Mi è piaciuta, questa poesia. Breve, e va dritta al centro della questione. L'inizio sembra voler esaltare gli "italici cacciatori" nel senso di coloro che vogliono scacciare il "nemico", ma poi si ribalta in un modo davvero intelligente, che mette tutto in una prospettiva diversa- il "nemico" non è lo straniero, ma il razzista. (Spero di avere capito bene!)

L'argomento del razzismo passa in secondo piano rispetto alla considerazione che tutte le persone meritano di costruirsi una vita dignitosa lontano da pericoli e stenti, che è la cosa più vera del mondo. Sarà sempre difficile mettere d'accordo tutti sull'immigrazione e roba del genere, ma la ricerca di un posto tranquillo dove vivere è una cosa universale che tutti gli esseri umani condividono. Ed è il concetto che ho ritrovato di più in questa poesia. Compassionevole, gentile e un pochino disarmante nella sua semplicità. Cosa c'è di difficile, nel rispettare il prossimo?

In breve, un bel lavoro!

Buongiorno.
Beh, una poesia che parla forte e chiaro.
Non bisognerebbe mai odiare il prossimo.
Buona domenica :)

Mi spiace ma e' uno scritto farneticante.Noi siamo un popolo stremato dal pressapochismo e dalla corruzione.Sotto quelli del Pd abbiamo imbarcato oltre 500 mila sconosciuti,abbiamo livelli di disoccupazione ai limiti della tragedia e scriviamo in difesa di che cosa.
Pessimo lavoro
Pasta 12/8

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