Ci sono tante cose che mi vengono in mente a ogni rilettura di questa storia. Tanti piccoli particolari che si sovrappongono, a testimoniare il fatto che il tono delicato e malinconico nasconde anche una grande finezza delle annotazioni psicologiche.
Comincerò con Elijah… quanto amo questo nuovo Elijah! Nuovo e vecchio in realtà, perché noi tutte sappiamo come il più antico degli Originali possa essere sensibile e attento alle persone che ama. Non con Tristan però. Tristan è il suo tormento e il suo punto debole. Manda all’aria il suo mondo e questo lo obbliga a rivedere le sue priorità. Questa volta Elijah l’ha fatto davvero. Ha lasciato tutto e tutti, per correre dal suo giovane amante. Ma questa volta, forse, ha sbagliato troppo. Ed è bellissimo che si senta “inadeguato”.
Sai, quando finalmente ho letto lo script di quella scena tagliata (Grecia, 3x12) mi sono stupita di una cosa: Tristan davvero si è sentito inferiore. Proprio lui, il nobile altezzoso che aveva il mondo ai suoi piedi. Ma Elijah è riuscito a demolire la sua sicurezza. Elijah, il barbaro che distrugge il vecchio mondo… E ora quel mondo dovranno ricostruirlo insieme : “Hai detto di volermi aiutare nella mia rifondazione della Strix. Sta bene, te lo concedo.”
Apro una parentesi: come ti anticipavo mi sono gustata questo confronto, e il Tristan imperioso mi dà piacevolissimi brividi. Mi piacerebbe vederla a letto, una scena del genere: Tristan vestito che dà ordini e… Ok, ok, qui si divaga!
Tornando ad argomenti seri: ho notato che proprio tu sottolineavi spesso questo aspetto del Tristan inadeguato. E avevi perfettamente ragione. Perciò sì, ribaltare i ruoli, almeno per metà della storia, è stato davvero intrigante.
Poi ecco… Elijah torna Elijah. Imperioso, deciso, sexy. E l’abbandono di Tristan, a lui, al profumo di una tazza di cioccolato, è qualche cosa di delizioso e sensuale.
Ho goduto di ogni particolare, una storia irresistibile.
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