Recensioni per
In fondo al tunnel
di Pittrice88

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
03/02/19, ore 09:07

Perdona il ritardo con cui passo a lasciare un commento. Ho una lista infinita di storie da recensire ma non trovo mai abbastanza tempo. Che dire? Questa tua idea è semplicemente fantastica, la scelta di questa scena precisa, che a me personalmente ha lasciato con l'amaro in bocca nell'ultimo episodio, la volontà di approfondirla, di darle un senso più profondo...è qualcosa che ho apprezzato tantissimo! I pensieri di John sono descritti benissimo, sei riuscita a farmi immedesimare in lui e non è una cosa scontata, perché introspezione è sempre qualcosa di complesso, quindi bravissima! Il finale è perfetto. Complimenti! Alla prossima ^^ MissAdler

Recensore Master
27/10/18, ore 00:51

Chi riceve le mie recensioni, sa che non ho un ordine preciso perché compaio quando, ormai, sembro disinteressata a ciò che si è scritto.
Infatti eccomi qui da te, dopo un’era geologica dal momento in cui l’hai pubblicata, ma se tu vedessi l’elenco infinito delle storie che archivio nelle mie ff “da recensire”, probabilmente ti verrebbe lo sconforto.
Il tuo gioiellino meritava sicuramente una sosta, anche se tardiva.
Allora, intanto è un testo narrativo che si snoda ai confini tra narrativa e poesia perché, tutto il fardello di quello che può essere necessario al raccontare, è addolcito e smussato dall’impeto delle emozioni e dei sentimenti.
È il cuore di John che manifesta tutto lo struggimento ed il rimorso di non aver colto prima la possibilità di essere felice con Sh.
Ti servi del suo POV per parlare, ancora una volta, di quel grande amore che non ha mai trovato la strada per esprimere la sua urgenza e la sua unicità.
Paure, malintesi, egoismi, fatali errori, tutti ostacoli che hanno soffocato in un cumulo di “non detto” e di “non fatto” qualcosa che poteva essere veramente un bellissimo ponte per il futuro.
E John ne è consapevole proprio in un momento in cui sente, tragicamente, la vita che gli sfugge e che gli viene tolta da quell’acqua infida che sale implacabile.
Ci riporti nel clima livido e difficile della quarta Stagione, e precisamente di TFP, in cui l’angoscia ed un terribile sguardo al passato ci hanno lasciato un sapore d’amaro e di triste consapevolezza che il mitico 221b sia chiuso.
Nella tua storia predominano il buio e le sensazioni di freddo, di solitudine, accompagnate dalla consapevolezza che la morte non è poi così lontana.
Le tue parole sono così mirate e scelte con cognizione di causa, che si percepisce, quasi in modo diretto, il dolore fisico dei primi sintomi d’annegamento che tolgono a John il contatto con la realtà.
Ma, improvvisamente, ecco la luce, la vita che lo richiamano attraverso delle braccia che lo accolgono.
Guarda, non vorrei essere retorica ma, giunta alla fine del testo, mi sono quasi commossa di fronte a quell’apparizione di quell’angelo “con gli occhi color del cielo”. Un angelo concreto, vivo, a cui John potrà finalmente dire ciò che avrebbe dovuto essere pronunciato molto tempo prima. Ma siamo sicuri che non sarà troppo tardi.
Un bel pezzo, coinvolgente, non banale o scontato che brilla anche per il sapiente uso della lingua italiana che diventa strumento per esprimere, con partecipazione, ciò che spesso è difficile cogliere e trasmettere. Brava.

Recensore Junior
20/09/18, ore 12:33

Una voce calda sussurra.
Socchiudo gli occhi. Resto abbagliato. La luce è accecante. Distinguo appena una sagoma slanciata chinata su di me. Tutto è confuso. Non riesco a vederti, ma ora so che sei tu che mi stai abbracciando, che mi parli all’orecchio, che cerchi da farmi forza. Mi hai salvato per l’ennesima volta. Sei tu il mio paradiso, sei tu il mio angelo con gli occhi color del cielo.Mi sono emozionata tantissimo.
Un paragrafo bellissimo che chiude la storia con un finale degno, Sherlock come un Angelo caduto dal cielo❤️
Bravissima e complimenti è molto bella.

Recensore Veterano
19/09/18, ore 10:46

Cavolo Bea😭😭è bellissima, semplicemente bellissima ❤️intensa,molto intensa.
Ho sentito tutta l'angoscia e la disperazione di John da solo in fondo a quel buco nero che risucchia le sue speranze, ho sentito la sua resa sia fisica che mentale(quella in cui finalmente ammette che ciò che lo lega a Sherlock è ben più di una semplice amicizia e che la sua felicità è accanto a lui) e poi... Il paradiso. L'angelo dagli occhi del cielo che lo salva. E tutto si sistemerà, ora.
Per un attimo ho avuto il terrore che non ci fosse un lieto fine ma poi ho pensato che eri tu e mi sono tranquillizzata un po'.
Aspetto le prossime ❤️
Un abbraccio

Recensore Master
14/09/18, ore 09:28

Ciao, in realtà ho letto questa storia giorni e giorni fa, ma non ho avevo avuto modo di recensirla. E ci tenevo tantissimo a farlo perché credo che questa storia sia certamente la tua migliore, ma anche una delle più belle che ho letto di recente in questo fandom. E lo penso veramente, non sono una che regala complimenti se non lo pensa per davvero.

Mi è piaciuto moltissimo il fatto che tu abbia deciso The Final Poblem, come ambientazione. A tanto tempo ormai dalla quarta stagione, resta ancora una scelta rara, da parte degli autori, è molto difficile che si scriva su quell'episodio. Vuoi perché è controverso, vuoi perché è stato interpretato dai fan in maniere molto diverse. Tu ti sei concentrata sulla scena del pozzo, su questo pov di John Watson scritto con una prima persona davvero ottima, che va dentro al personaggio, scava nella sua mente e nel suo cuore. Hai usato la prima persona nel modo migliore, io trovo sia perfetta per le storie puramente introspettive e magari brevi, come questa flash fic. Anche lo stile ne ha guadagnato, ottimo e con un buon lessico. Molto poetico insomma. Dal punto di vista tecnico hai fatto un ottimo lavoro a mio avviso.

Per quel che riguarda la storia in sé, come dicevo sopra, mi è piaciuta la collocazione temporale e l'idea che John si sia reso conto di amare Sherlock mentre era in quel pozzo. In un certo senso l'ammissione sta nella parte finale quando lo vede e lo descrive come il suo angelo, il suo paradiso personale. Sherlock l'ha salvato di nuovo, per l'ennesima volta. A quel punto tutto il suo amore viene fuori, tutto quello che prova si manifesta nella frase finale. E in quell'abbraccio che dice tutto quanto e che non ha bisogno di parole.

Insomma, questa storia è stata una viaggio dentro a un John sconfitto e spaventato, che crede che questa volta morirà per davvero e si pente di non aver amato prima Sherlock. Un John che torna a vivere nell'esatto momento in cui capisce che lo ama. Molto significativo, devo ammetterlo. E il tutto scritto con un ottimo stile, semplice ma d'effetto. Non hai commesso l'errore di cadere nella retorica, ma anzi hai prodotto qualcosa di non banale ed efficace.

Complimenti.
Koa

Recensore Master
12/09/18, ore 08:51

oh, cara, che bel buongirono che ho trovato *-*
certo che è Sherlock l'angelo che salva John, perché loro sono nati perchè ognuno custodisse l'altro
E' stato molto doloroso, questo racconto, fino alle ultime due righe
Questo tuo John è rassegnato, questa è la parte terribile
è vero che non può reagire, ma lui che dice che comunque non potrebbe neppure provare a nuotare è giunto ad una disperazione quasi suicida
La compagnia delle ossicine del povero Victor non deve essere d'aiuto, ma è la consapevolezza che - in quel momento gli pare così - sia normale che faccia questa fine da dimenticato, da persona secondaria nella vita degli altri
Quando invece... l'amore mascherato da amicizia vince lo stesso! *^*
*fosse stato così*
brava, un bacio grande,
Setsy