Ue, ue, UEEE ~
Okay, ALLORA: renditi conto che sto letteralmente implodendo e sto emettendo versi e versetti che stanno spaventando non solo il cane, ma l'intero vicinato.
Cioè, io boh, ADORO TROPPO.
Sfornare prompt non è mai stato così bello, finisce sempre che scrivi storie bellissime e niente, amo tutto questo.
Prima di passare ai deliri e scleri vari, ti dico subito che ho adorato il modo in cui hai caratterizzato sia Eren che Levi, li ho trovati perfettamente IC: il primo sempre pronto a fare di testa sua nonostante i ripetuti avvertimenti e ammonizioni; il secondo, maniaco del pulito e ligio al dovere, ma che per Eren ha sempre un occhio di riguardo che mi fa sclerare ogni santa volta.
Bene, fatta questa premessa, direi di cominciare con il big sclero ~
"Poteva farcela. Sì, non sarebbe stato poi così difficile." ---> niente, già da qui ho iniziato subito a ridere. Perché "poteva farcela" accostato al nome "Eren" è una tra le cose più assurde e improbabili di questo mondo, lol ~
"Ma quando si fissava con qualcosa, era impossibile convincerlo a cambiare idea." ---> esattamente, questo è proprio Eren. Più IC di così non si può.
"L’idea geniale era preparare un dolce per Levi, che tornato a casa da lavoro, avrebbe sicuramente gradito." ---> "avrebbe sicuramente gradito" -cit. Teniamo bene a mente queste parole.
"E poi questa sarebbe stata una buona occasione per dimostrargli che era perfettamente in grado di cavarsela da solo." ---> VAI CONVINTO! :D
"In genere la cucina era off-limits per Eren. Per lui era vietato mettere mano su fornelli, padelle e quant’altro, ed ogni volta che ci provava Levi lo rimproverava aspramente." ---> perché questa cosa mi sembra così CANON, AIUTO, perdo sangue dal naso [COSA STO FARNETICANDO].
"Ovviamente, anche solo tentare di andargli contro era assolutamente fuori discussione." ---> a beh, stiamo parlando di Levi Ackerman, mica di quell'ansioso di Tsukasa Eishi.
"Ma come diceva un vecchio proverbio “quando la gatta non c’è i topi ballano”. ---> oppure: quando Levi non c'è, Eren distrugge la cucina. :D
"Dopo aver mescolato il tutto, mise l’impasto in una teglia e infornò." ---> con l'ultima parola di questa frase, Eren ha ufficialmente firmato la sua condanna a morte.
"Sospirò. Era riuscito a non fare un casino indicibile… all’incirca. Tutt’intorno era un vero disastro, forse Levi aveva ragione quando gli diceva che era un “disordinato cronico”. ---> mi sto immaginando una scena del tipo:
Levi: Sei un disastro cronico.
Eren: Ti amo anche io.
… e buh ~
"Levi possedeva una sorta di super potere che gli permetteva di accorgersi anche del più piccolo granello di polvere. Il solo immaginarsi la sua ira era un ottimo stimolo che lo spingeva ad eseguire una pulizia perfetta!" ---> roba che vista a raggi X levati proprio, lol.
"Come cavolo fa Levi a fare questa cosa ogni giorno? Deve essere pazzo. Sicuramente tornerà a casa di umore pessimo come sempre, spero di riuscire ad addolcirlo un po’. Ah, accidenti, ma c’è un odore strano, sembra quasi… fumo?!" ---> pensa al lato positivo, Eren: grazie alle faccende domestiche Levi ha un fisico alquanto… tonico *if you know what I mean* e niente, questi pensieri poco casti sono appena andati in fumo, proprio come la torta, rippissimo.
“AH!”, urlò in modo assai poco virile. “NO!”. ---> qui sono letteralmente M O R T A .
"Lasciò andare il bastone che teneva in mano, finendo con lo scivolare rovinosamente a terra." ---> sono resuscitata solo per morire una seconda volta.
"Aprì lo sportello. E fu un’idea pessima, perché il fumo gli andò addosso, causandogli una brutta tosse e, soprattutto, sporcandogli il viso di nero." ---> Levi: Eren, ti ho già detto di non aprire la porta agli estranei.
Eren: Levi, ma sono io.
… O K A Y , vado a ritirarmi sul Monte Bianco, A D D I O .
"Doveva assolutamente pensare a qualcosa da fare prima che Levi tornasse. O lo avrebbe cacciato fuori di casa, ne era più che certo." ---> Levi: Fuori di casa.
Eren: Ma è casa mia.
Levi: Fuori lo stesso.
Sì, Levi sarebbe in grado di farlo, sicuro.
"Sono un uomo morto." ---> pupi dirlo forte. ❤
"Che gli dico? Cosa gli dico?
Va bene, Eren. Niente panico. Magari apprezzerà il tuo sforzo…
Ma cosa sto dicendo?" ---> in quel "Ma cosa sto dicendo" ho sentito tutta la sua rassegnazione, povero Eren.
“Ti prego, Levi! Non venire in cucina!”. ---> certo, Levi se ne sta in salotto e non si muove da lì, puoi starne certo! :D
"Quando l’uomo si ritrovò davanti a quell’epocale disastro, si immobilizzò." ---> mi sono venuti i brividi nonostante i seicento gradi all'ombra.
"La sua perfetta e igenizzata cucina era… completamente andata, sporca da cima a fondo, stoviglie usate ovunque, residui di ingredienti sul tavolo e sul pavimento, ancora tra l’altro bagnato.
E poi c’era Eren. Gli occhi verdi spiccavano in mezzo al nero della sua faccia." ---> è la descrizione più comica ma al contempo più fluffosa che io abbia mai letto. ❤
“Io… io… ecco, non è come sembra. V-va bene, forse è come sembra, ma non è stata colpa mia, il forno si è rotto”. ---> … è stato Simba!
"Come se nulla fosse e con un’agilità mostruosa, l’uomo afferrò una spatola, puntandogliela contro.
“Voglio sapere cosa è successo entro cinque secondi. O giuro che ti farò molto male” ---> altro che le lame per tagliare il collo ai Giganti, Levi fa più paura con una spatola in mano e poi boh, mi sto immaginando tutto e aiuto, Levi che punta la spatola contro Eren incacchiato nero è stupendo, AAAHHHHH ~
"Levi ascoltò senza fiatare. Avrebbe meritato davvero di essere preso a colpi di spatola, ma stranamente non riuscì a muoversi.
Anzi, riuscì solo a provare una grande tenerezza nei suoi confronti. Di certo, Eren era lontano anni luce dall’essere pulito e ordinato come lui, però doveva ammettere che faceva del suo meglio." ---> MA TENERO LUI, QUANTO È L'AMORE! ❤
Levi che si addolcisce guardando Eren è la cosa più bella al mondo. ❤
"Richiamando a raccolta tutte le sue forze, abbassò il braccio.
“L-Levi?”, Eren lo chiamò cautamente, temendo una sua reazione.
L’altro, per tutta risposta, aveva afferrato una forchetta e aveva preso un po’ di torta – anzi impasto – dalla teglia e se l’era portata alla bocca.
“Aspetta, è bruciata…!”
“Sì, effettivamente lo è. Ma il sotto è buono. Quindi direi che hai fatto un buon lavoro...o quasi”.
Gli occhi del ragazzo si illuminarono.
“Vuol dire che non mi uccidi?”.
Levi gli si avvicinò. Era inutile, davanti quegli occhioni dolci perfino la sua indole da maniaco delle pulizie crollava… anche se non del tutto.
Con un fazzoletto gli pulì una parte del viso e poi gli posò un baciò sulle labbra, guardandolo poi con fare serio.
“No. Ma tu usa un’altra volta la cucina mentre non ci sono e giuro che ti uccido”. ---> OKAY, ALLORA, tutto questo pezzo ha un tasso talmente alto di fluff che boh, seriamente, tra un po' implodo di nuovo. È sicuramente una tra le cose più dolci che io abbia mai letto e poi rendiamoci conto che Levi ha assaggiato ugualmente il dolce di Eren nonostante fosse uscito un disastro - e tipo già qui sono implosa malissimo -, MA POI, QUANDO GLI PULISCE IL VISO PER BACIARLO, A I U T O , hai saputo unire la dolcezza del momento con l'ossessione di Levi per il pulito, è una cosa troppo bella. ❤❤
“Posso aiutarti a pulire? Così almeno mi insegni come si fa”
“Allora preparati, soldato. Perché non sarà affatto una passeggiata”, affermò in tono vagamente divertito.
Forse, come prima volta non era stata poi un totale disastro. ---> AMORI LORO, MA QUANTO SONO PREZIOSI, IO BOH, PIANGO.
E niente, è stata una OS leggera, divertente e tanto dolce.
Sono davvero felice che tu l'abbia scritta, mi hai rallegrato la serata! ❤
Complimenti ancora e alla prossima,
Jill ~ |