PRIMA CLASSIFICATA - Dove riposa il cuore di FIORE DI CENERE
◊ Grammatica e stile: 9,7/10 (4,7/5 di Grammatica e 5/5 di Stile)
Sulla grammatica devo segnalare unicamente l’errore, spesso riscontrato, di mettere un accento grave al posto di acuto (è invece di é in parole come perché, per intenderci) (– 0,3); per il resto, invece, ci siamo alla grande.
Lo stile, non mi stancherò di ripetertelo, migliora a ogni storia che fai: squisitamente introspettivo e sapiente nel soffermarsi su emozioni, pensieri e sensazioni dei personaggi, dinamico e poetico quando il contesto lo richiede – i finali sono sempre il tuo forte: anche in questo caso mi sono ritrovata con i lacrimoni agli occhi mentre leggevo le ultime righe, mi hai fatto emozionare non poco! –, dolcemente riflessivo e anche ironico nei punti in cui la tensione si smorza e il cuore ha bisogno di scene più leggere.
Come sempre, io sono convinta che il fandom di Fullmetal tiri fuori il meglio di te: un grande complimento e pregio, dato che entrambe sappiamo bene quanto amore mettiamo in questo fandom.
◊ IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10
Da chi partiamo, dal mio biondo adorato o dall’altrettanto amata Vivian?
Iniziamo da lei, perché... perché sono sicura che sai il motivo, un gran bel motivo.
Inutile dire che so benissimo da chi hai preso per costruirla, cosa che oltre a farmi piangere a calde lacrime per mille ragioni, mi ha permesso di entrare in completa empatia con ogni parte di lei. Dolcezza, forza e malinconia: tutte e tre caratteristiche che non puoi fare a meno di sentire, che vedi sviluppate nella storia al completo del loro potenziale, che rimangono con te per insegnarti qualcosa di grande.
Fin dall’inizio la ragazza si dimostra una forza della natura: il modo con cui si pone con il caro Jean, accompagnandolo sia fisicamente che mentalmente nel suo viaggio di risalita dalle ombre, non lasciandolo mai, mai solo e rimprovendolo quando se lo merita, è semplicemente autentico e splendido per una donna con la sua energia e la sua voglia di curare, che non si arrende e non permette gli altri si arrendano. Aspetto molto verosimile, che non ti lascia indifferente e ti fa capire che dietro al personaggio ci sono parecchi e validi motivi per fare quello che fa... e anche una storia più delicata, che lei ha bisogno di raccontare solo con i suoi tempi: anche questo, perfettamente comprensibile e naturale.
Ebbene, è questa la parte dove ho sentito veramente pulsare la profondità: la storia dei suoi genitori, la colpa per quelle parole dette e le azioni non fatte per il padre, incomprensione, solitudine, distanza; e il rimorso finale, che la spinge ora a una ricerca continua di una tomba su cui chiedere perdono, di lacrime come dono e di una pace che non può arrivare senza la giusta azione.
Come sempre, le tue IC sono molto accurate nella caratterizzazione: reali, vivide, con un cuore determinato ma anche dei limiti, dei pensieri, delle sbarre che possono superare solo con il tempo e, cosa che adoro particolarmente, non da sole; donne e ragazze che salvano, e che alla loro volta vengono salvate e fondono l’esistenza con chi amano, risolvendo e, al medesimo tempo, facendo brillare le loro zone oscure.
E ora arriviamo al punto debole della sottoscritta, il mio Havoc: lui, completamente lui, sia nella parte più malinconica, silenziosa e disillusa che segue il grave incidente con Lust, sia in quella via via più propria a lui, attiva, spontanea e impulsiva, che si riscopre solare e capace di sentirsi ancora vivo, capace di donare e aiutare.
La sua protettività nei confronti di Vivian, la carica empatica nei suoi confronti e quelle promesse sono così appropriate da avermi fatto battere il cuoricino in più occasioni, spinto a rileggere più e più volte quelle parole ed essermi innamorata ancora una volta di un personaggio fantastico.
Una storia dove due fiori soffocati da spine diverse si liberano a vicenda per risbocciare una seconda volta: non potrò mai togliermi dalla mente questa bellissima immagine, e tutto quello che vi è dietro. Sinceramente, grazie.
◊ Resa dell’elemento scelto
(«Tutto ciò che vuoi è dall’altra parte della paura.» ⸺ Jack Canfield;
«Siamo tutti spezzati; ecco come la luce riesce a entrare.» ⸺ Ernest Hemingway
«Coloro che amiamo e abbiamo perduto non sono più dovʼerano, ma ovunque noi siamo.» ⸺ SantʼAgostino
«Non tutti coloro che vagano sono perduti.» ⸺ John R. R. Tolkien): 5/5
Tutto quello che ho detto sopra si può condensare qui: perché ho davvero adorato il modo in cui sei riuscita a legare ognuna di queste frasi con il tuo scritto.
Superare la paura, cosa che fanno via via sempre più arditamente, smantellando i limiti, le convinzioni, l’assuefazione a una vita e sorte che non si è chiesta né voluta; la luce che illumina le ombre permettendo di riportare a galla i moti del cuore, il tempo di rialzarsi e le occasioni per farlo con le mani che si tendono verso di noi non per ricacciarci nel baratro, ma per aiutarci a uscirne e poi combattere insieme; e le ultime due citazioni, sull’amore verso gli altri e verso sé stessi, sugli obiettivi di ognuno e della nostra vita, sui compiti e doveri che il nostro cuore richiede, così pregni di speranza... un ottimo modo per rendere sentimenti tanto forti e insegnamenti ugualmente fondamentali.
La parola dei predecessori è diventata tua, e nel modo più sentito possibile.
◊ Eventuali punti BONUS: 3/3 per la presenza di più citazioni.
◊ Gradimento personale: 10/10
Sapevo che da te avrei dovuto aspettarmi un tale regalo: avermene parlato non ha diminuito la sorpresa e l’emozione, perché sapevo che avrei letto tante cose a me vicine, perché questa storia serviva al mio cuore.
E tutto questo non ha alcun prezzo, fidati... né per me, né per chi leggerà. Giù il cappello, in tutto!
◊ TOTALE: 37,7/38 |