Ciao, dovevo iniziare questa storia già mesi fa ma tra una cosa e un'altra, l'avevo messa da parte e mai cominciata. Nel frattempo però ho notato che hai aggiornato e di questo ne sono molto felice. Io vedrò di recuperarla tutta molto presto, ora ho più tempo per leggere e lasciare recensioni. Inizio dal primo capitolo, naturalmente. In questo prologo nel quale hai di fatto presentato i vari personaggi, più un qualcosa che al momento non mi è particolarmente chiaro, ma dopo arriverò anche a questo. Nel frattempo mi viene da dire che di teenlock non ce ne sono moltissime e con quelle poche che ci sono, da lettrice, ho un rapporto conflittuale perché non sempre ho ritrovato i personaggi che amo. In alcune moltissimo mentre in altre... Spesso l'età più giovane porta gli autori, magari inconsapevolmente (o forse no), a stravolgere i personaggi o comunque a renderli molto lontani da quella che è la mia idea di caratterizzazione, e in questo non c'è nulla di male sono solo letture dentro le quali non mi ritrovo. Qui è soltanto l'inizio quindi non dico nulla in proposito, dico solo che le premesse ci sono tutte per qualcosa nel quale ritrovo le mie idee e i miei pensieri su John e Sherlock, perché alla fine di questo si tratta.
Sherlock è lui. Che è inutile girarci attorno con tante parole, è lui al cento per cento e non ci sarebbe altro da dire. In realtà neanche ci hai mostrato troppo, anzi vediamo poco e quasi una presentazione generica del personaggio, eppure tanto basta. Il modo in cui ce lo descrivi, annoiato un po' da chi gli sta attorno, si diletta nelle deduzioni perché è interessante e divertente, ma è in realtà una semplice fuga dalla noia. Distaccato e forse anche un po' deluso dalla propria famiglia che lo porta dallo psicologo, dall'ennesimo, chissà poi per quale motivo. Un motivo che sicuramente a Sherlock sfugge. Uno Sherlock che non piace a nessuno e a cui non piace nessuno (non ancora almeno) e che sembra molto solo e triste, impegna il tempo come può nonostante sia un genio e possa permettersi svaghi intellettualmente più elevati, lui deduce la gente e sembra stargli bene così. Uno stralcio del suo futuro, questo? Probabile che lo facesse fin da piccolo, anzi, io ne sono più che sicura.
Nell'altro punto di vista abbiamo invece John, anche lui calato in un contesto che è piuttosto tipico delle Johnlock di questo genere. A John viene data spesso una famiglia con dei problemi, perché quel poco che sappiamo dalla serie ce lo lascia bene intendere. Non conosciamo tutti i problemi che ha, ma si intuisce che Harriet sia uno di questi, già dedita all'alcool in giovanissima età e si intuisce anche che il suo rapporto con John non sia dei migliori. Ma lei è solo parte del problema, ciò che si capisce piuttosto chiaramente è ciò che John può permettersi dire e non dire, di pensare e di non pensare. Il che mi porta a credere che dia di sé un'immagine specifica, quello che gli altri vogliono vedere e non quello che lui sente di essere. Che sia profondamente infelice anche. Non gli piace giocare a calcio pur essendo piuttosto bravo, eppure dice di amare giocare a calcio. Ha avuto delle ragazze, ma preferisce i maschi. Questo è presumo un aspetto che verrà molto ampliato nell'arco della storia, essendo questa una Johnlock ed essendoci l'avvertimento slash e io non vedo l'ora perché sono davvero molto curiosa.
Quello che mi ha lasciata spiazzata e confusa è la parte finale. Non ho davvero capito a cosa si riferisca. Nel senso che sulle prime ho pensato che non avessimo a che fare con una persona reale, ma che fossimo al cospetto di qualcosa di più simbolico. Ho ipotizzato che fosse una parte che Sherlock non vuole che venga fuori e che il tutto sia quindi ambientato nel suo palazzo mentale, ho pensato anche a una figura più simbolica come l'amore imprigionato (ma questa è vagamente sentimentale come teoria) e ho pensato anche a qualcosa di più concreto, a Moriarty e a Mycroft più precisamente. Quest'ultimo già lavora per il governo? E Moriarty è già tanto pericoloso o ossessionato da Sherlock a tal punto? Perché potrebbe sembrare anche così, un Moriarty pericoloso e ossessionato da uno Sherlock che evidentemente già conosce e che viene tenuto sotto controllo da Mycroft. Non ho davvero cosa pensare di quel pezzetto finale, ma presumo che amplierai anche quello, quindi non mi resa che leggere.
Alla prossima.
Koa |
