Carissima Reesejordan, eccomi!
Meglio tardi che mai, 18 recensioni, un bel traguardo in questo periodo un po' di "magra" hahahaha
A parte gli scherzi, i complimenti te li meriti tutti.
Pure io penso che André volesse sfogarsi arrabbiato con se stesso forse si colpevolizza per non aver saputo tacere la sera del famigerato strappo, sa di aver causato del dolore ad Oscar e di averla allontanata molto dal suo orizzonte. Ora è sconvolto dalla notizia del matrimonio, infine dopo il pestaggio in armeria, ecco la pace, ecco la riconciliazione, ecco quel bene che rinasce come un fiore.
Passato e presente, in maniera assolutamente simmetrica si ricongiungono. Precocemente qui è come se fossimo giunti a Saint Antoine senza vedere i nostri con la morte addosso ,ma soltanto pace e serenità., È proprio una bellissima sensazione di condivisione che trasmetti con questo capitolo,ti ringrazio moltissimo,sei sempre sopraffina!!
Un abbraccio,a presto ❤️
(Recensione modificata il 25/09/2018 - 10:19 pm)
Carissima Reesjordan è da tantissimo tempo che non aggiorni e non pubblichi più, se leggi ogni tanto fra queste pagine,mi piacerebbe sapere se posso trovarti in altri lidi, quali siti frequenti, hai messanger, WhatsApp?la tua mancanza si sente come quella di altre autrici che purtroppo hanno abbandonato..
(Recensione modificata il 02/07/2020 - 09:07 pm)

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Davvero originale, questo approfondimento omesso dalle scene dell'anime.

Dezaki nell'episodio n.30 ci mostra una Oscar che, tutto ad un tratto, dopo i tafferugli in armeria, nei preparativi per la festa di Bouillé (preparativi a cui lei non si dedica affatto) decide di "andarci da sola" senza specificare il perché.

Poi il colpo di scena della sua risata beffarda davanti ad un centinaio di aristocratici invitati solo per dichiararsi a lei.

Ma del percorso psicologico e interiore di Oscar, del suo atteggiamento nei confronti della scelta di fronte a questa proposta di matrimonio, non sapevamo quasi nulla, a parte la sua ribellione di fronte al Generale conclusasi in un gesto di gratitudine per averle concesso di vivere una vita diversa da quella delle altre donne.

Tu sei riuscita ad esplicitare questa circostanza sottolineando il fatto che anche lei, per lo stesso motivo di André, non si sarebbe mai sposata con nessuno.

I miei complimenti!

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E ancora una volta mi hai fatto venire gli occhi a cuoricino grazie di cuore per questa bellissima e profonda oneshot 😘😘
Cla

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Due anime unite indissolubilmente, in un rapporto speciale: si vede anche dal fatto che dicono le stesse cose!

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Che storia struggente 😭Povero André... Il dolore al cuore è più forte di quello fisico... Ci penserà Oscar a lenire il suo dolore 💖Complimenti come sempre, meravigliosa.

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Brava! Deliziosa questa one-shot. Apprezzo ancora una volta questa combinazione del loro passato e del loro presente.
Mi piacerebbe leggere un seguito, credo che la storia si presti a uno sviluppo.

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Una interessante rilettura dell'episodio dell'aggressione di André! Bello che sia Oscar a cercarlo (altra mancanza dell'anime) perché penso che non sarebbe stata zitta di fronte al suo dolore.
Ottima idea!

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Tra loro poche parole ma significative, e poi sono speculari i loro pensieri e i loro sorrisi, non si faranno più male perché non possono stare l'uno senza l'altra. Bravissima come al solito, bella l'introspezione e anche l'autoironia, che a loro spesso mancava. A presto 💓😍

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Mi è piaciuta molto questa storia . Il loro 'botta e risposta ' che a distanza di anni hanno ricordato perfettamente 'cancellando magicamente 'il loro dolore ...ciao e a presto

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Andrè quando scopre che il capellone ha chiesto la mano di Oscar si sente morire dentro...se con Fersen riesce, nn malignamente, a tirare un sospiro di sollievo, conscio del fatto che nn potrà mai ricambiarla, con il capellone trema...
Del resto anche il capellone ama Oscar da un po', ed in più possiede tutti i requisiti che lui per nascita nn ha... bella botta ingoiare questa verità! Per cui la scazzottata ci sta, certe volte l'unica cosa di cui si ha bisogno è urlare, picchiare direi di no, forse giocare al tiro al bersaglio, ma Andrè fa quel che può...È veramente un cane si, ma nel senso più bello:
SE AVESSI UN FIDANZATO CON LO STESSO CARATTERE DEL MIO CANE CAMMINEREI TUTTI I GG A 3METRI DA TERRA😏😏😏invece mi tocca camminare insieme a tutti gli altri😂😂😂 l'amore è spesso imperfetto e nn ci vede bene..
La tua Oscar risultata sempre così delicata quando deve far capire ad Andrè i suoi sentimenti, sempre in punta di piedi, la voce bassa, emozionata,timida, poche parole e ponderate, discreta, eterea, poco a che fare con il comandante nervoso, severo ed urlante che normalmente è...
Molto brava 😉

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Che teneri e come mi piace come scrivi
La tua storia è bellissima, un piccolo scorcio di intesa tra loro, brava.

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Brava Reese, un momento ricco di dolcezza e un piccolo preludio al loro amore, che presto sboccera' irrompendo, specie nella vita di Oscar. Sempre un piacere leggerti.

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bellissimo, intenso e poetico missing moment, come quelli che sai creare tu. grazie

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Come sempre, quando puoi, fai una commistione fra manga (con quel rimando al “cane dei nobili”) e l’anime, fusi insieme in questo spunto originale.

Sarà il delirio della convalescenza ad ammantare di dolcezza quei ricordi infantile? Quel “Ti raggiungerò e ti prenderò, André” è un emozionante bozzolo di futuro, una promessa ancora avvolta nelle maglie del tempo. E’ una frase bellissima, che neanche a dirlo mi fa spuntare le lacrime, perché è detta da un cuore di bimba ancora non corrotto dalle ipocrisie degli adulti.

André - glielo perdono solo perché è in preda alle nebbie di un pulsante dolore - si accusa in maniera esagerata. Se uno dei due ha fatto troppo male all’altro non è certo lui. Ma egli, come è stato giustamente sottolineato, ha una vena di autocompatimento che lo rende struggente. Nonché di autolesionismo, quando si ostina a ripercorrere i tormenti più bui del suo cuore e ad immaginarne di futuri, con quel vestito da donna a fare da costante tortura, prima indossato per Fersen, poi, a breve, per il suo sposo.

Oh, però non si lascia scappare l’occasione, questo dolorante André, frantumato nel corpo e soprattutto nello spirito, e si aggancia al polso di Oscar come all’ultimo spiraglio per non lasciarla andare via, che quella testona, invece, è sempre pronta a scappare di fronte a se stessa.
Osa, con tutta la disperazione delle sue ferite – che almeno siano servite a qualcosa – e le bacia la mano.

E finalmente arriva l’analgesico. Le parole di Oscar. Quella promessa di futuro fatta da bambini. Tutta da realizzare da questi tormentati adulti.

Io non so come fai a trovare sempre il modo di inserirti in un attimo, in un momento fugace delle vite di questi due, e ad espanderli in un racconto che, puntuale come le tasse, mi commuove immancabilmente.
(Recensione modificata il 18/09/2018 - 02:00 pm)

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Un altra storia meravigliosa. Ogni volta ci sono uno spezzone della loro vita facendoci sognare con loro. In questa si stende all'inizio tutta la frustrazione di Andrè, il suo desiderio di sfogare la rabbia e anche un pizzico di autolesionismo per punirsi per quello che ha fatto... Teneri i loro ricordi di bambini. E il finale dolcissimo... Complimenti. Sempre brava. 😘😘

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