari (La morte purtroppo fa parte del ciclo della vita e della natura ed è un processo che toccherà a tutti prima o poi) pensa che dopo la morte di mia nonna paterna ho tenuto per anni salvato il suo numero di telefono nel cellulare fino a quando non si è rotto. L'addio più sofferto per me (Oltre ai parenti) è stato quello dato al mio amico Pippo, morto a New York in un incidente aereo, una esperienza che mi ha segnato e che non potrò dimenticare mai, perdere un amico in un modo così è devastante, assurdo e triste e ti fa capire che se esiste un dio probabilmente era girato dall'altra parte. Poi ci sono gli addì più "materiali" diciamo, come può essere l'addio ad un lavoro che ci piaceva, ad un sogno o ad un oggetto che si rompe... Ed è proprio sui sogni che mi soffermo, perchè ti avviso già che io darò addio alla scrittura, abbiamo capito che le cose non vanno più bene come una volta e il rapporto sta diventando tossico, non ha più senso continuarlo... Ti anticipo già che forse a giugno potrei eliminare il mio profilo su EFP (Ancora devo decidere anche se probabilmente non lo cancellerò ma lo terrò in stand bay però per molto tempo) come vedi anche questo è un addio come hai scritto tu certi addì sono necessari ed essenziali per diventare grandi e crescere... Di certo non c'è bisogno che ti spieghi il motivo di questa mia decisione che tu già ben saprai il perchè... Tu vivi tutti i suoi sogni anche se in mezzo ci saranno momenti dolorosi come gli addì... Quelli fanno parte del viaggio, ogni tanto bisogna accostare e fare scendere dalla macchina un passeggero. Un abbraccio Beppe. |
Bellissimo il paragone tra la tristezza e un galantuomo, davvero originale e di classe. La seconda stofa è quella che mi è piaciuta di più perchè a mio parere è riuscita ad emergere maggiormente, ma la poesia mi è piaciuta nel suo complesso. |
Buon pomeriggio. |
Un ossimoro luce- dolore.Negli anni di vita sono momenti del quotidiano con cui fsre i conti.Qualche volta la fortuna ci viene incontro per volonta' anche degli Dei.Ma poi e' come guidare la tua auto a fari spenti in una notte di tempesta.Coraggio !,, |