Ciao!
Comincio con il dire che una storia in due capitoli e' insolitamente piacevole. In effetti, in soli due capitoli, sei risucia a dire e delineare tutto ciò che si poteva dire su Aiolos e Saga.
Il tuo punto di vista sulle paure di Saga ha dato voce a certi pensieri che già avevo su di lui, erano ragionamenti piuttosto confusi, ma leggendo la tua storia mi è venuto da esclamare "ah, certo! E' questo che prova che ha passato quel genere di esperienza !". Quando si parla del rapporto fra Saga ed Aiolos, sia in amore che in amicizia, il senso di colpa di Saga e' il primo freno fra i due, quel senso di colpa che spesso lo spinge ad un sacrificio ed un masochismo che rendono il personaggio inacciuffabile ( e già Saga pare fatto di vento più che il nome di Aiolos stesso!), invece nella tua storia sei riuscita a renderlo molto umano, hai spiegato con molta empatia i suoi sentimenti, non hai semplicemente dato una spiegazione a questi ultimi, ma li hai trascritti con molta esattezza.
Secondo me hai gestito pure Aiolos molto bene, lo hai lasciato un po' imbranato (come Episode G suggeriva con il capitolo zero) ed ingenuo, pur rendendolo affascinante. La sua (in)consapevolezza nel sapere leggere i pensieri di Saga, l'inafferrabile Saga che ha fatto tremare Santuario e mondo intero, lo ha reso più eroe di quanto decantino gli annali di Saint Seiya (si parla sempre di Aiolos come un eroe, ma è un eroe distante che forse un po' non ti convince, quasi fosse una leggenda metropolitana), perché pare davvero l'unico ad essere riuscito a far breccia nel cuore e nell'anima del santo dei gemelli.
Ho adorato la freddolosita' di Saga (me lo sono sempre immaginato con le manine fredde ed un po' umide, tipiche di chi suda freddo malgrado l'immobilita' delle espressioni XD)ed il calore di Aiolos, il suo buon odore. Hai filtrato le emozioni di entrambi con molta maestria. La lacrimuccia di commozione e' scesa per l'indicibile tenerezza fra i due.
Mi e' piaciuta pure Clio, che ha valorizzato il coming-out dei due adulti con le sue semplici espressioni , le risposte chiare e trasparenti da bambino, illuminanti sia per il suo maestro che per il suo innamorato. Mi sono sempre immaginata che gli allievi del santuario,almeno quelli più riusciti, non curassero solo la forma fisica e spirituale, ma anche quella intellettuale, e con un tipo come Saga , resuscitato schivo forse più di prima (non mi piace quando Saga viene paragonato come la "mamma" del santuario, quasi allo stesso modo in cui invece vedo Aiolos portato per fare il padre), Clio avrà avuto un sacco di tempo per chiudersi in biblioteca e poter impiegare tutto il tempo in cui Saga e' preso da se stesso ed i suoi pensieri. E non mi stupisce che sia rimasta molto colpita dal rapporto fra Achille e Patroclo XD
Dunque complimenti per questa bellissima storia!
Saluti -Leit |
