Recensioni per
Melancholia
di Alixia700
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Sto cercando di raccogliere in parole quello che mi ha trasmesso la lettura di questa storia. E più ci provo, più mi rendo conto che non è affatto facile, perché di per sé già dal titolo mi comunica così tanto da credere sia folle cercare di tradurre in righe dei sentimenti. Ma ci provo! È vero che sono solo alla fine della terza stagione di Voltron e di conseguenza mi mancano tanti dettagli sui personaggi, ma ammetto che, da quello che ho potuto recepire io, quanto tu hai scritto di Lance nella tua OS, con le sue sfumature, è ciò che pensavo di lui. Il flirting quasi come un'abitudine istintiva, il suo mascherare le insicurezze, il sentirsi costantemente inadeguato, è uno dei tanti aspetti che mi piacciono di lui e che rendono Lance più sfaccettato di quanto sembri. Ho amato molto i flashback narrati con grande naturalezza, tale per cui mi sono sentita come se stessi guardando un album di fotografie, intimo e privato, capace di mostrare scorci di vita, catturare sguardi e momenti che rendono privilegiato l'osservatore. C'è delicatezza eppure profondità di sentimenti, narrati con la stessa spontaneità con cui Lance rivela del suo amore per un amico con cui si è prima scontrato, poi baciato, e si stupisce che davvero nessuno abbia mai capito verso chi realmente erano rivolte le sue attenzioni. Allo stesso modo, è splendido il modo in cui nel presente Keith, rappresentante in quel momento della famiglia 'spaziale' di Lance, gli è accanto e lo sostiene, consapevole di tutte le volte in cui Lance per lui e gli altri c'è sempre stato. È proprio con questa crescita, maturità e presa di consapevolezza che immagino svilupparsi il loro rapporto, al di là della ship o meno. Come nell'assistere al passato di Lance, mi è sembrato anche leggendo di questo presente di essere lì con lui e Keith, stringendo la mano a entrambi prima di varcare la soglia della propria casa, che non è un confine fisico, bensì la presa di coscienza che casa è dove c'è la propria Famiglia, ovunque essa sia. Tutto ciò con addosso quella tensione, aspettativa e un dolceamaro senso di colpa per aver lasciato indietro la famiglia di nascita, per non aver potuto tranquillizzare nessuno dei propri cari o far sapere loro di star bene. C'è la paura di averli persi per sempre, di non sapere se li si ritroverà o meno, ma si avverte anche un senso di speranza e di felicità, persino emozione, all'idea che magari tutto è ancora lì, come un tempo, fotografie forse invecchiate però mai davvero distrutte. Grazie per questo racconto, avevo bisogno di cullarmi nella 'malinconia' e nella bellezza di ogni parola e immagine. Meravigliosa come sempre. |
Ciao! |
Questa OS è stata dolce amarissima. |