Ciao, volevo dirti che questa tua breve storia mi è piaciuta tantissimo.
Trovo poche fanfiction su Aiolos e quando ne leggo una fatta bene il mio cuore fa i salti di gioia.
La storia è breve ma sei riuscita a scrivere e trasmettere tantissime emozioni, ovviamente dal punto di vista di Hilda.
Questa donna, fredda e austera nei sentimenti perché il suo ruolo lo richiede, si lascia andare tra le braccia di questo cavaliere, che emana una forza e un calore fuori dal normale. Il punto in cui lei gli cambia le bende e si bea della visione del suo corpo, quando gli mette la mano sul torace e sente il suo cuore... quando si guardano negli occhi e capiscono che si vogliono... Questo punto è stupendo, in poche righe trasmetti tutta la sensualità e la passione che pervadono il momento e gli animi di quelli che stanno per diventare due amanti.
Poi il bacio, quel bellissimo bacio, lei che si abbandona alla passione e gli cinge il collo con le braccia, lui che la solleva e la adagia sul letto... poi le si sdraia sopra facendo attenzione a non pesarle... riesco a sentire tutta la dolcezza e la passione che li pervadono, ma anche la stima che provano l'uno per l'altra.
Anche se non hai descritto l'atto lo posso immaginare, come dolce, lento e sensuale, e i pensieri che hai attribuito a Hilda sono efficacissimi, lei che è combattuta tra ciò che il suo ruolo richiede, l'amore perduto che per tanto tempo non si è sentita di lasciare andare, e il sentimento e la passione che prova per il Sagittario.
Struggente e bellissimo il momento in cui lei realizza che "quel rapporto [...] era unico forse perché entrambi sanno che quella è l'unica volta che potranno stare insieme."
Questa fortissima immagine arriva dritta al cuore e pennella tutto di una malinconia e uno struggimento sublimi che fanno quindi pensare al loro atto non solo come lento e sensuale ma anche forte, passionale, disperato. Due persone che per un amaro scherzo del destino si appartengono, si leggono dentro, risuonano l'uno con l'altra, sono consapevoli della natura così fatalmente caduca del loro amore e nella disperazione si prendono, si possiedono, si appropriano l'uno dell'altra cercando di strappare tutto quello che possono da quell'unico momento in cui possono stare insieme.
Alla fine poi, quando Aiolos la tiene stretta nel sonno, "incapace di lasciarla andare", ancora una volta un'immagine bellissima che restituisce al lettore la passione e il desiderio sì, ma anche la premurosità, la tenerezza e la presenza di Aiolos, che l'ha amata quella notte e che anche nel sonno la stringe a sé, scegliendo di esserci e amarla fino in fondo anche se dovrà scomparire, anche se non potrà più essere al suo fianco.
L'inizio, quando Hilda rifiuta fermamente di dare risposte a sua sorella, il suo sguardo assorto che posso immaginare; e poi il ritorno nella sua stanza e tutti i ricordi che riaffiorano nella sua mente, il labbro che si morde... tutte queste immagini restituiscono al lettore l'efficace immagine di una donna potente, matura, indipendente, perfettamente degna del ruolo che ricopre, e molto, molto romantica e passionale nel profondo, consapevole di quello che prova e di quello che fa.
Una bellissima immagine di questa sovrana.
Il tuo stile è di una delicatezza incredibile, mai un calo di qualità, riesci a descrivere, anzi ad accarezzare tutto quello che racconti con armonia e gentilezza, e tutto quello che narri mi è sembrato di vederlo davanti agli occhi.
L'unica critica che devo farti è che spesso fai errori di distrazione, sviste diciamo, ma che sono un peccato perché la tua scrittura è così bella.
Ti faccio alcuni esempi:
"Asgard è da una barriera che impediscono alle persone normali di raggiungerla per errore."
Il senso di questa frase non è chiaro, e il verbo è plurale mentre il soggetto è singolare.
"S'incamminò di nuovo dentro il castello fino a raggiungere la sua stanza e li i ricordi della notte appena trascorsa riaffiorano."
Cambio di tempo verbale, prima il passato remoto poi il presente. In linea di massima potrebbe anche starci perché si va ad approfondire ciò che ricorda, però appare un po' forzato... e "lì" senza accento.
Anche nella scena descritta appena dopo, quando appunto lei ricorda quello che è successo la notte appena trascorsa, cambi spesso il tempo verbale tra presente e imperfetto, mentre dovresti sceglierne solo uno e andare avanti con quello.
"Potrebbe lasciare che l'istinto prenda il sopravvento tanto Aiolos, tanto deve tornare negli inferi e dal signore che governa quel regno."
Ripetizione dell'avverbio "tanto".
Spero di non essere risultata più dura di quanto volessi, è che sono l'unica pecca in questo gioiellino di storia.
Bacioni e spero di poter leggere un'altra storia su questa bellissima coppia (o su Aiolos in generale) scritta da te. |