Recensioni per
Il congedo
di Il_Signore_Oscuro

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
19/11/18, ore 11:07
Cap. 1:

Salve plebeo, è il tuo Lord che ti parla Complimenti. Complimenti vivissimi. È davvero una bella storia. Nonostante abbia apprezzato Oblivion meno di Skyrim (è un gioco invecchiato male dopotutto), riconosco che ha dei momenti leggendari e delle grandi qualità. La scena finale di Oblivion è una delle cose più epiche che abbia mai visto in un gioco Bethesda e Martin Septim, assieme a suo padre e pochi altri, è uno dei miei personaggi preferiti del gioco. Quindi, ho letto questa storia con molta emozione. Hai rispettato perfettamente il carattere di Martin e quasi vorrei che il suo monologo finale fosse ridoppiato con queste parole, per me sarebbe meglio dell'originale. Parlando dell'aspetto tecnico, non ho nulla da dire. La fic è ben scritta, con uno stile semplice e scorrevole e non ho notato errori grammaticali. Cordiali saluti dal tuo Lord

Recensore Junior
01/08/18, ore 02:42
Cap. 1:

SignoreOscuro
composizione breve ma che va dritta al cuore di chiunque abbia fantasticato sulla relazione tra Martine l'Eroe di Kvatch. Qualcuno ci ha anche immaginato le basi per un amore, ma io personalmente l'ho sempre vista come un'amicizia salda e profonda, quindi questa lettera, anche se descriveva un determinato Eroe con le sue caratteristiche particolari, mi ha colpito al cuore.
Oblivion non è il primo gioco dove un estremo sacrificio segna il gran finale, eppure la dipartita di Martin colpisce sempre. Specie perché segna l'arrivo di Akatosh in persona e la sconfitta del male... dovrebbe essere una vittoria ma è così amara che è difficile terminare il gioco con un sorriso in volto. Immaginare l'ultimo Septim che parla al suo amico dall'oltretomba è molto dolce e nostalgico, e mi è piaciuta come idea, come ho apprezzato il riferimento a lacrime e rabbia cieca.
La personalità del tuo Eroe risulta chiara anche se descritta in poche righe, il che è un pregio. Unica nota, "caro amico" / "amico mio" vengono ripetuto troppo spesso (e il secondo andrebbe contornato da virgole nelle ultime righe) ma a parte questo non trovo altro da dire sulla scrittura, anche perché il testo è breve.
In definitiva un lavoro toccante nella sua semplicità, almeno per chi è rimasto colpito da questa storia fin dal gioco

Curse_My_Name